Il cammino intrapreso dalla Soka Gakkai è un sentiero da percorrere al fianco del maestro; il presidente Ikeda ci incoraggia ad avanzare con coraggio: «Spero che portiate la Soka Gakkai nel futuro, realizzando vittorie tali da togliere il fiato, con tutta la vostra forza e il vostro dinamismo»
Qualunque cosa accada, vi prego di mantenere sempre la ferma decisione di “esercitarvi con coraggio e diligenza” (SDL, 2, 31), con la determinazione di continuare ad avanzare. Apprezzo e lodo sinceramente il vostro instancabile impegno quotidiano per kosen-rufu, e vi prego di trasmettere questo mio profondo apprezzamento a ogni persona nelle vostre zone di attività.
Quando incontriamo una persona che sostiene il Sutra del Loto, dovremmo alzarci e riverirla con lo stesso rispetto che mostreremmo a un Budda. Il Daishonin afferma che questo è il contenuto centrale del Sutra del Loto, ed è l’insegnamento più importante che Shakyamuni ha voluto trasmetterci. Teniamolo sempre presente.
Con questo spirito salutiamo dunque i nobili leader di kosen-rufu arrivati qui da ogni parte del mondo, che vanno avanti in perfetto accordo con gli insegnamenti di Nichiren Daishonin.
In occasione dell’ottantesimo anniversario della Soka Gakkai, nel 2010, nell’ambito di un generale progetto di rinnovamento, sono state restaurate e costruite ex novo diverse strutture intorno alla sede della Soka Gakkai a Shinanomachi, Tokyo. Il secondo edificio annesso alla sede della Soka Gakkai è stato ultimato. Inoltre, è stata annunciata la costruzione di un nuovo Centro dedicato ai giovani, nel Kansai. Congratulazioni! Siamo solo all’inizio. Le vere prove devono ancora arrivare. Continuiamo a rafforzare le basi delle nostre organizzazioni in Giappone e nel mondo, discutendo e prendendo decisioni che servono a diffondere ancor più in tutto il mondo il nostro movimento per la pace, la cultura e l’educazione basato sugli insegnamenti buddisti, in modo da rendere certo lo sviluppo di kosen-rufu nell’infinito futuro.
Lottare per il benessere della gente
Attualmente sono impegnato in un dialogo epistolare con l’ex presidente indonesiano Abdurrahman Wahid. Durante i nostri scambi, Wahid mi ha raccontato di essere stato oggetto di molte critiche e attacchi nel corso della sua lunga carriera, e ha osservato che è riuscito a sopportarle solo grazie alla sua forza d’animo e alla convinzione di essere nel giusto. Mi ha detto che non ha paura di nulla, e che il suo scopo è continuare a lottare per il benessere della gente. Nutro la più grande ammirazione per le convinzioni di Wahid. In effetti, tutte le persone di prim’ordine che ho incontrato condividono questa filosofia di grande impegno per il benessere delle persone.
Oggi abbiamo con noi una responsabile dell’Ikeda Kayo-kai della Nuova Zelanda, un paese che si impegna profondamente per la pace. Grazie per essere qui! Un proverbio maori dice: «Qual è la cosa più importante al mondo? Sono le persone comuni! Sono le persone comuni! Sono le persone comuni!». Questo è assolutamente vero. Niente è più grande, più forte della gente. Nelle persone comuni si trovano l’onestà e la verità, e nessuno è più prezioso e degno di rispetto delle donne e degli uomini della nostra magnifica organizzazione, che si stanno dedicando con tutto il cuore a realizzare kosen-rufu.
Il poeta americano Walt Whitman (1819-92), che ho amato leggere fin da giovane, scrive: «Io provengo dal popolo, e avanzo con lo stesso spirito». Per la gente e con la gente; se faremo sempre ritorno a questo punto, saremo in grado di far scaturire una forza e una saggezza illimitate.
Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, ha detto: «La grande terra della Soka Gakkai trabocca del potere che viene dalla gente». Niente supera la forza delle persone comuni che si alzano per difendere la causa della verità e della giustizia. Il potere delle persone comuni ci porta alla vittoria.
Socrate, il grande filosofo dell’antichità, diceva: «Colui che compie le azioni più nobili e utili, quello è il vero vincitore». Pur essendo una persona di profonda integrità, Socrate fu condannato a morte per via di false accuse dovute all’invidia e alla malvagità dei suoi rivali. Socrate non lasciò opere scritte, ma i suoi studenti, tra i quali Platone, si riunirono per annotare i suoi insegnamenti e tramandare il suo nobile spirito ai posteri. Furono i suoi discepoli diretti e quelli delle generazioni successive ad assicurare il suo trionfo finale. La vittoria e la sconfitta nella vita si possono vedere con chiarezza solo a distanza di tempo. Inoltre, dalla prospettiva eterna del Buddismo, le onde incostanti dell’opinione pubblica sono davvero effimere. La nostra missione di kosen-rufu è eterna. È il nobile compito di aprire la via verso la felicità per tutta l’umanità. Noi che camminiamo insieme su questo sentiero di maestro e discepolo, impegnandoci in questa causa, siamo già vincitori e destinati a godere di buona fortuna e a trionfare per l’eternità.
