Alla riunione mensile dei responsabili di Centro, tenuta in concomitanza con la riunione generale della regione di Shikoku il 9 ottobre 2016, hanno partecipato anche rappresentanti della SGI provenienti da Brasile, Taiwan, Indonesia e Corea del Sud. Durante la riunione è stato annunciato il tema del 2017: “Anno dello sviluppo dei giovani nella nuova era di kosen-rufu mondiale”
L’assemblea del Sutra del Loto ebbe luogo a un livello veramente grandioso, cosmico. I Budda e i bodhisattva delle dieci direzioni e delle tre esistenze, compresi i Bodhisattva della Terra, si radunarono pieni di entusiasmo, e anche innumerevoli divinità celesti, come gli dèi del sole e della luna, si unirono allegramente a loro.
Questa riunione dei responsabili di Centro è proprio come quell’assemblea. È una “riunione di discussione globale”, che unisce i cuori dei membri di tutto il Giappone e del mondo, ispirandoci a continuare a lavorare di buon umore e in armoniosa unità per il progresso di kosen-rufu mondiale.
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Mi congratulo con tutti i miei cari amici dello Shikoku per questa vittoriosa riunione in cui salutano l’”alba cremisi” della nuova era di kosen-rufu mondiale! [Quest’anno cade il trentacinquesimo anniversario della Canzone del cremisi (Kurenai no uta) della Soka Gakkai, n.d.r.]
Vorrei ringraziare anche i membri della Divisione futuro della SGI-Brasile (BSGI) che sono qui con noi, dopo un volo di ventotto ore, insieme ai membri di Taiwan, Indonesia e Corea del Sud. Tutti sono venuti in Giappone con il nobile scopo di approfondire la comprensione del Buddismo di Nichiren Daishonin. Diamo loro il più caloroso benvenuto!
La sincerità e la dedizione dei membri dello Shikoku è incredibile. Nel corso del turbolento viaggio di kosen-rufu, il viaggio di maestro e discepolo, anche se costantemente ostacolati dal mare in tempesta, hanno cavalcato onde furiose insieme a me. Conservo nel mio cuore un vivido ricordo della famiglia Soka dello Shikoku.
Vi ringrazio per gli sforzi compiuti nel realizzare questa riunione: una crescita notevole dei nuovi membri grazie alle attività dei responsabili di settore; gli incoraggiamenti che hanno aiutato tante persone a sfidarsi nell’esame di primo livello del Dipartimento di studio (il 20 novembre) e la crescita degli abbonamenti al giornale Seikyo.
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Sessant’anni fa il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, incoraggiò un membro della Divisione donne durante una sua visita nello Shikoku. La donna aveva perso il marito nella Seconda guerra mondiale e stava crescendo la figlia da sola, lottando per superare malattia e miseria.
Toda le disse: «Perché siamo nati in questo mondo? Per essere felici. Anche tu diventerai sicuramente felice, ne sono certo! Ti prego di non allontanarti mai dal Gohonzon e dalla Soka Gakkai per tutta la vita».
Ispirata da questo incoraggiamento pieno di fiducia si sfidò nella pratica buddista e vinse sia i problemi di salute sia le difficoltà economiche. Riuscì a venire anche nel Kansai dove io guidavo le attività e in seguito diventò responsabile di capitolo delle donne e continuò a impegnarsi senza sosta nella sua regione natale, lo Shikoku, contribuendo alla costruzione del nostro movimento per kosen-rufu.
Attraverso la pratica del Buddismo del Daishonin possiamo trasformare la disperazione in speranza, il karma in missione e il mondo intorno a noi in un regno di pace e felicità.
Il mio maestro ispirò tantissime persone ad affrontare il gioioso viaggio della rivoluzione umana, e queste a loro volta ne hanno incoraggiato infinite altre, come tante onde concentriche.
