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Verso l'anniversario delle donne e delle giovani donne - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:10

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Verso l’anniversario delle donne e delle giovani donne

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Fervono i preparativi in tutte le regioni italiane per le riunioni donne e giovani donne che si terranno dal 3 all’11 giugno, a livello di settore o capitolo. 
Saranno il luogo dove accompagnare tante persone nuove, che potranno recitare Daimoku davanti al Gohonzon per la prima volta e conoscere gli ideali e la filosofia umanistica della Soka Gakkai. Cogliamo questa occasione per invitare le nostre amiche e familiari!
Le esperienze, raccontate con allegria, saranno al centro dei nostri incontri e grazie alle nostre prove concrete potremo ispirare le persone a sperimentare la pratica buddista.
Recitiamo un forte Daimoku per il successo di queste riunioni e per creare un’ondata di gioia e di speranza in tutte le regioni d’Italia!
E non dimentichiamo di scattare una bellissima foto al termine delle riunioni!
Grazie di cuore a tutte le donne e giovani donne per il grande impegno.

Abbiamo chiesto a due rappresentanti dei Gruppi donne e giovani donne quali sono le loro esperienze e determinazioni in vista di questa importante attività
è tempo di vincere

Rosa Audiavice responsabile donne regione Calabria

Le riunioni di giugno sono alle porte e la regione Calabria si sta preparando in modo speciale.
Ci incontreremo, ci guarderemo negli occhi, sorrideremo, ascolteremo le nostre parole e i nostri cuori, per questo sarà speciale.
Le stiamo vivendo come un’occasione, affinché ognuna di noi rinnovi il suo voto come bodhisattva, come persona che non cede alla disperazione o alla rassegnazione, unite al maestro per far risplendere questo mondo di saha. Sensei scrive: 

«Per ognuno di noi esiste un unico male che ci impedisce di compiere la nostra rivoluzione umana e diventare felici» (NRU, 24, 165)

In questo periodo un inaspettato problema di salute avrebbe potuto essere il mio “unico male”.
Ho la tendenza a rinunciare e a fuggire di fronte a difficoltà come questa, invece l’ho trasformato nell’occasione giusta per rideterminare con una forte preghiera. Soprattutto non ho mai toccato la disperazione, non le ho dato spazio… Grazie al Daimoku e allo studio costante de La nuova rivoluzione umana, il cuore di Sensei mi ha sempre accompagnato. Ho avuto accanto le compagne di fede e non ho mai rinunciato all’attività per kosen-rufu.  Ho deciso che era il tempo di vincere, per me e per gli altri. Nel Gosho si legge: 

«Sto pregando con tanta convinzione come se dovessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l’acqua dal terreno riarso» (Rimproverare l’offesa alla Legge e cancellare le colpe, RSND, 1, 395)

Questa è stata la mia decisione mentre recitavo Daimoku, così la preoccupazione si trasformava in forza e nel desiderio di condividere… Aprirmi agli altri mi ha permesso di sentire che il mio problema di salute si poteva risolvere. Questo spirito fresco e rinnovato è stato il mio beneficio più grande. 
In questi giorni sto parlando del Buddismo a tante persone, e ogni giorno invito qualcuno agli zadankai e ai nostri incontri di giugno.Abbiamo tutte un grande potenziale, e insieme possiamo davvero creare una nuova storia di pace. 

OGNUNA DI NOI è PROTAGONISTA

Michela Pasi, responsabile di hombu giovani donne, Lombardia sud

In questo periodo sto affrontando un momento di difficoltà dal punto di vista personale e lavorativo. Poche settimane fa sono andata davanti al Gohonzon con la mia sofferenza e ho deciso profondamente di utilizzarla per diventare più forte e incoraggiare le giovani donne.
Sono ripartita dal Daimoku, con la determinazione di non scappare da questa sofferenza, ma di conoscerla per poi illuminarla e ho preso in mano il Gosho per avere una guida costante. 
In particolare, ho scelto di fare mio l’incoraggiamento di Nichiren Daishonin che nel Gosho Il grano raffinato scrive: 

«Qualsiasi cosa accada, comunque non devi disperare. Abbi un atteggiamento fermo e se le cose non dovessero andare come desideri […], allora decidi di essere più contento che mai» (RSND, 2, 543)

Puntando all’attività donne e giovani donne di giugno, ho sentito di voler realizzare una grande esperienza e di usare le difficoltà dell’ultimo periodo come un trampolino di lancio per essere “più contenta che mai” e per rilanciare nell’attività e negli incoraggiamenti personali.
I capitoli che fanno parte del mio hombu stanno organizzando dei meravigliosi incontri al Centro culturale di Milano, per il fine settimana del 10 e 11 giugno: sento molta gioia nel preparare questi meeting insieme a tante donne e giovani donne che in questo momento stanno affrontando molte sfide a livello personale, ma che hanno deciso di unirsi con un obiettivo comune per essere felici insieme agli altri. 
Ognuna di noi è protagonista e cura un dettaglio diverso: dalla protezione, all’incoraggiamento, alle esperienze, ai regalini e così via.
È davvero incoraggiante vedere come ognuna abbia profondamente deciso di fare di questa attività una ripartenza per dare una svolta alla propria vita personale, continuando a prendersi cura delle persone intorno a noi, dalla famiglia, agli amici, ai compagni di fede. 
Sono certa che ciascuna realizzerà una bellissima vittoria grazie a questa attività rivitalizzante e che i singoli capitoli rifioriranno di una nuova energia.

Obiettivi verso le riunioni
ESTRATTI DAL VOLUME 24 DE LA NUOVA RIVOLUZIONE UMANA

Shin’ichi iniziò il suo discorso leggendo un passo dal trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese: «“Piuttosto che offrire diecimila preghiere, sarebbe meglio semplicemente bandire questo unico male”».
Questa frase ci dice chiaramente che per raggiungere la prosperità e la pace nella società, piuttosto che discutere il merito dei vari metodi e programmi, sarebbe meglio prima di tutto porre fine all’unico male delle credenze erronee, la causa fondamentale di qualunque tipo di sofferenza. Questo vale anche per noi.
Facciamo l’esempio di una persona che si ammala perché non dorme a sufficienza oppure perché non si prende abbastanza cura di se stessa. Per lei trascurare la sua salute è l’unico male della sua vita. E a meno che non vi ponga rimedio, anche se mangiasse cibo di ottima qualità e in quantità adeguata, ciò non sarebbe sufficiente a restituirle la salute. Allo stesso modo, per ognuno di noi esiste un unico male che ci impedisce di compiere la nostra rivoluzione umana e diventare felici.
Tutti ascoltavano con attenzione le sue parole, con sguardi luminosi.
L’unico male potrebbe essere per esempio quando ci trascuriamo o sminuiamo noi stessi nel momento in cui le cose non vanno come avremmo sperato. Oppure quando ci rimproveriamo per i nostri fallimenti o quando rendiamo gli altri infelici, oppure se non riusciamo a lavorare in armonia per kosen rufu insieme agli altri. Anche la tendenza a rinunciare e a fuggire ogni qual volta si presenti una difficoltà è un altro “unico male”. Esistono molti altri tipi di “unico male”: per ogni persona può essere diverso e ognuno di
noi ha il suo. La nostra rivoluzione umana ha inizio quando individuiamo l’unico male della nostra vita
e decidiamo di eliminarlo, recitando sinceramente daimoku e sfidandoci per risultare
vittoriosi» (NRU, 24, 164-166).

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