Un biografo descrive così i sentimenti del giovane Goethe quando stava per assumere un’onerosa responsabilità di governo del Granducato di Weimar: «Adesso ci vuole serietà. È il momento di essere veramente serio».
Le persone di grande levatura sono serie. Esse seguono le proprie convinzioni fino in fondo con ferma e totale determinazione. Le persone poco serie non hanno senso di responsabilità, mentre le persone serie sono sincere.
Una vita frivola e superficiale è vuota e priva di senso, mentre una vita vissuta con serietà è un’esistenza soddisfatta e realizzata. In particolar modo nei giovani, la serietà fa brillare le loro migliori qualità.
Una volta il presidente Toda disse solennemente: «La vita è una lotta seria. È una battaglia accanita dove o si vince o si perde. Inoltre kosen-rufu è la grande lotta fra la propria natura di Budda e la natura demoniaca dell’autoritarismo. Se ci diamo delle arie o contiamo sugli altri per realizzare le cose, non potremo mai vincere. Per vincere è necessario lottare con tutta la propria anima».
Nel quindicesimo capitolo del Sutra del Loto, Emergere dalla Terra, è spiegata “la potenza dei Budda simile a un leone all’attacco” (SDL, 15, 287).
Basandosi su questo insegnamento Nichiren Daishonin scrive: «Si dice che il leone, re degli animali, avanzi di tre passi, poi si raccolga su se stesso per saltare sprigionando la stessa potenza nel catturare una piccola formica o nell’attaccare un animale feroce» (Risposta a Kyo’o, SND, 4, 149).
Per qualsiasi problema della vita, e in tutte le battaglie per kosen-rufu, è necessario sprigionare la stessa potenza del leone all’attacco. Dimostrare di essere leoni. La Soka Gakkai è un gruppo di autentici leoni.
Il presidente Toda affermò: «Anche se foste diventati membri della Soka Gakkai oggi, nel momento in cui vi trovate ad affrontare un dibattito non dovete perdere assolutamente».
Bisogna sentirsi fieri di essere discepoli Soka che sanno confutare gli insegnamenti errati per difendere la Legge.
Nel mese di luglio di cinquant’anni fa, io avevo ventotto anni e mi trovavo nel Kansai. I compagni di fede che lottarono insieme a me in quella occasione erano per la maggior parte nuovi membri.
Nonostante ciò erano tutti seri. Ognuno di loro lottava con tutta la propria anima. Io ero fermamente deciso a vincere a tutti i costi e diedi inizio a questa lotta seria ed essi fecero proprio il mio stesso spirito.
Il principio dei tremila regni in un singolo istante di vita (ichinen sanzen) è il nucleo e l’essenza del Buddismo.
Pregando con serietà emerge la saggezza.
Agendo con serietà apriamo la strada.
Dialogando con serietà anche i nostri nemici diventeranno nostri sostenitori.
Lottando con serietà le divinità buddiste ci proteggeranno senza alcun dubbio.
Il Gran Maestro Miao-lo affermò: «Più salda è la fede, maggiore è la protezione degli dèi» (La supremazia della Legge, SND, 5, 156).
Non dipende da tattiche o tecniche elaborate. Il punto di forza sta nel continuare a lottare basandosi “sulla strategia del Sutra del Loto”.
Nel Kansai, cinquant’anni fa, si realizzò proprio ciò che tutti credevano “impossibile” suscitando ammirazione da parte della società giapponese. Quello fu il punto di partenza di una serie di vittorie.
Quando alcuni giornalisti mi hanno domandato: «Come ha fatto la Soka Gakkai a crescere in modo così enorme?», io ho risposto: «Impegno totale. Sincera dedizione. Sforzarsi fino in fondo». Soprattutto i membri della Divisione donne e giovani donne si impegnano con serietà ancor più degli altri. Il Daishonin stesso loda la fede di una sua discepola affermando che era perfino più forte della sua (vedi SND, 5, 154). Di fronte alla fede seria delle donne, gli uomini dovrebbero inchinarsi in segno di rispetto. Gli uomini non dovrebbero neanche sognarsi di trattare le donne in modo arrogante o altezzoso. «Essere arroganti è un segno di negligenza» ha scritto Kuan Chung (500 a.C.) nel Kuan Tzu (Il libro del Maestro Kuan); l’arroganza è fonte di trascuratezza e di negligenza.
Il presidente Tsunesaburo Makiguchi in una sua guida affermò: «Dobbiamo risolvere qualsiasi situazione nel momento in cui accade. Se non provvediamo subito e lasciamo correre, il problema si ingrandirà sempre di più».
Serietà è anche tempestività e azione. I responsabili non devono essere negligenti. Con una preghiera seria e coerente devono sconfiggere le forze malvagie. I responsabili devono guidare il nostro movimento con serietà e saggezza, prevenendo gli incidenti e senza mai dimenticare di proteggere i compagni di fede.
Il Daishonin dichiarò: «Ho vinto anche a Tatsunokuchi» (GZ, 843). Egli, a partire dalla persecuzione di Tatsunokuchi, riuscì a superare e a vincere tutte le persecuzioni in cui era in gioco la sua stessa vita. Coloro che abbracciano il corretto insegnamento del Buddismo non saranno mai sconfitti.
In ogni modo non possiamo permetterci di perdere. Perché far vincere in modo decisivo la giustizia è kosen-rufu.
Leviamo alta la spada di verità della nostra serietà, vinciamo, prosperiamo e risplendiamo, uniti secondo il principio di “diversi corpi, stessa mente”.
Vivendo
con massimo impegno e
limpida gioia
vinciamo insieme
danziamo insieme.