Coloro che credono nell’insegnamento del Budda e che si uniscono alla moltitudine di persone dedicate a kosen-rufu, sono tutti Bodhisattva della Terra. Daisaku Ikeda in questa quindicesima puntata dedicata ai discepoli affronta il tema di saper prendere l’iniziativa e nel contempo lasciare spazio ai giovani, i successori del nostro futuro
«Io, Nichiren, per primo ho propagato in tutto Jambudvipa i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo, che sono il cuore del Sutra del Loto e l’occhio di tutti i Budda […]. Miei discepoli, serrate le fila e seguitemi e sarete superiori a Mahakashyapa o Ananda, a T’ien-t’ai o Dengyo!»
(Le azioni del devoto del Sutra del Loto, RSND, 1, 679)
Kosen-rufu è paragonabile alla corrente di un grande fiume, una corrente infinita di persone capaci. I maestri e i discepoli della Soka Gakkai hanno saputo far scorrere in tutto il mondo questo fiume possente che si fa sempre più ampio, suscitando l’ammirazione e il plauso di tanti personaggi importanti provenienti dai più disparati campi e paesi. La Soka Gakkai, promuovendo una “grande rivoluzione tranquilla” per la pace e la felicità della gente, ha saputo creare una rete di solidarietà mai vista prima, basata sull’umanesimo e formata da milioni di persone. È una grande impresa realizzata da tante persone comuni. Tutti i nostri compagni di fede sono veri pionieri che aprono la strada al futuro.
In questa puntata prenderemo in esame un famoso passo del Gosho Le azioni del devoto del Sutra del Loto, dove Nichiren si appella ai discepoli, i suoi successori, che stavano lottando coraggiosamente per kosen-rufu, la più preziosa battaglia mai intrapresa nella storia del Buddismo e dell’umanità.
«Ora, all’inizio dell’Ultimo giorno della Legge, io, Nichiren, per primo ho propagato in tutto Jambudvipa i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo, che sono il cuore del Sutra del Loto e l’occhio di tutti i Budda […]. Miei discepoli, serrate le fila e seguitemi e sarete superiori a Mahakashyapa o Ananda, a T’ien-t’ai o Dengyo!» (RSND, 1, 679).
In questo Gosho scritto nell’arco di circa otto anni, dal 1268 al 1276, il Daishonin parla del suo comportamento e delle sue azioni. Si tratta quindi di un “romanzo autobiografico” in cui egli rievoca passo per passo le lotte e le persecuzioni affrontate, da quella di Tatsunokuchi (1271) fino all’esilio a Sado (1271-1274).
Nello stesso periodo si susseguirono gravi problemi sia interni che esterni al Giappone. Basti pensare alla “rivolta di febbraio” (1272), un esempio delle lotte intestine predette nel trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese e all’invasione mongola (1274), un esempio di invasione straniera, predetta nella stessa opera. Tutto il paese era in preda a una crisi profonda e senza precedenti e in tale epoca impura dell’Ultimo giorno della Legge, Nichiren Daishonin ammonì esplicitamente i governanti per le loro concezioni errate, per essersi fatti ingannare da falsi preti che predicavano dottrine altrettanto false.
L’onore di avereun grande maestro
Nichiren fu l’unica persona che decise di propagare Nam-myoho-renge-kyo, «il cuore del Sutra del Loto e l’occhio di tutti i Budda», per permettere al genere umano dell’Ultimo giorno della Legge di diventare felice per l’eternità. Nelle parole «io, Nichiren, per primo ho propagato in tutto Jambudvipa i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo» risuona la grande convinzione del Budda originale. Nel Gosho utilizza inoltre l’espressione «serrate le fila», in quanto si trovava nel bel mezzo della battaglia per kosen-rufu e stava affrontando enormi persecuzioni. Di fronte a tali difficoltà il Daishonin afferma: «da tempo mi aspettavo che saremmo arrivati a questo» (Le azioni del devoto del Sutra del Loto, RSND, 1, 678) e «ognuno di voi deve esser certo nel profondo del cuore» (Ibidem, 679), chiedendo in tono severo ai discepoli di seguirlo serrando le fila.
