Suzanne Pritchard e Hideaki Takahashi incoraggiano i membri europei ad accumulare cause di felicità offrendo un contributo per il progresso di kosen-rufu con «lo stesso cuore e lo stesso spirito del nostro maestro». E ricordano come la pratica e le testimonianze tangibili «possono diventare i mezzi con i quali dare speranza e gioia alle persone intorno a noi»
Vivissime congratulazioni a tutti i preziosi membri d’Europa per l’inizio di quest’”Anno della vittoria per una SGI dei giovani”.
Vi ringraziamo immensamente per i magnifici sforzi che avete sostenuto nel 2012. Con il saldo sostegno del presidente della SGI Daisaku Ikeda e della signora Kaneko Ikeda, ancora una volta abbiamo visto la diffusione degli insegnamenti umanistici del Buddismo. Grazie agli incoraggiamenti del presidente Ikeda e al vostro meraviglioso impegno il nostro movimento è notevolmente cresciuto e ancora più persone stanno trasformando la loro vita, contribuendo alla felicità delle loro famiglie e comunità in tutta Europa.
Basandoci sulla preghiera di realizzare l’ideale di kosen-rufu, al quale il presidente Ikeda ha dedicato la vita, anche noi siamo determinati a effettuare insieme a voi una nuova partenza in quest’anno costellato di anniversari ed eventi significativi.
Nel 2013 cadrà il settecentosessantesimo anniversario della fondazione dell’insegnamento di Nichiren Daishonin (1253), l’ottantacinquesimo anniversario della conversione al Buddismo di Nichiren Daishonin del primo e del secondo presidente della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda (1928) e il settantesimo anniversario del loro arresto per aver rifiutato di scendere a compromessi rispetto alle loro convinzioni (1943). Inoltre quest’anno vedremo anche il completamento della nuova sede della Soka Gakkai.
Quando fu presentato il progetto per la realizzazione di questo edificio per kosen-rufu nel mondo, il presidente Ikeda dichiarò: «Il famoso architetto americano Frank Loyd Wright (1867-1959) disse: “Una grande architettura è la maggior prova della grandezza umana”. Gli edifici della Soka Gakkai sono aurei castelli di maestro e discepolo, simboli della nostra incrollabile unità».
La tecnologia architettonica impiegata per costruire le fondamenta dell’edificio è tale che, anche in caso di terremoto, questo edificio rimarrà “incrollabile”. Tuttavia, il presidente Ikeda afferma che la cosa più importante è che ciascuno di noi costruisca un incrollabile castello di kosen-rufu nella propria vita. «Il poeta americano Henry Wadsworth Longfellow (1807-1882) scrisse: “Continuate a costruire e a rendere bello e imponente il vostro castello”. Mia moglie e io stiamo pregando ogni giorno affinché tutti voi possiate costruire magnifici castelli di vittoria nelle vostre famiglie, nel posto di lavoro, nelle vostre comunità e nella vita personale».
Lo scorso luglio il Comitato europeo dei giovani composto dai rappresentanti della Divisione giovani dei vari paesi europei ha invitato ogni persona a unirsi a loro per rispondere al maestro intraprendendo, fino al 18 novembre 2013, una “campagna della prova concreta”, grazie alla quale costruire nel cuore di ognuno il proprio “incrollabile” castello di kosen-rufu.
Quali sono i punti importanti da tenere a mente per la nostra “campagna personale della prova concreta”? Prima di tutto, come sentiamo dire spesso, “tutto inizia dalla preghiera”. A questo proposito Daisaku Ikeda afferma: «Pregare per la realizzazione di kosen-rufu è la chiave di tutto. Con questo intendo una preghiera pervasa dal voto di sostenere e proteggere la Soka Gakkai – l’organizzazione che compie il mandato del Budda – e di contribuire al suo brillante sviluppo; una preghiera basata sullo spirito vincente del Buddismo, così da poter mostrare la prova concreta della grandezza di questa Legge nelle nostre vite […]. Questo tipo di preghiera è fondamentale» (NR, 402, 6).
In altre parole un punto cruciale è se la nostra determinazione mira unicamente alla soddisfazione dei nostri desideri individuali oppure si basa sul desiderio di ispirare chi ci circonda offrendo la prova concreta del potere di una persona comune che si basa sulla Legge mistica.
Un secondo fattore è l’azione. Naturalmente l’azione concreta per realizzare i nostri scopi è necessaria ma, “per trasformare l’impossibile in possibile”, è della massima importanza accumulare fortuna compiendo azioni per il progresso di kosen-rufu con lo stesso cuore e lo stesso spirito del maestro.
