«Chi è pronto a dare la propria vita, perché dovrebbe lesinare altri tesori per la Legge buddista? D’altra parte, chi esita a offrire al Buddismo i propri beni materiali, come potrà dare la vita che ha un valore di gran lunga maggiore?» (RSND, 1, 266)
Siamo entrati nell’ultima fase di questo “Anno della vittoria Soka”, che significa vittoria di ogni singola persona, e di certo ognuno di noi sta riflettendo su come realizzare i propri obiettivi e come creare valore ogni giorno, per migliorare se stesso e contribuire allo sviluppo di kosen-rufu.
A fine agosto abbiamo avuto l’occasione di ascoltare la lezione di Masaaki Morinaka su Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese e abbiamo approfondito alcuni aspetti fondamentali di questo trattato, che rappresenta il punto di partenza per la realizzazione della pace e della felicità di tutte le persone. Così abbiamo potuto rilanciare i nostri scopi e dare un nuovo impulso alla nostra fede e al nostro impegno per kosen-rufu.
È proprio come scrive il maestro Ikeda: «Leggendo il Gosho entriamo direttamente in contatto con lo spirito di Nichiren Daishonin; in questo modo la nostra fede si rafforza, si purifica e diviene più profonda. […] Inoltre, studiando la filosofia suprema non solo ci risvegliamo alla missione dei Bodhisattva della Terra di realizzare la felicità del genere umano e la pace nel mondo, ma la saggezza e il coraggio del Budda emergono con vigore dalla nostra vita» (di prossima pubblicazione su NR, 658).
Ogni volta che leggo il Gosho mi colpisce il fatto che il Daishonin per prima cosa ringrazia per le offerte ricevute: a volte un kan di monete, altre volte una cesta di cachi o una veste sfoderata… In ogni caso, si tratta sempre di offerte inviate dai discepoli con il desiderio di sostenere la vita del Budda, e il loro intento è quello di “offrire con gioia” e spirito sincero. Cosa possiamo imparare da questo atteggiamento?
In tanti suoi scritti il Daishonin spiega l’importanza dello spirito dell’offerta, che è un elemento fondamentale nel Buddismo, e sottolinea che l’aspetto essenziale è l’atteggiamento, il “cuore” di chi offre. Solo con questo “cuore sincero”, la nostra offerta può diventare la causa per manifestare la Buddità e ricevere benefici. Il Daishonin scrive: «[…] Oltre tutto, oggi viviamo in tempi difficili, nei quali la gente comune può fare ben poco. Eppure, nonostante tu sia così occupato, nella tua autentica sincerità mi hai inviato, qui sulle montagne, germogli di bambù della varietà moso come offerte al Sutra del Loto. Sicuramente stai gettando dei buoni semi in un campo di fortuna e, quando ci penso, le lacrime sgorgano senza posa dai miei occhi» (RSND, 1, 1006).
Nel fare offerte per kosen-rufu quindi, la sincerità è fondamentale, e ci consente di “gettare buoni semi nel campo della fortuna”.
Un altro punto chiave per comprendere il significato dell’offerta è indicato dall’ideogramma giapponese kisha, che significa “offrire, gettare via un tesoro con gioia”, e si riferisce agli attaccamenti ai desideri terreni. Per trasformare questi attaccamenti è importante “offrire, gettare via con gioia”.
Così si legge nel Sutra del Loto: «Offerte di tal sorta, di diversa e meravigliosa varietà, le donano con gioia e senza rimpianto nella ricerca della via suprema» (SDL, 50).
Oggi non possiamo offrire direttamente a Nichiren Daishonin, ma possiamo fare offerte per sostenere il movimento di kosen-rufu portato avanti dalla Soka Gakkai, in accordo con il grande desiderio del Budda di propagare la Legge mistica in tutto il mondo. Come risultato di queste azioni sicuramente emergeranno benefici nella nostra vita.
Il punto di partenza è la gratitudine. Quando riconosciamo il grande valore del Buddismo e del movimento di kosen-rufu, nasce spontaneo il desiderio di contribuire sostenendolo in tutti i modi e di ripagare il nostro debito di gratitudine.
Concludo con una frase dal Gosho Lettera da Sado, che può essere una fonte di riflessione per ognuno di noi: «Chi è pronto a dare la propria vita, perché dovrebbe lesinare altri tesori per la Legge buddista? D’altra parte, chi esita a offrire al Buddismo i propri beni materiali, come potrà dare la vita che ha un valore di gran lunga maggiore?» (RSND, 1, 266).
L’offerta per kosen-rufu
di Daisaku Ikeda
I benefici che derivano dall’offerta per kosen-rufu sono determinati dal nostro atteggiamento nella fede
Le offerte per kosen-rufu sono diverse dalle altre offerte che vengono fatte nella società: esse devono sempre partire dalla fede. Finché le offerte si basano su una forte fede, riceverete sicuramente benefici incalcolabili e la lode del Daishonin.
«I contributi promossi dall’organizzazione servivano esclusivamente per compiere la volontà del Daishonin: propagare la Legge mistica. In tal senso le offerte erano destinate al Budda. Nulla, quindi, poteva avere maggior valore o recare benefici più grandi. Shin’ichi si sentì pervaso di gioia per aver avuto lui stesso la grande fortuna di poter fare questo tipo di offerte» (NRU, 4, 92).
«Manteniamo la convinzione che poter fare questa meravigliosa offerta significa accumulare un’enorme fortuna nella nostra vita! Il beneficio che deriva dal fare offerte è spiegato chiaramente nel Gosho. Se dovessimo contribuire a kosen-rufu proprio come insegna il Gosho e non ricevere alcun beneficio, allora il Buddismo sarebbe falso. Il Gohonzon ha un potere enorme e sono sicuro che ne siete tutti ben consapevoli, grazie alle esperienze personali vissute finora.
Ricordiamo inoltre che non è importante la cifra che si offre, ciò che conta è la sincerità. Il beneficio che riceviamo è determinato dal nostro atteggiamento nella fede» (cfr. NRU, 10, 161).
(Tratto da Lo splendore di chi si impegna in prima linea per kosen-rufu, pag. 43)