Il 16 marzo del 1958 Josei Toda, allora secondo presidente della Soka Gakkai, gravemente malato, raccolse le ultime energie per parlare a circa seimila giovani, riuniti al tempio principale. Voleva affidare loro il futuro di kosen-rufu mondiale, partendo dal creare valore proprio nel posto in cui si trovavano. Pochi giorni dopo, il 2 aprile, Toda morì e il suo discepolo Daisaku Ikeda decise di raccogliere il testimone per portare avanti lo stesso obiettivo del maestro. L’anno successivo, per ricordare il primo anniversario di quella cerimonia, i rappresentanti dei giovani si riunirono nuovamente. In questa occasione Daisaku Ikeda propose che ogni 16 marzo i giovani tenessero delle riunioni, rinnovando la promessa di maestro e discepoli
Abbiamo chiesto ai responsabili giovani italiani quali saranno le attività attraverso cui vogliono rispondere al maestro. Ha risposto Mauro Ciullo, a nome dei responsabili nazionali giovani.
Kosen-rufu mondiale comincia con l’incoraggiare la persona che abbiamo di fronte. Questa è la convinzione con la quale i giovani stanno portando avanti le loro attività. Proprio in una delle recenti puntate di La nuova rivoluzione umana, volume 30, il presidente Ikeda ribadisce questo aspetto: «Prendersi cura di ogni singola persona, sostenerla e incoraggiarla sono azioni che hanno la stessa origine della costruzione della pace mondiale, in quanto nascono dalla filosofia e dalla compassione buddista, secondo cui gli individui sono tutti, indiscriminatamente, dei Budda» (NRU, vol. 30, cap. 1 “La grande montagna, p.ta 33).
Anche nell’editoriale di febbraio (NR, 597, 4), il nostro maestro ribadisce che il punto chiave della vittoria nelle campagne di Kamata e del Kansai è sempre stato l’impegno a incoraggiare ogni singola persona, partendo dai gruppi e focalizzandosi sulla persona che aveva di fronte. Il presidente Ikeda incoraggiava tutti a risvegliarsi alla propria missione di Bodhisattva della Terra.
“I problemi sono solo un aspetto superficiale, quello che conta è l’identità fondamentale di ognuno, l’identità di Bodhisattva della Terra, nati con una profonda missione”: questo fu l’incoraggiamento che il presidente Ikeda offrì alle persone che incontrava nelle visite a casa durante la campagna di Kamata. Ogni dialogo è una “lotta” in cui si vince o si perde.
Riusciamo a incoraggiare o ispirare la persona che abbiamo di fronte o no? In questo consiste la vittoria o la sconfitta come discepoli del maestro Ikeda. In questo modo siamo sicuri che scaleremo insieme la grande montagna di kosen-rufu in Italia, realizzando l’obiettivo di centomila membri nel nostro paese entro il 2017.
E siamo altrettanto sicuri che questo renderà molto felice il nostro amato maestro.
Siete dei nostri?
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16 Marzo, Giorno di kosen-rufu
Celebriamo questo giorno speciale con riunioni giovani piene di allegria ed entusiasmo, gioiose e informali, alle quali invitare i nostri amici e familiari per permettere loro di conoscere il Buddismo del Daishonin e la Soka Gakkai. Condividiamo con gioia le nostre esperienze, trasmettendo la grandezza del Gohonzon e come siamo riusciti a trasformare le nostre vite grazie alla preghiera basata sulla non dualità di maestro e discepolo. Non dimentichiamo di invitare a queste riunioni anche tutti gli studenti e futuro, facendo in modo che siano i protagonisti.
Corso nazionale dei responsabili giovani italiani
Dal 19 al 21 maggio, a Chianciano Terme, si riuniranno circa 1300 responsabili della Divisione giovani italiana, per un corso in cui sarà rappresentato ogni capitolo d’Italia, oltre a tutti i responsabili di hombu, territorio e regione.
Il motto del corso sarà: “Uno è la madre di centomila – Giovani, scaliamo insieme la grande montagna di kosen-rufu in Italia”.
Scopo del corso è approfondire la fede e la non dualità di maestro e discepolo, rinnovando tutti insieme il nostro voto per kosen-rufu e la decisione di realizzare l’obiettivo di centomila membri della Soka Gakkai italiana, per regalare questa gioia al presidente Ikeda.
Questo corso non sarà dunque un punto di partenza, ma un punto di arrivo, dal quale ripartire con ancora più slancio: siamo determinati a far sì che ogni partecipante arrivi al corso con una vittoria da condividere con tutti.
Adotta un principiante!
Come giovani, continuiamo a rivolgere le nostre attenzioni ai tantissimi principianti che frequentano gli zadankai. Prendiamocene cura, prestando attenzione a ogni singola persona, facendo in modo che dopo ogni riunione possano sentirsi sempre più convinti che stanno abbracciando la fede corretta e possano decidere di ricevere il Gohonzon partecipando alla cerimonia del grande voto di kosen-rufu con basi solide, il prima possibile.
In particolare i giovani intendono dedicare le riunioni durante la settimana delle divisioni ai principianti, preparando incontri specificamente rivolti a rispondere ai loro dubbi e domande. Ogni membro della Divisione giovani si prenderà a cuore un principiante, seguendolo nel suo percorso di pratica.
I 4 pilastri
Shakubuku, zadankai, studio e incoraggiamenti personali: ecco i quattro pilastri della Divisione giovani. Parlare agli altri del Buddismo, frequentare gli zadankai e le riunioni e di studio, incoraggiare le persone con cui creiamo un dialogo, anche breve: siamo certi che, se ogni giovane si impegnerà al massimo, con le proprie peculiari caratteristiche, in ognuno di questi quattro ambiti, la sua vita non mancherà di risplendere e l’attività buddista sarà gioiosa e colma di vittorie.