Il maestro è sempre un precursore che decide di intraprendere per primo un cammino non risparmiando la sua vita. E i discepoli sono le persone che non temono di seguirlo in tale cammino. Seguire il maestro per un discepolo rappresenta l’onore di percorrere la stessa via che ha aperto un precursore. Non esiste quindi maggior onore di quello di avere un grande maestro. Inoltre, la via che intraprese il Daishonin supera, per la profondità dell’insegnamento, quelle di Mahakashyapa e Ananda che seguirono Shakyamuni, o di maestri del Medio giorno della Legge come T’ien-t’ai o Dengyo.
Com’è nobile la vita di coloro che si dedicano alla missione di kosen-rufu nell’Ultimo giorno della Legge. Il Daishonin afferma: «Che gioia esser nati nell’Ultimo giorno della Legge e aver potuto partecipare alla propagazione del Sutra del Loto!» (Lettera a Niiike, RSND, 1, 910). Apparteniamo dunque a una schiera di persone che possono provare la più grande di tutte le gioie.
Un legame diretto con Nichiren Daishonin
Il presidente Toda, leggendo questo passo del Gosho Le azioni del devoto del Sutra del Loto, dichiarò: «Noi della Soka Gakkai abbiamo messo in pratica questo insegnamento. La gloria e i benefici che ne derivano non sono paragonabili a nient’altro».
Infatti, chi ha realizzato il desiderio di Shakyamuni e Nichiren, cioè kosen-rufu in tutto il mondo? Solamente i membri della Soka Gakkai, la nobile organizzazione religiosa che agisce secondo il desiderio di Nichiren Daishonin e che ha un legame diretto con lui. Tutto questo è stato reso possibile grazie ai tre maestri della Soka Gakkai e ai loro discepoli, che hanno dedicato tutta la vita alla propagazione della Legge, lottando contro i tre ostacoli, i quattro demoni e i tre potenti nemici, in perfetto accordo con i preziosi insegnamenti del Daishonin.
Nell’espressione utilizzata dal Daishonin «per primo» è riassunto lo spirito di kosen-rufu. Più la situazione è difficile, più è importante prendere il coraggio a due mani e fare “il primo” passo in avanti. Anch’io ho impresso nel mio cuore l’insegnamento di agire “per primo”. In qualità di “primo” discepolo di Toda non ho mai risparmiato i miei sforzi aprendo la strada alla vittoria del nostro movimento e all’espansione della Legge mistica. Pregando e agendo in questo modo ero certo che i miei discepoli mi avrebbero seguito “serrando le fila”, e con questa convinzione ho allenato nella fede tanti giovani. Ho continuato così, dedicandomi anima e corpo a creare una seconda, una terza e una quarta generazione di successori.
La canzone della Soka Gakkai Kurenai no uta (Canzone dell’alba cremisi) nacque nell’autunno del 1981, a una svolta cruciale del nostro movimento per la difesa della giustizia. L’ho composta insieme ai giovani di Shikoku, dagli occhi seri e splendenti di passione, rivedendo personalmente il testo una ventina di volte. Dall’inizio alla fine ricorrono le espressioni “per primo” o “precorrere”. Nella canzone c’è anche una frase che esprime la forte determinazione dei giovani e che mi ha reso estremamente felice. Si dice che i giovani, incuranti delle avversità che ostacoleranno il loro cammino, inizieranno “per primi” a lottare risolutamente contro di esse, insieme al loro maestro.
La Soka Gakkai trabocca di questa passione delle persone che decidono di agire per prime, per esempio i compagni di fede del glorioso Kyushu o i giovani eroi della Divisione studenti. Non solo in Giappone, ma in 192 tra aree e territori del mondo, numerosi discepoli il cui cuore arde di passione e di giustizia, hanno dato vita a un movimento continuo e dinamico. La corrente di giovani dalla nobile missione, che è sgorgata in tutto il mondo, è la testimonianza della vittoria della Soka Gakkai. Anche i discepoli più meritevoli di Shakyamuni, come Mahakashyapa o Ananda, e i grandi maestri dell’insegnamento ortodosso buddista come T’ien-t’ai o Dengyo, se potessero vedere questa moltitudine di valenti giovani che hanno ereditato la missione di kosen-rufu, proverebbero sicuramente una profonda ammirazione. Li applaudirebbero e loderebbero con tutto il cuore.
