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Un io forte e invincibile - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:52

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Un io forte e invincibile

«Noi sosteniamo la salda filosofia di vita del Buddismo di Nichiren per sviluppare un io forte e invincibile», scrive Ikeda in questo saggio dedicato a donne e giovani donne. Iniziando a praticare il Buddismo durante la giovinezza si impara a superare gli ostacoli e ad assaporare una felicità senza pari

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«Noi sosteniamo la salda filosofia di vita del Buddismo di Nichiren per sviluppare un io forte e invincibile», scrive Ikeda in questo saggio dedicato a donne e giovani donne. Iniziando a praticare il Buddismo durante la giovinezza si impara a superare gli ostacoli e ad assaporare una felicità senza pari

Realizzeremo la nostra missione.
Unitevi a noi nella cittadella eterna
esistenza dopo esistenza,
e fate sì che i fiori di ciliegio
della giovinezza
sboccino in meravigliosa profusione.

Questi sono versi della canzone della Divisione giovani donne della Soka Gakkai Fiori di ciliegio della giovinezza, che fu eseguita per la prima volta al Centro culturale Tachikawa di Tokyo il 16 marzo 1978. È una canzone ottimista che celebra la vita delle giovani donne che si dedicano alla missione estremamente nobile di kosen-rufu.
Nel periodo in cui questa canzone fu presentata, membri egoisti del clero della Nichiren Shoshu ed ex responsabili che avevano tradito la Soka Gakkai stavano cospirando in segreto contro la nostra organizzazione. Quanto erano pure e forti nella fede rispetto a loro le nostre giovani donne!
Quando fu scritta la nuova canzone, offrii numerosi suggerimenti sia per la musica che per le parole, in risposta all’impegno sincero delle giovani donne. Una volta completata, Fiori di ciliegio della giovinezza divenne un tributo musicale al legame indistruttibile tra maestro e discepolo. Ho creduto con determinazione che finché i membri della Divisione giovani donne avessero continuato a elevare la loro voce in un canto gioioso, il nostro movimento si sarebbe sviluppato all’infinito.
Oggi, a trentasei anni dalla prima esecuzione di questa canzone, le giovani donne di quell’epoca sono straordinarie responsabili, attive in prima linea nelle loro comunità e nella società con impegno incrollabile verso kosen-rufu. La loro esistenza risplende di fortuna e saggezza. Continuando a far sbocciare nel loro cuore i vivaci fiori di ciliegio della giovinezza, stanno trasmettendo calore e incoraggiamento alle giovani donne, come se fossero sorelle o figlie. Ciò suscita in me una gioia immensa.
Una targa che reca incise le parole di Fiori di ciliegio della giovinezza adorna l’atrio del Centro delle giovani donne a Shinanomachi (Tokyo).
L’ardente desiderio di contribuire a kosen-rufu continua a vivere nei cuori delle giovani donne in tutto il mondo.

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Il 4 giugno è la giornata internazionale dell’Ikeda Kayo-kai. In questa stessa data nel 2009, mia moglie e io visitammo per la prima volta il Centro delle giovani donne appena inaugurato a Tokyo, e partecipammo a una riunione commemorativa con le rappresentanti delle Divisioni donne e giovani donne. In quell’occasione offrii alla Divisione giovani donne cinque eterne linee guida [Esse sono: 1. Siate un sole gioioso di felicità; 2. Studiate la suprema filosofia della vita; 3. Vivete la vostra giovinezza senza mai farvi sconfiggere; 4. Dialogate per promuovere l’amicizia e gli idea­li umanistici; 5. Aprite il cancello dell’eterna vittoria di maestro e discepolo; vedi NR, 485, 16, n.d.r.].
La vita è una lotta, in fin dei conti una lotta con se stessi. Trionferemo sulle nostre debolezze oppure no? Questo è ciò che determina la nostra felicità o infelicità. Ecco perché, a prescindere dalle difficoltà o dal karma con cui potremmo confrontarci, non dobbiamo mai permettere di farci sconfiggere. Noi sosteniamo la salda filosofia di vita del Buddismo di Nichiren per sviluppare un io forte e invincibile. Lo scopo di praticare il Buddismo durante la giovinezza è quello di superare tutti gli ostacoli e assaporare nella vita una felicità senza pari. Vorrei che tutte le giovani donne, senza eccezione, scrivessero liberamente la loro personale storia di felicità e vittoria in qualità di entità radiose e pure della Legge mistica.
In quel giorno di quattro anni fa parlai di queste cose in un’atmosfera amichevole, come in famiglia. Ricordo ancora che le giovani donne cantarono meravigliosamente Il voto dell’Ikeda Kayo-kai. Col passare degli anni la rete delle nostre giovani donne, soli di felicità, continua a crescere e a risplendere con sempre maggiore luminosità. Anche quest’anno ho ricevuto relazioni sulle riunioni del gruppo Kayo-kai che si sono tenute in tutto il mondo in un’atmosfera allegra e vivace.
Nichiren Daishonin scrive a una discepola: «Tu, una donna, hai ereditato la vita del Sutra del Loto. Infatti hai ereditato la vita dei genitori di Shakyamuni, Molti Tesori e di tutti i Budda delle dieci direzioni. C’è qualcun altro in tutto il paese di Jampudvipa che goda di tanta fortuna?» (Cenni sul capitolo “Affidamento” e su altri capitoli, RSND, 1, 815). Sta dicendo che le donne che abbracciano la fede nella Legge mistica ereditano la suprema fonte perenne della vita – cioè Nam-myoho-renge-kyo – che è l’origine di tutti i Budda.
Nella palude fangosa della società, i membri della Divisione giovani donne fanno risplendere la propria esistenza simili a bellissimi fiori di loto, infondendo speranza e ispirazione. Mostrano una dedizione straordinaria e potrebbero incontrare molte sfide, ma è proprio questo il motivo per cui sono in grado di accumulare giorno dopo giorno infiniti tesori del cuore e di godere di un’esistenza di grandissimi benefici nel mondo.

