Ognuno di noi ha i suoi legami personali che solo lui o lei può coltivare, cerchiamo quindi di creare nel corso di quest’anno “dieci nuovi veri amici” là dove viviamo e di costruire relazioni armoniose con i familiari che non praticano, sforzandoci di far comprendere il valore delle nostre attività
L’anno dello “sviluppo dinamico” è ormai iniziato, così pieno di significato per tutti noi. Nella Nuova rivoluzione umana del primo gennaio sensei afferma: «Bisogna fare in fretta! Unire il mondo innalzando nel cuore della gente il vessillo della compassione e della giustizia promosse dall’umanesimo buddista. Rinnovare profondamente la vita di ciascun individuo, realizzare la trasformazione del karma della società e dell’umanità, edificare una pace e una prosperità indistruttibili. Tutto ciò significa “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”. Questa è la nostra nobile missione. Con il sole nel cuore, facciamo dunque il primo passo per realizzare uno sviluppo dinamico! “Sviluppo dinamico” significa avanzare con il corpo e lo spirito che danzano di gioia» (ilvolocontinuo.it, NRU, vol. 28, cap. 1, p. 36).
Sulla base di un articolo del presidente della Soka Gakkai Minoru Harada, pubblicato sul Seikyo Shimbun, vorrei approfondire alcuni punti per realizzare concretamente questo “sviluppo dinamico”.
Il primo riguarda lo “sviluppo dinamico” della diffusione dell’insegnamento buddista.
L’attività fondamentale della Soka Gakkai è lo shakubuku, far comprendere il Buddismo ai nostri amici, alle persone intorno a noi, allargando la cerchia dei Bodhisattva della Terra che lottano per la propria e altrui felicità. Per questo è importante trasmettere agli altri la nostra esperienza di fede mostrando il miglioramento personale e la prova concreta nella nostra vita. Come scrive il Daishonin: «Adesso siamo entrati nell’Ultimo giorno della Legge e il Daimoku che io, Nichiren, recito è differente da quello delle epoche precedenti. Questo Nam-myoho-renge-kyo comprende sia la pratica per sé sia l’insegnamento agli altri» (RSND, 2, 925). Ognuno di noi ha i suoi legami personali che solo lui o lei può coltivare, cerchiamo quindi di creare nel corso di quest’anno “dieci nuovi veri amici” là dove viviamo e di costruire relazioni armoniose con i familiari che non praticano, sforzandoci di far comprendere il valore delle nostre attività. Inoltre, impegniamoci tutti insieme per aumentare il numero dei giovani perché, come diceva Toda: «Saranno la passione e la forza dei giovani a creare un nuovo secolo» (NR, 509, 14).
Il secondo punto riguarda lo “sviluppo dinamico” di nuove persone di valore.
Quest’anno in particolare miriamo a rafforzare i nostri gruppi, la prima linea dell’organizzazione, così che il movimento di kosen-rufu si consolidi e la Soka Gakkai possa espandersi ampiamente.
È importante che i responsabili di ogni livello sostengano l’attività dei gruppi, incoraggiando ogni persona. Attraverso il dialogo cuore a cuore si possono realizzare riunioni che traboccano di gioia e convinzione nella fede, così emergeranno tante persone di valore. Sosteniamo i responsabili di gruppo per migliorare le riunioni di discussione, concentrandoci negli incoraggiamenti personali e nelle visite a casa. Ciò che conta è pregare per la felicità di tutte le persone, per far sbocciare i benefici nella vita di ognuno.
È fondamentale, inoltre, prendersi cura dei nuovi membri, sempre più numerosi, e della Divisione futuro, il tesoro della Gakkai. Insieme, giovani e adulti, collaboriamo per far crescere i ragazzi e le ragazze della Divisione futuro, ispirandoli a praticare con entusiasmo.
Il nostro obiettivo, quest’anno, è realizzare “due più due” in ogni gruppo, cioè due nuovi membri, di cui almeno uno giovane, e riallacciare legami con due membri che non stanno partecipando alle attività. Basandoci innanzitutto su una forte preghiera per la loro felicità, creiamo occasioni per incontrarli e dialogare insieme. Come scrive sensei nella Nuova rivoluzione umana: «È importante sforzarsi di comprendere, “avvolgendo con un grande cuore” anche le persone che si sono allontanate dalla Gakkai. Non mettete la parola fine a queste relazioni» (ilvolocontinuo.it, NRU, vol. 28, cap. 1, p. 25).