Impegniamoci nelle due vie della pratica e dello studio
«Nella parte conclusiva del Gosho Il vero aspetto di tutti i fenomeni, che tutti noi abbiamo inciso profondamente nel cuore, vi è il seguente passo fondamentale: “Impegnati nelle due vie della pratica e dello studio. Senza pratica e studio, non può esservi Buddismo. Devi non solo perseverare tu, ma anche insegnare agli altri. Sia la pratica che lo studio sorgono dalla fede. Insegna agli altri come meglio puoi, anche una sola frase o un solo verso” (RSND, 1, 342).
Con queste parole il Daishonin ci esorta ad avanzare con coraggio impegnandoci sia nella pratica sia nello studio degli insegnamenti buddisti, che sono inseparabili, come le due ruote di un carro.
Ci incoraggia inoltre a condividere con gli altri anche una sola frase o un solo verso del Buddismo, con risolutezza e nel modo che ci è proprio. Più parliamo agli altri della pratica buddista, più persone aiutiamo a stringere un legame con il Buddismo.
In questo modo saremo in grado di orientare la nostra epoca in una direzione positiva.
Insieme, impegniamoci nelle “due vie della pratica e dello studio” e, attraverso gli esami di Buddismo, facciamo crescere sempre più persone di valore per kosen-rufu!
(Ikeda Daisaku zenshu, vol. 96, pag. 412).
Ricercate sempre “buoni amici”
«Nichiren Daishonin afferma: “Anche una persona debole non cadrà se coloro che la sostengono sono forti” (I tre maestri del Tripitaka pregano per la pioggia, RSND, 1, 531).
Un caloroso spirito di solidarietà per cui ci si sostiene e incoraggia a vicenda è fondamentale.
Il Daishonin continua dicendo: “Ma una persona di notevole forza, se si trova sola, potrebbe cadere lungo un sentiero accidentato” (Ibidem).
Con queste parole ci sta trasmettendo l’importanza di stringere “buoni legami” con “buoni amici”.
Nessuno è cresciuto solamente grazie alle proprie forze. Tutti siamo sostenuti e protetti da innumerevoli persone. Un ambiente positivo aiuta a formare “persone buone”. Coloro che ricercano un simile ambiente positivo e “buoni legami interpersonali”, possono crescere senza limiti.
(Ikeda Daisaku zenshu, vol. 78, pag. 16)
Non rimuginate sul passato!
«Nel suo trattato L’apertura degli occhi, Nichiren Daishonin cita questo profondo brano del sutra: “Se vuoi conoscere le cause del passato, guarda gli effetti del presente; se vuoi conoscere gli effetti del futuro, guarda le cause del presente” (RSND, 1, 252). Il presente, questo momento, è incredibilmente importante. In quanto membri della SGI abbiamo scolpito questa verità nella profondità della nostra vita. Il Buddismo del Daishonin insegna il principio mistico della vera causa[1]: la determinazione di non indugiare inutilmente sul passato, ma di rinnovare costantemente il voto, qui e ora, è fonte di coraggio ed è la causa di tutte le vittorie future».
(NR, 544)
Avanziamo sempre un po’ di più
«La “rivoluzione umana” non è nulla di speciale. Si tratta di intraprendere un’azione coraggiosa a partire da ciò che possiamo fare qui e ora. Nel Gosho si legge: “Se uno non è in grado di attraversare un fossato largo dieci piedi, come può attraversarne uno largo cento o duecento?” (Le azioni del devoto del sutra del loto, RSND, 1, 680).
Si può anche iniziare dalle cose più piccole; l’importante è attraversare con coraggio il “fossato largo dieci piedi” che abbiamo di fronte, nella nostra vita quotidiana.
La quintessenza della fede è lo spirito di “avanzare sempre un po’ di più”. Non importa se la situazione in cui ci troviamo ora è favorevole o meno, andiamo avanti, sempre più avanti! Il cammino della “rivoluzione umana” si trova proprio nell’affrontare con perseveranza una sfida dopo l’altra e nel compiere sforzi costanti con spirito incrollabile».
(Dalla raccolta di saggi Kōfuku no daidō (La grande via della felicità), pag. 77)
Ogni cosa ci ritorna sotto forma di felicità e fortuna
«Quando una persona finalmente si alza nella fede, coloro che gioiscono maggiormente e ricevono il beneficio più grande sono gli amici di quella persona che si sono presi cura di lei, che hanno pregato per lei e hanno fatto tutto il possibile per sostenerla. Tutto ciò che facciamo per kosen-rufu, per i nostri amici e per gli altri ci ritorna sotto forma di felicità e fortuna. Questo è il principio buddista di causa ed effetto.
Il Daishonin lo conferma dicendo: “Se si accende un fuoco per gli altri, si illuminerà anche la propria strada”
(Il kalpa della diminuzione, RSND, 2, 996)»
(NRU, 16, 13).
Il seme della Buddità germoglierà sicuramente
«Rivolgendosi a un genitore che si opponeva alla pratica buddista del figlio, il maestro Josei Toda disse molto chiaramente: “Semplicemente ama tuo figlio con tutto il cuore”. E suggerendo il primo passo da fare, disse: “La cosa più importante è dimostrare ai vostri figli quanto gli volete bene”.
