Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Un faro di speranza per tutta l’umanità - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:15

742

Stampa

Un faro di speranza per tutta l’umanità

Hideaki Takahashi e Suzanne Pritchard, responsabili della Soka Gakkai europea, hanno aperto il summit che si è tenuto online il 15 e 16 gennaio ringraziando calorosamente gli oltre 700 partecipanti da 37 paesi

Dimensione del testo AA

Hideaki Takahashi e Suzanne Pritchard, responsabili della Soka Gakkai europea, hanno aperto il summit che si è tenuto online il 15 e 16 gennaio ringraziando calorosamente gli oltre 700 partecipanti da 37 paesi

Grazie al calore della nostra famiglia Soka – hanno riportato – il nostro movimento europeo di kosen-rufu ha continuato a crescere nel corso del 2021, nonostante la pandemia, fino a raggiungere i 165.000 membri.

A proposito del tema di questo Anno dei giovani e del progresso dinamico, Takahashi ha trasmesso queste parole di Sensei: «Accettare una nuova sfida e sforzarsi di migliorare non significa dover fare qualcosa di straordinario. […] Per poter fare un grande progresso dinamico è cruciale una base solida e compiere sforzi costanti» (NR, 734, 9).
In cosa consiste questa “base solida”?
Il presidente Harada recentemente ci ha esortato a dedicare tutte le nostre energie a rafforzare e consolidare gli zadankai, lo studio del Buddismo e gli incoraggiamenti cuore a cuore (vedi Ibidem). Questa è la tradizione della Soka Gakkai fin dai tempi dei maestri Makiguchi e Toda.
Lo stesso zadankai viene arricchito attraverso il nostro continuo impegno nelle guide e negli incoraggiamenti personali, e il presidente Harada ci incoraggia, mirando al 16 marzo come prima tappa, a impegnarci con tutte le forze per stare vicino alle persone, basandoci sulla saggezza e utilizzando il telefono e le piattaforme online per continuare a dialogare costantemente, senza lasciare indietro nessuno: questi sono i punti chiave per fare un nuovo balzo, individualmente e come organizzazione, e per scoprire e far crescere tante nuove persone di valore.

Un altro tema al centro di questo summit è stata la campagna di Kamata di cui quest’anno celebriamo il 70° anniversario, nella quale il giovane Ikeda riuscì a realizzare un risultato senza precedenti in termini di propagazione.
A proposito del carattere giapponese hiyaku, tradotto come “progresso dinamico”, Suzanne Pritchard ha ricordato che significa anche superare i limiti in un modo che non è mai stato visto o raggiunto prima.
Sensei ci sta esortando a fare un grande balzo in avanti nella fede e a rivelare un livello di saggezza e compassione di una profondità mai vista prima; un’evoluzione della fede nella vita di ognuno radicata nello spirito compassionevole e giovanile e nel progresso dinamico. Scrive: «Qualunque cosa accada, preghiamo risolutamente, con il cuore del re leone, e continuiamo a lottare! A prescindere dalle avversità che incontriamo lungo il cammino, alla fine vinceremo sicuramente! Facciamo si che tutti i membri della Soka Gakkai vincano! […] Aprirò la strada a ciascuno dei nostri ammirevoli compagni di fede, nessuno escluso, affinché possano trasformare tutto il veleno in medicina e realizzare la “vittoria finale”» (NR, 740, 6).

In queste pagine pubblichiamo un ampio report degli interventi al Summit e due esperienze raccontate.

• • •

Tema del 2022

Anno dei giovani e del progresso dinamico

Anna Hashimoto e Lorenz Plassman hanno approfondito il tema del 2022

Anno dei giovani
Sensei ha sempre fatto tesoro dei giovani e dei preziosi membri del Gruppo futuro, che saranno i leader nel 2030.
Allo stesso tempo, ci ricorda che la gioventù non riguarda l’età fisica, bensì il nostro spirito. Nel messaggio per il nuovo anno, scrive: «Il maestro Toda soleva dire: “Nella vita, la speranza è cruciale. Finché avete speranza potete andare avanti. Potete affrontare ogni sfida. Potete vincere”. Ricordo che diceva anche: “Coloro che sanno vivere con spirito giovane, con uno stato vitale giovane, sono veramente ammirevoli».
Questo spirito giovane che creiamo attraverso la pratica buddista ci permette di far emergere la speranza da dentro di noi.

Nelle circostanze così difficili che stiamo vivendo, molti giovani non hanno speranza e nella società si prova un senso di pessimismo e ansia generale rispetto al futuro. La nostra pratica buddista è l’esatto opposto di tutto ciò: ci ricorda che l’inverno si trasforma sempre in primavera e che quando ci sentiamo senza speranza abbiamo il Daimoku.
In un incoraggiamento per il gruppo futuro Sensei scrive:
«Le sfide della gioventù possono essere paragonate allo sforzo di scalare una montagna. […] A volte superarle può essere difficile, ma niente sarà mai paragonabile alla gioia che si prova nel riuscirci. Ci sono molti modi di scalare una montagna. Prendetevi il vostro tempo e restate fedeli a voi stessi. Quando la salita diventa difficile, recitate Nam-myoho-renge-kyo e fate un altro passo: sarà un passo prezioso verso la vittoria della vostra gioventù. In questo modo rafforzerete le vostre gambe e potrete affrontare gioiosamente ogni montagna che incontrerete nella vita» (ilvolocontinuo.it).

Pur essendo scritti per il Gruppo futuro, questi incoraggiamenti sono rivolti a ognuno di noi che ci sforziamo di avere uno spirito giovane!
Sento che il punto essenziale per realizzare l’Anno dei giovani è proprio utilizzare la nostra preghiera pervasa dal profondo voto di kosen-rufu per generare speranza e mantenere uno spirito giovane attraverso questi tempi difficili, e allo stesso tempo sostenere e incoraggiare calorosamente i giovani e il Gruppo futuro che, come scrive Sensei, sono «il tesoro della Soka Gakkai e di tutta l’umanità».

