Il 3 maggio è il giorno della nomina di Josei Toda (1951) e Daisaku Ikeda (1960) a presidenti della Soka Gakkai. È il giorno in cui la famiglia Soka si unisce per realizzare un ulteriore sviluppo
Il 3 maggio 1951, in occasione della sua nomina a secondo presidente, Toda dichiarò che avrebbe fatto sì che prima della sua morte 750.000 famiglie aderissero alla Soka Gakkai. Così avvenne.
Il 3 maggio 1960, il giorno della sua nomina a terzo presidente, Ikeda affermò che entro il 1964, sesto anniversario della morte del suo maestro Toda, le famiglie aderenti alla Soka Gakkai sarebbero arrivate a tre milioni. L’obiettivo fu raggiunto nel 1962.
Il 3 maggio 1964 Ikeda fissò una nuova meta per i successivi sette anni: sei milioni di membri in Giappone. Dopo due anni la Soka Gakkai festeggiò questo incredibile risultato. Tutto questo fu possibile grazie agli sforzi instancabili del presidente Ikeda, insieme a tantissimi membri che hanno fatto proprio lo spirito di maestro e discepolo.
Inoltre, nel 1988, per tributare un profondo ringraziamento al Gruppo donne, che più di ogni altro ha contribuito alla crescita della Soka Gakkai, sensei ha istituito il 3 maggio anche come “Giorno delle madri Soka”.
Oggi il 3 maggio è celebrato in tutto il mondo. In Italia stiamo puntando al 18 novembre 2018 con lo scopo di raggiungere 20.000 membri giovani. Per celebrare il 3 maggio si stanno svolgendo in ogni zona delle splendide attività dedicate in particolare ai giovani.
In queste pagine ripercorriamo alcuni eventi nella storia del movimento di kosen-rufu legati al 3 maggio. Con il desiderio di ispirarci allo spirito di questo giorno così importante e alle guide del nostro maestro, pubblichiamo un ampio estratto di una recente lezione di sensei dal titolo Lo spirito di non arrendersi. Come afferma sensei in questa lezione: «La vittoria di domani sta nel nostro spirito di non arrendersi» (pag. 26).
Di seguito, una parte della dichiarazione di Toda in occasione della sua nomina a secondo presidente
«Se la nostra mente è la stessa del Budda e noi desideriamo dedicarci sinceramente alla causa di kosen-rufu, spinti da un amore sincero per gli esseri umani, dobbiamo necessariamente sviluppare l’azione di shakubuku, la via migliore per realizzare la felicità individuale e contemporaneamente dare un contributo alla prosperità della nazione.Ritengo che lo shakubuku sia la più nobile forma di pratica buddista.
Dato che lo shakubuku mira alla felicità di tutti gli esseri umani e rappresenta il concetto buddista della salvezza, manifesta la condizione vitale del Budda. Coloro che si dedicano a questa attività non dovrebbero mai dimenticare che la loro azione è un atto di compassione. Shakubuku non equivale a sostenere un dibattito religioso, né mira ad accrescere il numero dei seguaci in modo strumentale. È invece il modo più diretto per mettere in pratica la compassione di Nichiren Daishonin, e ci consente di agire esattamente come fece lui, come persone che dal Budda hanno ricevuto un compito.
Non bisogna mai dimenticare questo atteggiamento essenziale. Sulla base di questa convinzione ho deciso di promuovere una grande campagna di shakubuku. […] Ripensando a tutto questo, possiamo trovare nei sette secoli passati un’organizzazione come la Soka Gakkai? C’è forse mai stato qualcosa di simile? […] Nel corso della mia esistenza convertirò settecentocinquantamila famiglie. Se alla fine della mia vita non sarò stato in grado di raggiungere lo scopo che oggi ho dichiarato davanti a voi, non celebrate il mio funerale, ma gettate semplicemente le mie ceneri nella baia di Shinagawa, avete capito?» (D. Ikeda, Il mondo del Gosho, pagg. 41-42).
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3 maggio 1960 – Nomina di Daisaku Ikeda a terzo presidente
«Il 3 maggio 1960 si tenne la ventiduesima riunione di primavera della Soka Gakkai, durante la quale Shin’ichi Yamamoto fu nominato terzo presidente. Gli occhi di oltre ventimila membri erano tutti rivolti su di lui. Shin’ichi alzò lo sguardo verso il ritratto di Toda che era stato appeso al di sopra del palco degli oratori. Ebbe la sensazione che il suo maestro gli sorridesse. Guardando ancora una volta il ritratto sentì di avere gli occhi bagnati di lacrime. Avanzò verso il palco, sforzandosi di contenere quell’emozione tanto intensa: “Nonostante la mia giovane età, da oggi assumerò la guida del nostro movimento come rappresentante dei discepoli del presidente Toda e avanzerò insieme a voi verso la concreta realizzazione di kosen-rufu…” La sua voce vibrava di forza e dignità. Era il ruggito di un leone, che segnava l’alba di una nuova fase nella diffusione della Legge. I membri espressero con i loro applausi il desiderio di prendere parte all’impresa. Fu il momento di una nuova partenza, il momento in cui il vascello della Soka Gakkai prendeva il largo per affrontare il vasto oceano della pace mondiale e della felicità del genere umano» (RU, 12, 368-370).
