Grazie infinite a coloro che si stanno impegnando nello studio per gli esami di primo e secondo livello che si terranno il 16 aprile, e grazie anche a chi sta sostenendo la preparazione.
Il maestro Ikeda scrive:
«L’incoraggiamento a una singola persona che sosterrà l’esame di Buddismo apre le porte a un futuro colmo di fortuna e saggezza» (NR, 779)
Attualmente in tutta Italia si stanno organizzando numerose, preziose occasioni a livello locale per studiare insieme in piccoli gruppi. Il Buddismo non è soltanto una teoria astratta, ha il potere di trasformare il cuore delle persone e di conseguenza la società intera.
Tuttavia, l’esame è un momento di grande sfida e probabilmente alcune persone sono preoccupate per l’esito del compito. A questo riguardo il maestro Ikeda afferma:
«La vita è il fattore essenziale senza il quale non esisterebbe l’universo, né alcun tipo di società o nazione, né il mondo; pertanto, una filosofia della vita è fondamentale per gli individui e per la pace mondiale.
La gioia di approfondire questa impareggiabile filosofia della vita, a prescindere dal fatto che si superi o meno l’esame, è il vero obiettivo del nostro studio del Buddismo» (NR, 779)
Continuare ogni giorno a leggere e creare un legame con la profonda filosofia del rispetto della dignità della vita, e condividerla con gli altri, fa emergere la passione e la forza per creare un secolo di pace e umanità.
Lo studio del Buddismo fa sgorgare in noi il coraggio e la saggezza che ci consentono di trovare sempre una via d’uscita, quali che siano le difficolta che stiamo affrontando. Ikeda Sensei continua:
«In quest’epoca lacerata da ansie, diffidenza, paura e ostilità, il mondo ha più che mai bisogno di una filosofia che riponga assoluta fiducia nella bontà innata della vita umana e indichi la via della rivoluzione umana» (NR, 779).
In questo senso gli esami di Buddismo rappresentano un’occasione irripetibile per creare maggiore felicità per noi stessi e per gli altri. Buona fortuna a tutti!
Claudia e Matteo condividono la loro sfida nella preparazione agli esami
Claudia Cioccari
Abbiamo sempre tante occasioni per studiare, tanti princìpi buddisti che possiamo leggere nelle nostre riviste, nei libri editi da Esperia, ma in questo momento, grazie alla preparazione agli esami sto sentendo che “Io sono Nam-myoho-renge-kyo” e quando sono davanti al Gohonzon riesco a essere molto più presente.
È come se tutto quello che sto studiando in teoria riuscissi a viverlo in pratica, con la consapevolezza del mio potenziale. Questo mi rende molto felice e grata.
Sono certa che questo derivi dall’impegno che insieme ai compagni di fede sto mettendo nell’approfondire lo studio del Buddismo. In tal senso gli esami di secondo livello non sono una sfida da superare, che può mettermi ansia, ma l’occasione per fare questo tipo di esperienza, di cui avevo così tanto desiderio!
Matteo Gallesi
Quando ho saputo che ci sarebbero stati gli esami di Buddismo mi trovavo in un periodo in cui faticavo a praticare costantemente. Il lavoro mi permette di partecipare poco alle attività e quindi mi stavo rassegnando al fatto che avrei dovuto studiare da solo.
Un giorno vengo a sapere che un giovane uomo del mio capitolo deve sostenere anche lui il secondo livello e che ha bisogno di una mano a causa della sua invalidità.
Ci rincontriamo, ci raccontiamo le esperienze degli ultimi anni, pianifichiamo lo studio e cogliamo l’occasione anche per andare al cinema insieme.
Proprio quella sera al cinema suo fratello, che non pratica, ci dice che è incuriosito da quello che stiamo studiando e vorrebbe ascoltarci mentre leggiamo il materiale di studio per la preparazione all’esame.
Così iniziamo a studiare, la registrazione audio del materiale di studio presente nello Spazio aderenti del sito dell’Istituto è stata una scoperta fondamentale per il mio amico che così può studiare anche in maniera indipendente quando non siamo insieme.
Tanti sono i concetti che mi stanno aiutando ad avere una comprensione più chiara della pratica buddista e quello che mi sta sostenendo più di tutti e che vorrei condividere con voi è il seguente:
«Tutti abbiamo il nostro karma o destino. Ma quando lo guardiamo dritto in faccia e ne cogliamo il vero significato, allora ogni avversità può aiutarci a condurre una vita più ricca e profonda. Le azioni che compiamo per trasformare il nostro destino diventano un esempio e una fonte d’ispirazione per innumerevoli altre persone. […] Perciò, chi continua ad avanzare considerando qualsiasi cosa come parte della propria missione, sta procedendo verso la trasformazione del proprio destino» (Il mondo del Gosho, Esperia 2015, pag. 461).