Cosa significa progresso dinamico?
Come si misura il progresso dinamico? Come facciamo a sapere se stiamo rispondendo all’appello di Sensei?
Il sostantivo progressus significa “movimento in avanti, avanzare verso un posto migliore o verso uno stato migliore, significa crescita, accrescimento, procedere, maturare”.
Quanto al termine dinamico, deriva dal greco, dynamis, ed è legato a potenza, attività produttiva, forza fisica o energia.
Quindi, possiamo rispondere alle aspettative di Sensei determinando: andrò sicuramente avanti, avanzerò verso una condizione migliore, procederò energicamente verso i miei obiettivi con piena forza!
Sensei ci sta incoraggiando a impegnarci in nuove sfide e a creare un nuovo io. Ma come Sensei stesso sottolinea, questo non significa fare qualcosa di speciale. Non si tratta di diventare un supereroe, ma la versione migliore di noi stessi.
Come? Sensei afferma che «Per un grande balzo in avanti, è importante avere solide basi» (Seikyo Shimbun, 20 novembre 2021). Queste basi sono il Buddismo di Nichiren Daishonin e la relazione maestro-discepolo. In modo più specifico, stiamo parlando di zadankai, studio del Buddismo e incoraggiamento cuore a cuore. Queste sono le nostre radici.
E allora, come posso continuare a progredire rinnovando sempre la mia determinazione?
Nel messaggio inviato per la quinta riunione dei responsabili di centro, Sensei afferma:
«Tutti i fenomeni dell’universo mutano costantemente, senza mai fermarsi, nemmeno per un istante. La Legge mistica è il principio supremo che muove ogni cosa in direzione positiva. Il Buddismo della rivoluzione umana che noi pratichiamo ci insegna ad attivare questo potere di trasformazione nella nostra vita e ad aiutare gli altri a fare lo stesso. Ci permette di superare “giorno dopo giorno e mese dopo mese” (RSND, 1, 885) qualsiasi inerzia o senso di apatia nel nostro cuore, di compiere uno straordinario progresso dinamico nella nostra vita e di creare un mondo migliore» (NR, 734, 6).
Ogni singola cosa può diventare il nostro progresso dinamico, e non in modo egocentrico: è il nostro modo di mostrare agli altri come si può cambiare la propria vita. Questo è kosen-rufu!
Ci capita di svegliarci prima la mattina? Ci capita di incoraggiare una persona anche se ci sentiamo giù? Le parliamo del potere di Nam-myoho-renge-kyo e la invitiamo a uno zadankai? Questo è il nostro progresso dinamico!

Fare anche un solo passo avanti, senza paragonarci agli altri e senza procrastinare, riguardo a un obiettivo personale, allo stato vitale, al rapporto con gli altri, alla relazione con il maestro: ogni nostro passo avanti è un progresso dinamico!
Restare vicini a Sensei nello spirito, impegnarsi nelle attività di quest’anno con la Soka Gakkai, partecipare agli zadankai, studiare il Buddismo, impegnarsi negli incoraggiamenti individuali: in questo modo non c’è possibilità di perdere la rotta. Questo è il percorso da seguire.
Dopodiché, tutto dipende da noi. Sta a ciascuno di noi prendere una decisione e, giorno dopo giorno, momento dopo momento, fare un passo avanti. E tutti questi passi avanti saranno la nostra vittoria, generando il grande quadro della rivoluzione umana che lasceremo come incoraggiamento per le prossime generazioni.
Citando l’esempio dell’Inno alla gioia della Nona sinfonia, Sensei afferma: «Beethoven aveva 22 o 23 anni quando manifestò la volontà di mettere in musica questa poesia che esprime amore per l’umanità, pace e gioia. Continuò a coltivare questo sogno nel corso del tempo e infine, trent’anni dopo, riuscì a concretizzarlo, trasformando il suo voto giovanile in una meravigliosa realizzazione. Ogni momento alla fine porta a una vittoria a lungo termine. Ogni progresso dinamico porta a una grande evoluzione che sarà, un giorno, misurata in anni. Non bisogna preoccuparsi di questo. Ma tutto inizia adesso» (NR, 736, 2).
Personalmente lavoro da più di vent’anni al progetto di un romanzo. Ho iniziato a scriverlo l’anno scorso. È una lotta quotidiana. A volte perdo, a volte vinco. Finirò di scrivere il romanzo quest’anno e lo spedirò a Sensei. È stata la mia determinazione da tanto tempo, e sta accadendo adesso.
Tutto dipende da noi. A volte non è facile, ma siamo tutti insieme, ci sosteniamo a vicenda e siamo discepoli di Sensei!
Non c’è modo più appropriato per ripagare il nostro maestro che fare un passo avanti, diventando la versione migliore di noi stessi! Quindi, godiamoci questo 2022 realizzando un grande progresso dinamico, momento dopo momento, e vinciamo insieme a Sensei, con lo sguardo rivolto al 2030!