Recitare Daimoku e studiare non sono fini a se stessi. Lo scopo della recitazione e dello studio è di riuscire a compiere azioni illuminate nella società. E l’azione più illuminata di tutte consiste nell’impegnarsi affinché anche altre persone si risveglino al proprio potenziale di Budda e creino un legame con questo Buddismo. Nichiren Daishonin afferma: «Niente vale più della prova concreta» (L’insegnamento, la pratica e la prova, RSND, 1, 424) e: «Alla luce di ciò possiamo dedurre che, quando il Sutra del Loto viene esposto da una persona in grado di esibire adesso una prova chiaramente visibile, ci saranno anche persone che crederanno» (Lettera a Horen, RSND, 1, 455).
Il termine giapponese per “beneficio” è kudoku. Il carattere ku significa “cancellare il male” e il carattere doku significa “realizzare il bene”. Portando avanti la nostra pratica buddista per la felicità nostra e degli altri possiamo “cancellare il male” del nostro dubbio fondamentale, ovvero la mancanza di fede nella natura di Budda di tutte le persone, e di conseguenza realizzare il “bene” della prova concreta. Nel Buddismo di Nichiren Daishonin ci sono due tipi di beneficio. Uno è il beneficio invisibile, cioè la nostra rivoluzione umana, la costruzione di una condizione vitale alta e felice. L’altro è il beneficio visibile, che appare come conseguenza diretta di questo cambiamento interiore e si manifesta sotto forma di prova concreta tangibile.
Man mano che sempre più persone riescono a realizzare una prova concreta, i loro benefici invisibili, cioè l’innalzamento della loro condizione vitale, avranno un impatto positivo diretto sul loro ambiente. Molti paesi in Europa e nel mondo continuano a vivere grandi difficoltà dovute alla peggiore crisi economica mai vista dopo la grande depressione degli anni ’30, molte comunità sono devastate dai conflitti e dalla disgregazione familiare, molte persone stanno lottando contro la malattia e l’infelicità; perciò la nostra pratica e la nostra prova concreta possono diventare i mezzi con i quali dare speranza e gioia alle persone intorno a noi. Inoltre, vedendo gli effetti della nostra pratica, molti altri saranno ispirati a unirsi a noi.
Daisaku Ikeda afferma: «Nel suo trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese un viaggiatore e la persona che lo ospitava discutono su come affrontare le catastrofi naturali e i disastri che a quell’epoca imperversavano nel paese affliggendo la popolazione intera. L’interazione con il padrone di casa, un amico della “stanza delle orchidee” [che indica la dimora di una persona virtuosa, n.d.r.] ispira e spinge il viaggiatore a unirsi a lui in sforzi volti a cambiamenti positivi. […] Dando la possibilità a sempre più persone di stabilire un legame con il Buddismo di Nichiren, e costruendo e ampliando la rete di solidarietà degli “amici della stanza delle orchidee”, la rete di felicità e i tesori del cuore per sé e per gli altri si espanderanno sempre di più e dureranno in eterno» (NR, 501, 5).
Alla sessantunesima riunione dei responsabili di Centro, nella quale è stato annunciato il tema dell’anno per il 2013, sono state lette queste parole del presidente Ikeda: «I Budda sono chiamati con vari titoli elogiativi, per esempio “vincitore in battaglia”, “il supremo”, “colui che vince sulle avversità”, “conquistatore di Mara” (che rappresenta le funzioni demoniache), “il valoroso”, “grande eroe”. Il Daishonin scrive: “Coloro che credono nel Sutra del Loto conseguiranno sicuramente la Buddità” (GZ, 1123). I Budda e i bodhisattva siete voi, tutti voi che abbracciate, pregate e propagate la Legge mistica. Di conseguenza è impossibile che siate sconfitti. Voi avete il potere di superare assolutamente qualsiasi difficoltà e qualsiasi attacco da parte delle funzioni demoniache e degli ostacoli. Voi potete vincere senza alcun dubbio. Vi prego di credere in questo».
Per rivitalizzare la società e garantire l’espansione futura di kosen-rufu è essenziale permettere ai giovani di formare un legame con il Buddismo e creare un ambiente in cui possano fiorire. Il presidente Ikeda ha dedicato la vita a questo e continua a lavorare instancabilmente per creare un flusso di giovani successori, che saranno i futuri leader di kosen-rufu.
