I sogni danno la speranza. E diventano una fonte di forza. Da sempre i sogni delle persone aprono la strada verso il futuro.
Toda era solito dire: «I giovani dovrebbero avere sogni che sembrano quasi troppo grandi per essere realizzati». Questo perché se i vostri sogni sono piccoli fin dall’inizio, potreste finire per non realizzare niente di veramente significativo.
Quando osservate dove si trova il vostro obiettivo e dove siete voi, la distanza tra i due punti potrà sembrarvi come quella tra la Terra e i confini dell’universo. Ma vi prego di ricordare che tutti voi avete un “razzo” straordinario – il razzo della vita che si chiama “impegno”. È questo che vi aiuterà a raggiungere il vostro sogno. Tutto, incluso lo studio quotidiano a scuola, fungerà da combustibile per spingere questo razzo.
Per realizzare i vostri sogni è importante avere coraggio – il coraggio di compiere quel primo passo verso la conquista dell’obiettivo dicendo: “Sì, ci proverò!”.
Anche se incontrate ostacoli inaspettati, il coraggio di continuare a compiere sforzi senza demoralizzarvi vi aprirà la strada verso la vittoria.
Anch’io nella mia infanzia avevo molti sogni. Uno di questi era diventare un giornalista, perché mi piaceva leggere i libri e scrivere. Sognavo anche di scrivere una storia, un giorno, che infondesse coraggio e speranza negli altri.
Il mio sogno più prezioso ora è che voi, miei cari amici della Divisione futuro, riusciate a impegnarvi fino in fondo e a realizzare tutti i vostri sogni.
Ognuno di voi sicuramente ha un sogno che solo lui può realizzare.
Sognate in grande con un cuore grande! Finché continuerete a progredire, non esiste limite a ciò che potete sognare.
Aprite le ali del vostro sogno unico e prezioso e innalzatevi nei vasti cieli della speranza!
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La mia esperienza / Un Budda cervellone
di Gabriele, 9 anni, Brescia
Ho sentito il suono del Daimoku da quando ero nella pancia della mia mamma, ma recito da quando ho imparato a parlare, perché mi piaceva farlo durante le attività dei miei genitori. Poi ho cominciato a recitare per le cose che volevo, soprattutto per un bambino a scuola che faceva il bullo, mi picchiava e mi faceva soffrire. Per questo il gruppo dei bambini 1000 gru mi ha aiutato a credere che potevo cambiare questa cosa… Tutte le mattine recito per la scuola e dico: «Oggi sarà una fantastica giornata perché sono un Budda cervellone!».
Ho fatto tanti sport, ma poi ho deciso che il karatè era il mio sport preferito. Alla prima gara, ho chiesto al maestro se potevo partecipare… mi ha risposto di sì ma di non preoccuparmi perché avrei potuto perdere… ma io desideravo vincere e raccontarlo a sensei! I miei genitori hanno recitato con me e mi hanno detto di credere che questo desiderio potevo realizzarlo. Infatti ho vinto la mia prima medaglia!
Ringrazio sensei e il gruppo 1000 gru perché mi piace tanto e spero che verranno sempre più bambini.