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Una vita dedicata a kosen-rufu - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:51

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Una vita dedicata a kosen-rufu

Nelle poesie dedicate ai membri europei e quelli italiani, Ikeda sottolinea quanto sia preziosa e ricca un’esistenza dedicata alla diffusione della Legge mistica. E ai rappresentanti della Divisione giovani italiana ricorda, con le parole di Mazzini, l’importanza di combattere la corruzione e affermare la verità

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Nelle poesie dedicate ai membri europei e quelli italiani, Ikeda sottolinea quanto sia preziosa e ricca un’esistenza dedicata alla diffusione della Legge mistica. E ai rappresentanti della Divisione giovani italiana ricorda, con le parole di Mazzini, l’importanza di combattere la corruzione e affermare la verità

Prima di iniziare vorrei offrire alcune poesie che ho composto per ringraziare chi ha viaggiato a lungo per essere qui con noi oggi. [Della lunga lista pubblichiamo quelle relative ai membri europei e italiani, n.d.r.]

Ai rappresentanti europei:

I ricordi
di questa vita spesa
discutendo e lottando [per
kosen-rufu]
diventeranno benefici
che brilleranno per tutta l’eternità.

Ai rappresentanti italiani:

Voi, che sorgete con coraggio
per sostenere la causa
di
kosen-rufu in Italia,
siete giovani nobili
per sempre adornati di benefici.

Ho da poco ricevuto la nomina a cittadino onorario della città di Navoiy, in Uzbekistan. Navoiy era una delle principali città lungo l’antica Via della seta, una verde oasi sotto il sole splendente. Attualmente è uno dei principali centri economici dell’Uzbekistan. Il nome gli deriva da Alisher Navoi (detto anche Ali Shir Nava’i, 1441-1501), poeta e condottiero, definito il “Goethe dell’Asia Centrale”.
«Come si possono ripagare i debiti di gratitudine verso il proprio maestro? Non basterebbero tutte le ricchezze del mondo». Queste parole di Navoi esprimono il vero spirito di maestro e discepolo, il cuore di un discepolo autentico. Kosen-rufu è progredito così tanto e la Soka Gakkai è ormai presente in tutto il mondo perché Toda e Makiguchi, e in seguito Toda e io, abbiamo condiviso questo spirito. Il legame tra maestro e discepolo è alla base stessa del Buddismo. I nostri eterni e immutabili maestri sono il Gohonzon di Nam-myoho-renge-kyo e Nichiren Daishonin. Praticare con lo stesso cuore e mente del maestro significa propagare il Buddismo di Nichiren Daishonin in tutto il mondo facendo conoscere il Gohonzon a più persone possibile.
Il vero spirito di non dualità di maestro e discepolo pulsa nelle vite di maestri e discepoli della Soka Gakkai dediti a realizzare kosen-rufu esattamente come insegna il Daishonin. In loro scorre potente la linfa vitale della fede che permette di conseguire la Buddità.
I primi tre presidenti della Soka Gakkai, Makiguchi, Toda e io, hanno sempre percorso questo sentiero, profondamente consapevoli di questo principio costante del Buddismo.

Il tesoro della soddisfazione

«Coloro che dimostrano di avere pazienza otterranno il tesoro della soddisfazione», scrive Navoi. Chi, come noi, dedica la vita alla Legge mistica, resistendo pazientemente a ogni avversità, otterrà senz’alcun dubbio una realizzazione duratura. La pazienza e la perseveranza rappresentano l’essenza della fede, la sintesi del Buddismo.
Navoi affermò inoltre: «L’amicizia è un vero bastione di felicità». Le persone che hanno degli amici non sono mai infelici. Gli insegnamenti del Daishonin sottolineano l’importanza che i compagni di fede si incoraggino e si aiutino a vicenda e la necessità di unirsi nello spirito di “diversi corpi, stessa mente”. È molto difficile mantenere una fede corretta stando soli; i compagni di fede si sostengono e si preoccupano l’uno dell’altro, creano forti legami vitali e affettivi realizzando così la propria felicità e quella degli altri.
Secondo Navoi: «Più fate del bene agli altri, più ne torna a voi stessi». Anche questo si accorda con gli insegnamenti del Daishonin. Qualsiasi sforzo facciamo per gli altri, dal far conoscere il Buddismo ai nostri amici all’incoraggiare i nostri compagni di fede, esso ci ritorna sotto forma di beneficio o fortuna personale.
Ed ecco un’ultima citazione di Navoi: «La vita scorre, giorno dopo giorno. Possiate essere sempre sereni e allegri, cosi da non rimpiangerete in seguito i giorni passati». Trascorriamo ogni giorno con il morale alto e senza rimpianti! Continuiamo a vivere in questo modo.

