Dal 4 al 9 luglio si è svolto in Giappone un corso della SGI al quale hanno partecipato centonove rappresentanti da tredici paesi, tra cui l’Italia. Durante il corso si è tenuta la riunione generale del Kyushu e la trentaseiesima riunione di centro all’Auditorium Ikeda di Fukuoka.
Moltissimi i giovani presenti alla riunione, in particolare un coro di 240 bambini ha commosso i presenti cantando This is my name, la nuova canzone dei giovani.
Il Kyushu è chiamato la “terra del fuoco”. In effetti i membri del luogo hanno preparato la riunione di centro e i meeting di scambio trasmettendo tutta la loro forza e passione.
Basandosi sul profondo legame con il maestro Ikeda, che ha visitato l’isola ben settantanove volte, hanno accolto i partecipanti come se fosse l’ottantesima visita di sensei nella loro terra regalando a tutti emozioni indimenticabili
Durante il corso i membri della SGI hanno partecipato a una riunione con il direttore generale Shigeo Hasegawa. Di seguito un report dell’incontro
Siamo nati con la missione di diffondere il Buddismo
«L’Italia ha dimostrato una crescita e uno sviluppo eccezionali. Sensei ne è molto felice.
Ogni membro in Italia è magnifico perché vive per realizzare il voto di kosen-rufu nella non dualità di maestro e discepolo. Il vostro paese è un modello di kosen-rufu nel mondo; continuate a consolidarlo e diffonderlo nel mondo dando priorità assoluta alla solidarietà e all’unità. Grazie per i vostri sforzi».
Così ha esordito il direttore generale Shigeo Hasegawa, che ha continuato ricordando che luglio è il mese del Rissho ankoku ron [Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese].
Il 16 luglio 1260 Nichiren Daishonin inviò questo lungo trattato, dove afferma: «Se il paese viene distrutto e le famiglie sterminate, dove ci si potrà rifugiare? Se vi preoccupate anche solo un po’ della vostra sicurezza personale, dovreste prima di tutto pregare per l’ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti del paese» (RSND, 1, 25).
Il Daishonin esprime un profondo desiderio di pace e felicità per la gente comune.
Egli considerava la sofferenza dell’umanità come la propria e in questo trattato mostrò la formula per realizzare la pace, affidandone la concretizzazione ai suoi discepoli nel futuro.
Noi siamo nati con la missione di praticare questo Buddismo e di diffonderlo, per questo abbiamo incontrato il maestro Ikeda.
Ora stiamo vivendo con la missione di realizzare kosen-rufu.
Lottando contro il potere autoritario, i primi tre presidenti della Soka Gakkai non hanno mai risparmiato la loro vita per diffondere kosen-rufu. Grazie al loro impegno instancabile possiamo camminare sulla strada della nostra missione, perciò è importante avere gratitudine per i nostri maestri Makiguchi, Toda e Ikeda.
L’amore tra maestro e discepolo
Il 3 luglio del 1957 sensei si trovava a Yubari, dove i minatori membri della Gakkai erano stati attaccati ingiustamente dal sindacato. Sensei, che stava sostenendo questi membri, fu convocato dalla polizia di Osaka. Toda gli disse: «Non devi morire. Se mai dovesse succederti qualcosa, ti verrei subito a cercare per morire insieme a te».
Questo era il cuore del maestro nel proteggere il suo discepolo. Questo amore incredibile tra maestro e discepolo è commovente, non si può dimenticare. Alla base della nostra fede c’è questo amore tra maestro e discepolo, il sentimento più profondo che esista tra gli esseri umani. è il sentimento che ci porta a incoraggiare e far tesoro di ogni singola persona.
Non bisogna creare la propria felicità sull’infelicità degli altri: queste sono parole di sensei, il suo insegnamento, la sua filosofia.
Adesso in tutto il mondo manca questa filosofia, tanti stanno cercando di costruire la propria felicità sull’infelicità degli altri ed è per questo che siamo testimoni di tanti episodi disumani nella società. Ogni giorno ci impegniamo proprio perché desideriamo espandere questa filosofia di umanità tra gli esseri umani. Più preghiamo e agiamo, più riusciamo a infondere negli altri speranza e felicità. Siate uniti per realizzare kosen-rufu nei vostri paesi, così da poter comunicare al maestro che avete lottato per la felicità delle persone e avete vinto.