Coraggio invincibile
Oggi la nostra orchestra ci ha regalato un’esecuzione davvero straordinaria. Apprezzo profondamente il vostro impegno. Vorrei condividere con voi le parole che il compositore austriaco Gustav Mahler (1860-1911) rivolse a uno dei suoi studenti: «Abbi coraggio e tieni la testa alta!», «Un futuro luminoso ti attende», «Tutto ciò che serve è il coraggio!».
Coraggio: una qualità cruciale, la più importante di tutte! La fede è un altro modo per definire il coraggio. Alziamoci dunque con determinazione e coraggio. Ripartiamo insieme oggi, puntando all’ottantesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai. Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) sottolineava spesso l’importanza di ricominciare ogni giorno. Vivendo così, con un atteggiamento di profondo rinnovamento e determinazione, ci liberiamo dal senso di delusione e dalla lamentela. Con un passo fermo dopo l’altro, possiamo condurre una vita di nobile missione. Questa è la strada Soka, il sentiero condiviso da maestro e discepolo che si dedicano alla Legge mistica.
Toda disse: «Tutto ciò che sperimentiamo nella nostra vita arriva ad assumere un significato. Ci rendiamo conto che niente, neanche la più piccola cosa, va mai perduta. Questo è il grande beneficio della Legge mistica». Niente, neanche la più piccola cosa va perduta: quanto è vera questa osservazione! Dalla prospettiva della fede, tutto acquista un profondo significato.
Le attività della Soka Gakkai sono una nobile espressione della pratica buddista, in cui pensieri e azioni sono rivolti alla felicità e al benessere degli altri. Potrà accadere, nel nostro vivere sociale, che ci vengono rivolti insulti e abusi, proprio come predetto dal Daishonin. Ma ricordate che la vera forza è in coloro che si impegnano con tutto il cuore sfidandosi fino in fondo.
A volte le guide di Toda erano molto severe. Egli diceva: «Solo chi ha dato tutto se stesso per una causa può comprendere un altro che ha fatto lo stesso». Ora capisco chiaramente cosa intendeva con queste parole. L’impegno altruista è il cuore della Soka Gakkai. L’atteggiamento compiaciuto di chi pensa che qualcun altro debba occuparsi del lavoro più gravoso può avere conseguenze tremende. Dobbiamo agire in prima persona. Dobbiamo dare l’esempio: solo dopo che abbiamo agito noi per primi possiamo sollecitare gli altri a fare lo stesso. Se i responsabili non agiscono in prima persona e scaricano egoisticamente il lavoro più faticoso sugli altri, mineranno le fondamenta della nostra organizzazione. Io mi sono sempre impegnato con tutte le forze. È così che sono riuscito a ottenere ciò che ho realizzato. Fin da giovane ho dedicato la vita a servire il mio maestro. In un’annotazione del mio diario, all’età di ventidue anni, riportai la determinazione che guidava i miei sforzi solitari nel sostenere e assistere Toda, che stava affrontando gravi problemi finanziari: «Continuare a creare grandi onde in movimento con tutta la forza dei “tremila regni in un singolo istante di vita”. Convinzione. In mezzo ai problemi e alle fatiche sopravvivere, vincere e mostrare la prova della vittoria: questa è davvero una sensazione bellissima». Spero che portiate la Soka Gakkai nel futuro, realizzando vittorie tali da togliere il fiato, con tutta la vostra forza e il vostro dinamismo.
In una lettera indirizzata a un pioniere del Kansai, nei primi tempi del nostro movimento, scrissi: «Ti prego di essere un responsabile di cui ci si possa fidare e con il quale sia bello lavorare. Ti prego di essere un responsabile capace di donare alla gente, fin dal primo incontro, gioia e serenità, spazzando via dolore e sofferenza». C’è un detto: «È facile, per un generale, guidare soldati semplici, è difficile invece guidare altri generali». Senza forza e capacità non possiamo trionfare sulle realtà della vita. È molto importante che ci impegniamo a sviluppare le nostre capacità e caratteristiche come responsabili di kosen-rufu, recitando davanti al Gohonzon e adoperandoci per la felicità dei nostri compagni membri. Al contrario, i responsabili che pensano solo a se stessi e manipolano gli altri per i propri fini personali non cresceranno mai; anzi, le loro qualità innate, ristagnando, finiranno per affievolirsi.
A un compagno di fede del Kansai scrissi, su un ventaglio: «Avanza rapido come un falco / potente come una tigre».
Trasformare il veleno in medicina
Vorrei condividere con voi una poesia sulle madri. Nessuno è più nobile e ammirevole di una madre e, nel caso della Soka Gakkai, dei membri della nostra Divisione donne. Sono tutte persone preziose. Lo stimato attore, regista e compositore malese P. Ramlee (1929-73) scrisse: «Madre! Madre! / Sei la regina del mio cuore. / Quando sono triste, / tu mi rallegri. / […] / Qualunque cosa accada, tu sola / illumini la mia vita. / […] / Madre! Madre! / Sei la regina del mio cuore».
