La speranza
è il tesoro della vita.
Chi ha speranza,
sempre,
è felice.
Si possono avere
la ricchezza, il potere,
tutta la fama del mondo,
ma senza la speranza
nella vita si inciampa
e si vacilla.
«Il capitale per noi
non sono i soldi,
è la speranza»
scriveva Cicerone, oratore della Roma antica;
«se si perde la speranza,
tutto ciò che abbiamo guadagnato
andrà perduto».
L’arrogante
che si prende gioco di chi spera,
inevitabilmente cadrà sconfitto
e a lui rimarrà solo il rimpianto.
Mai, per nessun motivo,
dobbiamo rovinare
la nostra vita
che brilla di tale promessa!
La speranza è una gemma
che ci ispira e ci solleva.
Finché avremo speranza
mai ci troveremo in situazioni senza uscita.
Se c’è speranza
ci sarà vittoria
e sorrisi felici.
Wangari Maathai, l’ammirevole ambientalista kenyota
e cara amica che né mia moglie né io scorderemo mai,
ha scritto:
«La speranza è come un fiore
che quando sboccia
non si cura
del proprio umore
o di chi lo guarda.
Dà sempre il massimo.
Anche noi possiamo farlo».
La speranza
è un fiore che sboccia
nella fatica e nella perseveranza.
È la nobile ricompensa visibile
di chi ha accumulato un’invisibile virtù.
Chi vive sempre
con speranza
non si annoia mai,
e mai è indifferente.
Vivere
dando speranza
a chi soffre
è fonte di crescita,
realizzazione,
apprendimento,
creatività e
solidarietà.
Scriveva Miguel de Cervantes,
il grande autore spagnolo:
«Come la luce brilla
più vivida nell’oscurità,
la speranza deve farsi
più salda nelle difficoltà».
La speranza è segno
di forza indistruttibile.
La vita è una lotta,
la nostra sfida è vivere
con forza e ottimismo,
anno dopo anno.
Inazo Nitobe,
grande educatore originario del Tohoku
e amico del presidente Tsunesaburo Makiguchi,
scrisse che anche nell’oscurità più tetra
si può trovare la speranza.
Una speranza, diceva,
«visibile solo agli occhi
della fede e del coraggio».
Anche durante la prigionia
subìta per ciò in cui credeva,
Makiguchi scriveva sereno:
«A seconda della propria condizione interiore,
anche l’inferno può essere piacevole».
E Toda, grato al suo maestro
martirizzato, ebbe a dire in seguito:
«Nella tua vasta e illimitata compassione,
mi hai permesso di accompagnarti
anche in prigione».
Come terzo presidente della Soka Gakkai
ho percorso deciso
il sentiero profondo e solenne
della dedizione altruista
di maestro e discepolo.
Ho dato la vita
per realizzare ogni speranza
che il mio maestro nutriva con ardore.
Il mio cuore è limpido e luminoso,
senza nubi di rimpianto.
Scrive Nichiren Daishonin:
«Il sole si apre un varco
nella più nera oscurità»1.
Una fede coraggiosa
è un sole di speranza senza limiti.
Il maestro e il discepolo
che si dedicano alla più nobile delle cause
supereranno ogni prova e avversità,
e la luce fulgida delle loro vite
brillerà in eterno.
Una speranza infinita:
la Legge mistica ne è la fonte.
Uno stato vitale sconfinato:
la fede e la pratica ne sono la chiave.
Nel Sutra del Loto
leggiamo queste parole di perfetta generosità:
«Ci auguriamo che i meriti ottenuti grazie a questi doni
possano estendersi in lungo e in largo a tutti,
così che noi e gli altri esseri viventi
possiamo conseguire tutti insieme la via del Budda»2.
Kosen-rufu è
la speranza
grandiosa e suprema
di sollevare tutta l’umanità
al vasto stato vitale
di pace e di felicità.
Speranza! Speranza! Speranza!
La speranza è il tesoro della vita.
All’alba di un nuovo anno,
di un nuovo giorno,
traboccanti di lucente speranza
facciamo sorgere
e brillare nei nostri cuori
il sole del tempo senza inizio!
Apriamo coraggiosamente una breccia,
anche nel caos più profondo
di questi tempi travagliati,
e diventiamo noi le persone
che creano una nuova speranza!
Avanziamo trionfanti
trasmettendo la speranza
della vittoria assoluta
a una persona dopo l’altra!
Disse Romain Rolland, scrittore e attivista francese:
«I giovani sono
l’ultima speranza dei nostri tempi».
Voglio ora dichiarare a gran voce
perché tutti mi sentano:
«La più grande speranza del futuro
sono i giovani Soka».
Miei giovani amici,
non siate mai sconfitti!
Qualsiasi prova o difficoltà
vi tocchi in sorte
non perdete mai di vista
la luce dorata della speranza!
Amici miei,
cari amici
nei quali ripongo tutta la mia fiducia,
vivete sempre con speranza.
Siate sempre,
immancabilmente,
vittoriosi.
Note:
1. Le divinità Stessa Nascita e Stesso Nome, RSND, 1, 279.
2. “La parabola della città fantasma”, SDL, 7, 168.