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Un'ondata di prove concrete / 02 - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:25

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Un’ondata di prove concrete / 02

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Ho ventun’anni, prima di approfondire il mio legame con la pratica, nel dicembre 2014, faticavo a costruire qualcosa di concreto, e quando iniziavo a inseguire dei sogni mi bastava pochissimo per scoraggiarmi e mollare la presa. A causa della paura di fallire non riuscivo proprio a perseverare con determinazione, e non facevo altro che mascherare le mie debolezze cercando scuse inutili. Giustificavo la mia vita sentimentale inesistente convincendomi che ero un “alternativo”, quasi un privilegiato rispetto ai miei coetanei, e attribuivo l’assenza di esperienze lavorative al fatto che volevo fare l’artista, e che il lavoro pratico non faceva per me.
Adesso ho realizzato che evitavo qualsiasi tipo di relazione a causa della mia insicurezza inaudita, e che rifiutavo qualunque tipo di lavoretto per via della mia grande pigrizia.
Questa situazione mi causava una profonda sofferenza perché, in fondo, anche se facevo di tutto per nasconderlo a me stesso, mi sentivo un vero incapace.
Dopo aver ricevuto il Gohonzon nel 2015, facendo tesoro dei consigli di sensei e impegnandomi nella pratica corretta, la realtà è cominciata finalmente a cambiare.
Iniziai ad aprire gli occhi e a capire che dovevo darmi da fare per superare i miei limiti.
Giovane disoccupato, con grandi sogni, ma tormentato dalle vicende sentimentali, non sapevo proprio da dove cominciare!
Grazie al Daimoku compresi che nella vita avrei potuto raggiungere tutto ciò che volevo senza dovermi privare di nulla, ma che dovevo prima di tutto cambiare il mio atteggiamento rassegnato. Avrei dovuto sforzarmi davvero di cercare un lavoro, ormai non c’erano più scuse.
Ero stufo di sentire dai telegiornali e dai luoghi comuni che “per i giovani non c’è lavoro”, e recitavo Daimoku con costanza per trovarlo secondo le mie aspirazioni. Volevo un lavoro che almeno si avvicinasse a quelle che sono le mie passioni: la recitazione e la scrittura. Decisi anche di fare un’offerta per kosen-rufu, con gratitudine e gioia nel cuore. Mi sentivo felice e pieno di speranza. Dopo qualche giorno – ricordo che furono giorni di neve – mi arrivò una chiamata inaspettata. Era la segretaria di una nota agenzia di animazione, a cui mi ero presentato molti mesi prima, con estrema noncuranza e poca convinzione, tanto da essermene completamente dimenticato.
Dopo il colloquio e uno stage di valutazione, ho firmato il contratto che mi occuperà per tutta la stagione estiva.
La cosa eccezionale è che, oltretutto, quest’agenzia, essendo affiliata a una società che si occupa di finanziamenti ai giovani, incrementa lo stipendio degli animatori universitari di una buona percentuale. E io, da studente universitario quale sono, alla fine della stagione percepirò un’ulteriore somma di denaro. Quindi, non solo ho trovato lavoro, non solo il lavoro che mi piace, ma anche un lavoro per il quale guadagnerò molto di più rispetto a quello che mi aspettavo.
Penso che questo sia ciò che si intende per “rivoluzione umana”. Durante questo percorso, grazie al Daimoku, ho trovato la forza di uscire dal guscio e migliorare me stesso.
Sono anche riuscito a dichiarare i miei sentimenti a una ragazza della mia età, dai capelli corti e rossi, molto bella, dolce e sensibile con cui sto davvero bene.
Fino a qualche mese fa, guardare negli occhi una persona e dirle «ti voglio bene» mi sembrava impossibile. Ora è successo, ho avuto la mia prova concreta.
Grazie a queste esperienze ho capito che non esiste ostacolo che non si possa superare con una salda fede. Come è scritto nel Gosho: «Non accadrà mai che la preghiera di un praticante del Sutra del Loto rimanga senza risposta» (RSND, 1, 306).
Voglio sfidarmi e affrontare le battaglie quotidiane con coraggio e sincerità. Tutti possiamo essere felici!

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