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Umeko Tsuda (1864-1929) fu un pioniere dell’educazione femminile in Giappone [fondò la Joshi Eigaku Juku: Scuola inglese femminile; antesignana dell’attuale Tsuda College, un importante collegio femminile giapponese, n.d.r.]. Alla fine del diciannovesimo secolo, un periodo di grande cambiamento in Giappone, Tsuda dichiarò: «Le donne devono vedere i loro diritti salvaguardati e rappresentare un’influenza benefica nella società».
Le donne svolgono un ruolo importante nell’alimentare la vita, proteggere la famiglia, sostenere la società e illuminare il mondo. Gruppi e organizzazioni che rispettano le opinioni delle donne e fanno buon uso della loro saggezza prospereranno e fioriranno all’infinito. Anche Tsunesaburo Makiguchi, primo presidente della Soka Gakkai e fondatore dell’educazione Soka, fu ispirato dalla forza e dal potenziale delle donne. Ecco perché, da giovane educatore, istituì una scuola femminile per corrispondenza.
Il 10 giugno è la giornata della Divisione donne della Soka Gakkai. In quel giorno del 1951 fu inaugurata la Divisione donne e i suoi membri entrarono energicamente in azione al fianco del secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda. Egli disse alle persone riunite: «Desidero che sappiate che le donne che sostengono la Legge mistica sono le più nobili ed encomiabili. Vi prego di continuare a impegnarvi insieme a me affinché in futuro possiamo mostrare ad altri quale meravigliosa prova concreta abbiamo realizzato praticando la Legge mistica».
Nel 1951 stava infuriando la guerra in Corea (1950-53). Alla riunione inaugurale, una donna originaria della Corea espresse la sua ferma determinazione di dedicare la propria vita a kosen-rufu e condivise il proprio desiderio di vedere la pace nella sua patria e la felicità dei suoi compagni coreani.
Da allora sono passati sessantadue anni. Oggi, nella Corea del Sud, gli esemplari contributi dei membri delle Divisioni donne e giovani donne, in qualità di cittadine, hanno fatto fiorire legami di amicizia e fiducia nelle loro comunità e società.

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Una delle discepole del Daishonin, Nichimyo [nota anche come la madre di Oto, n.d.r.], fece visita al Daishonin durante il suo esilio sull’isola di Sado. Si era separata dal marito e stava crescendo da sola la figlioletta Oto. Il Daishonin inviò alla sincera discepola le seguenti parole di incoraggiamento, sicuramente ben note a molte di voi: «In una battaglia il generale è l’anima per i soldati e se il generale si perde di coraggio, i soldati diventeranno codardi» e «Più forte è la fede, maggiore è la protezione degli dei» (La supremazia della Legge, RSND, 1, 545).
Alcune di voi forse hanno pensato che queste parole fossero dirette a un discepolo uomo, essendo parole forti e vigorose. Il Daishonin, però, nutriva il più alto rispetto per l’eccezionale forza delle donne. Concesse persino il titolo onorifico di “Sapiente Nichimyo” a questa intrepida donna. E, come vediamo, espresse una fiducia assoluta in lei come “generale”, o grande ­leader, nella lotta per kosen-rufu. In questi passi il Daishonin sembra dichiarare a gran voce: «Osservate le mie ammirevoli e coraggiose discepole!», «Divinità celesti, vi prego di lodare e proteggere questa devota praticante e sua figlia!».
Considero queste parole di incoraggiamento indirizzate dal Daishonin a Nichimyo un’espressione della sua volontà, in qualità di Budda dell’Ultimo giorno della Legge, di proteggere e sostenere con determinazione tutti i membri delle Divisioni donne e giovani donne della SGI.

