Sono trascorsi settantadue anni da quella calda giornata estiva in cui incontrai per la prima volta il mio maestro Josei Toda, e cominciai ad affrontare la scalata della montagna di kosen-rufu.
Nel mio cuore brillano ancora i volti di tutti i compagni con cui ho condiviso sofferenze e gioia, lottando insieme per superare e vincere le correnti più minacciose e i venti più impetuosi.
Quali parole di incoraggiamento starà offrendo Nichiren Daishonin ai preziosi e insostituibili campioni di vita del Gruppo Molti Tesori, che sono l’orgoglio della nostra organizzazione!
A questo proposito, non posso fare a meno di commuovermi a queste parole del Gosho: «Ogni volta che senti la mia mancanza, guarda il sole che sorge [al mattino] e la luna che sorge la sera. In qualsiasi momento io sarò riflesso nel sole e nella luna. Nella prossima vita incontriamoci nella pura terra del Picco dell’Aquila» (RSND, 1, 529).
Le esistenze dei nostri preziosi compagni che hanno vissuto a lungo, fino in fondo per kosen-rufu, continueranno il loro gioioso viaggio permeato dalle quattro nobili virtù di eternità, felicità, vero io e purezza sempre insieme a Nichiren Daishonin, e il loro legame di maestro e discepolo continuerà a riflettersi negli specchi limpidi del cielo, del sole e della luna.
Questa lettera è stata inviata a un’anziana discepola che abitava sull’isola di Sado, la monaca laica di Ko.
In un’altra lettera il Daishonin incoraggia sia lei che il marito, che non avendo figli erano preoccupati per il loro futuro in un’epoca così turbolenta, esposta alla minaccia dell’invasione dei Mongoli, e afferma: «Nessun luogo è sicuro. Mantenete la convinzione che la dimora finale è la Buddità» (Ibidem, 435). Al momento di tracciare il bilancio finale della nostra esistenza, possiamo constatare che “i tesori del forziere” e “i tesori del corpo” non hanno alcuna rilevanza, mentre ciò che conta sono “i tesori del cuore” che abbiamo accumulato (Ibidem, 752).
Nessuno può sfuggire alle sofferenze e alle preoccupazioni che inevitabilmente sorgono in età avanzata. Ma tutti i preziosi padri e le madri del Gruppo Molti Tesori, che per tanti anni hanno continuato a impegnarsi nella pratica dei Bodhisattva della Terra in accordo con la Legge mistica, insieme alla Soka Gakkai, manifestano la condizione vitale del “conseguimento della Buddità in questa esistenza” e stanno già percorrendo l’orbita della felicità assoluta.
È qui che si trova “la dimora finale” che non può essere distrutta da nulla.
I loro esempi di vita sono i supremi tesori del cuore che essi potranno affidare alle future generazioni.
Il mio maestro desiderava elevare al massimo lo stato vitale di ogni singolo individuo e dell’intera umanità. Questo è l’unico modo per superare le quattro sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte.
Esortandoci a recitare con tutte le forze Nam-myoho-renge-kyo, la Legge mistica, il Daishonin scrive: «Affrettati a salire sulla vetta della perfetta Illuminazione e guardati intorno nelle quattro direzioni» (Ibidem, 748).
Nella società attuale la durata media della vita ha raggiunto livelli senza precedenti. Noi che viviamo portando avanti fino in fondo la fede corretta, potremo assaporare un’esistenza profondamente appagata e raggiungere la meravigliosa vetta della perfetta Illuminazione, rischiarata dalla luce eternamente tranquilla. Come membri della famiglia Soka, con sempre più fresca vitalità, continuiamo a mostrare al mondo intero la via della speranza.
Noi Budda
continuiamo il nostro viaggio in unità con il maestro,
esultando per le nostre vittorie nella vita
e trasformando difficoltà e avversità in benefici.