• • •

La campagna di Kamata

La “nostra”campagna di Kamata

Presentiamo un estratto dell’intervento di Valerio Baci e Akiko Kotera

A febbraio celebriamo il 70° anniversario della campagna di Kamata. Questa campagna non è qualcosa che appartiene al passato, piuttosto possiamo trarne una profonda ispirazione per vincere qui e ora, incidendo un punto fondamentale nel nostro cuore: quanto sia importante l’impegno di un discepolo determinato a realizzare il voto del suo maestro.
Nel gennaio del 1952, con l’obiettivo di accendere una scintilla nel cuore dei membri per la realizzazione del suo obiettivo di 750.000 famiglie di praticanti, il presidente Toda nominò come consigliere del capitolo Kamata il giovane Ikeda, che all’epoca aveva 24 anni.
Ikeda riuscì a risvegliare la determinazione dei membri di Kamata di vincere nei loro sforzi nello shakubuku, condividendo la sua determinazione di sfidarsi con un cuore pieno di gratitudine. Durante la riunione che diede inizio alla campagna disse: «Febbraio è il mese della nascita di Nichiren Daishonin e del nostro maestro, il presidente Toda. Grazie all’apparizione del Daishonin in questo mondo e all’intrepida battaglia di Toda nel dopoguerra, tutti noi abbiamo potuto incontrare la Legge mistica. Per ripagare il nostro debito di gratitudine, in questo febbraio realizziamo una grande vittoria nello shakubuku!».
Fino ad allora, tutti erano convinti che cento fosse il numero massimo di famiglie che un capitolo poteva raggiungere in un mese. Durante quella riunione, Ikeda condivise la determinazione di introdurre due famiglie per nucleo.
Il coraggio del giovane Ikeda attirò il coraggio dei membri intorno a lui. Tutti si lanciarono nella propagazione; quando qualcuno aveva difficoltà a fare shakubuku, veniva sostenuto e incoraggiato. Nessun membro fu lasciato indietro. L’unità nata dalla valorizzazione di ogni individuo fu la forza trainante per la vittoria finale.
Alla fine di febbraio, 201 famiglie erano entrate a fare parte del capitolo Kamata. Questo progresso senza precedenti aprì la strada alla realizzazione del desiderio di Toda di 750.000 famiglie di praticanti.
Oggi, in questo delicato momento storico, il nostro ruolo come membri della Soka Gakkai diventa ogni giorno più importante. Prendendo ispirazione dall’impegno dei membri del dopoguerra che sono riusciti a trasformare la sofferenza in gioia attraverso lo shakubuku, trasmettiamo coraggio e speranza alle persone intorno a noi, condividendo la nostra fede con la determinazione di raggiungere una gioiosa vittoria, per rendere il maestro Ikeda più felice che mai.
Come possiamo agire e mostrare la nostra gratitudine, rispondendo al nostro maestro? Imparando dalla campagna di Kamata, che dà molti spunti di ispirazione, ho impresso nella mia vita questi tre punti chiave per la vittoria:
1. Cogliere l’opportunità di superare i nostri limiti personali, sfidando noi stessi a fondo e ottenendo una vittoria magnifica nelle nostre attività e nelle nostre vite personali.
2. Tutto è determinato da una singola persona, da un singolo discepolo. Ognuno di noi è fondamentale!
3. La non distinzione tra la visione di Sensei e la nostra personale missione: questo è il terzo punto chiave per la vittoria.
La campagna di Kamata è stata possibile grazie alla forte determinazione del giovane Ikeda di realizzare l’obiettivo del suo maestro di 750.000 famiglie. Tra il cuore di Toda e Ikeda Sensei non c’era nemmeno un millimetro di distanza. La preghiera è la chiave per allineare i nostri cuori a quello di Sensei, e questa è la causa della vittoria per raggiungere anche i nostri obiettivi personali. Iniziamo insieme la campagna di febbraio della nuova era in Europa verso il 2030!

• • •

Incoraggiamenti cuore a cuore

La forza dell’Incoraggiamento cuore a cuore

Un estratto dell’intervento di Valentina Dughera al Summit europeo

Gli incoraggiamenti cuore a cuore sono l’essenza delle attività della Soka Gakkai. Dopo le dimissioni da presidente nel 1979, i preti della Nichiren Shoshu proibirono a Sensei di partecipare alle grandi riunioni.
Mai sconfitto nel cuore, egli si concentrò sulle visite a casa e sugli incoraggiamenti personali. A livello superficiale queste potrebbero essere considerate piccole azioni, ma a livello profondo sono state le vere cause del grande sviluppo della Soka Gakkai.
Quando anche noi ci sforziamo di incoraggiare le persone negli incontri personali, come nelle visite a casa “online” o partecipando a piccoli incontri, abbiamo l’opportunità di vivere lo stesso spirito del nostro maestro.
Nel volume 30 de La nuova rivoluzione umana, possiamo approfondire questo aspetto attraverso le parole di Sensei:
«Durante la prima fase della questione con il clero, quando aveva rassegnato le dimissioni da presidente della Soka Gakkai, Shin’ichi, ancora una volta, aveva concentrato tutte le sue energie su ogni singolo membro al fine di costruire una Soka Gakkai incrollabile, basata sull’indissolubile relazione tra maestro e discepolo dediti alla missione di kosen-rufu.
Egli continuava a incoraggiare i membri durante le guide personali, le visite a casa, partecipando alle riunioni in piccoli gruppi e agli incontri informali. Nei limiti del possibile, cercava di condividere anche i pasti con loro, facendone dei momenti di dialogo.
Continuava incessantemente a incoraggiare i compagni di fede, in tutti i ritagli di tempo, dedicando loro poesie waka e offrendo calligrafie eseguite su appositi cartoncini o all’interno dei suoi libri. Lavorava e agiva determinato a non risparmiare gli sforzi per la crescita e la felicità dei membri. Con impegno tenace si sforzava di infondere lo spirito di kosen-rufu ai discepoli, desiderando che tutti diventassero persone di valore in grado di alzarsi da sole.
Fu così che i giovani successori mostrarono una splendida crescita, e una vasta cittadella Soka fu costruita attraverso una rete di legami indissolubili tra il maestro e i discepoli, capaci di resistere imperturbabili alle più violente burrasche. Inoltre, lo spirito di non dualità di maestro e discepolo pervadeva ormai i cuori dei membri di tutto il mondo» (NRU, 30, 712)

Talvolta potremmo pensare che alcuni membri non si sentano coinvolti perché non partecipano agli zadankai o alle attività generali o anche semplicemente perché non intervengono quasi mai.
Come responsabili, invece di sentirci frustrati, dovremmo concentrarci su quella singola persona che non sta “emergendo”. Entrando direttamente in contatto con quella persona potremo conoscere le sue lotte. Questo è l’unico modo per non lasciare nessuno indietro.
D’altra parte, programmare e fare una visita a casa online spesso è più difficile che partecipare a meeting allargati.
Basare la nostra attività sulle visite a casa richiede un forte Daimoku e la precisa determinazione di risvegliare e incoraggiare proprio “quella persona”. Tuttavia, facendo questo tipo di attività non solo sosteniamo i membri che sono in difficoltà ma approfondiamo anche la nostra fede e la nostra condizione vitale.