Massima lode alle donne

Nella Makiguchi Memorial Hall di Tokyo, ho incontrato il 3 maggio scorso il principe Charles Napoleon, attuale discendente diretto della famiglia Bonaparte, che mi ha ha portato una medaglia incorniciata, una Legion d’Onore, uno dei riconoscimenti istituiti dal suo illustre antenato, Napoleone Bonaparte (1769-1821). La medaglia che mi ha portato era stata conferita a un soldato quando Napoleone era ancora in vita, ed è molto preziosa.
In commemorazione del 3 maggio, “Giorno della madre della Soka Gakkai”, ho anche ricevuto, da un membro francese, una stampa raffigurante Napoleone che decora, con la Legion d’Onore, una soldatessa. Era Marie-Jeanne Schellinck che, infiammata dagli ideali della rivoluzione francese, si fece avanti per dare il suo contributo, determinata a combattere per i compatrioti e a trasformare i suoi ideali in realtà.
Qual è lo scopo per cui siamo nati, e quello per cui viviamo? Chi comprende con chiarezza questo scopo, cioè la propria missione, ha la forza e tutto ciò che occorre per superare le tempeste più aspre.
Marie-Jeanne riuscì a entrare nell’esercito di Napoleone, continuando a combattere con coraggio e convinzione. Partecipò a dodici campagne napoleoniche, nel corso delle quali subì numerose ferite di spada.
[Marie-Jeanne Schellinck (1757-1840) nacque in Belgio e prese parte al movimento di liberazione della sua terra. In seguito si unì alle forze rivoluzionarie francesi. Prese parte alla campagna napoleonica in Italia, alla battaglia di Austerlitz e a quella di Jena. Visse fino a ottantatré anni. n.d.r.]
Napoleone non aveva potuto fare a meno di notare il grande impegno di questa donna. Camminò fino a lei e, davanti a tutti i soldati schierati sull’attenti, le conferì personalmente la Legion d’Onore, con le seguenti parole: «Inchinatevi al cospetto di questa donna straordinaria, perché è una delle glorie del nostro impero». Tutto questo avveniva circa due secoli fa, nel giugno del 1808. È un episodio toccante che illustra la grande capacità che Napoleone aveva di conquistare il cuore dei soldati che avevano unito il loro destino al suo, combattendo al suo fianco.
La Divisione donne della Soka Gakkai è impegnata con coraggio e perseveranza in quella battaglia suprema per la pace e la giustizia che è kosen-rufu, e questo è davvero lodevole. Se la Gakkai può continuare il suo cammino, sicuro e inarrestabile, è grazie all’integrità della Divisione donne che sta procedendo spedita con entusiasmo ed energia coinvolgenti. Se non meritano loro dei complimenti, chi altro? Tutti gli uomini presenti oggi dovrebbero alzarsi e, come le truppe di Napoleone, inchinarsi ai membri della Divisione donne, per esprimere il loro apprezzamento e stima, ringraziandole per il loro generoso impegno per kosen-rufu, per la Soka Gakkai, per la pace mondiale, e perché verità e giustizia trionfino.
Anche Shakyamuni e Nichiren Daishonin lodavano e rispettavano moltissimo le donne che si dedicavano alla propagazione della Legge, quindi il fatto che io molto spesso sottolinei l’importanza di apprezzarle è in accordo con la tradizione buddista. Nel Buddismo di Nichiren Daishonin non c’è distinzione tra uomini e donne. Così come non è la posizione ricoperta all’interno della Soka Gakkai che definisce il valore o l’importanza di una persona. Coloro che veramente lottano per kosen-rufu sono i più degni di rispetto. Perciò dovremmo sempre lodare con tutto il cuore chi recita sinceramente e si sforza tenacemente di diffondere la Legge mistica. Così dovrebbe essere nel mondo del Buddismo.
È assolutamente inaccettabile che un responsabile se ne stia a guardare con le mani in mano, ignorando i membri della Divisione donne, o si comporti in modo arrogante e dispotico, aspettandosi che tutti obbediscano ai suoi ordini. Dobbiamo parlar chiaro e con severità, denunciando questi comportamenti appena ce ne rendiamo conto.
È anche importante facilitare la partecipazione delle donne alle attività della Gakkai. Ad esempio, in molti casi, i membri della Divisione donne hanno bisogno del sostegno e dell’appoggio dei loro familiari per poter svolgere liberamente la loro attività buddista. Cercate di ricordarvi di mandare i vostri saluti ai loro compagni, e di ringraziare e incoraggiare i loro figli. Mi auguro che abbiate tali premure, perché sono parte integrante dell’aiuto che possiamo dare alle donne della Soka Gakkai, così come la nostra considerazione verso eventuali genitori o suoceri anziani che vivono con loro.
Sono i responsabili che devono cambiare, dicevano sempre Makiguchi e Toda; i responsabili dovrebbero sempre impegnarsi per rispondere ai bisogni dei membri. Questa è la chiave per il futuro sviluppo della Gakkai.