La nomina di Daisaku Ikeda a terzo presidente ha spalancato l’era di kosen-rufu nel mondo. In ogni paese sono emersi pionieri che, seguendo la determinazione e la convinzione del maestro, hanno creato un’onda di dialoghi per diffondere il messaggio umanistico del Buddismo.
Nelle pagine del suo diario Ikeda scrive:
«Sono stato nominato terzo presidente della Soka Gakkai. Ero un po’ stanco già dalla notte scorsa. Ho immaginato come si sarebbe rallegrato il mio maestro. Solenne, serio. Darò inizio alla battaglia della mia vita per la diffusione della Legge, trascendendo la vita e la morte. I miei compagni membri della Gakkai, i miei amici, erano davvero felici per me. Devo assumere la guida di kosen-rufu in un modo che si confà a un generale, a un essere umano e a un giovane»
(Diario giovanile, 3 maggio 1960, pag. 846).
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3 maggio 1979 – Dimissioni di Daisaku Ikeda
A diciannove anni dalla sua nomina a terzo presidente qualche giorno prima della consueta riunione del 3 maggio, Daisaku Ikeda si dimise a causa delle pressioni del clero e di alcuni responsabili che avevano tradito la Gakkai. Da quel momento ha mantenuto la carica di presidente della Soka Gakkai Internazionale.
Anche nel volume 30 de La nuova rivoluzione umana racconta di quel periodo, in particolare nel capitolo La grande montagna, dove scrive:
«Con lo sguardo rivolto al futuro, Shin’ichi era profondamente preoccupato. Sua moglie Mineko lo attendeva sorridente nell’ingresso. Shin’ichi entrò in casa e Mineko gli versò una tazza di tè. “Oggi è terminato il mio incarico di presidente”.
Sentendo quelle parole, la moglie sorrise facendo un segno di assenso con il capo. “Quanti sforzi hai fatto per un periodo così lungo! Sono felice che tu non ti sia rovinato la salute, che tu stia bene. D’ora in poi potrai incontrare molti più membri. Potrai andare anche da quei compagni di fede che abitano in tanti paesi del mondo. Finalmente sarai molto più libero. Potrai fare tutto il lavoro a cui vorrai dedicarti”. A Shin’ichi sembrava come se una luce avesse illuminato il suo cuore. Erano trascorsi diciannove anni dall’insediamento alla presidenza, quando sua moglie gli disse che considerava quel giorno come un funerale per la famiglia Yamamoto. In tutti quegli anni sua moglie l’aveva sostenuto e aveva lottato insieme a lui con tutte le forze. Mineko conosceva bene la decisione di Shin’ichi di intraprendere finalmente i viaggi per la pace finalizzati alla realizzazione di kosen-rufu nel mondo. Pensando all’importanza di avere una compagna di fede che lottava al suo fianco, Shin’ichi provava per lei una profonda gratitudine» (NR, 609, 35).
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Il giorno delle madri Soka
Riconoscendo che la crescita della Soka Gakkai era in gran parte dovuta agli sforzi del Gruppo donne – le “madri di kosen-rufu” -, il 27 aprile 1988, alla prima riunione nazionale delle responsabili di gruppo donne, il presidente Ikeda propose che il 3 maggio fosse designato anche come il giorno delle madri della Soka Gakkai.
In quell’incontro propose inoltre una nuova bandiera per il Gruppo donne, caratterizzato dai colori rosso, giallo e blu, a simboleggiare armonia e vittoria (rosso); gloria e intelletto (giallo); spirito di ricerca e fortuna (blu).
Nel febbraio 2009, nel poema Una sinfonia di grandi e nobili madri, Ikeda paragona le madri Soka al sole più luminoso. Scrive:
«L’ottantesimo anniversario della Soka Gakkai / è stato vittorioso grazie alle preghiere delle madri! / I cinquant’anni di sforzi tenaci da parte dei tre presidenti / sono stati trionfanti grazie alle preghiere delle madri! / “Mamma”/ significa “mai sconfitta”. / È un’altra parola per indicare una persona / che sicuramente alla fine vincerà.»
(NR, 421, VI).
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3 maggio 2001 – Inaugurazione dell’Università Soka in America
Il presidente Ikeda aveva coltivato da molti anni il sogno di aprire una Università Soka in America, per creare una culla mondiale della cultura umanistica.
In occasione dell’inaugurazione della SUA, alla quale parteciparono studenti e importanti accademici di tutto il mondo, Joseph Rotblat, premio Nobel per la pace, inviò una lettera:
Caro presidente Ikeda,
Le scrivo per congratularmi con Lei in occasione dell’inaugurazione della Soka University of America, la realizzazione di uno dei suoi sogni.