«Non è un compito facile andare a trovare a casa queste persone, cercare di dialogare con loro, forgiare legami di amicizia, parlare dell’importanza della fede e insegnare Gongyo e i princìpi buddisti. Queste azioni sono di gran lunga più impegnative di quanto non lo sia incoraggiare i membri che incontriamo alle riunioni o organizzare le varie attività, ma è proprio attraverso tali azioni che possiamo purificare la nostra vita e perfezionare noi stessi.
Sforzandoci di aiutare gli altri a crescere, anche noi cresciamo. Inoltre, azioni di questo tipo costituiscono la vera pratica buddista. Promuovere le attività buddiste tra i membri che partecipano regolarmente alle riunioni è semplice, ma questo non basta certo a garantire la diffusione del Buddismo del Daishonin. Se ci preoccupassimo solo di questi membri, saremmo come il capitano di una nave che deve raggiungere una terra lontana e si accontenta invece di navigare nelle acque del porto. I responsabili devono capire che le attività principali della Soka Gakkai non sono le riunioni, ma il duro lavoro che si svolge fuori di esse.
La rete di legami vita a vita da cui è formata la Soka Gakkai è stata costruita attraverso lo sforzo dei membri di andare a trovare e incoraggiare personalmente i loro compagni. Proprio come un ampio e robusto intreccio di radici che affonda profondamente nel terreno sostiene un possente albero, così i costanti e sinceri incoraggiamenti tra i membri sostengono la Soka Gakkai» (NRU, 8, 80).

All’inizio del 2021 ho messo l’obiettivo di fare la mia attività secondo la proporzione di 80% incoraggiamenti cuore a cuore e 20% riunioni più grandi. Mi sembrava un miraggio anche solo arrivare a un 50% e 50%.
Nel volume 26 de La nuova rivoluzione umana, capitolo “Leader Coraggiosi”, Sensei dà questo incoraggiamento sull’importanza delle guide personali:
«Le guide personali sono fondamentali quando si desidera far crescere persone capaci e permettere a tutti di ottenere benefici attraverso la fede. […]
Grazie alle guide personali, si instaurano dei forti legami tra responsabili e membri. Se invece il rapporto tra questi ultimi si dovesse basare esclusivamente sui consigli offerti durante gli incontri più numerosi, o solo sul fatto di appartenere alla stessa organizzazione, esso non potrà che essere debole, mancando le occasioni per forgiarlo sulla base della fiducia e dell’umanità […]
Credo che attualmente il rapporto tra le guide ricevute durante gli incontri e le guide le ricevute personalmente sia pari a 8:2. Ma se ci poniamo come obiettivo il ribaltamento di questa proporzione, riusciremo a far emergere molti più individui capaci e a rafforzare la nostra organizzazione. Soprattutto, siete voi a dover crescere come responsabili. […]
Non limitatevi a offrire guide generiche. Dovete stringere un rapporto genuino con i membri e continuare a incoraggiarli per costruire una rete di autentico umanesimo. Questo è anche ciò di cui oggi la società ha bisogno» (NRU, 26, 189)

Così ho lanciato la mia personale “campagna di visite a casa online”, insieme alla  responsabile centrale donne del mio territorio. Ho sentito che si trattava di un’opportunità per me di realizzare le parole di Sensei in questo senso. Ho deciso di diventare quella discepola e piano piano ho fatto visita a un gran numero di donne.
Settimana dopo settimana riuscivo a incontrare sempre più donne. Ogni incontro era sostenuto dalla decisione di lodare e valorizzare la persona che avevo di fronte (anche se attraverso uno schermo). Molte di loro erano in difficoltà, molte sentivano il peso dell’isolamento.
Le ho semplicemente ascoltate e ho condiviso con loro le parole di Sensei e, in modo naturale, ogni volta, alla fine dell’incontro, ci sentivamo entrambe sollevate.
Da alcuni mesi la mia attività riflette quella proporzione “aurea” e sono davvero felice di aver provato a me stessa che è possibile, ma soprattutto di poterlo riportare a Sensei.
«Se ne avessi il tempo […] visiterei la casa di ciascun credente. Ma sfortunatamente questo non è possibile. Posso solo augurarmi che responsabili come lei lo facciano in mia vece» (NRU, 4, 56).
Nell’Anno dei giovani e del progresso dinamico e mirando al 2030, decidiamo tutti di agire davvero per conto del maestro vivendo con il suo stesso spirito e con la sua profonda determinazione, e facciamo emergere uno straordinario numero di torri preziose, non lasciando nessuno indietro, creando un’onda di incoraggiamenti cuore a cuore mai vista prima in Europa!

• • •

Comitato giovani europeo

Compiere sforzi costanti per progredire ogni giorno

Intervento di Yoshiko Sosa Sugisawa, responsabile del Comitato Europeo Giovani (EYC)

Un anno fa abbiamo fatto il primo passo nel decennio che precede il centenario della Soka Gakkai. Mentre procediamo in questo nuovo anno, continuiamo ad approfondire il significato di “Anno dei giovani e del progresso dinamico”, per renderlo il nostro motto e realizzarlo nei nostri paesi.
Il presidente Harada alla riunione per il 18 novembre, citando Sensei, ha detto: «Accettare una nuova sfida e sforzarsi di migliorare non significa dover fare qualcosa di straordinario. […] Per poter fare un grande progresso dinamico, è cruciale una base solida e compiere sforzi costanti».
Sensei spiega da cosa è costituita questa solida base: «Si tratta degli zadankai, dello studio del Buddismo e degli incoraggiamenti cuore a cuore. […] Solo dedicandosi concretamente, con energia e perseveranza, a questi tre pilastri sarà possibile cambiare i tempi, espandere la nostra rete solidale di umanesimo e giustizia e creare un nuovo mondo pacifico» (NR, 734, 9).
Parallelamente, poiché quest’anno ricorre il 70° anniversario della Campagna di Kamata, Sensei ci incoraggia ad abbracciarne lo spirito e superare i nostri limiti e realizzare il nostro progresso dinamico basato sulla relazione di maestro e discepolo. Ogni passo coraggioso che facciamo, ogni dialogo di speranza che creiamo, ogni determinazione che prendiamo: gli sforzi di ognuno di noi sono essenziali per vincere nella lotta condivisa di maestro e discepolo.