Scrive il Daishonin: “Quando i genitori conseguono la Buddità, la conseguirà anche il figlio. E quando il figlio consegue la Buddità, la conseguiranno anche i genitori” (GZ, 813).
Il conseguimento della Buddità di genitori e figli è strettamente legato e non c’è bisogno di preoccuparsi o di affrettare questo processo. Una volta piantato, il seme della Buddità germoglierà sicuramente. I genitori devono solo pregare sinceramente di riuscire a condurre i figli sul sentiero del conseguimento della Buddità».
(Dalla serie di lezioni dal titolo “Ai miei amici di tutti i gruppi impegnati nella nostra lotta condivisa”, parte 6, traduzione provvisoria)
Provare gioia nella vita quotidiana
«Come afferma il Daishonin nella Raccolta degli insegnamenti orali: “Mattina dopo mattina ci svegliamo con il Budda, sera dopo sera andiamo a dormire con il Budda” (cfr. BS, 113, 48), dobbiamo solo continuare a praticare un giorno dopo l’altro con costanza e pazienza, con fiducia e buon umore.
In tal modo, pur conducendo un’esistenza apparentemente normale, proveremo gratitudine e assaporeremo la gioia della fede. Anche se invecchiando non riusciamo più a muoverci liberamente come vorremmo, possiamo incoraggiare gli altri per telefono o per iscritto e pregare per la loro felicità e vittoria. […] La vostra presenza è di per sé una grande fonte di ispirazione. Finché continuate a pregare ogni giorno davanti al Gohonzon e a praticare a fianco del maestro e dei compagni di fede, non avete alcun motivo di essere in ansia o avere paura. Proverete un senso di piena sicurezza e pace interiore».
(Dalla serie di lezioni dal titolo “Ai miei amici di tutti i gruppi impegnati nella nostra lotta condivisa”, parte 3, traduzione provvisoria)
Recitare Daimoku fino in fondo con l’ichinen di un leone
«Nella vita esistono sofferenze di ogni genere. Possiamo essere colpiti dalla malattia, perdere il lavoro o vedere il fallimento della nostra impresa. Ma non è questo che rende infelici le persone. Siamo noi stessi a renderci infelici quando, in tali circostanze, assumiamo un atteggiamento rassegnato, perdiamo la speranza o ci abbandoniamo alla disperazione pensando: “Con questo ormai la mia vita è finita”. Essere sconfitti da una malattia significa, in altre parole, permettere al nostro cuore di vacillare di fronte al manifestarsi di tali difficoltà e lasciarsi vincere.
Per riuscire a vincere sormontando le avversità, è necessario coltivare un atteggiamento forte e recitare Daimoku fino in fondo con l’ichinen di un leone, pensando: “Non mi lascerò assolutamente sconfiggere. Supererò a ogni costo questo ostacolo e vincerò nella mia vita”. Non ci dice forse Nichiren Daishonin: “Nam-myoho-renge-kyo è come il ruggito di un leone. Quale malattia può quindi essere un ostacolo?” (Risposta a Kyo’o, RSND 1, 365).
Inoltre, è proprio perché esistono tali sofferenze e difficoltà che, superandole, siamo in grado di dimostrare la grandezza del potere del Buddismo di far emergere benefici»
(NRU, 29, cap. 2, p.ta 15).
La sincerità e la fiducia sono i veri tesori dei giovani
«I giovani a volte sentono che il loro impegno non viene riconosciuto e ricompensato dai loro datori di lavoro. Ma se continuate a imparare, a migliorare e a fare del vostro meglio basandovi sulla fede nella Legge mistica, otterrete risultati positivi e vi conquisterete una fiducia più vasta. Se andate avanti sinceramente basandovi sulla fede, accumulerete fortuna e i tesori del cuore. Anche i tesori del corpo – la salute, le capacità – brilleranno più luminosi. La sincerità e la fiducia sono i veri tesori dei giovani.
In L’oggetto di culto per l’osservazione della mente Nichiren Daishonin scrive: “Se il cielo è sereno, la terra è illuminata. Similmente, se si conosce il Sutra del Loto si può comprendere il significato degli affari di questo mondo” (RSND, 1, 336). Noi manifestiamo la fede nella vita quotidiana e mettiamo in pratica il Buddismo nella società. È necessario che ci concentriamo su come fare a vincere qui dove ci troviamo adesso. Praticare il Buddismo del Daishonin ci permette di far emergere nella nostra vita il sole della saggezza illimitata per percepire chiaramente il vero aspetto della realtà»
(Gli insegnamenti della vittoria, vol. 1, 846).
[1] Principio mistico della vera causa: detto anche vera causa. Il Buddismo di Nichiren Daishonin espone direttamente Nam-myoho-renge-kyo, che è la Legge della vita e dell’universo, come la vera causa per l’Illuminazione. Insegna la via della pratica buddista di avanzare da questo momento in poi sulla base di questa Legge fondamentale.
