Estratto del discorso di Minoru Harada, presidente della Soka Gakkai, in occasione della quarantaduesima riunione dei responsabili di centro
La Soka Gakkai iniziò a fissare un “tema dell’anno” a partire dal 1959, esattamente sessanta anni fa. Il primo tema fu “Anno dell’alba”.
Sei anni più tardi il maestro Ikeda iniziò a scrivere il primo capitolo del romanzo La rivoluzione umana, intitolandolo “Alba”.
In occasione del corso estivo tenutosi ad agosto dello stesso anno, uno studente liceale gli chiese: «Come si concluderà il romanzo La rivoluzione umana?».
Sensei rispose: «Alla fine l’argomento del romanzo tornerà a una “nuova alba”. È iniziato con l’alba e si chiuderà con l’alba.
Il maestro Toda inaugurò l’alba della Soka Gakkai prima della fine della Seconda guerra mondiale. Dopo di lui si è aperta una nuova alba con me alla guida e poi, dopo di me, voi membri delle scuole superiori creerete un’altra nuova alba».
Ora che il romanzo La nuova rivoluzione umana è stato completato, noi discepoli di sensei, uniti, siamo certi di aver inaugurato l’alba di una nuova era.
Inoltre, l’“Anno dell’alba” di sessanta anni fa coincide con l’anno in cui sensei assunse la piena responsabilità di kosen-rufu al posto del suo maestro, lottando come un potente leone per far sorgere un sole di speranza sulla Gakkai.
Il prossimo anno, il 2020, segna il sessantesimo anniversario della presidenza del maestro Ikeda e il novantesimo anniversario della fondazione della Gakkai.
Come discepoli di sensei, per adornare questi due importanti anniversari con una prova concreta, creiamo una grande ondata di shakubuku.
Il nostro primo passo sarà la crescita di nuovi abbonati al Seikyo Shimbun in vista del 18 novembre di quest’anno, quando verrà inaugurato il tanto atteso Centro mondiale Seikyo.
Il maestro Toda disse chiaramente: «Il quotidiano Seikyo è una potente “arma” di shakubuku, il suo scopo non sono in alcun modo le vendite».
Nel suo discorso citò due casi. Il primo riguardava una donna che aveva iniziato a praticare ma che, vivendo in un luogo molto remoto, non aveva ricevuto alcuna visita per ben due anni. Eppure era riuscita a crescere nella fede e a mantenere un atteggiamento corretto poiché leggeva ogni giorno il giornale Seikyo.
Il secondo caso riguardava un membro che aveva continuato a recapitare ovunque copie del Seikyo ai suoi amici e, dopo qualche mese, andò a trovarli per fare loro shakubuku.
Dopo aver citato questi esempi, Toda spiegò: «Questo vuol dire utilizzare al meglio il Seikyo, che è e rimarrà sempre uno strumento di shakubuku».
La diffusione del giornale Seikyo e lo shakubuku sono le due ruote di un unico asse. Con l’aumentare di nuovi abbonati si apriranno nuove terre di kosen-rufu da coltivare.
Sensei afferma: «Rafforziamo, nutriamo ed espandiamo i legami che i nostri amici hanno creato con il Buddismo, desiderando sinceramente la loro felicità!».
Mettiamo in pratica questa sua guida realizzando un nuovo record individuale di abbonamenti per adornare il completamento del Centro mondiale Seikyo.
Mirando al 18 novembre, avanziamo con ancora più impeto a partire da oggi.
(31 agosto 2019)