Marco Perrone e Jasmina Cipriani, in rappresentanza dei responsabili della Divisione futuro italiana, durante il corso della Consulta che si è tenuto a Milano, hanno ringraziato i ragazzi e le ragazze per l’attività svolta insieme durante l’anno e per la crescita che ha sperimentato la Divisione grazie al sostegno di tutti
Sulla scia della promessa formulata in occasione del primo corso nazionale, tenutosi a Firenze lo scorso luglio, ciascuno si sta impegnando a realizzare la propria missione come “protagonista di una nuova era”. Sensei scrive: «Ora ho un nuovo sogno: che anche tutti i vostri sogni si realizzino. Ogni passo che fate verso la realizzazione dei vostri sogni è un passo per me verso la realizzazione del mio. Desidero che realizziamo insieme i nostri sogni» (Protagonisti, 46).
Come responsabili della Divisione futuro anche il nostro desiderio è che ogni ragazzo e ragazza possa diventare una persona in grado di fare tutto questo.
Molti membri Futuro stanno partecipando attivamente alle riunioni mensili della Divisione e stanno approfondendo nella loro vita il valore dello zadankai. La riunione di discussione rappresenta il cuore della Soka Gakkai dove tutti i membri e coloro che si avvicinano al Buddismo per la prima volta possano ispirarsi e incoraggiarsi a vicenda.
È probabile che alcuni possano sentirsi inadeguati a confrontarsi con persone di età diversa, ma in queste “oasi di pace”, come le definisce il presidente Ikeda, ogni individuo è estremamente prezioso per il contributo che può portare grazie alla sua diversità.
Aprirsi gli uni con gli altri nonostante le differenze ci porta a crescere e svilupparci come veri leader capaci di indirizzare la società verso una nuova era di pace, questo è ciò che ha fatto il nostro maestro per tutta la vita ed è ciò che si aspetta dai membri della Divisione futuro.
Nello zadankai si approfondisce il significato del Gohonzon, l’oggetto di culto che ci ha affidato direttamente Nichiren Daishonin, in esso è racchiuso il valore inestimabile della nostra vita e le “istruzioni” per come far emergere questo valore in ogni istante grazie al potere della pratica. È nostro profondo desiderio che ciascuno possa stringere legami cuore a cuore sia con i coetanei che con i membri della Divisione giovani, con i quali possiamo confidarci rispetto alla miriade di sofferenze che ci troviamo ad affrontare.
A tal proposito Ikeda scrive: «Il periodo della giovinezza spesso è pieno di avversità e sofferenze impreviste da affrontare, e può costituire una sfida emotiva molto intensa che può portare i giovani a ribellarsi o a tormentarsi interiormente» (NR, 518, 5).
Per questo è importante stringere legami e sostenersi gli uni con gli altri. Un piccolo confronto può fare una differenza enorme nella nostra vita e darci uno slancio per vincere risolutamente.
P.S. A luglio ci sarà il secondo corso nazionale della Divisione futuro
• • •
Il valore di una promessa
di Viola Conforzi
Quando ho iniziato a praticare il Buddismo, in molti mi parlavano della relazione tra maestro e discepolo, ma io non riuscivo a comprendere realmente quanto fosse importante. Infatti per me il presidente Ikeda era semplicemente una bella persona che scriveva delle cose molto incoraggianti. Poi, però, ho cominciato ad approfondire e a studiare, e tra i vari libri uno mi ha particolarmente colpito: il Diario giovanile. Più lo leggevo e più sentivo nascere in me un sentimento forte e un’emozione inspiegabile: quell’uomo che dapprima mi sembrava così lontano diventava sempre più capace di parlare al mio cuore. Così ho cominciato a sentirlo più vicino, come non mi era mai successo con nessuno.
Studiando ogni giorno di più e leggendo La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana, ho potuto vedere quello che il presidente Ikeda ha realizzato e mi sono resa conto che non è un essere umano straordinario, ma una persona comune che ha concretizzato delle cose eccezionali, perché aveva deciso profondamente di ripagare il debito di gratitudine nei confronti del suo maestro Josei Toda. Ed è stato proprio questo che mi ha incoraggiato di più: il fatto che ogni promessa che aveva fatto a Toda era per lui un impegno da portare fino in fondo, senza mai tirarsi indietro, e mantenendo le sue promesse è diventato una persona incredibilmente forte, vincendo una battaglia dopo l’altra.