Nel suo messaggio al corso giovani della SGI in Giappone del 2012 ha detto: «I giovani che praticano la Legge mistica hanno la capacità di far risplendere la propria vita di ineguagliabile nobiltà. Sanno affrontare e superare qualsiasi sofferenza e trasformare in positivo ogni sfortuna, secondo il principio buddista di “trasformare il veleno in medicina”. Sono capaci di infondere coraggio e speranza in coloro che incontrano e, nella terra della loro missione, possono costruire un regno umanistico di pace, felicità e prosperità. Questo è l’incredibile potere che i giovani della Soka Gakkai possiedono. Sono nato in questo mondo per aprire la strada alla vittoria della gioventù, che io amo con tutto il cuore. Per questo ho lottato e superato ogni ostacolo. Vedere le vostre magnifiche vittorie, miei giovani amici, è il mio orgoglio, il coronamento vittorioso della mia vita».
Quest’anno ci sarà anche un’importante data per l’Europa, il quarantesimo anniversario della fondazione da parte del presidente Ikeda della Conferenza europea della Soka Gakkai. Nel romanzo La nuova rivoluzione umana che descrive lo sviluppo della Soka Gakkai e della SGI, Ikeda – che vi appare con lo pseudonimo di Shin’ichi Yamamoto – ricorda i suoi pensieri e i suoi ideali di quel tempo: «Considerando le future prospettive di kosen-rufu a livello mondiale, Shin’ichi aveva suggerito l’istituzione della Conferenza europea della Soka Gakkai, con il compito di operare come un’alleanza umanistica su base europea. Per di più, a quel tempo il processo di unificazione era un importante tema al centro del dibattito sociale e politico per il futuro dell’Europa. In tal senso la formazione della Conferenza europea della Soka Gakkai come lega spirituale dedita alla felicità e alla pace dell’umanità era un importante passo in quella direzione» (NRU, vol. 17, pag. 232).
La Conferenza europea fu fondata a Parigi nel 1973 e a presiederla fu Eiichi Yamazaki, che è stato a lungo presidente europeo della SGI. Nella Nuova rivoluzione umana Ikeda ricorda le parole di Yamazaki nella riunione inaugurale: «I membri di ciascun paese hanno il presidente Yamamoto come loro maestro. I legami di maestro e discepolo nel Buddismo sono immutabili. Vorrei perciò chiedere al presidente Yamamoto di accettare la posizione di presidente onorario della Conferenza Europea della Soka Gakkai» (Ibid., pag. 233).
E il presidente Ikeda rispose così: «Dato che è un vostro desiderio – disse Shin’ichi – accetto e prometto di sostenervi dietro le quinte. […] La creazione di questa Conferenza europea, la prima del suo genere nel mondo, è la prova che voi tutti siete pionieri nella grande impresa di realizzare un mondo pacifico nel ventunesimo secolo, e per tutta l’eternità. C’è un proverbio che dice: “Se scavi sotto i tuoi piedi, troverai una sorgente”. Anche la pace inizia nel nostro ambiente più prossimo. In altre parole, dovete creare un regno armonioso di amicizia e fiducia nel microcosmo della vostra organizzazione. Da lì potrete influenzare il vostro paese e l’Europa intera. Questa è la vera visione di kosen-rufu. Spero che affronterete come potenti leoni qualsiasi sfida, con orgoglio, coraggio, compassione e una sana filosofia”» (Ibid., pp. 233-235).
Nelle sue lezioni sullo scritto di Nichiren Daishonin L’eredità della legge fondamentale della vita il presidente Ikeda descrive la relazione eterna di maestro e discepolo e il loro voto di «impegnarsi insieme per realizzare la più profonda aspirazione degli esseri umani e della vita, e cioè l’Illuminazione e la felicità per se stessi e per gli altri».
Afferma inoltre: «Nel Buddismo un vero maestro è colui che ci permette di ricordare questa aspirazione. Un vero discepolo è colui che segue l’insegnamento del maestro; è una persona che capisce che questa massima e profonda aspirazione appartiene a entrambi e, convinto dal profondo del cuore che così è veramente, agisce in accordo con gli insegnamenti del maestro».
Insieme al nostro maestro consideriamo quest’anno come l’occasione di costruire castelli incrollabili di kosen-rufu nei nostri cuori, nei nostri luoghi di attività e nella nostra società, mettiamoci energicamente in azione con lo stesso spirito che esprime questa poesia del presidente Ikeda:
Adesso è il tempo di alzarci,
adesso è il tempo di metterci in moto,
e insieme
realizzare decisi
una vita di vittoria.
Hideaki Takahashi, presidente della SGI-Europa
Suzanne Pritchard, responsabile della Divisione donne e giovani donne europea