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Una giornata delle esperienze - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:13

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Una giornata delle esperienze

Il 28 febbraio si è svolta al Centro culturale di Livorno la giornata dell’esperienza, organizzata dal giovane hombu Alphea, che comprende i capitoli Pisa e Colline pisane. Circa 250 persone, di cui 50 ospiti, hanno partecipato all’incontro

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Il 28 febbraio si è svolta al Centro culturale di Livorno la giornata dell’esperienza, organizzata dal giovane hombu Alphea, che comprende i capitoli Pisa e Colline pisane. Circa 250 persone, di cui 50 ospiti, hanno partecipato all’incontro

Dalla lettura del messaggio di Capodanno del presidente Ikeda, nel quale – ricordando gli strabilianti successi della campagna di Osaka – sottolinea come una delle forze trainanti fosse stato il «condividere con gioia le nostre esperienze di fede con gli altri», è nata l’idea di organizzare una giornata delle esperienze (vedi NR, 572, 4).
La proposta è stata immediatamente accolta e condivisa con entusiasmo da tutti i membri e principianti. Fin dal primo momento l’obiettivo è stato creare unità e armonia per realizzare una giornata che fosse incoraggiante per tutti e che servisse a incontrare tante persone nuove, aprendo sempre più la nostra organizzazione al dialogo con la società.
Alla base di tutto c’è stato tanto Daimoku. Continuando a portare avanti le attività, abbiamo introdotto pochissime ma efficienti riunioni dedicate specificamente all’organizzazione dell’evento: ciò ha generato leggerezza, divertimento e un’ondata di entusiasmo.
Naturalmente non sono mancate le difficoltà. Fin dal primo momento è stato stabilito che il fulcro della giornata sarebbero state le esperienze dei membri: occorreva quindi incoraggiarli e sostenerli nello scriverle, raccoglierle e selezionarle. Le esperienze, però, non arrivavano e la data stabilita si avvicinava. Con una rinnovata determinazione è stato incrementato lo sforzo per trasmettere a tutti i membri e a tutti i principianti la notizia di questa iniziativa e lo spirito che la animava, e alla fine sono arrivate ben ventisei esperienze, tra le quali ne sono state scelte otto.
Quella splendida giornata la ricorderemo per molto tempo e i suoi effetti già si stanno vedendo nell’incremento delle partecipazioni alle riunioni di discussione, nel riavvicinamento di membri che si erano allontanati e nelle consegne dei Gohonzon.
In una giornata piovosa, ventosa e fredda, con l’allerta meteo in gran parte della Toscana, il sole, senza retorica, brillava nei sorrisi di tutti coloro che curavano la buona riuscita dell’evento: dallo “staff coccole” all’ingresso (abbracci per tutti), ai Prometeo e ai soka-han, dalle byakuren alle Corallo. Il Centro culturale – come al solito pulitissimo e decoroso grazie allo staff Diamante – ha accolto quasi trecento persone.
Si respiravano accoglienza, sobrietà senza formalità, orgoglio di appartenere alla Soka Gakkai, sollievo nel poter condividere con amici e familiari non praticanti la propria scelta, soddisfazione per avere partecipato a una giornata in cui si è stati – ciascuno a proprio modo – protagonisti e non semplici fruitori passivi.
Dopo un rapido saluto di benvenuto, durante il quale con sintesi e chiarezza estrema sono stati spiegati il cuore del Buddismo di Nichiren Daishonin e la missione della Soka Gakkai, è subito iniziato il racconto delle esperienze, alternato a momenti di intrattenimento – danza, teatro, musica – una breve e divertente sessione di stretching per sgranchirsi un po’.
Le esperienze spaziavano dalla salute alle relazioni sentimentali ai problemi di lavoro, insomma, come sempre, è andata in scena la vita nelle sue multiformi manifestazioni e ciascuno, tra il pubblico, riflettendo sulle proprie difficoltà e sulle proprie sofferenze, ha certamente ricevuto l’incoraggiamento giusto al momento giusto e non si è sentito solo nella propria lotta.
Grazie a tutto il gruppo Onda, a Silvia, Luca, Renato, Mina, Michela, Simone, Carmen, per “l’ondata” di incoraggiamento, gioia e speranza che hanno alzato grazie alle loro storie coraggiose.
E grazie a sensei. A lui è dedicata la bellissima canzone intitolata Espando la mia vita, che gli artisti hanno composto per l’occasione e che è stata eseguita per la prima volta alla fine di questa memorabile “giornata dell’esperienza”.

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