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Trasmettiamo lo spirito della Soka Gakkai - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:11

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    Trasmettiamo lo spirito della Soka Gakkai

    In questa puntata della serie “Impariamo da La nuova rivoluzione umana”, pubblicata sul Seikyo Shimbun del 31 luglio 2019, il vicepresidente Hiromasa Ikeda evidenzia alcuni punti salienti del decimo volume del romanzo

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    In questa puntata della serie “Impariamo da La nuova rivoluzione umana”, pubblicata sul Seikyo Shimbun del 31 luglio 2019, il vicepresidente Hiromasa Ikeda evidenzia alcuni punti salienti del decimo volume del romanzo

    Punti principali

    • Il Seikyo Shimbun diventa un quotidiano
    • Lo spirito della Soka Gakkai
    • Il significato della fondazione del Gruppo uomini

    Il 20 luglio 2019 è stata pubblicata sul Seikyo Shimbun una fotografia del Centro mondiale Seikyo della Soka Gakkai scattata dal maestro Ikeda. Il completamento di questo centro, previsto per l’autunno, segnerà l’inizio di una nuova era per il quotidiano Seikyo.
    Nel primo capitolo del decimo volume de La nuova rivoluzione umana, intitolato “La fortezza delle parole”, si legge: «Kosen-rufu è una lotta di parole. […] Senza parole che incoraggino le persone, senza parole che dimostrino la verità del Buddismo e la correttezza del movimento della Soka Gakkai, kosen-rufu non progredirà mai» (cfr. pag. 34). La nostra “arma vincente” in questa “lotta di parole” è il Seikyo Shimbun.
    Nello stesso capitolo viene inoltre descritto in maniera dettagliata il processo attraverso cui il giornale divenne un quotidiano, a partire dal 15 luglio 1965. Fino ad allora, il Seikyo Shimbun era infatti un giornale di otto pagine che veniva pubblicato tre volte a settimana.
    La pubblicazione come quotidiano era prevista a partire dall’ottobre dello stesso anno, ma Shin’ichi propose di «partire un po’ prima» poiché si era arrivati «a un punto in cui tre soli numeri alla settimana non riuscivano a stare al passo con lo sviluppo dell’organizzazione» (pag. 37).
    Nel secondo capitolo, “Venti di felicità”, vengono narrate le vicende di un membro giapponese che viveva in Messico e che era stato da poco nominato responsabile di capitolo.
    Non essendoci compagni con più esperienza di fede a cui poter chiedere guida, leggeva con grande attenzione ogni singola riga del Seikyo Shimbun che gli veniva inviato dal Giappone.
    Nel capitolo successivo, “Una nuova rotta”, viene presentato un giovane giapponese che, ispirato dalle attività e dalle esperienze dei membri d’oltreoceano pubblicate sul giornale, decise di trasferirsi in quella che all’epoca era la Germania dell’ovest, col desiderio di dedicare la sua vita a kosen-rufu mondiale.
    In questo modo, il Seikyo Shimbun divenne una vera e propria fonte di ispirazione e di energia, che riuscì a dare un forte impulso allo sviluppo globale di kosen-rufu.
    Tuttavia, la realizzazione del quotidiano era ostacolata da una montagna di sfide; tra queste, vi era la questione di come creare un sistema agevole per la distribuzione.
    Nonostante tali difficoltà, ogni singolo membro dello staff coinvolto nel progetto determinò fermamente, sotto la guida di Shin’ichi, di impegnarsi al massimo per portarlo a termine, anche a costo di farlo da solo; il risultato fu la realizzazione del Seikyo Shimbun come quotidiano.
    Shin’ichi coglieva ogni occasione per dare suggerimenti riguardo alla direzione che il Seikyo Shimbun avrebbe dovuto seguire.
    Durante un incontro informale con i dirigenti del giornale, egli spiegò cosa significasse per il quotidiano Seikyo rimanere fedele a se stesso, e diede tre linee guida: «Prima di tutto, il Seikyo Shimbun è un quotidiano dedicato a kosen-rufu. […] Secondo, deve essere un giornale che aiuti i lettori a capire il corretto insegnamento del Buddismo. […] Terzo, deve avere la funzione di una “lettera di incoraggiamento” che dia speranza e coraggio ai suoi lettori» (pag. 53).
    Nello stesso periodo in cui in Giappone il Seikyo Shimbun stava diventando un quotidiano, iniziarono a nascere una dopo l’altra riviste e pubblicazioni delle organizzazioni della Soka Gakkai di tutto il mondo. Grazie a queste pubblicazioni, le idee e le opinioni errate che si erano diffuse nella società nei confronti della Soka Gakkai cambiarono gradualmente.
    Nel primo capitolo, “La fortezza delle parole”, Shin’ichi affermò: «Il Seikyo Shimbun deve diventare un’impareggiabile fonte di filosofia, un’indomita fortezza di parole» (pag. 41). Facendo nostra questa grande aspettativa e mantenendola viva nel cuore, impegniamoci ulteriormente nella promozione e nello sviluppo del Seikyo Shimbun e di tutte le pubblicazioni della Soka Gakkai Internazionale.