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L’altro giorno mia moglie mi ha letto una lettera proveniente da un membro di Yokohama, nella prefettura di Kanagawa, dove lei il 27 maggio 1979 aveva partecipato a una riunione generale della Divisione donne, poche settimane dopo le mie dimissioni da terzo presidente della Soka Gakkai. La donna aveva accolto mia moglie alla riunione con toccante sincerità.
Nella loro discussione mia moglie e le altre donne presenti si trovarono d’accordo sul fatto che, finché avessero continuato a praticare con forza in seno alla Soka Gakkai, erano certe di diventare felici. Anche questa responsabile della Divisione donne si è sinceramente impegnata per kosen-rufu negli ultimi tre decenni con lo stesso spirito incrollabile. Non un solo membro presente quel giorno ha abbandonato la Soka Gakkai; sono rimaste tutte attive e hanno continuato a ottenere meravigliosi benefici. Anche se alcuni ci hanno lasciato – incluso il marito della donna che, tra l’altro, fu il fotografo della riunione – i membri rimasti della famiglia hanno ereditato il loro spirito nella fede e stanno lavorando mirabilmente per kosen-rufu. Forgiando legami di amicizia nelle loro comunità, ognuno di loro ha dato prova concreta della felicità che deriva da un’esistenza vissuta insieme alla Soka Gakkai.
La donna ha anche raccontato che continua a lavorare nella prima linea del nostro movimento dialogando attivamente con gli altri per promuovere kosen-rufu. La Soka Gakkai risplende grazie a grandi individui come questi, che si sono assunti la responsabilità della felicità delle loro comunità con il desiderio di trasformarle in veri regni di gioia.
Anche il Daishonin scrisse questo famoso passo a Nichimyo: «Il colore blu si ottiene dall’indaco, ma quando qualcosa viene ripetutamente tinta in questo, assume un colore più intenso di quello della pianta di indaco» (Ibidem, 547).
Per il bene della nostra meravigliosa rete di donne Soka, rafforziamo ancora di più insieme a loro la nostra fede, nello spirito di “diventare più intenso dell’indaco” e ottenere risolutamente la vittoria nel nostro sforzo di creare un mondo pacifico diffondendo gli ideali umanistici del Buddismo di Nichiren.

L’invincibile preghiera delle donne
permette loro di affrontare
sfide difficili
anno dopo anno
e di trasformare il loro ambiente
in un regno luminoso di felicità.

5 giugno 2013
(Traduzione di Cristina Proto)

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Una canzone tutta italiana

Cantare insieme unisce, una melodia crea atmosfera, una colonna sonora caratterizza un momento, un ricordo. All’interno della Soka Gakkai le canzoni sono una tradizione consolidata, e le donne e giovani donne italiane hanno deciso di cantare insieme in occasione della festa dell’8 giugno, scegliendo una canzone composta di recente dalla Divisione giovani donne: Il battito della speranza. Nata per creare un’occasione piacevole per incontrarsi, conoscersi e incoraggiarsi reciprocamente. Parole e musica sono state scelte pensando ai dubbi e alle sfide che ogni giovane affronta quotidianamente. Di seguito pubblichiamo il testo integrale, è possibile ascoltare il file audio qui:
http://www.sgi-italia.org/riviste/nr/BattitoDellaSperanza.php

Il battito della speranza

Oggi voglio un sogno
Mi domando come
Potrò cambiare la realtà

Se ti guardi intorno
Dicono che il mondo
Non ha possibilità

Mi hai indicato come le difficoltà
Sono le mie ali adesso di libertà

Guardo nello specchio
Vedo l’universo
Immense opportunità

Posso superare dubbi e avversità
Colgo nella sfida
La mia gioia infinita

Affronto la vita che verrà
Rimango al tuo fianco per cambiare

Scriviamo noi la storia
Cantando la vittoria
Illuminiamo i cuori di felicità
La speranza è l’alba nell’oscurità

Ho un sogno adesso
Ne ritrovo il senso
Niente mi potrà fermar

Io non mi nascondo
Con coraggio e impegno
Diffondo la felicità

La forza del sorriso
Il buio squarcerà
E con tante stelle il cielo brillerà

Percorriamo insieme
Questo eterno viaggio
Sorridi, il sole emergerà

Posso superare dubbi e avversità
Colgo nella sfida
La mia gioia infinita

Affronto la vita che verrà
Rimango al tuo fianco per cambiare

Scriviamo noi la storia
Cantando la vittoria
Illuminiamo i cuori di felicità
La speranza è l’alba nell’oscurità

Decido io la storia
Danzando di vittoria
Splende il fiore di una nuova civiltà
La speranza è il sogno dell’umanità

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