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Trasformare il proprio karma - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:25

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Trasformare il proprio karma

«Lo zadankai è il luogo dove confrontarsi sulla fede. Tutto ha inizio da un dialogo cuore a cuore» (D. Ikeda, Lo splendore di chi si impegna in prima linea, 37)

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«Lo zadankai è il luogo dove confrontarsi sulla fede. Tutto ha inizio da un dialogo cuore a cuore» (D. Ikeda, Lo splendore di chi si impegna in prima linea, 37)

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Come realizzare zadankai gioiosi?

I “suggerimenti per gli zadankai” che proponiamo in queste pagine sono solo spunti di partenza per stimolare il confronto durante le riunioni.
Ciò che conta infatti è dialogare insieme e creare un’atmosfera accogliente in cui tutti possano sentirsi a proprio agio e raccontare le proprie esperienze di fede.
Come scrive il presidente Ikeda: «Il successo di una riunione si vede da quante persone raccontano le loro esperienze e i loro benefici. Chi racconta la propria esperienza trabocca sempre di gioia ed energia, e la sua gioia contagia tutti gli altri rendendo l’atmosfera vibrante e positiva».

Di seguito alcune indicazioni tratte da La nuova rivoluzione umana (cfr. NRU, 18, 228):

• Innanzitutto recitare Daimoku per il successo della riunione
• Dedicarsi agli incontri personali nel periodo che precede la riunione
• Far sì che ogni partecipante senta il valore del proprio contributo: siamo tutti protagonisti!
• Raccontare esperienze di fede
• Sfidarci con coraggio per condividere il Buddismo con gli altri e accompagnare i nostri amici alla riunione

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Con la fede si trasforma qualsiasi karma
D. Ikeda, NRU, vol. 30, cap. 6 “Il voto”, p.ta 48

La vita può essere considerata una lotta implacabile contro il proprio karma.
Può accadere di perdere la persona amata, oppure di cadere gravemente malati. O ancora di ritrovarsi in cattivi rapporti con i familiari, di avere figli che prendono una cattiva strada, di perdere il lavoro, di subire il fallimento della propria azienda o vivere di stenti…
Le difficoltà e le sofferenze ci piombano addosso come le onde furiose di un mare in burrasca, ogni volta sorprendendoci e spingendoci a domandarci se ci siano davvero avversità peggiori di quelle che incontriamo.
È per far fronte a tutto questo che esiste la fede. Per renderci ancora più forti.
Infatti non esiste, nel modo più assoluto, un karma che non possa essere superato attraverso la fede.
[…] Vivere senza demoralizzarsi di fronte alle avversità, continuando a lottare intrepidi contro di esse, è in sé la dimostrazione del potere immenso del Buddismo.
In altre parole, quando viviamo con tutte le forze per la causa di kosen-rufu, il nostro karma così com’è diventa la nostra preziosa missione, e le sofferenze che viviamo si trasformano in inestimabili tesori del cuore.

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Il karma diventa missione
Cfr. D. Ikeda, Il mondo del Gosho, pag. 460

Ognuno di noi ha il proprio karma. Ma quando lo guardiamo dritto in faccia e ne cogliamo il vero significato, allora ogni avversità può aiutarci a condurre una vita più ricca e profonda.
Le azioni che compiamo per affrontare il nostro karma diventano un esempio e una fonte d’ispirazione per innumerevoli altre persone.
Quando trasformiamo il nostro karma in missione cambiamo il ruolo che esso svolge, da negativo a positivo. Perciò, chi continua ad avanzare considerando qualsiasi cosa come parte della propria missione, sta procedendo verso la trasformazione del karma.

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Il potere della Legge mistica è assoluto
D. Ikeda, NR, 426, 6

Dalla prospettiva della legge di causa ed effetto, non c’è alcun motivo di piangersi addosso o lamentarsi del proprio karma. Dovremmo piuttosto sfidarlo risolutamente, determinati a riscrivere la nostra esistenza.
Quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo si attiva lo stato vitale della Buddità. Proprio in quell’istante noi sconfiggiamo qualunque sfortuna o infelicità causata dal karma passato.
Il potere della Legge mistica di “trasformare il veleno in medicina” è assoluto: lo scopo della fede è trasformare il nostro karma e godere di una vita di ineguagliabile felicità. La preghiera al Gohonzon, cioè la recitazione del Daimoku, non è astratta o teorica.
È l’ardente desiderio interiore di essere vittoriosi.
Se la fiamma della determinazione divampa nel nostro cuore nel momento in cui recitiamo Daimoku, abbiamo già vinto. Questa è la pratica della rivoluzione umana, accessibile a tutti. Stabilire obiettivi chiari e avanzare con rinnovata determinazione è la causa nel presente che porterà splendidi risultati nel futuro.

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