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Vero o originale? Provvisorio o transitorio? - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:48

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    Vero o originale? Provvisorio o transitorio?

    Una traduzione più precisa per evidenziare che la seconda metà del Sutra del Loto è detta insegnamento originale in quanto in essa è rivelata l’Illuminazione originale del Budda nel remoto passato

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    Una traduzione più precisa per evidenziare che la seconda metà del Sutra del Loto è detta insegnamento originale in quanto in essa è rivelata l’Illuminazione originale del Budda nel remoto passato

    Nella traduzione del Gosho Shoho jisso sho (Il vero aspetto di tutti i fenomeni), che compare nel quarto volume de Gli scritti di Nichiren Daishonin col titolo La vera entità della vita, si legge che l’espressione «il segreto e il mistico potere del Tathagata» si riferisce alla «entità dei tre corpi del Budda», cioè al “vero Budda” e che «il comune mortale è l’entità dei tre corpi e il vero Budda». E ancora: «Qui il “vero Budda” è il comune mortale, mentre “Budda transitorio” sta a indicare il Budda».
    L’espressione “vero Budda” corrisponde in realtà al termine hon-butsu che significa Budda originale. Chi è il Budda originale? È il Budda dell’insegnamento originale del Sutra del Loto (hon-mon, gli ultimi quattordici capitoli del sutra) cioè Shakyamuni che rivela la sua Illuminazione originale a significare la presenza innata della natura di Budda in ogni essere vivente. Per mettere in evidenza questo legame fra hon-butsu e hon-mon nella nuova traduzione italiana si parlerà sempre di “Budda originale” e di “insegnamento originale” laddove nella versione internazionale in lingua inglese hon-butsu viene tradotto a volte con “Budda originale”, a volte con “vero Budda”, “Budda eterno” ecc.
    Allo stesso modo il “Budda transitorio” (shaku-butsu) è il Budda dell’”insegnamento transitorio” del Sutra del Loto (shaku-mon, i primi quattordici capitoli del sutra) cioè Shakyamuni che ottenne l’Illuminazione per la prima volta in India sotto l’albero di bodhi. Anche qui è importante mantenere il legame col significato del carettere shaku (transitorio) che invece nelle edizioni precedenti e in inglese viene tradotto in modi diversi: shaku-mon: insegnamento “essenziale”; shaku-butsu: Budda “provvisorio”.
    In realtà il carattere che significa “provvisorio” non è shaku ma è un altro, quello che si legge gon; infatti gli “insegnamenti provvisori” (gon-kyo) sono per la precisione gli insegnamenti che Shakyamuni espose prima del Sutra del Loto e che non rivelano ancora la verità. Vengono pertanto definiti “espedienti” per condurre le persone al vero insegnamento, cioè l’insegnamento originale.
    Il carattere che si legge shaku ha diversi significati, tutti più o meno simili: traccia, impronta, segno, orma, vestigia, resti, passi, piste e tracce. Perché i primi quattordici capitoli del Sutra del Loto vengono chiamati shaku-mon? Perché presentano il Budda come “traccia manifesta” o “visibile” cioè come “apparizione storica”. Quindi shaku-mon letteralmente significa “insegnamento della traccia visibile” e shaku-butsu “Budda della traccia visibile”.
    Gli ultimi quattordici capitoli invece, chiamati “insegnamento originale” (hon-mon) presentano il Budda nella sua identità originale, cioè come Budda che ottenne l’Illuminazione in un tempo inconcepibilmente remoto.
    Il carattere mon di hon-mon e shaku-mon, viene tradotto con “insegnamento” ma in realtà significa “porta” o “accesso” perché per “insegnamento” si può intendere ciò che permette di “accedere” a un determinato grado di risveglio o consapevolezza. Ad esempio hon-mon, letteralmente “accesso originale”, si può definire come quell’insegnamento che permette di accedere allo stato vitale originale. Qui si avverte uno stretto rapporto tra “comprensione dell’insegnamento” e grado di consapevolezza. Perché? Perché nel Buddismo “conoscere” significa in realtà “riconoscere”. La conoscenza qui è intesa come uno strumento in grado di risvegliare qualcosa che è sempre stato in noi fin dal remoto passato, cioè lo stato di vita originale. Quindi, in luogo di “insegnamento essenziale” da ora si userà “insegnamento originale” e al posto di “vero Budda” “Budda originale”. Al posto di ciò che prima era “insegnamento teorico” da adesso ci sarà “insegnamento transitorio” (lett. insegnamento della traccia visibile) mentre al posto di “Budda provvisorio” (lett. Budda della traccia visibile) si userà “Budda transitorio”.

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