Così si è propagata in tutto il globo una danza dove i membri esultano col cuore ricolmo della “più grande di tutte le gioie” (BS, 124, 54)
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Recentemente una donna brasiliana mi ha informato che nel suo paese il movimento di kosen-rufu sta continuando a svilupparsi con grande velocità. Suo marito era un giovane responsabile per il quale anch’io nutrivo grandi speranze, ma purtroppo diciotto anni fa morì in un incidente sul Rio delle Amazzoni. La donna rimase sola con un figlio di sette anni e una figlia di cinque. Pur provata dal dolore decise coraggiosamente di crescere i suoi figli nel giardino Soka.
E proprio come aveva sperato, suo figlio prese parte alla banda musicale della SGI brasiliana e la figlia al gruppo di pifferi e tamburi. Sono diventati due meravigliosi giovani e hanno fatto praticare otto persone. Adesso sono entrambi avvocati che dedicano la gioventù per contribuire alla società. Anche la madre, oltre ad averli cresciuti da sola, ha studiato intensamente ed è diventata un avvocato. Insieme sono un valido esempio della vittoria e della fortuna di una famiglia armoniosa unita nella fede.
Oggi la figlia è qui alla riunione come loro rappresentante!
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Nella mia lezione sulla vita e la morte all’Università di Harvard (settembre 1993) citai un passo dalla Raccolta degli insegnamenti orali: «Noi usiamo gli aspetti di nascita, invecchiamento, malattia e morte per adornare la torre che è il nostro corpo» (BS, 114, 45). Nella stessa opera si legge: «Quando, mentre siamo in questi quattro stati di nascita, invecchiamento, malattia e morte, recitiamo Nam-myoho-renge-kyo, facciamo sì che essi diffondano la fragranza delle quattro virtù» (Ibidem).
Il fondatore della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi, definì in maniera precisa e allo stesso tempo facilmente comprensibile l’essenza di queste quattro virtù, descrivendole come uno stato vitale in cui si è «sempre allegri e con un io puro».
Nessuno può evitare le sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte; ma poiché recitiamo Nam-myoho-renge-kyo per la felicità nostra e degli altri, possiamo sicuramente trasformare qualsiasi veleno in medicina. Possiamo decorare la torre preziosa della nostra vita con uno stato vitale in cui siamo «sempre allegri e con un io puro» e aiutare gli altri a fare lo stesso.
Le quattro prefetture che compongono lo Shikoku hanno nomi veramente poetici: Kagawa (Fiume fragrante), Kochi (Nobile saggezza), Ehime (Principessa dorata) e Tokushima (Isola di virtù). Vi prego di fare dello Shikoku un regno di pace e felicità sempre vittorioso e colmo di splendide torri preziose, cioè vite che emanano la fragranza delle quattro nobili virtù di eternità, felicità, vero io e purezza.
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Scrive Nichiren Daishonin: «Ora, all’inizio dell’Ultimo giorno della Legge, io, Nichiren, per primo ho propagato in tutto Jambudvipa [nel mondo intero] i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo, che sono il cuore del Sutra del Loto e l’occhio di tutti i Budda. […] Miei discepoli, serrate le fila e seguitemi e sarete superiori a [grandi discepoli come] Mahakashyapa o Ananda, a T’ien-t’ai o Dengyo!» (RSND, 1, 679).
Come membri della SGI, che portano avanti lo spirito di Nichiren Daishonin, uniamoci, sempre più numerosi, e continuiamo a far conoscere questa grande filosofia umanistica piena di speranza di cui il mondo ha così tanto bisogno.
Per concludere vorrei regalare due brevi poesie ai miei compagni di fede dello Shikoku e di tutto il mondo:
Lodo per l’eternità
i nobili pionieri
che hanno composto trionfanti
inni alla vita
ricchi di colori e sfumature.
Avanziamo senza paura
ruggendo come leoni
di verità e giustizia
per espandere
il nostro movimento
di Bodhisattva della Terra,
di vittoria in vittoria.
9 ottobre 2016
(traduzione di Marialuisa Cellerino)