    La saggezza per offrire incoraggiamenti

    Ad agosto del 1965 Shin’ichi partecipò a una serie di corsi estivi, determinato con tutto se stesso a infondere profondamente lo spirito della Soka Gakkai nel cuore dei compagni di fede.
    Shin’ichi infatti percepiva che «essendo iniziata la fase essenziale, era arrivato il momento di espandere ulteriormente le attività per kosen-rufu in tutti i campi della società, mirando a concretizzare lo spirito dell’umanesimo buddista. Per questa ragione era cruciale che tutti i membri tornassero allo spirito della Gakkai, che è il punto di partenza di ogni cosa» (pag. 68).
    Nel capitolo “La fortezza delle parole” vengono descritti dettagliatamente dieci aspetti cruciali dello spirito della Soka Gakkai, tra cui «avere il coraggio di scartare il superficiale e cercare il profondo» e «dedicarsi altruisticamente alla propagazione della Legge, anche a costo della propria vita» (ibidem).
    Riconoscendo che il modo migliore per trasmettere lo spirito della Soka Gakkai è «tramite il proprio comportamento, […] soltanto con l’esempio» (pag. 69), Shin’ichi continuò ad agire per kosen-rufu, riflettendo costantemente su come poter ispirare ulteriormente tutti i membri ad alzarsi con gioia e coraggio. Da questa determinazione sincera di Shin’ichi, nacque la saggezza per offrire incoraggiamenti, che si manifestò in diverse forme.
    Ad esempio, avendo compreso che «incoraggiare i responsabili di settore era vitale per accelerare il ritmo nella fase essenziale dello sviluppo della Soka Gakkai» (pag. 22), Shin’ichi girò tutto il Giappone per partecipare a ogni riunione dei responsabili di settore, facendo del suo meglio per incontrare personalmente e stringere la mano a più partecipanti possibili. Tuttavia, dopo tutti quei saluti, la sua mano finì per arrossarsi e gonfiarsi a tal punto da non riuscire nemmeno a tenere una penna. Si trovò quindi a dover pensare a un altro modo per incoraggiare tutti, che sostituisse le strette di mano; decise così di fare delle fotografie commemorative insieme ai membri. Grazie a queste sessioni fotografiche, Shin’ichi riuscì a forgiare dei legami spirituali con decine di migliaia di compagni di fede.
    Non c’è alcun dubbio che Shin’ichi desiderasse sinceramente incoraggiare e stringere la mano a ogni singolo membro. Proprio per questo, egli si impegnò anima e corpo ad «accendere la fiamma eterna dell’impegno, della gioia e del coraggio nei cuori dei membri» (pag. 145) anche nel poco tempo a disposizione durante le sessioni fotografiche. Era determinato ad agire in modo tale da infondere in ogni singolo istante un valore eterno.
    Attualmente, in Giappone, abbiamo accesso ai filmati dei discorsi che il maestro Ikeda ha tenuto in passato grazie ai video on-demand della piattaforma “Soka channel”.
    I discorsi del nostro maestro sono incoraggiamenti basati proprio sulla sua determinazione di far sì che ogni istante possa essere una fonte d’ispirazione eterna. Dipende quindi da noi e dal nostro atteggiamento in quanto discepoli se riusciamo a utilizzare gli incoraggiamenti del maestro come forza motrice della nostra personale rivoluzione umana, o se invece li consideriamo semplicemente come guide date in passato.