Come ha spiegato il vice presidente della SGI Hiromasa Ikeda, noi giovani siamo la generazione de La nuova rivoluzione umana, su cui Sensei conta per «realizzare il voto di kosen-rufu per l’eterno futuro e per far prosperare e risplendere la propria vita e quella degli altri: la missione che permette di rispondere a questo desiderio affidatoci dal maestro risiede dentro di noi. Realizziamo fino in fondo il nostro voto di kosen-rufu continuando ogni giorno a studiare e approfondire La nuova rivoluzione umana» (NR, 638, 27).
Sulla base di questo incoraggiamento, oggi vorrei invitare tutti i giovani e i membri eternamente giovani di tutta Europa a unirci nella lettura de La nuova rivoluzione umana, come se stessimo dialogando con il nostro maestro, e a incidere quel passaggio o quel capitolo che sarà il nutrimento per le nostre vite, mentre continuiamo a scrivere il nostro personale volume de La nuova rivoluzione umana.

Quando leggiamo e studiamo La nuova rivoluzione umana con tale intenzione, non solo possiamo trarre la forza per superare qualsiasi ostacolo impregnando le nostre vite con il voto di Sensei e facendolo nostro, ma possiamo anche agire come emissari del nostro maestro, condividendo lo spirito di Sensei con altri membri e amici e aprendo dialoghi pieni di speranza.

Basandoci sul Daimoku del ruggito del leone, rispondiamo all’appello del nostro maestro: «Miei giovani amici e amiche dei Gruppi giovani e futuro, voi siete i top runner dell’eterna staffetta di kosen-rufu, dediti alla giustizia e ai valori umani. Porterete avanti e passerete il testimone di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” e “assicurare che la Legge duri a lungo nel tempo” nel ventunesimo e nel ventiduesimo secolo. Spero che siate sempre fieri della vostra nobile missione e che continuiate a correre con fiducia e con spirito invincibile!» (vedi pag. 3).
Avanziamo con gioia, come “One Europe with Sensei”, nell’Anno dei giovani e del progresso dinamico!

• • •

Sessione di domande e risposte

Oltre ogni divisione per realizzare un grande progresso dinamico

Presentiamo una sintesi della sessione di domande e risposte che si è tenuta durante il summit europeo

Domanda 1
I paesi di tutta l’Europa stanno sperimentando un profondo senso di incertezza e attraversano molti cambiamenti a livello sociale, politico ed economico, derivanti da questioni complesse che emergono in un momento così difficile. Nella società sta diventando sempre più forte la tendenza alla divisione, alla disperazione e all’isolamento. Uniti in quanto “One Europe with Sensei”, come possiamo rispondere alle aspettative di Sensei e realizzare quest’anno un progresso dinamico dei giovani in tutta Europa?

1. Trovare una soluzione ai conflitti e alle divisioni sociali

Si può rispondere a questa domanda da tre prospettive diverse.
La prima cerca di trovare una soluzione alla tendenza alla divisione tra le persone che si sta manifestando nella società europea.
Attualmente vediamo sempre più divisioni tra le persone, che arrivano a provare un forte senso di solitudine e isolamento.
Questa è una patologia della società moderna e un problema che sta peggiorando ulteriormente con la pandemia di Coronavirus.
Proprio perché si tratta di una questione molto complessa, ora è quanto mai cruciale la prospettiva buddista secondo cui ogni persona, senza alcuna distinzione, è un’inestimabile torre preziosa. È una visione dell’essere umano per cui tutte le persone sono incredibilmente nobili e degne del massimo rispetto e fiducia.
Nel Gosho Il kalpa della diminuzione si legge:

«La sagacia di avidità, collera e stupidità nel cuore degli esseri umani nel mondo impuro dell’ultima epoca è difficile da controllare per qualsiasi saggio o santo» (RSND, 1, 994).

Questa è un’epoca in cui nella vita delle persone si generano illusioni, che sono la manifestazione dell’oscurità fondamentale. Di conseguenza, l’egoismo è sempre più forte e i conflitti sempre più violenti. Ed è proprio per questo che Nichiren Daishonin sottolinea che in un’epoca del genere abbiamo bisogno della saggezza del Budda.
Egli afferma:

«Una persona che si è completamente risvegliata alla natura del bene e del male dalle radici sino ai rami e alle foglie è chiamata un Budda» (Ibidem).

Il Daishonin spiega che è proprio la presenza di persone sagge che si impegnano a manifestare la saggezza del Budda nella vita reale a poter condurre le persone comuni alla felicità.
Noi membri della Soka Gakkai abbiamo la missione di vivere come persone sagge, abbiamo la grande missione di risolvere a un livello fondamentale i complessi problemi del nostro tempo.
Nel volume 1 de La nuova rivoluzione umana, in riferimento al problema della discriminazione razziale, Shin’ichi Yamamoto afferma:

«La storia ha visto infinite divisioni e conflitti insanabili fra i membri della stessa famiglia umana, e tutto a causa dell’attaccamento alle differenze. Il Buddismo del Daishonin è un insegnamento capace di unire l’umanità e di riconciliare i cuori troppo a lungo separati da profonde incomprensioni» (NRU, 1, 161).
Subito dopo inizia a parlare del principio dell’origine dipendente, secondo cui tutti i fenomeni nascono da mutue relazioni di interdipendenza fra cause e condizioni diverse.
In altre parole, niente esiste di per sé in completo isolamento: tutte le manifestazioni della vita sono interdipendenti e sono soggette a influenze reciproche.
Questa dottrina spiega che nessun essere umano può esistere in uno stato di totale isolamento: viviamo grazie al sostegno e all’aiuto reciproci.
La forza di credere fino in fondo nella Buddità innata di tutte le persone è la forza della Legge mistica, in grado di sconfiggere l’oscurità fondamentale.
Quando viviamo credendo nella natura di Budda di ogni persona, sarà possibile costruire una rete solidale di persone che rispettano se stesse e gli altri.
Nel libro Cos’è la rivoluzione umana il maestro Ikeda scrive:

