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Uniti al maestro vinciamo tutti insieme - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:35

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Uniti al maestro vinciamo tutti insieme

Quali attività porteremo avanti nel 2020? I responsabili nazionali rispondono ad alcune domande

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Quali attività porteremo avanti nel 2020? I responsabili nazionali rispondono ad alcune domande

Michele Giuseppone, responsabile nazionale giovani
Jasmina Cipriani, responsabile nazionale giovani donne
Andrea Ciccorelli, responsabile nazionale giovani uomini
Anna Conti, responsabile nazionale donne
Francesco Geracitano, responsabile nazionale uomini

Il 2020 è l’Anno del progresso e delle persone capaci. Cosa si intende per “progresso” e “persone capaci”?

Anna Il 2020 è un anno importante, che apre le porte verso il 2030. Tutti noi discepoli abbiamo l’occasione di creare un ulteriore sviluppo del movimento di kosen-rufu avanzando insieme a Sensei.
In altre parole, significa per ognuno risvegliarsi alla missione di propagare il Buddismo. Nichiren Daishonin ci ha insegnato che la Buddità è dentro di noi; rendercene conto è la più grande di tutte le gioie, ma non bisogna limitarsi a sperimentarlo noi, occorre aiutare anche gli altri a fare lo stesso. Proprio come leggiamo nel Gosho: «Se si accende un fuoco per gli altri, si illuminerà anche la propria strada» (RSND, 2, 996).
Da qui al 2030, abbiamo davanti dieci anni fondamentali per realizzare la felicità di tutti.
Tante persone stanno soffrendo, anche il nostro pianeta sta soffrendo: bisogna scaldare il cuore delle persone offrendo incoraggiamento e far rinascere la speranza nel cuore di ciascuno. Per questo è essenziale portare avanti lo shakubuku, la pratica per gli altri.
Il progresso parte da ognuno di noi. Come scrive il presidente Harada: «Realizziamo un ulteriore progresso di kosen-rufu mondiale e mostriamo la prova concreta espandendo la nostra rete di persone capaci, così da dimostrare al mondo intero la grandezza del nostro maestro» (NR, 663, 13).
Anche noi dovremmo agire con la consapevolezza che kosen-rufu non andrà avanti se non progrediamo noi come individui. Infatti, per far crescere persone capaci bisogna dare l’esempio per primi, diventando noi stessi persone capaci. Decidiamo che il 2020 sia un anno in cui tutti realizziamo un grande progresso e diventiamo tutti persone capaci!

Michele Personalmente vivo il “progresso” come un balzo in avanti del nostro movimento, sia dal punto di vista numerico sia dal punto di vista della profondità della fede di ciascun membro, che si può tradurre con una sempre maggiore consapevolezza in ciascuno della propria relazione con Sensei. Trovo che questo sia il punto cardine per onorare il tema di quest’anno e renderlo concreto. Infatti, credo che le persone capaci siano coloro che si impegnano a proteggere il maestro e la Gakkai senza retrocedere, a prescindere dalle avversità, e lottano per la felicità degli altri.

Jasmina “Progresso” significa avanzare, superando i nostri limiti, facendo avanzare la nostra vita e il movimento di kosen-rufu! “Persone capaci” sono coloro che sviluppano costantemente il proprio potenziale per contribuire alla società, e aiutano gli altri a fare lo stesso. L’obiettivo della Soka Gakkai è nutrire la crescita di un numero incredibile di persone capaci attraverso la fede, la pratica e lo studio del Buddismo.

Andrea Sensei incoraggia sempre noi giovani sul nostro ruolo fondamentale nell’espandere il movimento di kosen-rufu. Non può esistere un progresso senza l’espansione del proprio stato vitale tramite la preghiera e lo shakubuku, per allargare l’amicizia e permettere a tutti di sperimentare i benefici del Gohonzon.
Il maestro Ikeda afferma: «Chi fa crescere persone capaci è un’autentica persona capace» (NR, 664, 9). Leggendo questo incoraggiamento, ho deciso di indirizzare tutte le mie energie nel cercare di avere una visione ancora più ampia di cosa significa essere persone capaci.

