Nel mese di agosto, il Nuovo Rinascimento esce con un solo numero, tradizionalmente costruito attorno a un filo conduttore. Quest’anno l’occasione è data dal discorso del presidente Ikeda Quattro punti essenziali della fede nel quale egli spiega dettagliatamente l’importanza di recitare Daimoku, di agire coerentemente, di costruire l’unità con i compagni di fede e di sviluppare personalmente il rapporto di unicità fra maestro e discepolo. Il Nuovo Rinascimento ha voluto offrire occhi e volti, voci e vite a queste quattro indicazioni sulle quali riflettere, offrendo una panoramica di otto esperienze raccolte da varie parti d’Italia.
Danilo svela come abbia ritrovato la fiducia in se stesso; Maurizio e Angela raccontano la trasformazione interiore che li ha condotti a una felice adozione; Sabrina narra del naturale spostamento di attenzione da se stessa verso il mondo circostante; Loretta tratteggia una dolorosa storia familiare culminata nell’indipendenza interiore; Arnaldo propone la sua esperienza nell’affrontare la malattia sostenuto dal calore e dalla forza della famiglia; Melania racconta come, fra le altre cose, partecipare alle attività buddiste le abbia insegnato un mestiere; Filomena fa scorrere davanti ai nostri occhi il film di una vita intrisa di violenze poi trasformate in rispetto; Anna fa affiorare il sorriso sulle nostre labbra mentre vince sulla paura del giudizio e impara a… cantare in inglese.
Storie che sono, a loro volta, solo un esempio delle innumerevoli altre che ciascuno di noi vive e delle lotte vittoriose di ogni giorno. Perché, come dice Ikeda nel discorso ospitato in questo numero: «È necessario vincere, perché l’alternativa sarebbe l’infelicità. Consapevoli di ciò, ovunque i nostri membri stanno lottando con tutte le forze nelle proprie famiglie e comunità».