«Negli scritti di Nichiren Daishonin troviamo il passo: “il ciliegio, il susino, il pesco, il prugno selvatico… senza subire alcun cambiamento…” (BS, 117, 54). Queste parole confermano che non c’è bisogno che tutti diventino “ciliegi” o “susini”; ognuno deve manifestare il particolare splendore della propria personalità. Questa similitudine rimanda al principio fondamentale di apprezzare la diversità sia degli esseri umani sia dell’ambiente naturale e sociale.
Come indica il concetto di “rivelare la propria natura intrinseca”, la missione fondamentale del Buddismo è permettere a ogni individuo di manifestare appieno il proprio potenziale.
La realizzazione individuale non si può tuttavia raggiungere entrando in conflitto con gli altri o a loro spese. Bisogna saper apprezzare in maniera attiva l’unicità e la differenza, perché questi sono i variegati colori che insieme danno vita ai giardini fioriti della vita.
Gli scritti del Daishonin contengono anche la seguente parabola: quando sei davanti a uno specchio e ti inchini in segno di rispetto, l’immagine nello specchio si inchina a sua volta in segno di rispetto. Penso che questo esprima il principio di causalità onnicomprensiva alla base del Buddismo. Il rispetto che dimostriamo per le vite degli altri ci ritorna indietro, con la certezza di uno specchio, conferendo nobiltà alle nostre vite. Il principio buddista dell’origine dipendente riflette una cosmologia in cui tutti i fenomeni umani e naturali sono interrelati. Dobbiamo quindi rispettare l’unicità di ogni esistenza che sostiene e nutre tutte le cose all’interno del più vasto tutto vivente» (pag. 132).

Come afferma Sensei con queste parole, vivere basandosi sulla visione buddista dell’essere umano permette alle persone di rispettare le caratteristiche uniche di ciascuno e di aiutarsi a vicenda per manifestarle, rendendo così possibile la costruzione di un mondo armonioso dove risplende la diversità.
Il maestro Toda propose la sua visione di un’unica “famiglia umana globale” basandosi proprio su questa prospettiva buddista.
A tal proposito, nel volume 29 de La nuova rivoluzione umana si legge:

«I pensieri o le azioni che pongono fratture, discriminano o escludono le persone a causa delle loro diversità portano al conflitto, alla distruzione della pace, all’infelicità della gente, e nascono pertanto da concezioni demoniache.
Al contrario, il globalismo avanzato da Toda, ovvero l’idea che su questo pianeta facciamo tutti parte della stessa etnia, è una filosofia che unisce l’intero genere umano e contrasta tali ideologie demoniache.
Una persona di fede dovrebbe sempre prendere come punti di riferimento fondamentali, al di là di ogni diversità, l’essere umano e la vita. Il dialogo basato su questi punti in comune, che sono universali, può sembrare il percorso più lungo, ma è quella forza necessaria alla costruzione della pace che ci rende capaci di cambiare totalmente direzione, passando dalla sfiducia alla comprensione reciproca, dalla frattura all’unione e dall’antagonismo all’amicizia» (NRU, 29, cap. 3, p.ta 53).

I nostri dialoghi basati su questi punti universali costituiscono la forza necessaria a cambiare totalmente direzione, passando dalla sfiducia alla comprensione reciproca, dalla frattura all’unione e dall’antagonismo all’amicizia. Questi dialoghi, basati sul principio fondamentale di appartenere a un’unica famiglia umana globale, diventano una forza per creare la pace.
Ora è il momento per tutti noi di entrare in scena e realizzare la nostra missione.
Il “regno dell’incoraggiamento” che noi membri della SGI abbiamo costruito nel corso di questi ultimi due anni ha già tracciato un grande cammino per trasformare il destino dell’umanità, caratterizzato dalla sfiducia reciproca, e per costruire una terra del Budda di comprensione reciproca.

2. L’approccio della Soka Gakkai alle questioni politiche, economiche e sociali

Il secondo aspetto riguarda il modo in cui rispondere ai nostri membri in merito a questioni politiche, economiche e sociali, poiché potrebbero esserci casi in cui si hanno opinioni diverse su questi temi, opinioni che possono portare a conflitti all’interno dell’organizzazione. Infatti, sebbene abbracciamo la stessa fede, anche tra noi membri della Soka Gakkai c’è un’ampia varietà di opinioni su politica, economia e situazione sociale.
A tal proposito, nel volume 1 de La nuova rivoluzione umana si legge:

«Anche altri giovani espressero le loro opinioni; i loro interventi sembravano porli in due campi opposti. Shin’ichi li guardò con affetto. “Vi rendete conto – disse sorridendo – di quanto siano diverse tra loro le vostre opinioni? Nonostante facciate tutti parte della Soka Gakkai avete idee completamente diverse […].
Alcuni di voi sono favorevoli, altri contrari. Indipendentemente dalle diverse posizioni, ognuno ha i suoi argomenti pro e contro. La Soka Gakkai non può dire alle persone cosa pensare […], e io voglio, al massimo delle mie capacità, rispettare tutte le vostre opinioni.
[…] Perché […] non dovremmo lasciare che all’interno della Soka Gakkai le persone mantengano una varietà di idee e di opinioni diverse? Politica e religione occupano sfere differenti. La missione essenziale di una religione è quella di coltivare e sostenere la vita umana, che è il fondamento di ogni altra cosa.
[…] Vorrei precisare comunque che, se dovesse insorgere un problema politico di importanza cruciale il quale, se ignorato, potrebbe condurre le persone all’infelicità e alla distruzione della pace per l’umanità intera, non esiterei a intervenire apertamente”» (NRU, 1, 87-88).