Toda una volta disse a un membro che stava affrontando dei problemi personali: «Questo è un momento decisivo. Se rimani saldo nella fede di fronte alle difficoltà, in seguito otterrai grandi benefici. Recita Daimoku fino a quando non riuscirai ad aprire un varco! Questa è un’opportunità per lucidare la tua fede. Se farai questo diventerai capace di trasformare qualunque cosa. Questo è l’insegnamento buddista di “trasformare il veleno in medicina”». In un’altra occasione Toda incoraggiò un membro con problemi economici con queste parole: «Anche se in questo momento ti sembra di aver subito una perdita, se perseveri nella fede sarai in grado di rifarti dieci volte di quella perdita. Nel Buddismo del Daishonin questo significa “trasformare il veleno in medicina”.
La fede è la chiave. Se mantenete una fede forte, sarete sicuramente in grado di adornare la vostra vita con la vittoria. Non avete niente di cui preoccuparvi. Continuate solo a impegnarvi al massimo. Toda raccomandava: «Prendetevi cura dei membri! Conto su di voi! I membri sono i preziosi emissari del Daishonin. Sono Budda che diffondono gli insegnamenti del Daishonin. Fate tutto il possibile per incoraggiarli e sostenerli». Queste sono parole che dovremmo custodire nel profondo del cuore. È essenziale che i responsabili incoraggino e sostengano instancabilmente i membri.
Mia moglie e io prendevamo accuratamente nota di tutte le guide di Toda. Talvolta restavamo alzati anche la notte per trascrivere tutto, a beneficio delle generazioni future. La citazione che vi ho appena riferito ne è un esempio. Ecco con quanta cura abbiamo custodito gli insegnamenti del nostro maestro.
Il potere del dialogo
W.S. Rendra (1935-2009), poeta, drammaturgo e attivista sociale indonesiano nutriva grandi aspettative per il movimento di pace, cultura ed educazione della SGI. Egli sosteneva che portare avanti una lotta significa parlare agli altri, usare la propria voce per trasmettere un messaggio. I responsabili devono parlare con voci vibranti e piene di forza.
«La voce svolge il lavoro del Budda» (BS, 109, 41). Il potere del dialogo è fondamentale. Vi prego di fare del vostro meglio per incontrarvi con gli altri, traendo piacere dalla conversazione e rallegrandovi delle gioie dell’amicizia, offrendo sinceramente il vostro incoraggiamento e sostegno alle persone. Spero che tutti voi vi impegnerete per essere persone calorose e vivaci, capaci di comunicare sinceramente con gli altri.
Adolfo Pérez Esquivel, attivista argentino per i diritti umani e premio Nobel per la pace, disse: «I grandi rivoluzionari sono quelli che prendono l’iniziativa, lavorano per il progresso e lottano per la pace giorno dopo giorno». Le persone che continuano ad agire e continuano a impegnarsi sono coloro che aprono una nuova pagina della storia.
Il dottor Pérez Esquivel, che è un caro amico, ha espresso un’immensa speranza e fiducia nei confronti dei giovani della SGI, in quanto forza positiva di cambiamento del mondo. Il nostro dialogo sarà pubblicato presto.
Di recente, nel campus dell’Università Soka di Hachioji, in Giappone, è stata inaugurata una statua del venerabile poeta indiano Rabindranath Tagore (1861-1941).
Tagore dichiarò: «Più difficile è la prova, più la nostra forza cresce e si diffonde. Ciò che conquistiamo attraverso la sofferenza gradualmente diventa il tesoro del nostro cuore». Ogni volta che affrontiamo con coraggio una sfida, oltrepassando i nostri limiti, possiamo crescere e diventare persone migliori, costruendo un io forte e indomabile.
Il Huainanzi, un classico cinese che viene citato anche dal Daishonin, dice: «Gli astuti prevedono il futuro. I saggi lo preparano». È importante agire e prepararsi in anticipo, mirando alla vittoria futura. Mai essere negligenti o compiaciuti. Noi pratichiamo il Buddismo per il bene del presente e del futuro. Viviamo, dunque, con lo spirito colmo di speranza, ripartiamo sempre da questo momento e avanziamo con lo sguardo rivolto al futuro.
Vorrei concludere il mio discorso citando ancora Toda. Una volta egli incoraggiò un membro che stava lottando contro una malattia: «Da oggi in poi recita davanti al Gohonzon con questa forte convinzione: “I tre ostacoli e i quattro demoni non possono competere con me! Non mi lascerò sconfiggere!”. Coloro che stanno realizzando con coraggio la loro missione per kosen-rufu, non possono fallire».
Toda nutriva un’incredibile convinzione nel potere della fede. Era un grande leader, capace di provare una compassione straordinaria.
Continuiamo a recitare seriamente davanti al Gohonzon, qualunque cosa accada nel corso della nostra vita. Promettetemi di farlo.