    La forza delle persone capaci che emergono numerose

    Nel quarto capitolo del decimo volume, “Campioni con la corona”, viene descritta la riunione inaugurale della fondazione del Gruppo uomini, il 5 marzo 1966. Essendo entrati nell’era della fase essenziale di kosen-rufu, «in cui ogni individuo manifesta la prova concreta della sua pratica basata sul principio che la fede è uguale alla vita quotidiana» (pag. 298), il Gruppo uomini fu fondato con lo scopo essenziale che ciascuno si impegnasse con tutte le forze in ogni ambito, in modo tale da espandere nella società il cerchio della fiducia.
    Alla riunione inaugurale, Shin’ichi sottolineò che «per il costante progresso di kosen-rufu era importante combinare la forza della prudenza conservatrice con un vigoroso e giovanile spirito di riforma» (Ibidem).
    Affermò inoltre che «erano indispensabili sia l’energia della gioventù, che è il carburante dello sviluppo di kosen-rufu, sia l’esperienza e la saggezza degli uomini maturi, cioè dei membri del Gruppo uomini» (Ibidem).
    Continuò esprimendo le sue più profonde aspettative nei confronti del Gruppo uomini: «Se il Gruppo uomini dà un ottimo esempio, allora anche le donne, i giovani uomini e le giovani donne si svilupperanno splendidamente. Il sincero incoraggiamento del Gruppo uomini aiuterà a far crescere persone veramente capaci in tutti i gruppi» (pag. 299). Sebbene l’anniversario della fondazione del Gruppo uomini sia il 5 marzo, per il “giorno del Gruppo uomini” è stato scelto il 24 agosto, ovvero il giorno in cui sensei divenne membro della Soka Gakkai, nel 1947.
    Come viene menzionato in questo stesso capitolo, il presidente Makiguchi aveva cinquantasette anni quando iniziò a praticare, mentre il presidente Toda aveva quarantacinque anni quando, una volta uscito dal carcere, si alzò da solo per portare avanti il movimento di kosen-rufu. La loro età era quella dei membri del Gruppo uomini. In altre parole, credo che la scelta del 24 agosto come “giorno del Gruppo uomini” racchiuda il significato della missione particolare degli uomini, ovvero impegnarsi a diventare «aurei pilastri che sostengono la cittadella Soka» (pag. 303), prendendo sempre a esempio la lotta dei tre presidenti fondatori.
    Tornando alla riunione inaugurale della fondazione del Gruppo uomini, descritta nel quarto capitolo, Shin’ichi concluse il suo discorso con le seguenti parole: «Se il Gruppo uomini si sviluppa adeguatamente e stabilisce una solida struttura per kosen-rufu, la nostra organizzazione sarà sempre protetta» (Ibidem).
    In effetti, anche considerando la prospettiva di assicurare l’eterno sviluppo della Soka Gakkai, la missione del Gruppo uomini è estremamente profonda.

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    NRU, volume 10

    Contenuti principali

    Capitolo “La fortezza delle parole”
    Il primo gennaio del 1965 viene pubblicata sul giornale Seikyo la prima puntata del romanzo La rivoluzione umana. A luglio dello stesso anno, il Seikyo Shimbun diventa un quotidiano.

    Capitolo “Venti di felicità”
    Shin’ichi si reca a Los Angeles, negli Stati Uniti, sconvolta da un’imponente rivolta degli afroamericani oppressi dalle discriminazioni razziali, che hanno dato fuoco a negozi e grandi magazzini.
    Prima visita di Shin’ichi in Messico, come Toda aveva sognato poco prima di morire.

    Capitolo “Una nuova rotta”
    Shin’ichi parte per l’Europa, dove si impegna con tutto se stesso nel far crescere persone di valore.
    Giunto nella Germania occidentale, incoraggia dei giovani giapponesi che si sono da poco trasferiti.

    Capitolo “Campioni con la corona”
    Il 5 marzo del 1966 viene fondato il Gruppo uomini.

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