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Siamo nati per essere felici - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 07:51

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Siamo nati per essere felici

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Alcuni spunti per stimolare il dialogo e lo scambio di esperienze durante lo zadankai

Fede per diventare felici

«Qual è lo scopo del Buddismo di Nichiren Daishonin?
Siamo nati in questo mondo per essere felici. Di certo nessuno desidera essere infelice, perciò sin dai tempi antichi la felicità è stata uno dei temi centrali della filosofia e anche lo scopo originale della religione. […] Toda poneva l’accento sulla fede per “realizzare la felicità”.
La sua scelta della parola “realizzare” incarna una profonda filosofia della vita. La felicità non ci viene data dagli altri, non possiamo aspettare che appaia improvvisamente, senza alcuna volontà o sforzo da parte nostra. In ultima analisi ognuno deve realizzare la propria felicità, e la fede nel Buddismo di Nichiren Daishonin garantisce che possiamo riuscirci.
Lo scopo della nostra pratica buddista è costruire uno stato di felicità che duri eternamente e aiutare gli altri a fare lo stesso.

Daisaku Ikeda, Le cinque eterne guide, Esperia, pag. 19

Non permettere che le avversità ti preoccupino

«Non c’è vera felicità se non quella di avere fede nel Sutra del Loto [Nam myoho renge kyo]. Questo si intende con “pace e sicurezza nell’esistenza presente e nasceranno in circostanze favorevoli nelle successive”. Non permettere mai che le avversità della vita ti preoccupino, nemmeno i santi o i saggi possono evitarle»

Nichiren Daishonin, Felicità in questo mondo, RSND, 1, 607

Che tipo di felicità ricerchiamo attraverso la fede? Il maestro Toda riassumeva la visione buddista della felicità in due punti fondamentali. Il primo è che c’è differenza fra felicità relativa e felicità assoluta.
[…] Il secondo aspetto che Toda sottolineava è che siamo nati in questo mondo per godere della vita.
[…] È necessario quindi impegnarsi nella pratica buddista per far emergere la nostra Buddità innata e potenziare la nostra forza vitale. Con una robusta forza vitale possiamo percorrere con calma e piacere il sentiero in salita della vita: le innumerevoli difficoltà e sfide che sperimentiamo si trasformeranno in qualcosa che aumenterà la nostra gioia di vivere, come un pizzico di sale esalta il sapore dei dolci.

Daisaku Ikeda, Le cinque eterne guide, Esperia, pag. 22

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