Responsabile nazionale della Divisione giovani donne, Yulia ripercorre le tappe dello sviluppo della SGI nel suo paese. Dal riconoscimento dell’organizzazione religiosa moscovita, avvenuto nel 2011, al primo corso tenuto a Vladivostok, a nove ore di aereo da Mosca. E del futuro di questo immenso territorio, Yulia dice: «Ho sentito che kosen-rufu in Russia dipende dai giovani»
Attualmente in Russia i membri della SGI sono duecentocinquanta; il 2012 è stato un anno particolarmente importante per noi, perché nell’anno precedente, a Mosca, siamo stati riconosciuti come organizzazione religiosa locale, dandoci la possibilità di organizzare ufficialmente seminari della SGI-Russia in tutta la nazione. Prima di allora avevamo potuto organizzare seminari solo nelle sedi inglese, tedesca e austriaca.
Al primo seminario in Russia hanno preso parte settantadue membri, fra i quali ventidue provenienti dalla regione dell’Estremo Oriente. È stato meraviglioso per noi passare tre giorni insieme. La regione dell’Estremo Oriente russo è situata dalle parti del Giappone; avrete sentito parlare di città come Vladivostok, Sakharin e Khabarovsk: ecco, per dare un’idea, tra Mosca e Vladivostok ci sono 9.000 chilometri, nove ore di aereo. I membri dell’Estremo Oriente sono di grande incoraggiamento per tutti, soprattutto per noi moscoviti. L’anno scorso, in quella regione, ventotto persone sono entrate nella SGI, in dicembre il numero dei membri è arrivato a cento e ora sono centodue. A novembre dell’anno scorso abbiamo tenuto proprio a Vladivostok il primo corso dedicato a quella regione; per quasi tutti i membri è stata la prima opportunità di conoscere i responsabili europei. Il prossimo obiettivo è il riconoscimento della SGI-Russia come organizzazione religiosa locale a Vladivostok.
L’anno scorso il numero di membri è cresciuto grazie a una grande ondata di shakubuku nell’Estremo Oriente, ma anche a Mosca molte persone hanno ricevuto il Gohonzon, compresa una giovane donna: sono felice, la Divisione giovani donne è in costante crescita! Abbiamo tenuto regolarmente riunioni del gruppo Ikeda Kayo-kai, il che ci ha aiutato a creare per le nostre attività buone basi permeate dallo spirito Soka. In luglio quattro giovani donne hanno potuto frequentare il corso di studio europeo a Milano; incontrare membri di altri paesi europei è stato un incoraggiamento così grande per noi giovani donne della SGI-Russia che al corso successivo per la prima volta le richieste di partecipazione erano più dei posti che ci erano stati messi a disposizione!
A settembre ho partecipato al corso per i giovani della SGI e la mia vita ne è uscita trasformata. Per fortuna ho partecipato al corso insieme a Eiji, responsabile giovani uomini per la Russia, così abbiamo potuto unire le nostre determinazioni. Il corso mi ha fatto comprendere la mia missione come responsabile della Divisione giovani donne: ho sentito che kosen-rufu in Russia dipende dai giovani. Sensei ci incoraggia tanto su questo. Durante la riunione dei responsabili, nel suo messaggio, ha parlato proprio della Russia e di noi giovani: è lui che ha aperto il sentiero di kosen-rufu in Russia e ho potuto comprendere le grandi aspettative che nutre nei nostri confronti.
Al ritorno abbiamo organizzato una riunione generale per celebrare la prima visita di sensei in Russia, avvenuta l’8 settembre del 1974. In quell’occasione abbiamo tenuto anche una riunione del gruppo Ikeda Kayo-kai alla quale ha partecipato Suzanne Pritchard, responsabile della Divisione donne e giovani donne europea, regalandoci un indimenticabile incoraggiamento. Noi responsabili nazionali abbiamo veramente avuto la sensazione che quello sia stato un punto di svolta per la SGI-Russia. Il momento è ora! Dobbiamo rompere gli argini: per prima cosa ognuno di noi deve superare i propri limiti, sostenere i membri con calore, come fa sensei, e aprire il suo cuore. Dopo quella riunione ho sentito veramente un cambiamento nelle giovani donne. Spinte da un grande spirito di ricerca, sono diventate più attive e fanno molte domande sul Buddismo; insieme troviamo le risposte, attraverso la pratica e le nostre attività comuni, che hanno contribuito a creare una buona atmosfera di fiducia reciproca. Ancora più importante, ci siamo poste grandissime sfide e parliamo apertamente della relazione tra maestro e discepolo. Sono commossa nel vedere come adesso percepiamo la Legge mistica nella nostra vita.
“Ora è il momento! Diffondiamo la luce della felicità! Ognuno di noi renda felice un amico! One Europe with sensei!”. Concretamente, questo nostro motto significa che ognuno di noi avvicinerà un amico al Buddismo. Nel messaggio di Capodanno, sensei ha scritto: «La Legge mistica, la legge fondamentale dell’universo, ci dà il potere di far risplendere al massimo la nostra vita e far emergere il nostro meraviglioso potenziale nella terra in cui dimoriamo». Per sostenere gli obiettivi generali le giovani donne, oltre alle riunioni regolari, si incontrano settimanalmente per il Gongyo serale, e il 31 dicembre abbiamo concluso l’anno con cinque ore di Daimoku.
Come responsabile della Divisione giovani donne, sono determinata a sfidare le mie personali difficoltà nella vita, a incoraggiare i membri della Divisione giovani e a dedicarmi a kosen-rufu con tutte le mie forze. Sto avvicinando al Buddismo tre miei amici e sono determinata a rafforzare il mio spirito di ricerca e a incoraggiare i membri più di quanto non abbia fatto l’anno scorso. Noi giovani russi vogliamo continuare a impegnarci sempre più nella propagazione e nel far sì che le riunioni di discussione siano il luogo dove ogni membro possa manifestare il proprio potenziale all’interno della calorosa famiglia Soka.