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Tutti insieme, riuniti intorno al maestro - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:50

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Tutti insieme, riuniti intorno al maestro

Il corso in Giappone dello scorso novembre ha messo l’accento sull’importanza di costruire rapporti di fiducia e prendersi cura di ogni persona. Questo è infatti «il cuore del movimento costruito da sensei nell’arco di cinquantacinque anni»

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Il corso in Giappone dello scorso novembre ha messo l’accento sull’importanza di costruire rapporti di fiducia e prendersi cura di ogni persona. Questo è infatti «il cuore del movimento costruito da sensei nell’arco di cinquantacinque anni»

«La storia di kosen-rufu nel mondo ha cominciato a diffondersi da una sola persona e ora, grazie a tutti voi, sono centonovantadue le aree e le nazioni dove danzano i giovani successori, i Bodhisattva emersi dalla Terra. Con questa nuova forza, con coraggio, diamo il via a una grande svolta nella nuova era di kosen-rufu nel mondo. Giorno dopo giorno creiamo ricordi di immenso valore. Mia moglie e io recitiamo Daimoku e proteggiamo questo corso da dietro le quinte»: con questo messaggio siamo stati accolti dal presidente Ikeda e da sua moglie Kaneko il giorno del nostro arrivo a Tokyo, il 4 novembre.
Il 10 novembre eravamo pronti per tornare a casa, pieni di gioia e determinazioni quando, inaspettatamente, abbiamo avuto un incontro con sensei e la signora Kaneko davanti al Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu), la cittadella del voto di maestro e discepolo.
Mai dimenticheremo quel momento: duecentocinquanta rappresentanti da cinquantacinque paesi riuniti insieme a loro! Soltanto i nostri visi, i nostri sguardi lucidi colmi di felicità lasciavano trasparire ciò che le parole non riescono ancora a esprimere. Un’immensa gratitudine e una profonda determinazione sono emersi con naturalezza dal nostro cuore, con la rinnovata promessa di impegnarci sempre di più, senza risparmiare le nostre forze, per la felicità di tutte le persone e per la costruzione della pace nel mondo.
In quel momento abbiamo sentito nel nostro cuore che insieme a noi c’erano i membri di tutto il mondo, a cui sensei ha subito rivolto il suo pensiero: «Grazie a tutti! State bene e portate i miei più cari saluti a tutti i membri!».
Qualche giorno dopo Ikeda ha parlato di questo incontro in un articolo sul Seikyo Shimbun del 15 novembre: «Novembre è il mese della fondazione della Soka Gakkai e per celebrare questo anniversario sono venuti a Tokyo i responsabili di cinquantacinque paesi del mondo. Il 10 novembre, sotto un sereno cielo autunnale, mia moglie e io abbiamo avuto un breve incontro con loro, e questo ci ha riempito di gioia e allegria. I loro occhi brillavano e le loro voci risuonavano. Si sentiva che la loro vita era gioiosamente dinamica. Ognuna di queste persone è un prezioso e valoroso Bodhisattva della Terra che ha lottato per realizzare kosen-rufu, per aprire questa strada che prima non c’era; e ha continuato a farlo superando difficoltà inimmaginabili. Ciascuno di loro è nato nella terra che ha scelto per adempiere il proprio voto. Durante questo incontro mi sembrava di essere al cospetto di tutti i membri del mondo. Voglio dichiarare a voce alta che in questa famiglia Soka risiede la speranza della felicità, della pace e della coesistenza armoniosa di tutti gli esseri umani. Pur nelle molte differenze essi sono uniti, sintonizzati tra loro. Legati da un’unità profonda».

