Ho diciannove anni e sono membro della Soka Gakkai da febbraio 2023.
Conosco la pratica buddista fin da bambina, grazie ai miei familiari e all’attività che portavano avanti. Ricordo il ritmo del Daimoku che risuonava in casa nostra quando mia nonna ospitava le riunioni. Fin da piccola recitavo anch’io quando ne sentivo il bisogno, soprattutto quando le cose non andavano come volevo, perché mi faceva bene. Non riuscivo però a essere costante nella preghiera: la costanza è sempre stata la mia sfida più grande… e continua a esserlo!
Se con il Daimoku avevo un rapporto altalenante, nell’attività mi sentivo pienamente a mio agio: mi piaceva il clima che si creava durante le riunioni, l’idea di poter condividere esperienze con un gruppo di persone pronte ad ascoltarmi e incoraggiarmi, adoravo sentire gli interventi dei giovani e non vedevo l’ora di partecipare allo zadankai successivo. Ricordo molto bene l’entusiasmo che provavo tornando a casa, le parole ascoltate mi accompagnavano anche nei giorni successivi e mi infondevano coraggio e sicurezza.
Il maestro Ikeda afferma:
«Le persone hanno bisogno di avere qualcuno vicino che ascolti ciò che hanno da dire; qualcuno che offra loro anche una sola parola di incoraggiamento. Può bastare questo per riaccendere la fiamma della vita nel cuore di chi è disperato. Il solo sapere che c’è qualcuno a cui importa di loro produce un’espansione dello stato vitale» (NR, 801)
La cosa che più mi ha avvicinato al Buddismo è stato vedere la grinta e la determinazione con cui la mia mamma, attraverso una fede forte e sincera, affrontava le difficoltà. In particolare la perdita di sua sorella, per di più a breve distanza dalla perdita di mia nonna, la sua mamma. L’ho osservata crescere e maturare, reagire in maniera sempre più forte e sicura, anche soffrendo ma con una consapevolezza diversa, utilizzando quella sofferenza per forgiare se stessa.
Ho rafforzato il mio legame con la Soka Gakkai grazie all’attività Futuro. Mi occupavo insieme ad altri ragazzi e ragazze di organizzare i nostri incontri e questo mi ha aiutato ad acquisire tanta fiducia in me stessa.
Facevo volentieri attività, ma un pensiero mi frenava dal fare il “grande passo” di diventare membro: avevo paura che poi mi sarei sentita in dovere di essere costante e temevo di non essere in grado.
In questo senso è stato determinante l’incoraggiamento di una compagna di fede che è venuta a trovarmi e mi ha trasmesso con determinazione che la pratica buddista è un diritto, non un dovere, e che è la strada per la mia realizzazione. Così è sorta in me una grande convinzione e ho deciso di entrare a far parte della Soka Gakkai.
La cerimonia è stata emozionante, hanno partecipato tutti i componenti della mia famiglia e le persone a me care, praticanti e non. Il giorno dopo, piena di gratitudine, ho scritto a Sensei per condividere con lui la mia esperienza.
Da quando sono membro sento il desiderio di coltivare la mia fede per far sbocciare la mia vita e considero le difficoltà come un’opportunità per compiere la mia rivoluzione umana.
Ora mi viene più naturale parlare alle mie amiche del Buddismo e credo fortemente che ogni persona al mondo dovrebbe avere la possibilità di sperimentare i benefici che derivano dalla pratica buddista.
Ho creato legami con ogni persona del gruppo che frequento e i responsabili mi hanno coinvolto fin dal primo momento incoraggiandomi a raccontare le mie esperienze.
Sono riuscita anche a riallacciare i rapporti con Denise, una ragazza con la quale ho un legame veramente speciale da tanti anni. Ha deciso di partecipare alle riunioni insieme a me in un periodo della sua vita di estrema difficoltà e sofferenza. Con il sostegno del gruppo abbiamo portato avanti insieme la pratica buddista e Denise ha deciso di diventare membro lo scorso 18 giugno!
Quando me lo ha detto ho provato una sensazione indescrivibile!
Inoltre, a luglio scorso ho avuto la fortuna di partecipare al corso nazionale Futuro a Firenze. Il primo giorno ho incontrato con grande sorpresa una mia amica d’infanzia, con la quale giocavo quando ero molto piccola ogni giovedì mentre i nostri familiari partecipavano alle riunioni buddiste.
Ho percepito come il legame che unisce noi compagni di fede sia incredibilmente profondo, come se ci fosse una sorgente invisibile che viene da lontano, come una promessa fatta insieme…
I tre giorni del corso sono stati ricchi di emozioni e ciò che più rimarrà nel mio cuore sono i legami che ho creato. Scrive il presidente Ikeda:
«Immensa è la forza del cuore, capace di trascendere il tempo e lo spazio. Il legame del cuore che esiste in una coppia, in una famiglia o tra gli amici rimane sempre saldo, indipendentemente dalla distanza. Anche se sono distanti, i cuori possono unirsi liberamente» (Esperia, Mappa della felicità, 22 agosto)
Tornata dal corso Futuro volevo fare alla mia mamma un regalo unico e insostituibile per il suo quarantesimo compleanno: scriverle una canzone, cosa che non sono mai riuscita a fare, nonostante il canto sia la mia passione da tanti anni. Grazie al potente Daimoku che ho recitato durante il corso e nei giorni successivi, ci sono riuscita! L’ho scritta e me ne sono innamorata, ma avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse con l’accompagnamento musicale. Leonardo, un ragazzo conosciuto durante il corso mi ha aiutato e in due giorni questo mio sogno è diventato realtà, registrando la canzone in un vero e proprio studio!
Grazie a questa esperienza ho determinato davanti al Gohonzon di impegnarmi e credere nei miei sogni, a partire da quello di incoraggiare il mondo intero con le mie canzoni.
So che la vita mi metterà davanti tanti altri ostacoli ma sento che riuscirò a superare e trasformare ogni sfida in opportunità, grazie alla perseveranza e alla costanza nella pratica buddista.