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Rivoli, "I semi del cambiamento" in prima persona - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:31

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Rivoli, “I semi del cambiamento” in prima persona

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Tra i decori e gli archi della casa quattrocentesca detta “del Conte Verde” di Rivoli (Torino), spicca il manifesto della mostra I semi del cambiamento, inaugurata il primo aprile. Il sindaco Guido Tallone – presente all’apertura con altri rappresentanti locali – ha sottolineato che il termine greco oikoi significa sia dimora sia relazioni tra le persone. Per questo, in un ambiente armonioso anche le relazioni tra gli abitanti possono svilupparsi all’insegna del rispetto reciproco. I semi del cambiamento non è solo il titolo della mostra. È il desiderio di tutte le persone che hanno contribuito alla sua realizzazione, percorrendo insieme un tratto della propria rivoluzione umana. Svolgere questo tipo d’attività, a supporto della mostra, non è stato facile, soprattutto all’inizio: paure e ostacoli hanno costretto tutti a superare i propri limiti e a recitare tanto Daimoku insieme per risvegliare coraggio, fiducia e autostima. La difficoltà più grande è stata lavorare in itai doshin, facendo emergere il meglio da ognuno dei partecipanti. Alla fine ogni persona ha contribuito consentendo ai duemila visitatori e più di risvegliare il potere di trasformare se stessi e l’ambiente circostante. L’affluenza di giovani, meno giovani e bambini è stata davvero straordinaria così come straordinario era lo sguardo dei visitatori, la curiosità, l’interesse nel comprendere profondamente che aldilà delle belle parole davvero si può cambiare.

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Strage di Srebrenica: due documentari per non dimenticare

a cura del settore Funivia

12-18 luglio 1995: strage di Srebrenica. È considerato l’episodio di guerra più atroce in Europa dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Migliaia di musulmani massacrati dalle truppe serbo-bosniache. Quanto è accaduto non si può e non si deve dimenticare. Per questo motivo il 28 marzo scorso al Centro culturale di Bologna sono stati proiettati due video che parlano di quell’eccidio. Il primo è un reportage, Voci dall’oblio, del giornalista Luca Rosini, che raccoglie la testimonianze di alcune donne di Srebrenica. Il secondo, è un video curato dall’associazione “Adottando” di Bologna che si occupa di interventi di solidarietà e di adozioni a distanza.
L’iniziativa è nata dal settore “Funivia” di Bologna ed è ispirata a una delle raccomandazioni di Daisaku Ikeda sull’importanza della memoria e della corretta informazione nell’ambito degli avvenimenti internazionali. «Se consideriamo sempre gli eventi in modo superficiale – scrive Ikeda ne I protagonisti del XXI secolo – facendo attenzione soltanto alle cose di poca importanza, finiremo sicuramente per farci sviare da preoccupazioni e pensieri inconsistenti e non riusciremo ad andare avanti; anche il minimo problema ci apparirà insolubile. Ma se si guarda alla vita da un punto di vista più ampio, si scoprirà facilmente il modo di risolvere qualsiasi problema e la soluzione ci balzerà agli occhi in modo del tutto naturale. Ciò è valido sia per quanto riguarda i problemi personali, sia quelli sociali, fino ad arrivare alla considerazione del futuro del mondo intero». Come diceva il presidente Toda, ricorda Ikeda, «i responsabili dovrebbero studiare la storia e leggere i romanzi storici, perché ciò serve a capire in che direzione si muove il mondo e come si possa orientarlo in maniera più corretta» (Protagonisti, 1, 154).

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Oltre la spiritualità: religioni a confronto sulla “materia”

di Michele Garbato

A Cagliari si è tenuto un ciclo di incontri, organizzato dalla Casa Evangelica Battista Eben Ezer, incentrati sul tema dell’economia neoliberale. Tre le conferenze che hanno avuto luogo, l’ultima delle quali intitolata Alternative al sistema economico imperante, tavola interreligiosa di idee per uscire dalla logica totalizzante dell’economia neoliberale. A questo dibattito, che si è tenuto il 5 aprile, hanno partecipato anche un rappresentante della comunità Baha’i di Cagliari e uno dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai: Sergio Meloni.
Meloni, rifacendosi alle proposte di pace presentate da Daisaku Ikeda all’ONU, ha affermato: «Benché si parli di società intessuta di buone relazioni o di persona che ha relazioni sociali, chi attiva tutto ciò è, in ultima analisi, il singolo essere umano. Se in ogni individuo mancasse l’intenzione e l’aspirazione a partecipare e a portare avanti tali relazioni a partire da sé, anche la società nel suo complesso non potrebbe continuare a esistere».

