Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Vincere insieme, ognuna con la propria missione - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:29

694

Stampa

Vincere insieme, ognuna con la propria missione

Isabella Silvestrini, Senigallia

Grazie all’impegno senza riserve nell’attività per kosen-rufu, Isabella tira fuori il coraggio di sostenere fino in fondo la vita di sua madre. Insieme attraversano ostacoli e difficoltà, fino a conquistare autonomia e fiducia in se stesse, con il cuore sempre orientato alla felicità degli altri

Dimensione del testo AA

Grazie all’impegno senza riserve nell’attività per kosen-rufu, Isabella tira fuori il coraggio di sostenere fino in fondo la vita di sua madre. Insieme attraversano ostacoli e difficoltà, fino a conquistare autonomia e fiducia in se stesse, con il cuore sempre orientato alla felicità degli altri

Quando i miei genitori si sono separati avevo sedici anni. Mia madre che aveva patologie psichiatriche fin dalla nascita, poi riconosciute come schizofrenia, autolesionismo e soliloquio, dopo la separazione aveva perso la voglia di vivere e non riusciva a badare a se stessa. Mio padre si era allontanato da noi figli dandoci la colpa di tutta quella sofferenza. Io e mio fratello non ci sentivamo amati come figli e vedevamo in loro solo egoismo. Ognuno era preso dalla propria sofferenza.
A ventiquattro anni conobbi il Buddismo e iniziai a praticare con grande spirito di ricerca: era come aver trovato finalmente acqua da bere dopo anni di siccità. Volevo essere felice e creare un ambiente familiare armonioso.
Quando ho sentito per la prima volta la frase di Nichiren Daishonin: «L’inferno è nel cuore di chi disprezza suo padre e non si cura di sua madre» (Gosho di Capodanno, RSND, 1, 1008), ho percepito che dovevo lavorare proprio su questo aspetto.
Ho avuto la fortuna di fare dodici anni di attività nel Gruppo giovani, come responsabile byakuren e vice responsabile regionale delle giovani donne.
L’attività nella Soka Gakkai mi ha allenata a basare la mia vita sul Daimoku, sulle parole del maestro e sullo shakubuku, e mentre fortificavo il mio ichinen e mi dedicavo alla felicità delle compagne di fede, non avevo tempo di lamentarmi e di cadere nel vittimismo.
Mia madre vedendo il mio cambiamento e la mia gioia decise di iniziare a praticare e ricevette il Gohonzon. Mio padre e mio fratello nel frattempo se n’erano andati di casa e io mi ritrovai per sette anni a dormire su un divano in casa con mia madre che doveva imparare ad accudirsi da sola.
Decisi di assumermi la responsabilità di sostenerla fino in fondo mentre recitavo Daimoku per trovare un lavoro che mi rendesse indipendente.
Intanto accettavo la responsabilità di capitolo donne con il desiderio di creare una nuova unità tra i membri e una crescita esponenziale dei giovani. Ho vissuto momenti di grande sconforto in cui mi sentivo impotente e non percepivo la dignità della mia vita, ma reagivo recitando tanto Daimoku, anche insieme a mia madre, studiando costantemente, facendo shakubuku e mettendo tutta me stessa nell’attività per kosen-rufu.
Non avendo un’auto andavo a trovare le donne in bicicletta per incoraggiarci una con l’altra a credere nel nostro illimitato potenziale e creare legami profondi. Intanto facevo qualsiasi lavoretto mi capitasse, in un bar o le pulizie nelle case, e rinnovavo la mia offerta per kosen-rufu in modo costante e sincero.
Davanti al Gohonzon decisi che io e mia madre meritavamo di essere sostenute e mi venne l’idea di andare nel dipartimento di psichiatria, questa volta non per cercare medicine, ma un’attività a cui mia madre potesse dedicarsi per riprendere in mano la sua vita. Sono stata ascoltata e lei ha iniziato un’attività di cura di un orto con altre persone e questo le ha ridato gioia e consapevolezza del suo valore. Sostenere e valorizzare la sua vita mi ha aiutato a fare altrettanto con la mia.
Un giorno lessi una frase di Sensei ne La nuova rivoluzione umana: «Nel Buddismo di Nichiren Daishonin la preghiera consiste nel recitare Daimoku sulla base di una promessa solenne: l’impegno di realizzare kosen-rufu. In altre parole, bisogna pregare con questa ferma determinazione: “Io realizzerò kosen-rufu […] perciò decido di manifestare il mio potenziale al massimo e di concretizzare una splendida esperienza nel mio lavoro”» (NRU, 1, 266).
Recitai Daimoku cercando questa convinzione davanti al Gohonzon e decisi di metterla in pratica fino in fondo. Come risposta, un’amica che non sentivo da anni mi propose di entrare nell’azienda in cui lavorava.
Ringraziai profondamente il Gohonzon e iniziai a dare il massimo in quel lavoro basandomi sempre sulla preghiera e sulle guide di Sensei. Oggi gestisco una cinquantina di clienti con cui ho costruito un legame di fiducia e rispetto, ho fatto crescere l’azienda e ho un bel rapporto con il mio responsabile.
Mia madre è davvero migliorata, ha imparato a prendersi cura di se stessa in autonomia e tra noi c’è un rapporto di profondo amore e fiducia.
È stata una rinascita per entrambe. Oggi vivo in una casa tutta mia che mi sono conquistata con tenacia e fiducia in me stessa. D’accordo con mia madre abbiamo deciso per la sua felicità e protezione di inserirla in una buona struttura in cui possa sentirsi a suo agio e manifestare il suo potenziale. Dopo quattro anni di attesa, ora mia madre è ospite di una struttura in cui continua a praticare e a condividere il Buddismo con gli altri; è felice, sostiene le persone più in difficoltà e sente che questa è la sua missione. Quando ci sentiamo mi racconta tante cose con entusiasmo.
La mia gioia più grande è stata trasformare il mio piccolo io di bambina ferita e far emergere il mio grande io impegnandomi a vincere insieme a lei, ognuna con la propria missione.
Ora la mia promessa a Sensei è di realizzare la mia famiglia felice e armoniosa.
Ringrazio profondamente il mio maestro e i miei compagni di fede che mi spronano sempre a partire dalla mia rivoluzione umana per cambiare l’ambiente.
Desidero far conoscere la pratica buddista a tanti giovani, perché possano assumersi la responsabilità di essere felici e cambiare questa società, costruendo sempre più valore.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata