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Risplendere di gratitudine - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:50

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Risplendere di gratitudine

Il ricevimento della Medaglia d’oro Pushkin da parte di importanti istituzioni culturali e artistiche russe, è per Ikeda l’occasione per trarre spunto dall’esempio del poeta che incoraggiava a sviluppare gratitudine in ogni situazione e coraggio di fronte ai problemi o alle avversità

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Il ricevimento della Medaglia d’oro Pushkin da parte di importanti istituzioni culturali e artistiche russe, è per Ikeda l’occasione per trarre spunto dall’esempio del poeta che incoraggiava a sviluppare gratitudine in ogni situazione e coraggio di fronte ai problemi o alle avversità

Aleksandr Pushkin (1799-1837) ha scritto:

Non affliggetevi, poiché questa è la legge del destino,
tutto il mondo circostante è in movimento,
come possiamo rimanere immobili?

Il mondo è in costante movimento; chi è attivo e si impegna assiduamente nella vita sarà vittorioso. E questa è una verità eterna. Ed egli scrisse anche:

Non sono un riccone, non sono un cortigiano,
la mia grandezza sta nell’essere un piccolo borghese.

Non sono la ricchezza o l’autorità a rendere grande una persona; le persone più ammirevoli sono quelle comuni che si adoperano per la felicità degli altri. “Io sono una persona comune che sta dalla parte del popolo”, questo è lo spirito della Soka Gakkai. Nel 1930, anno di fondazione della Soka Gakkai, fu scoperto Plutone, nono pianeta del sistema solare, e quest’anno, esattamente settantacinque anni dopo, la NASA ha annunciato la scoperta di un decimo pianeta, oltre Plutone. Anche se non c’è ancora la conferma ufficiale che si possa definire un pianeta vero e proprio, si tratta comunque di un’entusiasmante scoperta. Il nostro sistema con tutti i suoi pianeti è lanciato nello spazio alla pazzesca velocità di venti chilometri al secondo (in direzione della costellazione di Ercole). Negli ultimi settantacinque anni, la Soka Gakkai, a ritmo con la Legge fondamentale di questo universo dinamico, non ha mai smesso di creare valore dischiudendo l’immenso potenziale che esiste dentro la vita di ognuno, tracciando così luminosi sentieri di pace, educazione e cultura in tutto il mondo e unendo le persone fra loro.
La Soka Gakkai ha fatto progredire kosen-rufu in totale accordo con gli insegnamenti di Nichiren Daishonin e il Sutra del Loto. Ci siamo impegnati con lo spirito altruistico di “non lesinare la propria vita”. Secondo il Sutra del Loto coloro che propagheranno l’insegnamento corretto nell’Ultimo giorno della Legge incontreranno insulti e attacchi ed odio e gelosia nei confronti del sutra saranno ancor maggiori di quando il Budda Shakyamuni era in vita. Tutti gli attacchi e le persecuzioni che la Soka Gakkai ha subìto riflettono queste parole. Siamo stati oggetto di continue vessazioni che miravano ad ostacolare il progresso di kosen-rufu, siamo stati bersaglio di innumerevoli accuse false e totalmente infondate. Lo sviluppo della Soka Gakkai corrisponde esattamente alla direzione tracciata dagli insegnamenti buddisti. Tutto si è svolto esattamente come ha detto il Daishonin e solo la Soka Gakkai ha continuato e continua ad andare avanti basandosi sullo spirito di shakubuku, di refutare ciò che è falso e spiegare ciò che è corretto, che è la pratica del Sutra del Loto. Credo che possiamo gridarlo forte davanti a tutti.

