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Vincete nel luogo della vostra missione - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:31

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Vincete nel luogo della vostra missione

Mentre kosen-rufu avanza in tutto il mondo, impegniamoci per trasformare le nostre comunità in luoghi ideali in cui far crescere i giovani, e dove ognuno possa far emergere le proprie potenzialità

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Mentre kosen-rufu avanza in tutto il mondo, impegniamoci per trasformare le nostre comunità in luoghi ideali in cui far crescere i giovani, e dove ognuno possa far emergere le proprie potenzialità

Oggi, ancora una volta, penso ai mistici legami karmici che esistono tra i maestri e i discepoli nel mondo Soka. Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, mise piede per la prima volta in questa regione dello Shin’etsu – che comprende le prefetture di Niigata e di Nagano – nel 1271, quando fu esiliato a Sado, durante la persecuzione da parte delle autorità governative.
Esattamente seicento anni dopo, nel 1871, nella prefettura di Niigata, nello Shin’etsu – un luogo che ha profondi legami con il Daishonin – nasceva il nostro maestro Tsunesaburo Makiguchi, il fondatore della Soka Gakkai morto in carcere per le proprie idee.
Makiguchi amava Niigata e cercò sempre, in ogni modo, di incoraggiare e sostenere gli amici e i giovani di questa regione.
Poco dopo la fondazione della Soka Gakkai si recò nel suo paese natale, Arahama, nell’attuale città di Kashiwazaki, nella prefettura di Niigata, accompagnato dal suo giovane discepolo Josei Toda, allora trentenne, per far conoscere il Buddismo di Nichiren Daishonin ai suoi amici e conoscenti. Fu un viaggio che mirava a piantare i semi della felicità e della pace nella sua amata terra natale, in un periodo in cui il militarismo stava prendendo piede in Giappone.
E fu anche un viaggio in cui Makiguchi e Toda, ricordando le parole piene di convinzione del Daishonin riguardo al ritorno del Buddismo verso occidente e alla sua diffusione in tutto il mondo (cfr. Sulla profezia del Budda e altri scritti), prefigurarono il magnifico futuro di kosen-rufu che la Soka Gakkai avrebbe sicuramente realizzato.
Toda ci parlò di quel viaggio con Makiguchi durante la nostra visita a Karuizawa, a Nagano, durante l’ultima estate prima di morire. Fu in quel periodo che feci profondamente il voto di scrivere La rivoluzione umana per raccontare la vita del mio maestro.

Congratulazioni per questa riunione dei responsabili di centro che si tiene oggi nello Shin’etsu, una terra permeata dal voto di maestro e discepolo! Sono felice di sentire che le attività dei gruppi e settori di Niigata e Nagano per diffondere il Buddismo e far crescere individui capaci, in previsione di questa giornata, hanno avuto un grande successo. Vorrei ringraziare anche i membri di Stati Uniti, Sud America, Europa, Taiwan e Corea del Sud che sono venuti in Giappone e hanno avuto meravigliosi scambi di amicizia con i compagni di fede dello Shin’etsu. I presidenti Makiguchi e Toda ne sarebbero felici.
Dedichiamo un grande applauso per lodare il coraggio, l’impegno e la passione dei membri della nostra famiglia Soka in Giappone e in tutto il mondo!

È molto significativo che il Daishonin abbia trascorso quasi tre anni qui, nello Shin’etsu, dopo aver abbandonato la sua condizione transitoria e rivelato la vera identità di Budda dell’Ultimo giorno della Legge.
In quel periodo sopportò i rigidi inverni del nord, quando «la neve cadeva e si accumulava senza mai sciogliersi» (RSND, 1, 683).
Fu soggetto a persecuzioni così feroci da parte delle autorità che scrisse: «Le probabilità che io sopravviva a quest’anno o addirittura a questo mese sono una su diecimila» (RSND, 1, 357).
Eppure, anche in quelle circostanze il Daishonin fece emergere nuovi Bodhisattva della Terra, uno dopo l’altro, tra cui Abutsu-bo e sua moglie, la monaca laica Sennichi. Insegnò loro che gli uomini e le donne che recitano Nam-myoho-renge-kyo sono torri preziose che manifestano il supremo stato vitale della Buddità, così come sono.
Offrendo guide e incoraggiamenti a quella coppia sincera e ad altri discepoli che avevano appena iniziato a praticare, il Daishonin aiutò molte persone di quella zona a creare un legame con il Buddismo. I suoi sforzi alla fine ebbero la meglio sui funzionari governativi, sui capi della comunità locale e persino sui suoi avversari, portando a una grande trasformazione sociale nell’isola.
Oltre a insegnare la fede ai suoi discepoli, il Daishonin pregava con convinzione «come se dovessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l’acqua dal terreno riarso» (RSND, 1, 395), per la sicurezza di coloro che vivevano in mezzo ai tumulti di Kamakura e in altre zone. Inoltre, per trasmettere i suoi insegnamenti per l’infinito futuro, compose importanti trattati, come L’apertura degli occhi e L’oggetto di culto per l’osservazione della mente.

Riflettendo a fondo sulle azioni coraggiose del Daishonin, imprimiamo nella nostra vita questo passo scritto a Sado: «Tra tutti coloro che sin dall’inizio del nostro attuale kalpa sono incorsi nella disapprovazione dei propri genitori e dei propri sovrani e sono stati esiliati in terre lontane, nessuno può traboccare di gioia quanto noi. Per questo, ovunque dimoriamo praticando l’unico veicolo, quel luogo sarà la capitale della Luce Eternamente Tranquilla» (RSND, 1, 278).
Come diretti successori del Daishonin, qualsiasi avversità o karma negativo ci assalga noi continuiamo a recitare Nam-myoho-renge-kyo, a sfidare con gioia e coraggio tutte le difficoltà fino a vincere risolutamente nel luogo della nostra missione. Questo è lo spirito dei maestri e discepoli Soka.
Il viaggio di maestro e discepolo è costellato di innumerevoli ostacoli, sia nelle attività per kosen-rufu che nella vita personale. Perciò, con fede indomita, portiamo avanti gioiosi la nostra rivoluzione umana, espandiamo la nostra rete dei Bodhisattva della Terra e creiamo un’oasi di “luce eternamente tranquilla” nel luogo in cui abbiamo deciso di svolgere la nostra missione.
Mentre kosen-rufu avanza in tutto il mondo, impegniamoci per trasformare le nostre comunità in luoghi ideali in cui far crescere i giovani, e dove ognuno possa far emergere le proprie potenzialità. In tal modo ci sarà una reazione a catena di rivitalizzazione che si diffonderà in lungo e in largo, illuminando la società globale con lo splendore dell’amicizia, della fiducia e della pace.
Per concludere questa riunione che si svolge proprio nel giorno delle mamme, preghiamo per la buona salute e la felicità di tutte le donne Soka, le madri di kosen-rufu.
Insieme ai giovani che si stanno impegnando con energia in tutto il mondo, ripartiamo per il nostro viaggio e vinciamo in tutte le nostre iniziative.
Tre urrà per il meraviglioso Shin’etsu!
Tre urrà per le meravigliose madri di kosen-rufu!
Tre urrà per la nostra meravigliosa famiglia Soka!

(13 maggio 2018)

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