I benefici invisibili della Legge mistica

Il principe Charles Napoleon ha espresso grande rispetto per le donne della Soka Gakkai. Il principe, che è un uomo molto alto ma conserva una certa somiglianza con Napoleone, si è sinceramente congratulato con me per la crescita del nostro movimento che vede in testa la Divisione donne.
Tutte voi, che lavorate instancabilmente per kosen-rufu, riceverete le massime “medaglie d’onore” dai Budda e bodhisattva delle tre esistenze e delle dieci direzioni. Avete già ricevuto onorificenze straordinariamente preziose; anche se adesso forse non ne siete consapevoli, col passare del tempo cominceranno a brillare sotto forma di immensa fortuna e benefici che adorneranno la vostra vita per sempre. Tale è il potere del beneficio invisibile nel Buddismo. Spero che abbiate fiducia in ciò e abbraccerete la fede per tutta la vita.
Ieri ho ricevuto notizie dal Kenya: un gruppo di ex allievi Soka ha avuto un prezioso colloquio con Wangari Maathai, l’ambientalista che ha vinto il premio Nobel per la Pace. Quando anch’io la incontrai, capii immediatamente che era un leader saggio e meraviglioso.
I laureati Soka hanno mostrato a Wangari Maathai una copia del mensile SGI Graphic che riportava del nostro incontro, e, sfogliandone le pagine, lei ha indicato le fotografie che ritraevano i nostri membri dicendo con un largo sorriso: «Guardateli! Sono sempre così felici! Ovunque andavamo erano le persone più allegre! È sorprendente! Come fanno?».
Wangari Maathai, il cui straordinario sorriso sfolgorante ha incantato il mondo, ha espresso le più alte lodi per i sorrisi delle donne Soka. I nostri membri delle Divisioni donne e giovani donne sono i massimi esperti mondiali in sorrisi, felicità e speranza.

La nostra speranza per il futuro

I membri italiani della Divisione giovani che sono venuti in Giappone mi hanno regalato una rara copia di un quotidiano di quasi centocinquant’anni fa e due bellissimi libri antichi. Li terrò come tesori preziosi della Soka Gakkai. Uno dei libri contiene lettere di Giuseppe Mazzini (1805-72), una delle guide della battaglia per l’unità e l’indipendenza dell’Italia. In un suo messaggio ai giovani, nei quali secondo lui viveva la speranza per il futuro, Mazzini scrive «Giovani, sorgete e dunque operate! Operate tanto più forte quanto più avete vizi all’intorno, quanto più la via della verità minaccia di smarrirsi».
L’ultimo giorno della Legge è un’epoca malvagia macchiata dalle cinque impurità, un’epoca di conflitti. Shakyamuni l’aveva predetto e il Daishonin lo aveva riaffermato. La lotta contro il male è inevitabile e infinita. Ecco perché l’unica speranza per la pace futura è rivolta ai giovani che si dedicano alla verità e alla giustizia, perché si uniscano creando forti legami. La nobile lotta della Divisione giovani della Soka Gakkai è la forza trainante per un futuro pieno di speranza per l’umanità.
Nichiren Daishonin scrive: «Proprio come tutte le piante e gli alberi emergono dalla terra, così tutti i vari insegnamenti del Budda vengono diffusi da persone» (Domande e risposte sulla fede nel Sutra del Loto, SND, 7, 17). Per questo, offendere chi diffonde la Legge equivale a offendere la Legge stessa. Parlar male dei leali membri della Gakkai, denigrare i propri compagni di fede, tradire il proprio maestro, tutte queste azioni costituiscono un’offesa alla Legge. Chiunque faccia queste cose, non importa di chi si tratti, dovrebbe essere rimproverato con severità. Questo è l’insegnamento del Daishonin. Secondo il punto di vista buddista, la posizione all’interno della società o nell’organizzazione è assolutamente irrilevante.