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Riempire il vuoto esistenziale con il Daimoku (e non col cibo)

di Luisa Giorgi

Secondo appuntamento, il 26 marzo al Centro culturale di Firenze, con la conferenza Dialogo intergenerazionale, Anoressia e Bulimia, organizzata dallo staff medici. Dal punto di vista buddista, anoressia e bulimia fanno parte della quinta causa di malattia, cioè sono determinate dall’attacco dei demoni dall’interno dell’individuo. Ovvero, a differenza di altre malattie, l’elemento scatenante di queste patologie trova origine all’interno dell’essere umano e colpisce la sfera mentale, creando una cognizione distorta della realtà. I demoni rappresentano la tendenza alla distorsione dell’equilibrio fra corpo e mente e, infatti, chi è affetto da bulimia e anoressia è schiavo delle emozioni e conduce spesso una vita basata sull’oscurità fondamentale della vita o illusione. Questo atteggiamento distorto deriva dal vivere condizionati dai tre veleni, (Avidità, Collera e Stupidità) che distorcono il comportamento, ovviamente a vari livelli di gravità. L’Avidità è uno stato vitale in cui l’individuo è tormentato da una fame insaziabile, in balia di continui desideri e quindi senza libertà di scelta. Se il desiderio è manifestazione di energia vitale, chi risiede nel mondo di Avidità non è mai appagato, ma perennemente insoddisfatto. In questo caso, i desideri non sono motivo di crescita o stimolo alla creazione di valore, bensì macigni di desolante schiavitù. Mangiare in continuazione o smodatamente – come nel caso della bulimia – è la manifestazione esterna di questa tendenza vitale. Riempire il corpo con il cibo è un palliativo che ripaga, solo illusoriamente, delle insoddisfazioni accumulate nella vita. Il secondo veleno è la Collera che in queste patologie si manifesta con un ego esagerato. Infine la Stupidità (o Animalità) è quando si è trascinati solo da desideri istintivi. I tre veleni risiedono naturalmente in ogni essere umano, l’unico modo per non esserne schiavi è illuminarli, arricchire cioè il nostro cuore attraverso la rivoluzione umana personale e la pratica per gli altri. Illuminare significa trasformare un cuore povero e chiuso su se stesso in uno colmo delle tre virtù del genitore, del maestro e del sovrano: le proprietà del Budda. La virtù del genitore è legata alla compassione, è il moto interiore che spinge a trasmettere gioia agli altri; la virtù del maestro risiede nell’esercitare la saggezza necessaria a vivere correttamente e la virtù del sovrano è il potere di proteggere gli altri esseri umani. La “diagnosi” finale spetta a Daisaku Ikeda che ne Il bene più prezioso (ed. Esperia, pag. 30) scrive: «Piuttosto che preoccuparci di come ci vedono gli altri, dovremmo riuscire a controllare la nostra vita ed essere soddisfatti di noi stessi». Sviluppando una dieta a suon di Daimoku.

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Non c’è limite allo studio

di Anna Di Biase e Wilma Massucco

Responsabili o no, venite anche a voi a studiare con noi! L’appello lo lanciano i membri di tre territori (Emilia, Romagna e Ferrara) che da gennaio si riuniscono per approfondire il Gosho del mese. La nuova attività è stata chiamata “Staff di studio” ed è organizzata da ogni capitolo autonomamente secondo le proprie esigenze di tempo. Una volta al mese, a rotazione, i membri di ogni capitolo si danno appuntamento al Centro culturale di Bologna per discutere il Gosho insieme a esponenti nazionali del Dipartimento di studio. Il risultato del dialogo-confronto viene in una fase successiva trasmesso ai partecipanti dei vari capitoli e settori. L’iniziativa ha finora avuto un certo successo tra gli emiliani e romagnoli che ogni volta affollano il Centro culturale. L’augurio è che agli incontri partecipino sempre più numerosi anche i giovani, la cui presenza finora è sempre stata piuttosto limitata. Lo studio è uno degli elementi fondamentali del Buddismo, così come la fede e la pratica per sé e per gli altri. Soltanto coltivandolo quotidianamente, come del resto ci ricorda spesso anche il presidente Ikeda, possiamo svilupparci come Bodhisattva della Terra “a tutto tondo” e condividere il voto del Daishonin.
Allora, se appartenete a uno dei tre territori, l’iniziativa vi convince e volete partecipare, non resta che chiedere a un vostro responsabile di aggiornarvi sulle date dei prossimi incontri. Non c’è, infatti, un calendario fisso. L’incontro al Centro culturale, così come quelli nei vari capitoli, vengono organizzati di volta in volta, assecondando le esigenze dei gruppi.

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Divisione giovani

nome
Pamela

cognome
Alocci

età
29

da quanto pratichi
dal 7 giugno 1995

grazie a chi
Luigina e Giuliana Bianciardi

il tuo difetto maggiore
la pigrizia

il tuo punto di forza
la costanza

il tuo shakubuku più originale o più difficile
il prossimo!

l’azione più coraggiosa nella fede
quando ho aperto il Gohonzon, a casa dei miei genitori, che hanno partecipato alla cerimonia!

quando alla tua famiglia hai detto che sei diventata buddista, come hanno reagito?
inizialmente erano molto contrari, specialmente mia sorella

e quando hai detto che sei diventata responsabile nazionale degli studenti?
per ora lo sa solo mia madre, anche se non lo ha manifestato espressamente e non sa cosa significhi di preciso, è molto orgogliosa

i tuoi amici sanno che sei buddista?
tutti quelli che mi conoscono lo sanno

nella tua famiglia praticano altre religioni?
sono tutti cattolici praticanti

hai amici fra i compagni di fede?

il giorno che hai deciso di praticare per sempre
quando ho deciso di ricevere il Gohonzon, a dicembre 1995, poi l’ho ricevuto ad aprile ‘96

che tipo di attività preferisci?
non ho preferenze particolari, anche se fare la byakuren e l’attività del gruppo Leonardo e poi studenti, mi hanno fatto crescere molto

riesci a dire grazie
sì, ma è stata una conquista fatta negli anni

ti arrabbi spesso?
no

il tuo Gosho preferito
Lettera a Niike

cosa non sopporti negli adulti
non mi piace generalizzare

essere vice responsabile nazionale della Divisione studenti ha cambiato qualcosa nel tuo modo di vivere la pratica buddista?
l’atteggiamento di fronte al Gohonzon

e nella tua quotidianità?
non molto

in una frase esprimi il sogno che vorresti realizzare
il più imminente al momento è la laurea! Quello di bambina, giocare nella nazionale di calcio femminile e partecipare alle Olimpiadi. Quello impossibile che si trasformerà in possibile, che tutte le persone rispettino se stesse e il prossimo in quanto tale

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Dal 6 al 9 aprile i responsabili dell’area Triveneto si sono incontrati al Centro europeo di Trets. In una zona caratterizzata da grandi distanze, il corso ha rappresentato un’occasione importante per recitare tanto Daimoku insieme e approfondire il pensiero e il legame con Daisaku Ikeda insieme a Clara Mancini e Franco Malusardi. Nel corso di una riunione con il responsabile europeo, Hideaki Takahashi, la decisione di rinnovare se stessi completamente e di affrontare i prossimi cinque anni con una forza inedita è scaturita naturalmente. I giovani presenti hanno contagiato tutti con la loro grande passione.

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Nuova edizione della vita di Nichiren Daishonin

Era tempo di dare alle stampe una nuova biografia di Nichiren che attingesse, tra le varie fonti, alle riflessioni e alle analisi critiche messe a punto da Daisaku Ikeda, leader del movimento per la pace che si ispira al Buddismo di Nichiren. Un paio di anni fa il presidente della Soka Gakkai ha dedicato una serie di lezioni e dialoghi (Il mondo del Gosho) agli scritti del Daishonin, analizzandoli in relazione alla vita e all’epoca del grande riformatore buddista. Ha così gettato nuova luce sul suo valore e sulla sua figura, oltre che sugli aspetti dottrinali del suo insegnamento. La presente biografia cerca di ricostruire la vita e, almeno in parte, il pensiero di Nichiren, alla luce di questi nuovi studi e acquisizioni. Quest’opera, che sostituisce la Vita di Nichiren Daishonin, scritta da Yasuji Kirimura nel 1979 e pubblicata da Esperia nel 1992, è dunque il frutto del rinnovato sforzo per approfondire l’essenza e il significato dell’insegnamento di Nichiren, tornando alle origini del suo pensiero.
Nichiren Daishonin, il devoto del Sutra del Loto
Esperia Edizioni – 9,00 E – 190 pagine

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NOTIZIE DALL’ESTERO

La rete televisiva nazionale di Serbia e Montenegro (RTS) ha iniziato a trasmettere i cartoni animati tratti da alcuni libri per bambini scritti da Daisaku Ikeda, come Kanta e il cervo e Il principe e il mare di corallo. Il programma, trasmesso ogni sabato a partire dalla metà di gennaio, grazie al suo messaggio di speranza e coraggio ha ricevuto una buona accoglienza da parte del pubblico. Aleksander Avramovich, presidente della RTS, si è augurato che la messa in onda del programma possa contribuire ad approfondire l’amicizia e l’interscambio culturale fra il suo paese e il Giappone. Sinisha Aleksich, responsabile del dipartimento educativo dell’emittente radiotelevisiva, ha inoltre affermato che a differenza di molte produzioni contemporanee – basate principalmente sulla violenza – questi adattamenti animati contengono un messaggio positivo per la creazione di valori come l’amicizia, il rispetto di sé e la dedizione nei confronti degli altri.

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