Lei è ammirato in tutto il mondo per il suo impegno incessante per la creazione di una pace universale e l’affermazione di una cultura di pace. È importantissimo che il concetto di cultura di pace permei le generazioni dei giovani; ciò può essere realizzato attraverso l’educazione, quel genere di educazione – per citare le sue stesse parole – che coltiva l’amore per l’umanità, sviluppa il carattere e fornisce le basi per la realizzazione della pace. L’Università Soka in America ha il compito di fornire questo genere di educazione e quindi è parte integrante dell’impegno di tutta la sua vita.
Le esprimo i miei migliori auguri per il successo di questo prezioso centro educativo.
Cordialmente, Joseph Rotblat
(cfr. NR 239, 5)
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3 maggio 2018 – La campagna Io sono Shin’ichi Yamamoto in Italia
L’obiettivo attorno al quale ci siamo uniti come Soka Gakkai italiana mirando al 18 novembre 2018, è il raggiungimento di ventimila membri giovani.
Il 3 maggio è una tappa importante verso la realizzazione di questo obiettivo. Le meravigliose riunioni giovani tenutesi per il 16 marzo, hanno visto la partecipazione di oltre 10.000 giovani in tutta Italia, grazie alla collaborazione di tutti!
Adesso, facendo nostro lo spirito del 3 maggio, in ogni zona di Italia stiamo dando vita a tante iniziative volte alla crescita dei giovani. Alla base di queste attività c’è il desiderio che tanti, tantissimi giovani possano fare la propria rivoluzione umana e riempire la loro vita di benefici!
Nel fine settimana del 5 e 6 maggio si svolgono cerimonie “speciali” del grande voto di kosen-rufu dedicate in particolare ai giovani. Congratulazioni a tutti! Inoltre, in ogni settore d’Italia fervono i preparativi per degli incontri dedicati ai giovani che desiderano conoscere il Buddismo di Nichiren Daishonin. L’obiettivo è riunire 15.000 giovani in tutta Italia, con la collaborazione di giovani e adulti.
Il presidente Ikeda ci trasmette con sempre maggior vigore che lo spirito del 3 maggio vive in un fresco rinnovamento della fede. È il momento per determinare profondamente di realizzare brillanti realizzazioni nella propria vita e nel movimento di kosen-rufu. Non c’è gioia più grande di sfidarsi insieme ai propri amici e conseguire una vittoria dopo l’altra.
La campagna verso i 20.000 giovani prosegue per tappe che corrispondono ad alcune date significative
nella storia della Soka Gakkai
Le prossime tappe
3 maggio
Giorno della Soka Gakkai
4 e 9 giugno
Fondazione Ikeda kayo-kai (2008) e Gruppo donne (1951)
11 e 19 luglio
Fondazione dei Gruppi giovani uomini e giovani donne (1951)
24 agosto
Daisaku Ikeda entra a far parte della Soka Gakkai (1947)
18 novembre
5° anniversario dell’apertura del Kosen-rufu Daiseido
«La causa principale di una nuova vittoria è la vittoria stessa. Vincere, vincere e ancora vincere: questo è il ritmo con cui avanza la Soka Gakkai»
(D. Ikeda, NRU, vol. 30, cap. 5, p.ta 40)
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5 maggio – giorno dei successori
Nel 1976 il presidente Ikeda propose di istituire il 5 maggio – che in Giappone è il giorno dei bambini – come giorno dei successori della Soka Gakkai. In Italia, il 5 maggio 2012 è stato fondato il Gruppo futuro.
Nel volume 30 de La nuova rivoluzione umana, Daisaku Ikeda scrive: «Il 5 maggio era il giorno dei successori della Soka Gakkai. […] Shin’ichi desiderava ardentemente incontrare i membri del Gruppo futuro. Era suo desiderio far crescere queste giovani promesse trasmettendo tutto il suo spirito, per poter affidare loro le sorti del ventunesimo secolo. Appena entrò in sala, i bambini e le bambine gli consegnarono in dono un elmetto di carta. Durante la cerimonia Shin’ichi disse: “Voi siete i giovani arbusti che, piantando le radici nella terra, crescerete fino a diventare grandi alberi. I giovani arbusti hanno bisogno di sostegno e necessitano di acqua. Per farli crescere sono indispensabili molti sforzi. Sappiate che vostro padre e vostra madre per farvi crescere si stanno impegnando, giorno dopo giorno, in modo inimmaginabile nella dura realtà della vita quotidiana. Il requisito più importante per un essere umano è lo spirito di gratitudine. […] Vi prego di crescere come grandi alberi di kosen-rufu, studiando sodo, con perseveranza, senza dimenticare mai di crescere voi stessi nel mondo della fede”» (NRU, vol. 30, cap. 3, p.ta 30).