Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Un percorso costellato di lotte e benefici - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:38

820

Stampa

Un percorso costellato di lotte e benefici

Francesca Bechini, Valentano (VT)

Giovane mamma di due figli, Francesca racconta le sfide affrontate per creare un difficile equilibrio tra realizzazione professionale, cura della famiglia e impegno per kosen-rufu, tra stabilità e flessibilità, sempre rilanciando con il Daimoku e l’attività per gli altri

Dimensione del testo AA

Sono la mamma di due figli, Lisa e Pietro, rispettivamente di sei e due anni. Ho iniziato a praticare tredici anni fa, due anni prima di laurearmi in Medicina. Grazie alla pratica buddista, un’intensa rivoluzione umana ha accompagnato il mio percorso professionale costellato di lotte e conquiste. In tante occasioni ciò che sembrava una mancata realizzazione si è poi rivelato un grande beneficio che andava al di là della mia immaginazione.
Quando sono rimasta incinta di Lisa ho ottenuto incredibilmente il nulla osta per poter finire la specializzazione a Pitigliano, paese di origine dei miei nonni paterni. Così ci siamo trasferiti da Roma ed è iniziata la mia avventura come medico di reparto durante quattro anni molto intensi in cui ho acquisito tanta sicurezza, ho capito cosa desideravo realizzare nella mia vita professionale e sono diventata un punto di riferimento per la comunità locale.
Sono stati anche quattro anni molto duri perché, per carenza di personale, mi trovavo sempre a lavorare molte più ore del dovuto. Spesso uscivo di casa prima che Lisa si svegliasse e rientravo la sera, quando stava per addormentarsi. Cercavo di fare attività come responsabile di gruppo, ma era veramente tanto difficile e il mio stato vitale ne risentiva. Prima che nascesse Lisa ero abituata a dedicare diverse ore al giorno al Daimoku e alle attività per kosen-rufu e ora mi mancava questo terreno solido sotto i piedi.
Ma i benefici accumulati in quegli anni di pratica e intense attività mi hanno sostenuta e protetta, portandomi dritta verso ciò che desideravo.
Dopo tre anni ho vinto un concorso pubblico come medico di reparto a Pitigliano a tempo indeterminato, abbandonando così la partita IVA e la precarietà. Mi sentivo in una botte di ferro. Poi sono rimasta incinta di Pietro e durante il congedo per maternità tutto ciò che avevo costruito pian piano si è sgretolato: le colleghe e il primario sono stati trasferiti e io sarei dovuta rientrare al lavoro con Pietro che aveva cinque mesi e un reparto praticamente tutto sulle mie spalle: sarebbero arrivati degli aiuti a rotazione da altri Ospedali, ogni giorno uno diverso e per niente affidabili…
Ma come?! Io che avevo diritto a un orario ridotto, alla possibilità di assentarmi per motivi familiari, dovevo lavorare ancora più di prima, salvo disinteressarmi dei pazienti, cosa per me impossibile! ….
Inoltre in quei mesi di congedo avevo sperimentato quanto fosse importante avere del tempo da dedicare alla famiglia e alle attività per kosen-rufu. Avevo ritrovato uno stato vitale gioioso anche grazie a una bellissima attività di visite e incoraggiamenti cuore a cuore, e nel frattempo Lisa aveva superato alcuni problemi di salute che forse erano manifestazioni di disagio per la mia assenza.
Decisi di non scendere a compromessi e delineai le caratteristiche che avrebbe dovuto avere il mio lavoro al rientro dal congedo.
Un mese prima del rientro mi arrivò una proposta inaspettata: un lavoro come medico in RSA, che in genere si accetta come primo impiego temporaneo, per giunta a partita IVA, ma con lo stesso stipendio e soprattutto tanta flessibilità e molto più tempo libero.
Ho visto subito in questa proposta un enorme beneficio, anche se professionalmente significava ricominciare da capo e rinunciare a una stabilità lavorativa.
Ho iniziato questo nuovo lavoro con entusiasmo e gratitudine.
Dopo nove mesi sono stata contattata dai responsabili della Sanità della Regione Toscana che insistevano che tornassi a lavorare in reparto a Pitigliano: promettevano che tutto sarebbe stato diverso, ed effettivamente avevano predisposto una nuova squadra di medici. Mi dissero che avevo buttato all’aria una carriera promettente, che i figli crescono in fretta e sarei rimasta con niente in mano…
Non mi sono fatta influenzare e come prima azione sono andata a parlare con il Direttore dell’RSA in cui lavoravo e ho chiesto di essere stabilizzata. Lui, temendo che accettassi la proposta di Pitigliano, mi promise un contratto a tempo indeterminato che sembrava imminente.
Era settembre, fino a marzo la sua proposta è stata rimandata di settimana in settimana: c’era sempre una scusa.
Ma io ogni volta rilanciavo con il Daimoku e l’attività: questa vittoria era per tutte le giovani mamme che ancora oggi si trovano a dover scegliere fra lavoro e famiglia, e spesso finiscono per optare per il lavoro perché non possono farne a meno.
E così anche questa mancata realizzazione si è trasformata in un enorme beneficio. Infatti, in tempi non sospetti avevo fatto domanda per l’inserimento nelle graduatorie della specialistica ambulatoriale nella provincia di Viterbo, ma non ci facevo alcun conto perché in genere gli incarichi erano di poche ore sparse per la Provincia.
Invece, proprio nella settimana prima delle riunioni per l’anniversario delle giovani mamme, ho vinto un incarico pubblico a tempo pieno e indeterminato! L’attività lavorativa è tutta distribuita nel distretto che corrisponde all’hombu Tuscia in cui vivo e in cui ho accettato da poco di diventare referente per le giovani mamme… È il lavoro perfetto per me perché mi permette di essere presente in famiglia e nelle attività per kosen-rufu, oltre a essere stabile, ben retribuito e professionalmente molto soddisfacente!
Mantenere la fede fino all’ultimo mi ha permesso di non lasciare che il dubbio e la paura limitassero il mio desiderio di essere una giovane mamma presente e gioiosa e, al tempo stesso, un medico soddisfatto del proprio lavoro e una donna che dedica la propria vita a kosen-rufu.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata