Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Uniti come i pesci e l'acqua - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:31

582

Stampa

Uniti come i pesci e l’acqua

In queste pagine offriamo alcuni spunti per lo zadankai tra cui scegliere quali utilizzare in modo creativo per stimolare il desiderio di sperimentare la pratica buddista e lo scambio di esperienze. Mandate i vostri suggerimenti a: nuovo.rinascimento@sgi-italia.org

Dimensione del testo AA

In queste pagine offriamo alcuni spunti per lo zadankai tra cui scegliere quali utilizzare in modo creativo per stimolare il desiderio di sperimentare la pratica buddista e lo scambio di esperienze. Mandate i vostri suggerimenti a: nuovo.rinascimento@sgi-italia.org

Cosa si legge nel Gosho:

Perfino una sola persona, se ha scopi contrastanti, finirà sicuramente per fallire. Ma cento o mille persone possono senza dubbio realizzare il loro scopo se hanno un’unica mente. […] sebbene Nichiren e i suoi discepoli siano pochi di numero, poiché hanno lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, realizzeranno sicuramente la loro grande missione di propagare ampiamente il Sutra del Loto.

da Diversi corpi, stessa mente (RSND, 1, 550)

Daisaku Ikeda commenta:

Avere la stessa mente significa essere «uniti come i pesci e l’acqua». Il cuore della Soka Gakkai consiste nel vincere per noi stessi e per gli altri mentre lavoriamo insieme, in armonia, e uniti nella fede. A questo proposito Toda affermava: «Se ci domandiamo che tipo di unità ha permesso alla Gakkai di diventare quella che è oggi la risposta è: nient’altro che l’unità nella fede, l’unità di individui diversi che perseguono un obiettivo condiviso. Il cuore umano è volubile e influenzato dalle circostanze mutevoli. È davvero una cosa straordinaria che le persone si uniscano intorno a uno stesso obiettivo».
Se non c’è lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, kosen-rufu non diverrà mai una ­realtà. Incidiamo nel nostro cuore lo spirito di “diversi corpi, stessa mente” insegnato dal Daishonin e ricordiamoci sempre che la vera vittoria dipende dai nostri sforzi comuni.

per approfondire:
D. Ikeda, Il mondo del Gosho, esperia, vol. 1 pag. 141

• • •

L’unità è la forza per la vittoria
D. Ikeda, BS, 174, 60

Unità non significa affatto forzare le persone ad aderire a un unico modello. Nichiren Daishonin scrive: «Quando fra le persone prevale lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, esse realizzeranno tutti i loro scopi, mentre se hanno uno “stesso corpo e diverse menti” non possono ottenere niente di notevole» (RSND, 1, 550). Parla di “diversi corpi”, non di “stesso corpo”. È importante rispettare l’individualità di tutti, aiutarci e sostenerci l’un l’altro con spirito di amicizia e di benevolenza, mettendo in grado ogni persona di utilizzare al meglio le proprie qualità uniche.
Le espressioni “mente” e “stessa mente” si riferiscono alla fede. Josei Toda disse: «Se voi giovani svilupperete un forte, anzi fortissimo impegno nella fede, allora non sarete mai sconfitti da alcuna difficoltà». Facciamo sì che la nostra SGI dei giovani avanzi sempre con lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”.

• • •

Diversi corpi, stessa mente (itai doshin)
BS, 116, 31

Questo principio riguarda il tipo di rapporto che unisce tra loro i discepoli di Nichiren Daishonin ed è indispensabile per il conseguimento della Buddità e la realizzazione di kosen-rufu.
Itai si traduce con “diversi (i) corpi (tai)” e si riferisce alle molteplici caratteristiche e condizioni di ogni persona, alle innumerevoli qualità inerenti alla vita individuale che rendono ognuno unico e prezioso. La diversità infatti è un valore, perché la differenza arricchisce, compensa i punti deboli di ciascuno ed è la vera forza dell’umanità.
Doshin si traduce con “stessa (do) mente o spirito (shin)” e indica l’unità di intenti.
Nello specifico, si tratta di condividere il desiderio del Budda di condurre tutte le persone all’Illuminazione, ovvero di condividere la stessa “mente” di Nichiren Daishonin.
Itai doshin significa in sintesi che individui diversi agiscono con lo stesso cuore, con la stessa fede nel Gohonzon e con lo scopo condiviso di realizzare kosen-rufu.
Dove le persone con “diversi corpi” hanno la “stessa mente” di Nichiren Daishonin e su questa base instaurano una relazione di forte unità, di incoraggiamento e di rispetto reciproco senza alcuna discriminazione, si sviluppa una forza ben superiore alla semplice somma delle capacità personali, e ognuna rivela il suo proprio straordinario potenziale.
Nella Raccolta degli insegnamenti orali è scritto: «Ogni cosa – il ciliegio, il susino, il pesco, il prugno selvatico – nella sua propria entità, senza subire alcun cambiamento, è eternamente dotata dei tre corpi [del Budda]» (BS, 124, 47). Questa metafora indica che gli esseri umani dovrebbero apprezzarsi reciprocamente come individui insostituibili.

• • •

Con lo stesso spirito del maestro
D. Ikeda, BS, 133, 14

“Diversi corpi” significa che tutti noi abbiamo ruoli, caratteri e personalità diverse. “Stessa mente”, oppure stesso cuore o spirito, significa in generale condividere uno scopo o dei valori; significa anche coltivare il desiderio di realizzare insieme un ideale o un nobile obiettivo.
Dal punto di vista buddista “avere la stessa mente” indica fondamentalmente la fede fondata sull’unità fra maestro e discepolo: il discepolo si assume il compito di tradurre in realtà la volontà e il mandato del Budda di realizzare kosen-rufu. Per il discepolo impegnarsi e vincere con lo stesso spirito del maestro costituisce l’essenza dello spirito di “diversi corpi, stessa mente”.
Il riconoscimento esplicito che benché uniti nello spirito siamo tutti diversi gli uni dagli altri è un punto estremamente importante. Il Daishonin […] usa l’espressione “diversi corpi, stessa mente” per porre l’accento sull’unità nella diversità. In altre parole ci sta dicendo che per realizzare un obiettivo comune non dobbiamo negare o sopprimere le nostre individualità. Se ci uniamo permettendo a ciascuno di noi di esprimere appieno, grazie al potere della Legge mistica, il suo potenziale unico, saremo in grado di manifestare la forza invincibile racchiusa nello spirito di “diversi corpi, stessa mente”.
[…] Tutto parte dal cambiamento del nostro atteggiamento o disposizione della mente, e ciò è altrettanto vero quando si tratta di costruire una solida unità. Se i membri di un’organizzazione non vanno d’accordo, e passano il tempo a rimproverarsi e a criticarsi a vicenda, non potranno mai costruire una vera unità. Le organizzazioni sono formate da individui, e pertanto vi si incontrano persone di vario tipo. A volte può capitare di incontrare persone con cui sentiamo di non avere nulla a che fare. Per questa ragione dobbiamo fare la nostra rivoluzione umana, altrimenti non potremo creare legami basati su uno scopo condiviso superando le nostre differenze.

• • •

In generale, che i discepoli di Nichiren, preti e laici, recitino Nam-myoho-renge-kyo con lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, senza alcuna distinzione fra loro, uniti come i pesci e l’acqua, questo si chiama eredità della Legge fondamentale della vita. In ciò consiste il vero scopo della propagazione di Nichiren. Se è così, anche il grande desiderio di un’ampia propagazione potrà realizzarsi.

da L’eredità della legge fondamentale della vita (RSND, 1, 190)

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata