Durante un corso estivo della Divisione giovani, mentre ci impegnavamo tenacemente, il mio maestro Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, con il desiderio di allenarci nella fede ci rivolse la seguente domanda: «Perché siamo nati e ci siamo ritrovati insieme nell’epoca più caotica e turbolenta che sia mai esistita, l’Ultimo giorno della Legge?». Fissando i nostri volti giovani, ci spiegò: «Siamo nati per compiere il lavoro del Budda».
La nostra realtà quotidiana in quel periodo era un susseguirsi di sofferenze dovute a problemi di ordine economico, malattie o altri tipi di difficoltà. Ma Toda ci insegnò che quelle erano le circostanze che noi stessi avevamo scelto di affrontare nella vita presente per poter condurre le persone che soffrono al conseguimento della Buddità, e che eravamo quindi in grado di superare infallibilmente anche il karma più pesante trasformandolo nella missione di aiutare gli altri a conquistare la felicità.
Il risveglio più profondo e potente a cui si può approdare nella vita è diventare consapevoli che ciascuno di noi è un Bodhisattva della Terra.
Nella Raccolta degli insegnamenti orali, il Daishonin afferma: «Nichiren e i suoi seguaci, che recitano Nam-myoho-renge-kyo, sono proprio questi bodhisattva che emergono dalla terra. Non si dovrebbero cercare questi bodhisattva da nessun’altra parte» (BS, 125, 49).
Nichiren iniziò per primo a recitare Nam-myoho-renge-kyo, il suono potente e incommensurabile capace di richiamare i Bodhisattva della Terra del nostro pianeta. Ovunque risuoni la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo per la felicità propria e degli altri, i Bodhisattva della Terra “emergono danzando”.
Il maestro e i discepoli Soka si alzarono coraggiosamente dalla terra devastata del Giappone del dopoguerra richiamando una grande moltitudine di compagni bodhisattva, in perfetto accordo con il principio di “emergere dalla terra” descritto dal Daishonin. Noi della SGI abbiamo pregato con la determinazione risoluta di condividere la Legge mistica con le persone che stanno affrontando le difficoltà più varie per metterle in grado di far emergere la Buddità dal profondo della loro vita. Con la decisione risoluta di piantare i semi di Nam-myoho-renge-kyo in ogni comunità e di risvegliare capaci Bodhisattva della Terra, abbiamo aperto sentieri di kosen-rufu là dove non esistevano.
Ora, in ogni angolo del pianeta, giorno dopo giorno commoventi, entusiasmanti esperienze di fede stanno dimostrando il principio di “emergere dalla terra”. In Uganda, la terra dove si trova una delle sorgenti del Nilo, il lunghissimo fiume del continente africano, i giovani della SGI sono “emersi danzando” e intessono gioiosi dialoghi sul Buddismo del Daishonin espandendo una rete di pace e armoniosa coesistenza. Anche dal Nepal, colpito nell’aprile dell’anno scorso da un devastante terremoto, ho ricevuto resoconti dei nostri compagni di fede che sono stati inconfutabilmente protetti dalle funzioni benevole dell’universo e hanno trasformato il veleno in medicina. Raggianti, con la fierezza di essere Bodhisattva della Terra, si sono adoperati per aiutare chi soffre nelle proprie comunità.
Nel cuore dei Bodhisattva della Terra sgorga un’inesauribile sorgente di coraggio, saggezza e compassione, e quanto più la situazione è difficile, tanto più gioiosamente si manifestano queste capacità. È una fonte di speranza che prorompe senza limiti ovunque ci siano persone che abbracciano la Legge mistica e agiscono per kosen-rufu.
Dov’è il glorioso palcoscenico su cui richiamare i Bodhisattva della Terra? Lo troviamo nei nostri gruppi, nei nostri settori. Nobili individui che in ogni luogo si sono assunti personalmente la responsabilità della felicità delle persone nella loro comunità, si stanno dedicando con tenacia e sincerità a incoraggiare e visitare i membri. Le loro perseveranti preghiere e le loro azioni richiamano e invitano a riunirsi uno dopo l’altro i preziosi Bodhisattva della Terra.
Anche se alcune persone potrebbero non reagire subito positivamente ai loro incoraggiamenti, le “ricompense visibili per le virtù invisibili” che essi otterranno saranno incalcolabili. Ogni giorno giungo le mani in segno di profondo rispetto e gratitudine per i loro costanti, ammirevoli sforzi volti a proteggere e a far fiorire cittadelle di persone di valore nelle loro comunità locali.
Quando il sole sorge, l’oscurità si disperde. La vita dei Bodhisattva della Terra è come il sole. L’emergere anche di un solo, nuovo Bodhisattva della Terra può illuminare e trasformare radicalmente l’intera comunità. Questa è la chiave per diffondere la luce dell’espansione del nostro movimento.
Ora è il momento di recitare Nam-myoho-renge-kyo per sconfiggere l’inerzia e la rassegnazione. Dimostriamo ancora una volta il principio di “emergere dalla terra”, proprio qui dove siamo!
Costruite un palazzo di felicità,
una rete di Bodhisattva della Terra,
e stabilite un’eterna capitale della vita
nella vostra nobile terra preziosa.
(traduzione di Marcella Morganti)