L’emozione che sento adesso è la stessa che provai il 5 settembre del 2008, partecipando alla prima riunione mondiale dell’Ikeda Kayo-kai, a Tokyo. All’epoca facevo attività nelle giovani donne e quell’anno avevamo celebrato il cinquantesimo anniversario del 16 marzo 1958 con una riunione generale a Milano, a cui parteciparono cinquemila giovani. Fu un’attività indimenticabile, che coinvolse tutti i giovani europei nella realizzazione di centomila dialoghi di pace! Dopo quella vittoria pensavo che fosse giunto il momento di passare al Gruppo donne.
Ma subito dopo la riunione mi comunicarono che sarei rimasta ancora nei giovani. Ho recitato Daimoku per comprenderne il significato, cercando di far emergere ancora più umiltà e affidandomi al Gohonzon. Pochi mesi dopo sensei propose la rifondazione del gruppo Kayo-kai aggiungendo il suo nome: Ikeda Kayo-kai.
In quel momento compresi perché ero rimasta nei giovani e provai un’immensa gratitudine verso il mio maestro. Il 5 settembre 2008, mentre recitavo Daimoku con le giovani donne di tutto il mondo, ho sentito con certezza che kosen-rufu è possibile.
Sono convinta che la riunione di oggi sia motivo di infinita gioia per sensei! Infatti egli ci considera tutte, senza eccezione, sue figlie e sue eredi. Anch’io sono decisa a continuare a dedicarmi al movimento di kosen-rufu basandomi sulla relazione di non dualità di maestro e discepolo e a proteggere e sostenere tutte le sorelle Kayo e anche le generazioni future, in modo che ognuna di noi possa affermare: «Sensei, guarda come sono diventata felice insieme a tutte le persone che mi circondano!».
Un’immensa gratitudine per il maestro
L’emozione che sento adesso è la stessa che provai il 5 settembre del 2008, partecipando alla prima riunione mondiale dell’Ikeda Kayo-kai, a Tokyo. All’epoca facevo attività nelle giovani donne e quell’anno avevamo celebrato il cinquantesimo anniversario del 16 marzo 1958 con una riunione generale a Milano, a cui parteciparono cinquemila giovani. Fu un’attività indimenticabile, che coinvolse tutti i giovani europei nella realizzazione di centomila dialoghi di pace! Dopo quella vittoria pensavo che fosse giunto il momento di passare al Gruppo donne.
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