Sono davvero grata dell’opportunità di condividere la mia esperienza in occasione di questo Summit europeo all’inizio dell’Anno dei giovani e del trionfo!
Rappresento la terza generazione di membri della Soka Gakkai della mia famiglia. Io e mia sorella siamo cresciute osservando la forza di mia madre che non si è mai allontanata dalla pratica buddista, nonostante tutti gli ostacoli, mentre mio padre era fortemente contrario. Anche io e mia sorella praticando abbiamo realizzato varie prove concrete e così l’opinione di mio padre sulla Soka Gakkai ha iniziato a cambiare: oggi accompagna mia madre alle riunioni ed è un meraviglioso sostenitore delle nostre attività.
A un certo punto del mio percorso buddista ho iniziato a chiedermi quale fosse la mia “missione”. Dopo il diploma di maturità sono entrata al Conservatorio per studiare violoncello.
Fu proprio in quegli anni che ebbi l’occasione di partecipare come rappresentante degli studenti a una riunione di Centro all’Università Soka. Ero commossa nel vedere tutti quei membri che venivano da tutto il mondo per ricercare con cuore puro il loro maestro.
Partecipando a quella riunione sentii che la mia missione era lavorare per la pace mondiale, e così ho iniziato a recitare Daimoku con la determinazione di diventare una violoncellista per poter dare il mio contributo a kosen-rufu. Tuttavia, avendo iniziato a studiare violoncello più tardi degli altri, mi paragonavo costantemente ai miei compagni e lottavo disperatamente per stare al passo con loro. Al terzo anno mi hanno offerto l’opportunità di fare una lezione con un famoso quartetto d’archi della Repubblica Ceca.
La loro musica evocò in me qualcosa che non avevo mai provato e decisi di recarmi nella Repubblica Ceca l’estate successiva per studiare musica.
Fu il mio primo viaggio in Europa. Mi innamorai subito della meravigliosa Praga e sentii il desiderio di poterci andare a vivere, prima o poi.
Quando sono rientrata in Giappone, ho subito scritto il mio obiettivo di poter tornare nella Repubblica Ceca per uno scambio universitario e ho recitato Daimoku tutti i giorni per realizzare questo sogno.
Ho affrontato molti ostacoli, ma nel 2017 ci sono riuscita!
Dopo due anni trascorsi nella Repubblica Ceca come studentessa fuori sede, si avvicinava la scadenza del mio visto e iniziai a recitare Daimoku con fervore per riuscire a restare lì a qualunque costo. Al tempo c’erano pochi membri attivi nel Gruppo giovani e a volte mi trovavo da sola alle recitazioni settimanali. Tuttavia, fu proprio grazie a quel Daimoku determinato che incontrai il mio attuale compagno e ottenni di conseguenza un visto familiare per rimanere nel paese. Oggi anche lui partecipa alle attività della Soka Gakkai come sokahan.
Tuttavia non avevo ancora un lavoro. Un giorno, mentre recitavo Daimoku mi arrivò un messaggio di un amico che mi suggeriva di fare un’audizione per entrare in un’orchestra.
In questo mondo spietato dei concorsi musicali, non è raro che le persone vengano escluse dalle audizioni per il solo fatto di essere straniere, perciò mi iscrissi con il pensiero che tanto non avevo nulla da perdere.
Due settimane prima dell’audizione ricevetti un consiglio nella fede da un responsabile della SGI europea, il quale mi disse che se avessi partecipato all’audizione col pensiero di non farcela, sicuramente quello sarebbe stato il risultato. Mi incoraggiò a trasformare il mio atteggiamento e a recitare Daimoku con serietà. Così determinai che avrei superato l’audizione per entrare nell’orchestra, e avrei lavorato per kosen-rufu in quella regione per conto di Ikeda Sensei.
Ho recitato Daimoku e mi sono esercitata al violoncello come non avevo mai fatto prima. Superai la prova a pieni voti e oggi, oltre a lavorare nell’orchestra, insegno privatamente violoncello.
Recentemente uno dei miei studenti mi ha chiesto di poter finire prima la lezione. Avendo notato la sua tristezza, gli domandai quale fosse il suo problema e sentii il desiderio di parlargli del Buddismo.
Mentre gli spiegavo che recitando Nam-myoho-renge-kyo possiamo trasformare in valore tutte le nostre preoccupazioni e che “l’inverno si trasforma sempre in primavera”, i suoi occhi si riempirono di lacrime. Quando l’ho invitato a partecipare allo zadankai, ha accettato con gioia.
Ha recitato Daimoku e Gongyo con voce potente, proprio come un membro della Soka Gakkai!
Durante la riunione ha raccontato che in realtà gli avevano già parlato del Buddismo dieci anni prima, ma ora che aveva incontrato di nuovo Nam-myoho-renge-kyo, in un momento in cui stava soffrendo tanto, aveva sentito come se io lo avessi salvato. Anche se a quel tempo non aveva capito il significato del Buddismo, il seme era stato sicuramente piantato nel suo cuore.
Grazie a questa esperienza ho imparato che non importa la reazione che hanno le persone quando condividiamo con loro la Legge mistica, sicuramente arriverà il tempo in cui saranno pronti ad abbracciarla.
Mi sento piena di gioia e continuerò a recitare Daimoku e a incoraggiarlo affinché decida di ricevere il Gohonzon.
In un video proiettato a una riunione di centro per celebrare il 18 novembre, Ikeda Sensei cita questo brano del Gosho:
«Recita Nam-myoho-renge-kyo con un’unica mente ed esorta gli altri a fare la stessa cosa; questo resterà il solo ricordo della tua vita presente in questo mondo umano» (Domande e risposte riguardo all’abbracciare il Sutra del Loto, RSND, 1, 58).
Inoltre Sensei afferma:
«Per quanto riguarda il nostro movimento di kosen-rufu, quando i responsabili progrediscono, tutti progrediscono. Quando i responsabili crescono, tutti crescono. Se invece i responsabili non fanno altro che parlare senza mai agire, non ci sarà vittoria.
Quando un responsabile determina: “Realizzerò la mia rivoluzione umana! Mi rafforzerò e migliorerò!”, e poi agisce prendendo personalmente l’iniziativa, da lì nasce la forza trainante per continuare sempre a vincere. Questa è l’unica formula per essere sempre vittoriosi» (NR, 787)
Come responsabile dei giovani, voglio sfidarmi ancora di più nella mia rivoluzione umana, così da poter guidare verso la felicità i giovani della Repubblica Ceca, e dialogare con quante più persone possibile per condividere la grandezza del Buddismo di Nichiren Daishonin.