Lo spirito della fondazione

I princìpi della fondazione e l’importanza dell’unità di “diversi corpi stessa mente” sono stati i temi principali della riunione con il vice presidente Hasegawa.
«A settant’anni dalla nascita della Soka Gakkai è fondamentale riflettere profondamente sullo spirito della fondazione. Il 18 novembre è anche il giorno in cui Tsunesaburo Makiguchi offrì la sua vita per kosen-rufu. Mentre si trovava in carcere, egli scrisse: “In qualunque luogo possa trovarmi la cosa più importante è la mia fede; io non provo la minima inquietudine, trasformerò sicuramente il veleno in medicina”. Questo nobile eroe di kosen-rufu ha continuato a lottare per la Legge in modo risoluto, senza temere nulla, serenamente, ereditando lo spirito che animava Nichiren Daishonin. È lo stesso spirito che ha animato la lotta dei tre maestri, grazie al quale ogni singolo membro nel mondo ha potuto incontrare la Legge mistica. Tutti i membri della Gakkai sono nobili Bodhisattva della Terra che, uniti a Makiguchi, Toda e Ikeda, hanno ereditato la missione del Daishonin. La loro vita si basa su questo legame mistico, perciò è importante avere gratitudine e tornare costantemente allo spirito originario dei tre maestri, che è un tutt’uno con quello della fondazione. Ciò significa dedicarsi con entusiasmo alle attività per kosen-rufu».
«Grazie all’impegno di tutti i compagni di fede – ha proseguito Hasegawa la Soka Gakkai è ora una religione mondiale. Ma cosa ha reso possibile tutto ciò? Ikeda afferma che l’unità di itai doshin è la potente forza trainante del nostro movimento. In un’epoca in cui prevalgono odio e antagonismo, è fondamentale considerare le diversità come una ricchezza e decidere di diventare felici tutti, facendo della gioia degli altri la propria gioia, lottando insieme e sostenendo chi si trova in difficoltà. Lo spirito di itai doshin può essere realizzato grazie alla fede. “In qualsiasi luogo afferma sensei la cosa più importante è la felicità, la vittoria di ogni individuo, la trasformazione del karma e la cura di ogni singola persona”».
Il mondo della SGI è il mondo del calore umano.

Il voto è il cuore della Gakkai

«A un anno esatto dall’inaugurazione del Kosen-rufu Daiseido, è sempre più importante approfondire il significato del grande voto di kosen-rufu», ha affermato il direttore generale Yoshitaka Oba. «In quella occasione il presidente Ikeda ha guidato solennemente la cerimonia di Gongyo pregando per la realizzazione della pace mondiale, affinché ogni persona formuli il voto di realizzare il desiderio di kosen-rufu.
«Il Joju Gohonzon iscritto e affidato alla Soka Gakkai e ora custodito nel Palazzo del grande voto di kosen-rufu è lo stesso Gohonzon davanti al quale Josei Toda ha pregato per consolidare le fondamenta di kosen-rufu in Giappone, realizzando lo scopo di 750.000 famiglie di praticanti, e davanti al quale Ikeda ha offerto ogni giorno le sue profonde preghiere per diffondere il Buddismo di Nichiren in tutti i paesi del globo.
«Adesso che è trascorso un anno dal completamento del Daiseido, è fondamentale rinnovare la determinazione, in qualità di discepoli che hanno formulato il proprio voto insieme al presidente Ikeda, di realizzare kosen-rufu: una pace mondiale e una felicità del genere umano indistruttibili, condividendo e imprimendo nel cuore delle persone il Buddismo di Nichiren Daishonin.
«La Soka Gakkai ha una missione importante. Perciò, come aveva predetto Shakyamuni e come poi Nichiren ha esplicitamente dichiarato, non bisogna mai dimenticare che le funzioni demoniache tentano di ostacolare e arrestare il nostro movimento. Nel capitolo “Strenua lotta” della Nuova rivoluzione umana, attraverso il suo esempio, sensei incoraggia ogni membro a lottare contro la natura demoniaca che pervade l’universo affinché nessun discepolo del Budda, nonché la Soka Gakkai stessa, venga sfiorato nemmeno con un dito. L’organizzazione che porta avanti il mandato di kosen-rufu è per noi la cosa più preziosa. Prendersi cura di ogni singolo individuo, costruire rapporti di fiducia da persona a persona è il cuore del movimento costruito da sensei nell’arco di cinquantacinque anni.
«Per trasformare il proprio karma in missione ed espandere il movimento della “rivoluzione umana” in tutto il mondo, è assolutamente necessaria un’organizzazione rivolta a kosen-rufu in cui regni armonia, grazie a una fede basata sull’unità di “diversi corpi, stessa mente”, e in cui viva il profondo legame di maestro e discepolo.
«Sensei ci dice: “Ora tocca a voi! A partire da oggi, mirando ai prossimi trent’anni, prego ognuno di voi di formulare la promessa di conseguire kosen-rufu e di vivere compiendo ogni sforzo possibile per realizzarlo. La trasmissione che avviene dal maestro al discepolo, nel momento in cui il discepolo promette di realizzare la visione del maestro facendone la propria missione, consente di aprire la strada della ‘realizzazione del grande desiderio di kosen-rufu attraverso la propagazione compassionevole della Legge’. In altri termini, senza l’eterna lotta che vede uniti in un legame indissolubile il maestro e il discepolo, non potrà esserci kosen-rufu”(NRU, vol. 27, cap. 4 “Spirito di ricerca”, puntata 39)».

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