Il voto tra maestro e discepolo è cancellare la parola “infelicità” o “miseria” dal nostro pianeta. Questo è il nostro ideale, è il sogno dell’umanità. Il nostro movimento e la nostra preghiera esistono per realizzare questo sogno. Mettendo in pratica le guide di sensei in unità di itai doshin, portando avanti unåa sfida alla volta, con costanza e serietà, alla fine riuscirete a mostrare una meravigliosa prova concreta nei vostri paesi.
Rinasceremo con la nostra missione
Ho cominciato a praticare quando avevo dieci anni, sessantasette anni fa. Allora c’erano solo tre Centri culturali in Giappone e pochissimi membri, molto poveri, subito dopo la guerra. Nessuno avrebbe potuto immaginare che oggi ci saremmo ritrovati insieme con così tante persone da tutti i paesi. Solo sensei aveva nel cuore questa visione.
Tra dieci, venti, cinquant’anni saranno realizzati altri grandi sogni. Ne sono così felice! Ai giovani desidero trasmettere il cuore del Buddismo di Nichiren Daishonin, il principio del rissho ankoku e affidare a loro il testimone di kosen-rufu.
Tutti noi, andando avanti con l’età, andremo sul Picco dell’Aquila dopo aver realizzato la nostra missione in questa esistenza. Ma la vita è eterna e rinasceremo con la nostra missione e con tutta la buona fortuna accumulata recitando Daimoku e incoraggiando gli altri. Nel Buddismo non c’è mai la parola “fine”. La Soka Gakkai è una grandissima speranza per tutta l’umanità.
Noi ci stiamo impegnando per costruire la pace e la felicità. Stiamo portando avanti le nostre attività per una nobile missione, e proprio per questo non si possono evitare difficoltà. Più ci sforziamo affrontando le difficoltà, più accumuliamo buona fortuna. Sicuramente possiamo superare e trasformare qualsiasi karma in missione!
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Domanda & risposta
I bambini sono il futuro dell’umanità
Molte persone si sentono scoraggiate in questa società così disumana. Come possiamo costruire una nuova cultura che incoraggi gli altri?
S. Hasegawa: Prima di tutto bisogna recitare Daimoku col cuore pieno di compassione e trasmettere agli altri la nostra filosofia con la massima umanità. Se lo facciamo costantemente, senza essere impazienti, possiamo creare un meraviglioso movimento per la pace. Per questo è fondamentale l’unità.
Perciò condividiamo con i compagni di fede la nostra filosofia con convinzione, curando bene il movimento degli zadankai e incoraggiando tutti. Solo così possiamo sviluppare ulteriormente il movimento della SGI. Recitare Daimoku ci permette di far emergere compassione e coraggio. Con perseveranza e tenacia cerchiamo di trasmettere il nostro cuore compassionevole a una persona dopo l’altra.
Il Buddismo del Daishonin ha la forza per trasformare questa società disumana. La nostra pratica ha una forza incredibile. Siate convinti di questo e sfidatevi nel portarla avanti.
Per favore proteggiamo i bambini, perché sono il futuro dell’umanità. La loro felicità è la felicità di noi adulti. I bambini che sono protetti dall’amore degli adulti e dei loro genitori diventano felici. Il nostro amore avvolge la loro vita.
Sensei incoraggia ogni persona e prega per la sua felicità. Sta inviando Daimoku anche a tutti voi affinché possiate dire che siete diventati così felici e non siete stati sconfitti dalle difficoltà.
Sicuramente lo sviluppo dell’Europa è dovuto agli sforzi di ognuno di voi, che state cercando sempre di rispondere alle aspettative di sensei. Ed è grazie alla forza delle donne.
È importante che noi uomini recitiamo Daimoku con gratitudine per la felicità di tutte le donne nel mondo. Una volta sensei disse:
«Gli uomini devono lottare per la felicità delle donne, devono lottare per proteggere le donne. Questo è lo spirito Soka».
Corso SGI