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Voglio continuare a sfidarmi! - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:29

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Voglio continuare a sfidarmi!

Ivana Ventola, Bari

L’impegno coraggioso di una studentessa per migliorare se stessa e sfidare i propri limiti, giorno dopo giorno, fino alla vittoria. Per mantenere la promessa fatta al suo maestro

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L’impegno coraggioso di una studentessa per migliorare se stessa e sfidare i propri limiti, giorno dopo giorno, fino alla vittoria. Per mantenere la promessa fatta al suo maestro

Ho iniziato a praticare il Buddismo a sedici anni, grazie a una collega del ristorante dove lavoravo. Frequentavo il terzo anno al liceo e non avevo idea di quale percorso universitario intraprendere. Facendo Daimoku durante l’ultimo anno di scuola, emerse chiara nel mio cuore la decisione di iscrivermi alla facoltà di Geologia, nonostante la mia scarsa preparazione nelle materie scientifiche.
I giorni all’università passavano lenti, non capivo niente e non avevo un metodo di studio che mi permettesse di superare gli esami. Recitando Nam-myoho-renge-kyo ricordai che prima di conoscere il Buddismo mi sentivo invisibile, credevo di non avere un posto nel mondo e ora provavo di nuovo quella sensazione.
Compresi che era un’occasione per dimostrare la potenza della preghiera. Iniziai a recitare Daimoku per sviluppare un buon metodo di studio e compresi l’importanza dell’esame di matematica: era l’ostacolo più grande e volevo partire proprio da lì, anche se non avevo idea di come fare. Conobbi una tutor di matematica che impartiva lezioni gratuite: iniziai a seguirle tutti i giorni e il fine settimana lavoravo in pizzeria.
È stato un periodo duro ma avevo promesso a Sensei di vincere. Dopo cinque mesi superai l’esame di matematica e feci shakubuku al mio professore. Quella causa quotidiana di credere nella mia vita e di colmare le mie lacune ha dato una svolta al mio studio: ogni giorno recitavo Daimoku, leggevo La nuova rivoluzione umana e poi studiavo. Cominciai a dare un esame dopo l’altro e mi misi al passo con gli altri studenti. I voti però non erano altissimi e mi resi conto che non avevo il coraggio di puntare al massimo perché pensavo di non meritarlo.
Lessi una frase di Sensei che dice: «La storia è creata dalle persone. Ognuno di voi è un protagonista chiave di questa impresa. Non contate sugli altri. Mettete in scena il vostro emozionante spettacolo di creatività! Alzatevi risolutamente! Aprite un varco nel guscio del vostro piccolo io! Una nuova era si apre affrontando nuove sfide. Avanzate e migliorate voi stessi giorno dopo giorno! Se vi compiacete di ciò che avete raggiunto e smettete di lottare, andrete incontro solo al ristagno e alla sconfitta. Decidete di diventare migliori di quello che eravate ieri! Vincete coraggiosamente oggi! Questa è la formula per raggiungere la vittoria completa» (NRU, 15, 139).
Decisi di diventare la più brava studentessa di Geologia e all’esame successivo presi trenta e lode. Grazie a quell’esame e al mio cambiamento riuscii a parlare della pratica buddista a due amici, di cui uno ha ricevuto il Gohonzon. Tutti mi chiedevano il materiale per preparare gli esami e i miei genitori iniziarono a praticare il Buddismo.
Mio padre ha smesso di bere, recuperando il rapporto con mia madre.
Desideravo che il percorso universitario culminasse in una tesi di cui essere veramente felice.
La professoressa alla quale chiesi la tesi me ne propose una molto complessa, della durata di un anno e un mese, sull’utilizzo di un metodo geofisico basato sul campo elettromagnetico, un argomento completamente nuovo per me, ma non mi persi d’animo. Anzi, iniziai a maturare una grande passione per la ricerca.
Feci shakubuku alla mia professoressa con la quale ho creato un legame meraviglioso basato sulla passione per la geofisica.
A marzo del 2018 mi sono laureata perfettamente in corso, con il voto di 107/110, e la mia tesi è stata pubblicata nell’ambito di un progetto regionale. I professori si sono complimentati per la professionalità con cui ho lavorato, qualità emersa e perfezionata ogni giorno grazie al Daimoku.
A ottobre iniziai la laurea magistrale in Geofisica. Riaffiorò la sfiducia nelle mie capacità e iniziai a nutrire una forte insofferenza per il lavoro da cameriera. Era arrivato il momento di determinare di superare gli esami con successo, avere fiducia nelle mie capacità e cambiare lavoro. Rispolverai col Daimoku il sogno nel cassetto di fare l’insegnante, nonostante sembrasse una cosa lontana e inconciliabile con lo studio.
Poco tempo dopo, la professoressa di matematica mi chiese di lavorare nel suo dopo scuola come tutor di matematica, fisica e chimica.
Avevo realizzato l’impossibile: io, Ivana, quella che non capiva niente, ora impartiva lezioni riuscendo contemporaneamente a portare avanti il suo piano di studi!
In occasione del corso nazionale studenti di quest’anno ho deciso di realizzare un’esperienza importante per i miei studi e, incredibilmente, ho ricevuto due proposte di tesi, di cui una per una tesi in Germania e un dottorato di ricerca congiunto con l’Università di Meinz. È stata la mia professoressa a comunicarmelo dicendo: «Voglio investire su di te».
Nonostante il lockdown per la pandemia, ho continuato a studiare e ad aprile ho dato un altro esame, arrivando, in un anno e mezzo, a dare nove esami con la media del 29.7, la più alta del Dipartimento.
Mancano solo cinque esami per concludere il mio percorso entro aprile 2021. Non ho parole per esprimere la mia gratitudine per aver incontrato il Buddismo del Daishonin. Voglio continuare a sfidarmi e diventare una discepola di cui Sensei sia fiero.

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