I tre maestri della Soka Gakkai e i loro discepoli hanno potuto vincere manifestando coraggio “per primi” e il nostro movimento continuerà a vincere eternamente ereditando la determinazione di lottare “serrando le fila”. Qualsiasi offesa alla Legge, di fronte al ruggito del leone di Soka, che scaturisce dalla non dualità tra maestro e discepolo, sarà solo polvere al vento. Come il periodo in cui visse il Daishonin, anche la nostra epoca è attraversata da profondi turbamenti. Tuttavia, benché viviamo in una società tumultuosa, anzi, proprio perché la nostra è una società tumultuosa, bisogna rimanere imperturbabili. Se si tiene ben stretto il timone del proprio cuore, determinando di agire per kosen-rufu e per la Soka Gakkai, si superano tutti gli ostacoli e si vince senza alcun dubbio. Con questa convinzione manifestiamo dunque una forza da leoni. Il presidente Toda ci ha insegnato che «se ci facciamo spaventare dalle maldicenze o dalle calunnie, non potremo realizzare assolutamente nulla. Bisogna sapere sin dall’inizio che qualcuno potrà parlare male di noi ed essere preparati». In tutte le epoche storiche e in qualsiasi paese del mondo, i pionieri sono sempre vittime dell’ignoranza e dei pregiudizi.
Il Bodhisattva Pratiche Superiori
Noi stiamo diffondendo la Legge mistica che illuminerà l’umanità. L’invidia e le diverse forme di oppressione che possiamo subire, alla luce del Sutra del Loto e del Gosho, sono dimostrazioni che propagando l’insegnamento corretto stiamo trasformando profondamente la nostra epoca. Inoltre il significato di essere pionieri del movimento di kosen-rufu è legato alla missione dei Bodhisattva della Terra. Nel Gosho Il vero aspetto di tutti i fenomeni si dice: «Nichiren è il solo che abbia iniziato a realizzare la missione dei Bodhisattva della Terra» (RSND, 1, 341). Anche in questo caso Nichiren mette in evidenza l’azione di “iniziare” a realizzare la missione. In L’eredità della Legge fondamentale della vita, troviamo le seguenti parole: «Il Sutra del Loto dice che il Bodhisattva Pratiche Superiori deve apparire adesso, nell’Ultimo giorno della Legge, per propagare questo insegnamento, ma ciò è accaduto realmente? Che il Bodhisattva Pratiche Superiori sia già apparso o no, Nichiren ha già cominciato la propagazione» (RSND, 1, 191).
Il Bodhisattva Pratiche Superiori può essere considerato il “responsabile” dei Bodhisattva della Terra. Il Daishonin dichiara fermamente di aver già cominciato la propagazione, in sostanza di aver compiuto da solo la missione che doveva portare a termine il Bodhisattva Pratiche Superiori nell’Ultimo giorno della Legge. Afferma inoltre che i discepoli legati al maestro da una relazione di non dualità dovranno ereditare e realizzare la missione dei Bodhisattva della Terra.
«Nichiren è il solo che abbia iniziato a realizzare la missione dei Bodhisattva della Terra. Potrebbe addirittura essere uno di loro. E se Nichiren è un Bodhisattva della Terra, non lo sono anche i suoi discepoli e sostenitori laici?» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 341).
Il Daishonin sostiene quindi che coloro che credono nel suo insegnamento e che si uniscono alla moltitudine di persone che si dedicano a kosen-rufu, sono tutti Bodhisattva della Terra che avanzano unitamente al Bodhisattva Pratiche Superiori. Se non fossero Bodhisattva della Terra non potrebbero compiere l’impresa di kosen-rufu. I Bodhisattva della Terra sono i campioni di kosen-rufu. Nella vita di ognuno di voi, che nei rispettivi luoghi delle vostre missioni prendete per primi l’iniziativa di avanzare per kosen-rufu, è racchiusa la funzione del Bodhisattva Pratiche Superiori, che si manifesterà sicuramente.
Josei Toda, dopo aver superato la persecuzione del carcere, scrisse: «Aver fede in Nam-myoho-renge-kyo significa migliorare, progredire illimitatamente. La Legge mistica permette di crescere e perfezionarsi sempre di più». In ogni caso un leader prende sempre l’iniziativa di agire e vincere in ogni battaglia. Questo è il significato di “pratica”, uno dei tre elementi fondamentali con la fede e lo studio. Affrontare per primi una battaglia vittoriosa è il massimo onore che si possa meritare nella vita.