Con il nuovo ritmo dell’attività ci stiamo sfidando tutti nell’incoraggiamento personale e nel realizzare splendidi zadankai. Qual è lo spirito fondamentale di queste attività?

Francesco Anche quest’anno vogliamo continuare a basarci sul messaggio che Sensei ci ha inviato il 16 settembre 2018, in cui ci ha indicato quattro punti concreti che rappresentano le basi della nostra pratica: far tesoro di ogni singola persona; rafforzare l’unità di itai doshin; rispondere alla fiducia che lo Stato italiano ci ha accordato con l’Intesa; far crescere tanti giovani capaci (NR, 636, 7).
Quest’anno abbiamo deciso di puntare ancora di più sull’incoraggiamento personale e sul dialogo da persona a persona. Di solito siamo abituati a fare tante riunioni, e spesso non abbiamo il tempo di conoscerci, di parlare di noi e delle nostre vite. Sensei ha detto tante volte che l’80% delle nostre attività dovrebbe essere dedicata all’incoraggiamento personale.
Lo spirito fondamentale è fare in modo che ognuno riscopra il vero potere della sua vita, che manifesti tutta la bellezza del Bodhisattva della Terra. Diventiamo ognuno protagonista del movimento di kosen-rufu e creiamo così un rapporto diretto con Sensei, senza intermediari.

Michele Lo spirito alla base dell’attività di incoraggiamento è la nostra caratteristica umana più nobile: la capacità di prenderci cura delle persone intorno a noi, interessandoci alle loro questioni e avendo davvero le loro vittorie come nostro obiettivo personale.
Creare una rete di amicizia, come insegna Sensei, è alla base delle nostre attività, e dedicare quindi più tempo per costruire legami basati sulla fede sarà sicuramente la chiave per rafforzare la nostra organizzazione. Dove ci sono forti legami non c’è spazio per le funzioni demoniache. Lo zadankai diventa quindi la conclusione finale di uno sforzo mensile in questa direzione, un momento in cui aprirci all’esterno per dare a tante persone l’opportunità di sperimentare la pratica buddista.

Andrea Credo che questo nuovo ritmo sia una meravigliosa occasione per tornare allo spirito originario delle nostre attività, e ritrovare la passione di far conoscere il Buddismo agli altri. Quest’anno nella mia zona, a Roma, i responsabili hanno organizzato tanti incontri di shakubuku per fare amicizia con le persone del quartiere. Grazie a queste occasioni anche io e mio padre ci siamo messi in gioco e abbiamo dialogato con degli uomini a cui una giovane donna aveva parlato della pratica buddista, condividendo le nostre esperienze!
La massima considerazione per ogni persona e il coraggio che emerge in ogni situazione sono il tesoro che incontriamo venendo a contatto coi membri della Soka Gakkai: io voglio vivere in questo modo!

Jasmina La buona riuscita dello zadankai dipende dal contributo unico di chi vi partecipa!
Come? Prendere l’iniziativa per invitare ospiti, preparare delle esperienze di fede incoraggianti o dei momenti culturali, trovare un orario che permetta a tutte le persone di partecipare. Ognuno di noi grazie allo zadankai ha potuto conoscere il Buddismo, questa è la riunione più importante dove pulsa il cuore della Soka Gakkai e della fede. L’obiettivo è che ogni persona arrivi allo zadankai con una vittoria da raccontare.

Quali sono i punti importanti da tenere presenti quando andiamo a trovare a casa le persone?

Jasmina Il primo punto è avere una maggiore attenzione verso chi sta affrontando un momento difficile, chi non partecipa alle attività o fa fatica a recitare Daimoku.
Il secondo punto è la sincerità: andare a trovare una persona a casa o incontrarla per introdurla al Buddismo, non sono azioni formali. Per questo è fondamentale recitare prima Daimoku per la sua felicità e studiare un Gosho o delle guide da condividere per ricercare il cuore del maestro. Questo tipo di azione, mossa dal desiderio di vincere insieme, trasforma radicalmente lo stato vitale nostro e degli altri.

