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Singapore, città del leone  - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:54

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    Singapore, città del leone 

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    Una vita giovane implica crescere con coraggio per raggiungere il cielo. Chi è giovane si libra senza limiti a modo suo e secondo il proprio ritmo. Il panorama di Singapore ha uno spirito dinamico e giovanile. Tra un appuntamento e l’altro ho osservato i grattacieli della città lanciarsi nel cielo dei tropici. Un arcobaleno colorato attraversava il cielo come per celebrare il futuro di questo paese piccolo ma potente che è cresciuto con vivacità armonizzando culture diverse. Un mio caro amico, David Tay, presidente della Società fotografica di Singapore, ha affermato che la fotografia può catturare non solo i fenomeni fisici ma anche i nostri sogni. Ho scattato una fotografia sognando un grande futuro per la giovane città-stato di Singapore in rapida espansione.

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    Singapore, che ha incontrato numerosi ostacoli e difficoltà nel suo sviluppo, è nota come la città del leone. Il “merlion” è una statua simbolo della nazione marittima, con la testa di leone e il corpo di pesce. Perché Singapore è stata denominata città del leone? Secondo una leggenda, un giovane re stava solcando i mari alla ricerca di un posto dove costruire una nuova capitale quando si imbatté in una bellissima isola. Ma quando vide l’isola da lontano, la nave fu travolta da una tempesta. L’equipaggio gettò via tutto ciò che era possibile per alleggerire il carico dell’imbarcazione. Il re, che desiderava salvare i suoi uomini, buttò in mare la sua corona. Immediatamente la tempesta cessò e tutti i passeggeri poterono arrivare sani e salvi sull’isola. Mosso dal desiderio che la sua nuova capitale assomigliasse al leone, il re degli animali, chiamò l’isola Singapore, la città del leone. Questa è la leggenda di come ebbe origine Singapore. Invero, questa leggenda ben si adatta a Singapore, una nobile terra di persone capaci.

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    Quando nel 2000 ho incontrato il presidente di Singapore S.R. Nathan, ho ricevuto da parte sua lodi per le esibizioni dei membri della Soka Gakkai di Singapore e per quelli della Malesia. Mi disse di essere stato fin da subito impressionato non solo dalla bellezza degli spettacoli, ma dal fatto che i giovani avessero il ruolo di protagonisti. Nel 1993, esaminando la storia di Singapore, conscio del luminoso futuro di questa città-stato dedita a crescere persone capaci, vi ho fondato un asilo. Come suo fondatore, ho visitato la scuola molte volte, ho stretto le mani ai suoi studenti dagli occhi luccicanti di gioia con cui condivido bei ricordi. Le lezioni sono sia in cinese che in inglese. Sono felicissimo di vedere che i ragazzi che hanno frequentato l’asilo da me fondato e che si sono poi laureati stanno offrendo importanti contributi nella società di Singapore e in tutto il mondo. Alcuni di loro hanno studiato all’Università Soka in Giappone o in America.

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    La giovinezza e la vita sono una lotta continua per non lasciarsi schiacciare dalle difficoltà. Non permettete al passato di tirarvi indietro. Vincete nel presente. Una nuova sfida comincia da oggi, da questo momento. Nichiren Daishonin scrive spesso del “cuore di leone”. Per esempio, afferma: «Chi ha un cuore di leone conseguirà sicuramente la Buddità» (RSND, 1, 267) e «Ognuno di voi deve raccogliere il coraggio di un leone e non soccombere di fronte alle minacce di chicchessia» (RSND, 1, 885). Che cosa si intende per coraggio? È lo spirito di non lasciarsi mai sconfiggere, di alzarsi tutte le volte che cadiamo. È lo spirito di sfidarsi con tutta la forza che abbiamo per riuscire ad affrontare i problemi che sorgono davanti a noi. È lo spirito di continuare a cercare e a sforzarsi, di lucidare la propria vita costantemente migliorando giorno dopo giorno. Il Daishonin spiega anche: «La parola shishi o “leone”, è formata da due elementi, il primo shi, che può essere interpretato come “maestro”, e il secondo shi, che può essere interpretato come “discepolo”» (BS, 121, 52). Quando il maestro e il discepolo sono uniti nello spirito, allora sgorgheranno saggezza, forza e coraggio assoluti. Makiguchi aveva Toda come discepolo; Toda aveva me e io ho tutti voi. Per questo motivo noi maestri e discepoli di Soka non abbiamo niente da temere!