La missione essenziale di una religione è quella di coltivare e sostenere la vita umana, che è il fondamento di tutto. Questa è una differenza fondamentale rispetto ad altri movimenti sociali e politici.
Come abbiamo letto, alla fine del precedente brano Sensei afferma: «Vorrei precisare comunque che, se dovesse insorgere un problema politico di importanza cruciale il quale, se ignorato, potrebbe condurre le persone all’infelicità e alla distruzione della pace per l’umanità intera, non esiterei a intervenire apertamente» (Ibidem).
È basandosi su questo punto che il maestro Ikeda scrive le sue Proposte di pace, che vengono presentate il 26 gennaio di ogni anno in occasione del Giorno della SGI, in cui tratta di questioni urgenti per l’umanità basandosi sulla filosofia buddista.
Le Proposte di pace presentano e chiariscono il punto di vista del Buddismo su varie questioni. Il maestro Ikeda ha sempre discusso dei vari argomenti da una prospettiva universale, senza mai adottare una visione unilaterale o utilizzare argomentazioni distorte o faziose.
Nell’ultimo capitolo del volume 30 de La nuova rivoluzione umana, Sensei scrive della differenza tra l’atteggiamento estremista adottato da alcune organizzazioni e quello più moderato e graduale della Soka Gakkai, basato sul dialogo:

«Dialogare insieme, condividere le speranze per la pace e creare legami sinceri, costituisce un processo graduale per la risoluzione dei problemi. Un dialogo può definirsi tale se si prosegue finché non porta un risultato, e richiede dunque perseveranza e tenacia spirituale. Coloro che invece adottano un atteggiamento estremista e non rispondono alle domande poste, ricorrono spesso all’aggressione a causa della loro debolezza interiore.
Questo atteggiamento è una dichiarazione di sconfitta della loro umanità, che li porta a dipendere dalla violenza e da altre forme di coercizione per raggiungere i loro obiettivi. L’unione delle persone attraverso il dialogo diventa una forza che crea una rete per la pace» (NRU, 30, 663).

Le attività della Soka Gakkai, come la recitazione del Daimoku e i dialoghi, in un certo senso, sono le attività più modeste e meno appariscenti che esistano.
Tuttavia, lo storico Arnold J. Toynbee affermò che sono le “correnti più lente e profonde al di sotto della superficie” che alla fine segnano il corso della storia.
Secondo la sua visione lungimirante, le notizie e i fatti che creano scalpore tra l’opinione pubblica non sono altro che aspetti superficiali della società.
A creare queste “correnti più lente e profonde al di sotto della superficie” sono le attività portate avanti ogni giorno dai membri della Soka Gakkai e, a lungo termine, è questo il cammino più efficace verso la risoluzione dei problemi.
Ne La nuova rivoluzione umana Sensei scrive:

«Il movimento che stiamo promuovendo si basa sull’impegno di edificare un baluardo di pace nel cuore di ogni singola persona. Sebbene possa sembrare un cammino molto lento, noi abbiamo continuato ad agire con grande perseveranza, come le onde che si infrangono sugli scogli.
Gli scogli rimangono lì saldi e inamovibili, ma con il passare del tempo, nell’arco di dieci, cento anni, la loro forma cambia. Non è forse questa una rivoluzione nonviolenta della gente comune? Questo è il movimento per la pace della Soka Gakkai» (NRU, vol. 29, cap. 4, p.ta 60).

La nostra “rivoluzione graduale” attraverso il dialogo, che si basa sulla rivoluzione umana di ogni singolo individuo, crea le correnti più lente e profonde al di sotto della superficie che segnano davvero il corso della storia.
Avanziamo con la convinzione che, da una prospettiva a lungo termine, è proprio questa la via fondamentale, la più certa, per la risoluzione delle grandi questioni del genere umano.

3. Uniti in quanto “One Europe with Sensei”

La terza prospettiva riguarda l’ultima parte della domanda: «Uniti in quanto “One Europe with Sensei”, come possiamo rispondere al meglio a Sensei e realizzare quest’anno un progresso dinamico dei giovani in tutta Europa?».
Nel momento in cui riflettiamo su come creare unità all’interno dell’organizzazione, dovremmo sempre ritornare a questo passo di Gosho:

«In generale, che i discepoli di Nichiren, preti e laici, recitino Nam-myoho-renge-kyo con lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, senza alcuna distinzione fra loro, uniti come i pesci e l’acqua, questo si chiama eredità della Legge fondamentale della vita. In ciò consiste il vero scopo della propagazione di Nichiren. Se è così, anche il grande desiderio di un’ampia propagazione potrà realizzarsi» (L’eredità della Legge fondamentale della vita, RSND, 1, 190).

«Senza alcuna distinzione fra loro» significa non operare distinzioni o discriminazioni tra noi, ma fare sempre ritorno al nostro punto di origine, ovvero alla consapevolezza che siamo tutti compagni di fede, siamo tutti Bodhisattva della Terra. E significa che, essendo «uniti come i pesci e l’acqua», ognuno di noi svolge il proprio ruolo e realizza la missione di kosen-rufu.
Ciò che conta è avanzare sempre nello spirito di itai doshin. Non solo, è essenziale prendersi sempre cura e far tesoro dei giovani e rimanere al loro fianco.
Dalla prospettiva buddista dell’eternità del tempo, anche tutti gli uomini e le donne sono ancora incredibilmente giovani!
Sentirsi giovani per tutta la vita: questo è il modo di vivere dei discepoli Soka.
Una persona che continua a lottare con spirito giovane è in grado di prendersi cura e fare tesoro dei giovani. Questo spirito giovane è direttamente collegato alla vita eterna del Budda.

Avanzando con l’unità di itai doshin, il cui presupposto fondamentale è il rispetto per l’individualità e le caratteristiche peculiari di ciascuno, scriviamo una nuova storia di progresso dinamico dei giovani!

• • •

Sessione di domanda e risposta

Domanda 2
Da due anni teniamo riunioni di studio online, e non si possono organizzare gli esami di Buddismo. Come possiamo, nelle circostanze attuali, impegnarci attivamente nello studio del Buddismo, tenere incontri di studio del Gosho e sviluppare il nostro movimento di studio?

