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Studiare il Gosho almeno venti minuti al giorno - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:33

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    Studiare il Gosho almeno venti minuti al giorno

    Per realizzare kosen-rufu bisogna tornare sempre all’origine e ripartire dal Gosho, la nostra guida fondamentale, mettendolo in pratica con fiducia, senza lasciare spazio ai dubbi e senza permettere al nostro karma di interferire. Solo così possiamo vedere le cose per ciò che sono veramente. Per questo il presidente Ikeda ci invita a studiare il Gosho almeno venti minuti al giorno

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    Per realizzare kosen-rufu bisogna tornare sempre all’origine e ripartire dal Gosho, la nostra guida fondamentale, mettendolo in pratica con fiducia, senza lasciare spazio ai dubbi e senza permettere al nostro karma di interferire. Solo così possiamo vedere le cose per ciò che sono veramente. Per questo il presidente Ikeda ci invita a studiare il Gosho almeno venti minuti al giorno

    Ogni momento della vita è importante, perciò bisogna tirar fuori entusiasmo e convinzione, per vivere al meglio e pieni di speranza.
    Ricordate la parabola della gemma nella veste? Il Budda ha cucito una gemma preziosa nella veste di un uomo poverissimo che, non sapendone nulla, continua a vivere da mendicante… Questo esempio ci ricorda che nella nostra vita esiste un tesoro immenso, la “gioia delle gioie”, come la definisce il Daishonin. Facendo Daimoku la gioia emerge di sicuro, perciò continuiamo a pregare con fiducia. Ciò che conta è decidere e poi agire basandoci su una forte preghiera.
    Kosen-rufu è un progetto bellissimo al quale possiamo contribuire con le nostre azioni. Il Daishonin ci insegna che l’azione più efficace per creare valore e accumulare buona fortuna è agire per sostenere gli altri: solo così realizziamo anche la nostra felicità. «I membri della Gakkai – scrive il presidente Ikeda – facendo brillare la nobile condizione di Bodhisattva della Terra, stanno vicino a chi soffre, incoraggiano le persone che hanno problemi e contribuiscono al bene del quartiere e della società attraverso azioni concrete. È questo il grande motore di kosen-rufu. Facendo risplendere le caratteristiche della compassione e del coraggio diventiamo il sole del nostro ambiente e continuiamo a vivere pieni di vitalità. Ampliare questa rete di buoni cittadini è kosen-rufu» (Daibyakurenge, agosto 2016, pag. 97).
    C’è bisogno di tante persone di valore che si impegnano nei vari campi della società, per il bene di tutti. Ognuno di noi è prezioso, anche se a volte la tendenza della nostra società ci fa sentire impotenti o inutili. Cerchiamo di affrontare ogni difficoltà con la consapevolezza di essere i protagonisti di kosen-rufu e decidiamo di alzarci da soli. Per questo è necessario che le basi della nostra fede diventino sempre più solide.
    La fede nella Legge mistica è fonte di infinita speranza. Alzarsi da soli vuol dire prendere l’iniziativa senza aspettare che siano gli altri a fare qualcosa o a cambiare, significa decidere e portare avanti questo cambiamento con assiduità, con pazienza, con gioia. Per farlo ci vuole Daimoku. Se una persona si alza, un’altra seguirà, e poi una terza, proprio come afferma il Gosho: «Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-renge-kyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro» (RSND, 1, 341). Sensei ci incoraggia a credere che «non esiste vita più straordinaria di quella dedicata a ottenere risultati concreti nella propagazione del Buddismo del Daishonin. Consentire a un’altra persona di praticare il Buddismo rappresenta l’apice della compassione e dell’amicizia, perché in questo modo le mostriamo la via per conseguire una felicità eterna e incrollabile» (La nuova rivoluzione umana, vol. 29, cap. 1, “Fresco rinnovamento”, p.ta 37 su ilvolocontinuo.it).
    Non c’è una tecnica particolare, basta fare come “la mosca blu, che può viaggiare diecimila miglia se si attacca alla coda di un buon cavallo” (cfr. RSND, 1, 18). Il cavallo rappresenta il maestro e il Gosho, le basi fondamentali per la nostra crescita. Un altro aspetto importante è creare armonia con gli altri. Cerchiamo perciò di aggrapparci alla coda del cavallo e incoraggiamo gli altri a farlo, con il desiderio di far crescere persone più brave di noi nella fede. Per realizzare kosen-rufu bisogna tornare sempre all’origine e ripartire dal Gosho, la nostra guida fondamentale, mettendolo in pratica con fiducia, senza lasciare spazio ai dubbi e senza permettere al nostro karma di interferire. Solo così possiamo vedere le cose per ciò che sono veramente. Per questo il presidente Ikeda ci invita a studiare il Gosho almeno venti minuti al giorno (cfr. NR, 38, 7).
    Le “auree parole del Budda” sono vere, e se facciamo come dice Nichiren Daishonin, la nostra vita cambia sicuramente.

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