    (traduzione di Francesca Fanciullacci)

    Per leggere l’intera puntata: www.ilvolocontinuo.it

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    Per volare nel mondo
    Messaggio di Daisaku Ikeda per il 5 maggio, giorno dei successori

    Congratulazioni a tutti i preziosi giovani della Divisione futuro! A tutti voi i miei più calorosi auguri per un gioioso 5 maggio, giorno dei successori della Soka Gakkai.
    Quaranta anni fa ho voluto che il 5 maggio fosse celebrato come giorno dei successori della Soka Gakkai. Oggi, assieme ai miei amati giovani, vorrei rileggere la parola Soka come fosse un acronimo formato da parole che siano le vostre “ali” per volare nel mondo.
    La “S” di Soka sta per strength (in inglese nel testo originale, n.d.t.), ovvero forza ed energia. La fede corretta è un’energia che rende gli individui, soprattutto i giovani, illimitatamente forti. Nichiren Daishonin scrisse: «Il leone non teme nessun altro animale e così neppure i suoi cuccioli» (RSND, 1, 885). Tutti i giovani successori della Soka Gakkai, nessuno escluso, diventeranno dei leoni e modelli di giustizia perché sono cuccioli fieri e coraggiosi.
    La seconda lettera, “O”, sta per ottimismo e rappresenta lo spirito combattivo e gioioso. Il Daimoku è una sorgente inesauribile di speranza. Perciò «quando c’è da soffrire, soffri; quando c’è da gioire, gioisci. Considera allo stesso modo sofferenza e gioia, e continua a recitare Nam-myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 607). Qualsiasi cosa accada recitate Daimoku con cuore allegro e pieno di speranza, avanzando un passo alla volta e continuando a imparare.
    La terza lettera, “K”, sta per kindness, in italiano gentilezza, e indica un atteggiamento cortese e premuroso. Questa disposizione d’animo è esemplificata perfettamente dall’agire quotidiano nella società dei vostri genitori e dei membri della famiglia Soka. I compagni di fede che incoraggiano e sostengono gli amici che soffrono sono le persone più cordiali e gentili. La vostra missione è prendervi cura di tutte le persone del mondo percorrendo il glorioso sentiero del Bodhisattva della Terra intrapreso dalla Soka Gakkai.
    L’ultima lettera, “A”, sta per appreciation, in italiano gratitudine. Il mio maestro Josei Toda diceva ai giovani che la battaglia per la rivoluzione umana inizia sviluppando il senso di gratitudine verso i propri genitori. Vi prego di esprimere riconoscenza nei confronti di vostro padre, di vostra madre o di chi si prende cura di voi ringraziandoli di cuore e regalando loro un sorriso. Acquisendo la capacità di dimostrare gratitudine alle persone vicine riuscirete a impegnarvi nello studio e a concentrare le vostre forze per diventare grandi leader di kosen-rufu nella società.
    L’umanità attende con impazienza la crescita della Divisione futuro. Anch’io prego per questo con tutto me stesso. Mossi da una incrollabile fiducia, realizzate la missione che solo voi potete portare a termine percorrendo un sentiero glorioso e magnifico.
    Porgete i miei più calorosi saluti alle vostre famiglie e abbiate molta cura della vostra salute. Avanzate allegramente assieme ai compagni di fede cantando l’inno della Divisione futuro.

    5 maggio 2016

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