Nel diciannovesimo secolo lo storico inglese Thomas Carlyle scrisse: «Un leader è colui che è sempre in prima fila e che affronta di propria iniziativa anche rischi e pericoli che farebbero esitare altre persone», e ancora: «Le corone più nobili sono sempre irte di spine». Il vero coraggio si manifesta in colui che intraprende un’azione con fermezza diventando un luminoso modello per gli altri. Facendo così getterà le basi per la vittoria nella vita. Non conta il numero delle persone. All’inizio basta che appaia una persona capace. Non si potrà conseguire la vittoria anche riunendo numerose persone, se per codardia queste non riescono a lottare nei momenti critici. Coloro che vantano l’orgoglio di essere “i primi” nel contributo fondamentale che danno al mondo, ovvero la realizzazione di kosen-rufu per la felicità eterna del genere umano, verranno senza dubbio protetti da tutti i Budda e i bodhisattva delle tre esistenze e delle dieci direzioni.
Decisivi in ogni battaglia sono il serio impegno e la perseveranza di una persona, la sua tenace determinazione e il suo coraggio, la preghiera e la decisione di vincere a ogni costo. Vince chi lotta fino all’ultimo, decidendo di vincere assolutamente. E per conseguire la vittoria sarà necessario compiere ogni sforzo possibile.
Desidererei esortare i giovani, miei discepoli diretti, ad agire sempre in prima fila nel movimento di kosen-rufu, a raggiungere l’apice di una vita vittoriosa, ad aspirare a essere i primi, nel lavoro come nelle attività della Soka Gakkai, sempre rimanendo fedeli a se stessi; a diventare comunque i primi in qualcosa, grazie alle infinite potenzialità di cui sono dotati i giovani. Gli anni della gioventù trascorsi senza creare o lasciare nulla sono anni infelici. Invece scrivere pagine di storia per kosen-rufu, significa ottenere gloria e fortuna eterne. Per questo motivo ci dedichiamo alle attività della Soka Gakkai. Non esiste vita più felice e appagata di quella di coloro che hanno un palcoscenico sul quale dedicarsi interamente alla propria missione. In questo senso, non esiste un mondo più prezioso di quello della Soka Gakkai. Nel Gosho il Daishonin ci incoraggia sempre a eccellere, a superare i nostri predecessori. I veri discepoli superano le realizzazioni dei loro predecessori, si dedicano sempre a nuove imprese. Il presidente Toda affermò: «Quando si realizzerà kosen-rufu, appariranno discepoli che non saranno secondi a quelli di Shakyamuni o del Daishonin».
«Nel momento della realizzazione di kosen-rufu bisognerà essere assolutamente convinti che appariranno i Bodhisattva Pratiche Superiori, Pratiche Salde, Pratiche Pure, Pratiche Illimitate e tanti altri bodhisattva, e anche tutti i credenti che svolsero un ruolo determinante nella diffusione della pratica del Daishonin, come Nichimoku Shonin, Ota Jomyo e Shijo Kingo». Nichiren, citando una frase di T’ien-t’ai, scrive: «Dall’indaco, un blu ancora più blu» (L’inferno è la Terra della Luce Tranquilla, RSND, 1, 404). Con il passare del tempo e delle epoche, dal maestro ai discepoli, alle future generazioni, appariranno leader sempre più forti e ammirevoli ed emergeranno persone più valorose di quelle che le hanno precedute.
Mettere in grado i giovani di superarci: questo è il principio eterno che consentirà di formare successori invincibili. Le preziose attività di coloro che si occupano della formazione della Divisione Futuro, tra cui i membri del gruppo Missione per il ventunesimo secolo, sono l’essenza della diffusione perpetua della Legge.
Il professor Zhang Kaiyuan, della Huazhong Normal University, uno dei grandi storici cinesi, ha affermato: «La convinzione nella realizzazione della pace è stata trasmessa nella Soka Gakkai prima dal presidente Makiguchi al presidente Toda e poi da questo al presidente Ikeda; questa trasmissione rappresenta un’impresa eroica, paragonabile all’espressione utilizzata dal filosofo Zhuangzi, “come un fuoco che si propaga a partire da una combustione interna della legna”. Sono profondamente convinto che la fiamma di questa determinazione verrà trasmessa incessantemente dal presidente Ikeda ai suoi giovani successori». Espandiamo con coraggio, “serrando le fila”, questa grande rete di solidarietà Soka, questo immenso corteo di Bodhisattva della Terra che avanzano verso l’obiettivo di kosen-rufu in Giappone e in tutti i paesi del mondo nel ventunesimo secolo! Scriviamo “per primi” nella storia dell’umanità pagine di straordinaria vittoria.