Ciò che mi ha colpito è stato proprio il suo legame con Toda, la sua determinazione incrollabile nel mantenere fede a un voto, a costo della vita. Questo mi ha fatto comprendere la sua grandezza e mi sono stupita del fatto che invece di atteggiarsi a persona speciale, Ikeda ha sempre incoraggiato tutti a coltivare il suo stesso stato vitale, addirittura a superarlo.
La grandezza di un maestro si vede dal discepolo. Per me questo significa approfondire sempre di più la fede rimanendo fedele a me stessa, cercare di coltivare le mie capacità per diventare una persona in grado di incoraggiare e sostenere gli altri a mia volta e dimostrare la grandezza di questo insegnamento riportando delle grandi vittorie nella mia vita personale.
Nel Gosho si legge: «La legge del Budda riguarda principalmente la vittoria o la sconfitta» (RSND, 1, 741). Io ho capito che se approfondiamo sempre più il legame di non dualità con il maestro e uniamo indissolubilmente il nostro cuore al suo, senza darci mai per vinti, “si vince o si vince!”.
Sensei ce lo promette e lui non ha mai mancato di realizzare una promessa.
• • •
Dal Gosho “I tre tipi di tesori”
«Più preziosi dei tesori di un forziere sono i tesori del corpo e prima dei tesori del corpo vengono quelli del cuore. Dal momento in cui leggerai questa lettera sforzati di accumulare i tesori del cuore!» (RSND, 1, 755)
Questo Gosho è come un manuale per affrontare la vita, offre infatti pratici consigli grazie ai quali possiamo superare ogni difficoltà così da poter vivere con serenità sia nei tempi buoni che in quelli meno buoni. In questa lettera il Daishonin spiega a Shijo Kingo, suo amato discepolo, molte cose tra cui l’importanza di vivere con incrollabile fiducia, agire saggiamente ed essere sempre se stesso.
Anche il fondatore della Soka Gakkai, il presidente Tsunesaburo Makiguchi, incoraggiava i giovani a essere se stessi e fare del proprio meglio così che ognuno di loro, con un impegno costante e sviluppando la propria umanità, fosse in grado di manifestare appieno il proprio meraviglioso potenziale.
Il presidente Ikeda nella spiegazione di questo Gosho scrive: «Dobbiamo far sì che lo scopo fondamentale della vita diventi accumulare i tesori del cuore [una grande ricchezza interiore]. Se perdiamo di vista questo obiettivo basilare e cerchiamo invece di accumulare i tesori del forziere [i beni materiali] e del corpo [aspetti come la salute o le proprie capacità], non faremo che generare attaccamenti e la paura di perdere tesori materiali o fisici diverrà causa di sofferenza» (BS, 141, 45).
In questo passo il maestro vuole trasmetterci l’importanza di accumulare soprattutto i tesori del cuore. Certo, ciò non vuol dire trascurare la propria salute o vivere in povertà ma aver chiaro un ordine di importanza di questi tre tipi di tesori e di conseguenza avere una direzione corretta nella vita.
Nel Buddismo il supremo tesoro del cuore è la natura di Budda e come tutte le ricchezze interiori quali ad esempio il coraggio, la compassione e l’amore, anche questo è un tesoro di per sé invisibile; solo facendo azioni concrete piene di rispetto verso gli altri, possiamo mostrare a tutti questi splendidi tesori. Quindi ricordiamoci che con il nostro comportamento possiamo dimostrare cosa sono i tesori del cuore e riuscire a incoraggiare gli amici e le persone intorno a noi.
Gli amici, i compagni di classe, gli insegnanti e i genitori sono impazienti di poter toccare con mano questa ricchezza interiore; anche se alcune volte può non sembrare così non preoccupiamoci, non saremo mai soli. Avanzando giorno dopo giorno insieme al maestro, mostriamo alla società l’immenso potere di vittoria dei tesori del cuore!
Fabio Vivarelli