
Settant’anni fa, nel mese di aprile, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda mentre si trovava presso le rovine del castello di Aoba a Sendai dichiarò:
La Soka Gakkai deve costruire il suo castello di persone capaci!»
In quell’occasione il giovane Daisaku Ikeda gli chiese cosa dovessero fare i giovani per diventare persone davvero capaci. Il presidente Toda rispose che erano necessarie tre qualità chiave: consapevolezza della propria missione, spirito di automiglioramento e pazienza.
Senza la consapevolezza della nostra missione non possiamo far emergere da dentro di noi la forza dei Bodhisattva della Terra. Tuttavia questa da sola non è sufficiente. Se possediamo uno spirito di continuo automiglioramento e la perseveranza di sfidarci con pazienza e tenacia, possiamo far sbocciare a pieno il nostro potenziale. I giovani successori dovrebbero incidere nel loro cuore queste fondamentali linee guida.
D’altro canto, anche chi sostiene e fa crescere i giovani dovrebbe avere lo stesso atteggiamento. Se non ci sforziamo prima di tutto noi di svilupparci e avanzare, non riusciremo a sviluppare la capacità di riconoscere il potenziale di ogni persona e a ispirarla.
Possiamo imparare tutto questo dalle azioni del presidente Ikeda il quale, rivolgendo costantemente il suo pensiero al futuro di kosen-rufu mondiale, ha sempre lottato in prima linea per riuscire a realizzarlo. Nel corso delle sue innumerevoli attività quotidiane riconosceva meglio di chiunque altro il potenziale di ogni persona, incoraggiandola e aiutandola a crescere.
«Innalzati fiero, io farò lo stesso»
Non dimenticherò mai il modo in cui il presidente Ikeda, cinquant’anni fa, incoraggiò i giovani in occasione della designazione del 28 aprile[1] come “Giorno di Ishikawa e Giorno di Toyama”.
Quel giorno, nella città di Kanazawa, si tenne un’assemblea generale per celebrare il ventesimo anniversario della Soka Gakkai di Hokuriku[2].
Non appena giunse presso il luogo dell’incontro, il presidente Ikeda si avvicinò ai membri del Gruppo giovani che si trovavano in prossimità della reception e li incoraggiò con tutto il cuore. Compose anche una serie di poesie da donare poi a quelli che non aveva potuto incontrare di persona. In una si leggeva:
«Come il Monte Hakuba
innalzati fiero
io farò lo stesso»
Stava pensando non solo ai membri che avrebbe incontrato quel giorno, ma anche a tutti i giovani che si erano trasferiti altrove. Rifletteva sempre a fondo sulle azioni da intraprendere per incoraggiare e far crescere i giovani membri. La Soka Gakkai di oggi è stata costruita sulla base di questi suoi instancabili sforzi.
In un celebre passo di un sutra citato da Nichiren Daishonin si legge:
«Se vuoi conoscere gli effetti del futuro, guarda le cause del presente[3]» (L’apertura degli occhi, RSND, 1, 252)
Vi esorto a domandarvi sempre: “Nel mio cuore arde la passione per la mia missione di kosen-rufu? Sono animato dallo spirito di continuare a migliorarmi insieme ai giovani, dando il buon esempio?”.
Questa è la forza trainante per garantire che la nostra cittadella Soka di maestro e discepolo duri in eterno. Ora che la primavera è arrivata, facciamo sbocciare a profusione i fiori dell’amicizia come ciliegi illuminati dal sole, e scriviamo appassionanti storie di crescita e sviluppo insieme ai giovani delle nostre comunità!
[1] Il 28 aprile è l’anniversario del giorno in cui Nichiren Daishonin proclamò per la prima volta Nam-myoho-renge-kyo, nel 1253.
[2] Zona occidentale della principale isola del Giappone che comprende le prefetture di Toyama, Ishikawa e Fukui.
[3] Dal Sutra dell’Osservazione della mente come la terra.
