«Adesso desidero che ciascun membro si impegni a lottare come se fosse Shin’ichi Yamamoto!» (Daisaku Ikeda, La nuova rivoluzione umana, vol. 30, cap. 2, p.ta 37)
Sara Tocci, responsabile della Lombardia Nord, ci racconta l‘esperienza che donne e giovani donne stanno realizzando insieme nella campagna Io sono Shin’ichi Yamamoto
Non sapevo esattamente come poter trasmettere lo spirito della campagna Io sono Shin’ichi Yamamoto a tutte le giovani donne, e quando le responsabili donne mi chiedevano cosa potessero fare per sostenere le ragazze, io non sapevo cosa rispondere. Vivevo il loro incoraggiamento come un: «Ti aiutiamo noi perché da sola non ce la fai» e mi bloccavo.
Recitando Daimoku ho capito che questo era un limite che non sentivo solo nell’attività ma in tutta la mia vita. Seguivo un corso di formazione che non riuscivo a completare perché ero rimasta indietro nello studio e avevo un ruolo lavorativo che mi faceva soffrire. Ho compreso che in realtà ero molto fortunata ad avere delle compagne di fede che non mi dicevano cosa dovevo fare io, ma cosa loro potevano fare per me, trasmettendomi tutta la loro fiducia. Questa doveva essere l’occasione affinché le giovani donne potessero sperimentare il Gohonzon e trasmettere alle persone nuove tante belle esperienze.
Ogni donna, lì dove si trovava, incoraggiava le giovani donne a lottare per le proprie brillanti realizzazioni.
Intanto continuavo a recitare Daimoku affinché i nostri sforzi portassero a un risultato concreto, a una gioia condivisa e soprattutto a realizzare la visione del mio maestro.
Con le giovani donne, mentre portavamo avanti le attività quotidiane, abbiamo deciso di cambiare i nostri rapporti personali superando i nostri diverbi e decidendo di vincere insieme come buone amiche. Abbiamo organizzato incontri gioiosi e tante nuove ragazze hanno deciso di ricevere il Gohonzon.
Anch’io mi sono data da fare, studiavo la notte e la mattina presto per recuperare gli esami e nel lavoro cercavo di portare lo stesso entusiasmo che respiravo nell’attività. Con un forte impegno ho completato il corso in anticipo sulla data di scadenza, ho potuto fare nuove esperienze lavorative e ho creato bei legami con le mie colleghe parlando loro di Buddismo. Ho capito che è davvero importante come una persona decide di vivere le proprie giornate e ogni volta che me lo scordavo avevo sempre accanto le donne a ricordarmi: «Tu sei Shin’ichi Yamamoto».
Con questo spirito, abbiamo realizzato anche gli obiettivi stabiliti per maggio.
Adesso andiamo avanti rideterminando ogni giorno di conseguire brillanti realizzazioni da regalare al presidente Ikeda vincendo tutti insieme come “Budda Soka Gakkai”.