«Vittoriosi laureati nella fede»: così il presidente Ikeda considera tutti coloro che si sfidano nello studio del Buddismo. Il racconto di chi, anche superando ogni tipo di difficoltà, ha sostenuto l’esame di primo livello
Eccoci di nuovo all’appuntamento con gli esami. Centinaia di persone in tutta Italia si sono sfidate per affrontare il primo livello. Gli esami di Buddismo sono molto diversi da quelli a cui siamo abituati a scuola o all’università. Sono occasioni per studiare insieme, approfondire lo studio buddista per poi sperimentarlo nella vita di tutti i giorni, sono momenti di crescita, che spesso portano a cambiamenti profondi. Il nostro maestro ci ha mandato un messaggio di incoraggiamento: «Desidero esprimere il mio sincero apprezzamento per il duro lavoro in cui vi siete impegnati per sostenere l’esame di oggi, una tradizione della SGI. È così nobile il fatto che tutti voi, che portate avanti la missione di kosen-rufu in Europa, siate riusciti a trovare il tempo, nelle vostre giornate dense d’impegni, per sfidarvi con sincerità nello studio del Buddismo. Apprezzo davvero i vostri sforzi tenaci, nonostante a volte vi siate potuti sentire indubbiamente stanchi. Sono certo che Nichiren Daishonin sta vegliando su ognuno di voi, desideroso di ricoprirvi di lode e ammirazione per il vostro diligente impegno».
Abbiamo chiesto ad alcune persone che hanno sostenuto l’esame di raccontarci le loro esperienze, come quella toccante di Donato: «Mi sono sforzato tanto anche perché non so bene né leggere né scrivere, ma ora sono contento d’averlo fatto e penso che sia anche andato bene!». Marijana invece ci racconta sorridendo: «In questo periodo sto affrontando difficili prove della vita tanto che ho deciso di chiamarlo “il grande appuntamento col karma”. Un piccolo esempio è che il giorno prima dell’esame ero al pronto soccorso per una brutta caduta e mentre aspettavo la radiografia facevo un ripasso al telefono con una compagna di fede. Studiare per l’esame ha significato trovare un manuale con delle risposte su come trasformare la debolezza in forza. Sono felice di questa nuova realtà, di una “nuova” me stessa».
«Dal punto di vista buddista prosegue nel suo messaggio il presidente Ikeda tutti coloro che si sfidano nello studio del Buddismo sono dei “vittoriosi laureati nella fede”. Chiunque abbia perseverato in tal senso è, senza alcuna eccezione, “un vincitore di fortuna e benefici”. Pertanto, rassicurati da queste parole, vi chiedo di camminare orgogliosamente a testa alta e di impegnarvi al massimo delle vostre capacità.
«In ogni caso, vi prego di essere assolutamente convinti che se continuate a studiare e a incidere profondamente nel vostro cuore questa suprema filosofia di vita, in un momento storico così cruciale, la vostra esistenza sarà pervasa dalla felicità e dalla gloria».
Carlotta ci racconta che, avendo studiato poco, fino al venerdì mattina non voleva saperne di andare all’esame, ma poi qualcosa è scattato: la voglia di un cambiamento, la maggiore consapevolezza di agire nonostante tutto, e così domenica mattina era lì, tra le prime, in coda per iscriversi. Alla fine dell’esame era contenta e molto soddisfatta di essersi presentata. C’è stata anche la bella esperienza di Federico, un ragazzo a cui è stato detto all’ultimo momento che poteva fare l’esame. Le cose che arrivano all’improvviso gli creano ansia, ma questa volta ha deciso di vincere. Si è presentato e ora è felicissimo d’averlo fatto, al di là di come sarà il risultato finale.
Esami di primo livello