Michele Credo che quando andiamo a trovare le persone a casa sia fondamentale capire le esigenze della persona che desideriamo incontrare ed essere noi i primi a metterla a proprio agio, quindi è fondamentale avere un’alta condizione vitale per vedere attraverso gli occhi del Budda. Ascoltare è sicuramente la prima cosa da fare, affinché l’altro si senta libero di esprimere dubbi e paure, in modo da affrontarli insieme grazie alle guide del maestro.
Sarà importante basare questi incontri sugli incoraggiamenti nella fede tratti da La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana, così come dal Gosho. Spesso pensiamo che sia “compito” dei responsabili andare a trovare le persone, quindi viene percepito come un impegno formale: in realtà è solo una grande occasione per instaurare dei rapporti umani, cosa per la quale siamo nati!

Anna A volte la “visita a casa” è vista con preoccupazione, perché si pensa che se un responsabile viene a trovarci è perché abbiamo fatto qualcosa di sbagliato… ma lo spirito è completamente l’opposto! In realtà è un modo per sostenersi l’un l’altro, a partire da una maggiore conoscenza e un legame più forte.
Personalmente, ogni volta che vado a trovare una donna esco incoraggiata a mia volta. È proprio nell’incontro tra due cuori che scocca una “scintilla” di speranza e di forza reciproca.
Recitare Daimoku insieme, leggere una guida insieme, condividere le gioie e le preoccupazioni avvicina e alleggerisce i nostri cuori e fa rinascere la voglia di lottare davanti al Gohonzon per vincere sul proprio karma.
Il mio desiderio, e la mia determinazione, è di incontrare ogni giorno qualcuno per recitare Daimoku insieme, studiare il Gosho e le guide del nostro maestro e rilanciare le nostre determinazioni per kosen-rufu.

Francesco Prima di tutto è importante chiarire lo scopo per cui andiamo a trovare una persona: quella “visita a casa” ha un grandissimo valore per noi e non la facciamo semplicemente perché dobbiamo farla, perché è un membro del nostro gruppo, settore ecc.
Probabilmente incontreremo anche i familiari di quella persona, e non sappiamo come la pensano sul Buddismo e sulla Soka Gakkai. Bisogna creare un sincero legame con tutte le persone della famiglia e ringraziarle, perché, come ci ricorda Sensei, ogni volta che un membro partecipa alle nostre attività ci sono altre persone che lo sostengono. È molto importante che ascoltiamo cosa hanno da dirci, perché possono darci degli ottimi consigli.
A volte sarà meglio andare insieme a qualcuno di un altro Gruppo. Ad esempio: se ci sono figli che non praticano e noi uomini andiamo a trovare il padre, forse è meglio farci accompagnare da qualche giovane. Ovviamente ci sono tanti casi diversi, da valutare di volta in volta.

Quali attività porteremo avanti quest’anno come giovani, donne e uomini?

Jasmina Noi giovani vogliamo celebrare il 16 marzo, giorno di kosen-rufu con dei festival culturali che accolgano tantissime persone nuove! Inoltre il 3 maggio, sessantesimo anniversario della nomina di Ikeda a presidente della Soka Gakkai, vogliamo realizzare una cerimonia del grande voto di kosen-rufu in ogni regione, accogliendo tanti nuovi membri giovani! I responsabili giovani di capitolo, in tutta Italia, hanno stabilito degli obiettivi chiari di crescita.
A livello nazionale stiamo mirando ad accogliere 3.500 nuovi membri giovani, di cui 1.000 studenti! Inoltre continueremo a promuovere le attività di Senzatomica e a espandere la rete di realtà associative che si impegnano per concretizzare l’Appello alla resilienza e alla speranza di Daisaku Ikeda e Adolfo Pérez Esquivel.