La vera nobiltà e ricchezza

Anche oggi vorrei farvi partecipi di alcune pillole di saggezza di grandi pensatori di levatura mondiale.
Per iniziare, l’autrice francese George Sand (1804-76) scrisse: «A me, il lusso sembra la risorsa degli sciocchi». Le persone dall’animo meschino sono ossessionate dal desiderio di soddisfare i desideri personali e di far colpo grazie all’aspetto esteriore.
William Shakespeare (1564-1616) scrisse: «Ho sempre pensato che / Virtù e astuzia [cioè saggezza] fossero doti più grandi / di nobiltà [cioè nobili natali] e ricchezza». Virtù e saggezza sono qualità più preziose della ricchezza o del ceto sociale, e coloro che possiedono questi doni naturali sono maggiormente degni di rispetto e più ricchi nel vero senso della parola. I membri della Soka Gakkai, che stanno praticando la grande filosofia del Buddismo di Nichiren Daishonin, portando avanti con impegno la propria rivoluzione umana, sono veramente nobili e ricchi di tesori del cuore.
Arun Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, padre della nonviolenza (1869-1948), ha dichiarato che l’allenamento pratico era il metodo educativo preferito nella sua famiglia, e questa tradizione si è poi tramandata da una generazione alla successiva. Anche il Gongyo quotidiano e le diverse attività della Gakkai sono una forma di allenamento pratico attraverso il quale possiamo purificare e forgiare le nostre vite e, mentre ci alleniamo e ci miglioriamo, creiamo al tempo stesso una vita vittoriosa e degna di rispetto.
L’ex presidente francese Charles de Gaulle (1890-1970) annotò nelle sue memorie: «Non esiste successo che non parta dalla verità». Una dichiarazione piena di convinzione, di un eroe che combatté coraggiosamente e con successo contro il nazismo.
Nichiren Daishonin scrive: «Le persone che hanno ancora una conoscenza superficiale ma fanno mostra di credere, parlando con arroganza possono distruggere anche la fede degli altri» (La funzione di Bonten e Taishaku, SND, 5, 208). Non fatevi ingannare da questi individui assurdi e fuorvianti. Cercate di vederli per come sono realmente.
Toda era molto severo nei confronti di tali persone: «Guardate con severità la misera sorte di quegli ingrati malvagi che cercano di distruggere il nostro nobile movimento». Chi non ha riconoscenza verso la Gakkai e attacca l’organizzazione, rendendosi complice di malefatte, andrà incontro a una fine davvero disgraziata. Ludovico Ariosto (1474-1533) nel suo poema epico Orlando Furioso scrive «che chi mal opra, male al fine aspetta» (canto XXXVII, ottava 106). Analogamente Toda dichiarò: «È curioso che coloro che tradiscono la Gakkai finiscono per dimostrarci come ciò li abbia condotti alla rovina».

La prova concreta

Il Daishonin proclamò che chi combatte contro i tre potenti nemici del Buddismo e supera grandi ostacoli per propagare la Legge mistica è «una grande guida di tutti gli esseri viventi» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, nuova traduzione su Il Nuovo Rinascimento, 336, 19). I primi tre presidenti della Soka Gakkai, uniti dal legame di maestro e discepolo, hanno lottato per kosen-rufu con questo messaggio profondamente inciso nel cuore.
«Si parla spesso della Legge mistica, ma, in definitiva, poi, si tratta sempre di persone. Non si può separare la Legge dalla persona. Sono la stessa cosa», diceva spesso Toda e anche: «La Soka Gakkai è l’unica organizzazione che abbraccia e pratica il corretto insegnamento del Budda dell’Ultimo giorno della Legge, e che agisce in accordo con la volontà e il mandato del Budda».
I primi tre presidenti della Soka Gakkai hanno intrapreso le loro lotte rifacendosi direttamente al Daishonin. La crescita armoniosa della comunità Soka corrisponde alla crescita del regno della Legge mistica.
Il Daishonin scrive: «[…], credo che i metodi migliori siano la prova teorica e la prova documentaria. Ma ancora migliore di queste è la prova concreta». (I tre maestri del Tripitaka pregano per la pioggia, SND, 8, 204). Ciò che conta sono i fatti, la prova concreta, come hanno dimostrato i membri del Chugoku, con cui mi congratulo!
Il fisico di fama mondiale Albert Einstein (1879-1955), che visitò sia la regione di Tohoku sia il Chugoku, scrisse: «Solo l’onestà può contribuire al progresso del nostro lavoro». I membri del Tohoku e del Chugoku hanno vinto grazie ai loro onesti sforzi. A loro vanno tutte le mie lodi.
Puntando al nostro ottantesimo anniversario pieni di speranza e gioia, vinciamo su tutto con fede ancora più forte. Trionfiamo con gioia, uniti nello spirito di “diversi corpi, stessa mente”, rafforzando la nostra forza vitale con un vibrante Daimoku e lavorando insieme per creare nuove ondate di persone capaci.

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