Il punto d’origine del movimento di studio nella Soka Gakkai è la relazione tra maestro e discepolo. Questo è l’aspetto fondamentale delle nostre attività di studio.
Il nostro presidente fondatore, Tsunesaburo Makiguchi, ci ha insegnato come leggere gli insegnamenti del Gosho e metterli in pratica nella nostra vita quotidiana.
Dopo la guerra, il secondo presidente Josei Toda iniziò a riscostruire la Soka Gakkai proprio partendo dallo studio del Buddismo.
Sotto la guida del presidente Toda, il giovane Ikeda, come suo discepolo, iniziò a sviluppare una tradizione di studio del Buddismo che portasse direttamente al progresso di kosen-rufu.
Dopo essere stato nominato presidente della Soka Gakkai, il maestro Toda fece una serie di passi importanti per lo sviluppo di kosen-rufu, insegnando ai membri la fede basata sul Gohonzon e l’atteggiamento corretto nello studio del Buddismo.Inoltre fondò i Gruppi donne e giovani.

Nello stesso periodo nacque anche il Dipartimento di studio.
I responsabili che ne facevano parte avevano la missione fondamentale di tenere le lezioni di studio nei settori in rappresentanza del maestro Toda che esortò così gli altri responsabili: «Impegnatevi al massimo per aiutare i membri a stabilire una fede incrollabile nelle loro vite!», «Andate dai membri in mia rappresentanza, con spirito risoluto!».
Al termine di ogni serie di lezioni sul Gosho, i partecipanti ricevevano un attestato di completamento del corso, che riportava le date delle lezioni, il titolo del Gosho e il nome di chi aveva tenuto le lezioni, e veniva consegnato a ciascuno di loro a nome del presidente Toda.
Questo attestato aveva quindi un profondo significato: era come se ogni membro avesse ricevuto una lezione di Gosho direttamente dal presidente Toda.
Questa è la tradizione delle lezioni sul Gosho nella Soka Gakkai.
Creare un legame con i membri, il Gosho e il maestro Ikeda: questa è la missione dei membri del Dipartimento di studio.

Perciò, quando prepariamo una lezione sul Gosho, prima di tutto leggiamolo attentamente cercando di cogliere gli aspetti dottrinali dell’insegnamento e di apprendere la passione e lo spirito del Daishonin per kosen-rufu.

Poi, studiamo a fondo le lezioni e le guide del maestro Ikeda su quei passi. Sforziamoci di imparare l’essenza dell’insegnamento di Sensei, come sia riuscito, attraverso incredibili sforzi e azioni tenaci, a trasmettere il Buddismo e ad aiutare ogni persona a inciderlo nel proprio cuore.

Dopo aver fatto tutto questo, riflettiamo su come trasmettere al meglio tutto ciò che abbiamo imparato: come spiegare i princìpi, quali metafore possiamo usare per renderne più facile la comprensione per i membri, e quale possa essere un’esperienza adatta da condividere.

Ogni lezione di Gosho è una sfida personale per far emergere la saggezza basata sul Daimoku.
L’attività dello studio inizia quando i responsabili in prima persona studiano con un atteggiamento serio e sincero, impegnandosi con tutto il cuore affinché sia uno studio basato sul legame diretto di maestro e discepolo.

Non c’è dubbio che kosen-rufu si svilupperà nella misura in cui ci sforzeremo di approfondire la nostra fede, mettendo in pratica lo studio nella nostra vita quotidiana e prendendo l’iniziativa di imparare il pensiero e la filosofia di Sensei.

• • •

Il 2022

Le tappe del 2022 e le attività in Europa

Gennaio
2
Compleanno del maestro Ikeda (1928, 94 anni)
15-16
Summit europeo (online)
26
Fondazione della Soka Gakkai Internazionale (Guam, 1975, 47° anniversario)
Daimoku in contemporanea in tutta Europa

Febbraio
11
Nascita del maestro Toda (1900) – Daimoku in contemporanea in tutta Europa
16
800° anniversario della nascita di Nichiren Daishonin (1222)
70° anniversario della Campagna di febbraio (1952)

Marzo
5
Fondazione del Gruppo uomini (1966, 56° anniversario)
16
Giorno di kosen-rufu (1958, 64° anniversario)
Daimoku in contemporanea in tutta Europa

Aprile
2
Morte del maestro Toda (1958, 64° anniversario)
28
Proclamazione di Nam-myoho-renge-kyo (1253)
Daimoku in contemporanea in tutta Europa

Maggio
3
Giorno della Soka Gakkai
Daimoku in contemporanea in tutta Europa
Nomina del maestro Ikeda a 3° presidente della Soka Gakkai (1960, 62° anniversario)
Nomina del maestro Toda a 2° presidente della Soka Gakkai (1951, 71° anniversario)
5
Inizio dei dialoghi Ikeda-Toynbee (1972)

Giugno
6
Daimoku in contemporanea in tutta Europa
Giorno di maestro e discepolo per l’Europa (1981, 41° anniversario)
Nascita del maestro Makiguchi (1871, 151° anniversario)
10
Fondazione del Gruppo donne (1951, 71° anniversario)
30
Fondazione del Gruppo studenti (1957, 65° anniversario)

Luglio
3
Giorno di maestro e discepolo
Daimoku in contemporanea in tutta Europa
Il maestro Toda uscì dal carcere (1945) e il maestro Ikeda fu arrestato (1957)
11
Fondazione del Gruppo giovani uomini (1951, 71° anniversario)
19
Fondazione del Gruppo giovani donne (1951, 71° anniversario)

Agosto
6-7
Corso europeo Studenti (online)
14
Daisaku Ikeda incontra per la prima volta il suo maestro Josei Toda (1947)
24
Il maestro Ikeda entra a far parte della Soka Gakkai (1947, 75° anniversario)
Giorno del Gruppo uomini (dal 1976)
27
Daimoku in contemporanea in tutta Europa
27-28
Corso di studio europeo Giovani (online)

Settembre
8
Dichiarazione di Josei Toda per l’abolizione delle armi nucleari (1957)
Daimoku in contemporanea in tutta Europa
12
Persecuzione di Tatsunokuchi (1271, 751° anniversario)

Ottobre
2
Daimoku in contemporanea in tutta Europa
Giorno della pace nel mondo, primo viaggio all’estero del maestro Ikeda (1960)
13
Morte di Nichiren Daishonin (1282)

Novembre
18
Fondazione della Soka Gakkai (1930)
Daimoku in contemporanea in tutta Europa
Morte del maestro Makiguchi (1944)

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata