Venerdì 26 gennaio si è svolta online la prima riunione del 2024 a cui hanno partecipato cinquanta referenti regionali della generazione Giovani gigli bianchi.
L’incontro si è aperto con la lettura dell’ultimo messaggio che Ikeda Sensei ha inviato al gruppo dei Giovani gigli bianchi (in occasione della riunione nazionale del 22 maggio 2023), nel quale esprimeva la sua gratitudine per il nostro sincero impegno e i nobili sforzi. Sono inoltre state nominate le nuove referenti regionali di Campania, Marche, Toscana Sud, Calabria, Basilicata, Sardegna e Lazio 1, ed è stata annunciata la creazione della canzone dei Giovani gigli bianchi.
Una canzone che parla di unità e dell’importanza delle diversità, come ha spiegato Stefania Romanelli, referente di questa attività. Nel volume 5 de La nuova rivoluzione umana si legge:
«Credo che le canzoni esprimano le aspirazioni della gente comune come anche la natura dei tempi in cui viviamo. Per trasmettervi l’impegno della Soka Gakkai nello stabilire la pace, vorrei cantarvi una delle nostre canzoni» (NRU, 5, 11)
Claudia Mancinelli, referente nazionale dei Giovani gigli bianchi, ha incoraggiato tutte le referenti a diventare la forza trainante del Gruppo donne e a sforzarsi in prima linea nello shakubuku, unite nell’obiettivo di portare almeno un giovane per gruppo a ricevere il Gohonzon. Inoltre, per rafforzare l’unità e collegare l’attività dei Giovani gigli bianchi di tutte le zone, ha lanciato la proposta di utilizzare negli incontri il volume 5 de La nuova rivoluzione umana, dove Sensei racconta il suo primo viaggio in Europa.
Dopo la condivisone di due bellissime esperienze è intervenuta Tamiko Kaneda, vice responsabile nazionale del gruppo donne, che ha ricordato quanto sia preziosa la generazione dei Giovani gigli bianchi, che ha iniziato a praticare con Sensei in vita e ha il compito di trasmettere il legame con il maestro alle future generazioni. Ha inoltre riportato gli incoraggiamenti ricevuti in Giappone dalla signora Kasanuki in merito all’atteggiamento e alla determinazione da sviluppare, adesso che Sensei non è più in vita:
- sviluppare un forte senso di missione per dimostrare ancor di più il valore dei discepoli di Sensei;
- essere riconoscenti a Ikeda Sensei e alla signora Kaneko che hanno sempre protetto le donne e dedicato loro un forte Daimoku;
- qualsiasi cosa stiamo affrontando, partire sempre da una forte preghiera;
- trasmettere il legame con il maestro raccontando le nostre esperienze;
- coltivare il proprio spirito di ricerca: studiare, imparare e mettere in pratica;
- impegnarsi per far emergere persone capaci e valorizzare le differenze.
Ikeda Sensei diceva che il maestro Toda era una fonte d’ispirazione perché studiava il Gosho e poi lo metteva in pratica.
Viviamo anche noi con lo stesso spirito del maestro! Preghiamo per unire il nostro cuore con Sensei: è questo che conduce all’unità nella nostra organizzazione.