Michele Come giovani l’attività mensile di incoraggiamento sarà finalizzata al raggiungimento di un’elevata partecipazione di giovani agli zadankai. Inoltre, ogni due settimane i responsabili giovani nazionali e regionali si sentono tramite una conferenza telefonica per condividere esperienze e studio, proprio per avanzare in unità, come un “esercito” di kosen-rufu, da nord a sud, senza retrocedere. Questo ritmo sta creando unità e sta ispirando ciascuno a sentirsi protagonista. Lo studio de La nuova rivoluzione umana è alla base di ogni nostro incontro.

Anna In genere all’inizio dell’anno siamo pieni di determinazione, ma poi si affievolisce col passare dei giorni! Mi chiedo spesso come si possa mantenere ogni giorno il proprio ichinen rivolto a kosen-rufu, rivolto alla propria e altrui felicità. In base alla mia esperienza, sono convinta che ciò dipenda da quanto forte è il nostro legame con il maestro, perciò desidero innanzitutto che ogni donna possa creare un legame diretto con Sensei, attraverso lo studio de La nuova rivoluzione umana, sia a livello individuale che in piccoli gruppi.
Inoltre, basandoci su una preghiera forte e profonda, desideriamo sostenere con tutte le forze la crescita dei giovani, affinché possano realizzare i loro obiettivi e sbocciare ognuno con il proprio talento: concretamente saremo sempre disponibili ad ascoltare le richieste dei giovani e a incoraggiarli, condividendo le nostre esperienze di fede e sfidandoci anche noi nello shakubuku ai giovani. In ogni regione, le donne stanno pensando come realizzare attività gioiose e creative, in base alle esigenze locali. Sicuramente un aspetto importante da portare avanti è prenderci cura fino in fondo di tutte le simpatizzanti, affinché ognuna sperimenti il potere della pratica nella propria vita, così sarà naturale ricevere il Gohonzon. Inoltre, mirando al 2030, vogliamo creare tante occasioni per valorizzare e far emergere una generazione di donne più giovani, soprattutto studiando insieme il Gosho e La nuova rivoluzione umana.

Francesco Mi piacerebbe che si riflettesse in ogni zona su come portare avanti le attività del Gruppo uomini.
Ad esempio, non serve fare le riunioni mensili degli uomini per forza di abitudine. Potremmo farne di meno, tre o quattro in un anno, e dedicare la terza settimana allo shakubuku, organizzando dei gruppi di due o tre uomini che vanno insieme a fare shakubuku. Così si creerebbero delle opportunità per vincere insieme. In questo modo gli uomini diventerebbero più attivi nello shakubuku e si rafforzerebbero i legami tra tutti noi.

Qual è la vostra determinazione verso il 18 novembre, novantesimo anniversario della fondazione?

Jasmina La determinazione di tutti noi è riportare a Sensei la nostra vittoria e renderlo davvero felice, nello specifico la realizzazione di 100.000 membri felici in Italia!

Francesco Sì, 100.000 membri felici, con tanti nuovi giovani che decidono di diventare diretti protagonisti nel movimento di kosen-rufu.
Lottiamo insieme, vinciamo insieme!

Anna Certamente! Voglio mantenere viva ogni giorno, in ogni momento, la decisione di realizzare questo obiettivo comune per dare gioia a Sensei e aprire le porte a un nuovo, grande sviluppo di kosen-rufu in Italia. L’unico modo per vincere è unire i nostri cuori al maestro e pregare all’unisono per la felicità di tutti.

Michele La mia determinazione è di vincere nello shakubuku. Quest’anno alcune persone a cui ho parlato di Buddismo hanno iniziato a praticare ma poi hanno smesso. Una sola persona sta continuando a recitare Daimoku e partecipa alle attività. Ho rilanciato per regalare a Sensei questa vittoria nello shakubuku all’inizio dell’anno, e poi con una seconda vittoria entro il 18 novembre!

Andrea Desidero introdurre quattro amici alla pratica buddista. Il mese scorso ho incontrato un mio amico che ha ricevuto il Gohonzon qualche anno fa e ancora una volta ho potuto riflettere su quanto sia preziosa e determinante una singola persona che porta avanti la propria rivoluzione umana. Sono infinitamente grato per la fortuna di poter praticare nella Soka Gakkai italiana.

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