Gratitudine, essenza dell’umanità

Oggi ho avuto l’onore di ricevere la Medaglia d’oro Pushkin da un comitato costituito dai rappresentanti di dieci fra i maggiori enti culturali e artistici della Russia, una terra che ha sempre catturato la mia immaginazione. Vorrei esprimere il mio massimo apprezzamento per questa onorificenza e il mio sincero ringraziamento ai membri del comitato, tutti artisti di grande levatura, per aver trovato il tempo di venire personalmente in Giappone a consegnarmela.
Pushkin nacque il 6 giugno, lo stesso giorno del fondatore della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi e ricordo con affetto che in gioventù recitavo le poesie di Pushkin per il mio mentore, il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda. Pushkin credeva fermamente in quel proverbio russo secondo il quale “un debito è bello se viene ripagato”. Ripagare i propri debiti di gratitudine è la più nobile delle virtù umane. Nutrire senso di gratitudine è l’essenza stessa dell’umanità. È stato detto che nessun poeta ha espresso la propria gratitudine, sia con le parole che con le azioni, a così tante persone come Pushkin ed è con la più profonda gratitudine che vorrei dedicare questo significativo premio che onora la sua memoria, insieme al busto in bronzo del poeta che ho ricevuto dal comitato, al signor Makiguchi e al signor Toda, poiché esso rappresenta la gloria condivisa di maestro e discepolo.
Ho tenuto più di 1600 sessioni di dialogo con importanti intellettuali e filosofi di tutto il mondo. Pur provenendo da tanti paesi diversi e parlando numerose lingue, la maggior parte di loro aveva in comune l’amore per la letteratura. E molti amavano particolarmente quella russa.Anche quando con lo storico britannico Arnold Toynbee la nostra conversazione verté sul ruolo della letteratura nella società contemporanea, immediatamente menzionò Tolstoj. E quando chiesi allo scrittore cinese Ba Jin quali scrittori non cinesi avrebbe desiderato far conoscere ai lettori del suo paese, citò i russi Turgenev e Gorkij. Anche l’ex presidente sudafricano Nelson Mandela, il difensore dei diritti umani argentino Adolfo Pérez Esquivel e l’economista americano Jonh Kenneth Galbraith citarono autori russi fra i loro favoriti. Fu una piacevole scoperta per me, che ho sempre amato la letteratura russa sin da quando ero giovane. Mia moglie può testimoniare che, anche quando versavamo in ristrettezze economiche, trovavo il modo di riempire la nostra libreria di classici della letteratura russa fra cui opere di Tolstoj, Dostoevskij, Cechov, Gogol e naturalmente Pushkin.

La ricchezza dello spirito russo

Come mai il suolo russo ha dato i natali a questi giganti dell’arte e della letteratura, a questi inestimabili tesori dell’umanità? Ricordo di aver discusso questo argomento nella mia prima lezione all’Università di Mosca nel 1975. In quell’occasione suggerii che erano state le gravi difficoltà della storia russa a foggiare l’indomita forza spirituale di quel paese. Il popolo russo ha tenacia e forza d’animo, si rifiuta di cedere alla disperazione anche nelle circostanze più avverse. E sostenni che queste qualità, unite al poderoso amore del popolo russo per l’arte e la cultura, avevano condotto alla luminosa fioritura della letteratura russa. Esortai anche i giovani russi, eredi di questo fiero spirito, ad assumersi la missione di contribuire agli scambi culturali per il bene dell’umanità. Ricordo ancora l’entusiasmo con cui quei brillanti giovani che affollavano la sala del Palazzo della cultura dell’Università di Mosca applaudirono alle mie osservazioni.
Pushkin è stato celebrato come un poeta che ha sempre continuato a crescere e a produrre capolavori letterari immortali anche quando era funestato dal destino e costretto a sopportare lunghi anni di esilio a causa delle persecuzioni da parte delle autorità. Egli affermò: «La gioia si trova nella lotta, […] nel buio dei frangenti violenti e dei venti laceranti del mare in tempesta». Sono parole toccanti. Avanziamo coraggiosamente anche noi, nei turbolenti mari della società con spirito di sfida e con la determinazione di trionfare.
Oggi siamo onorati dalla presenza di Valentin Sidorov, presidente del comitato per il premio Pushkin che, nel travagliato periodo della disgregazione dell’Unione Sovietica, insieme al segretario del comitato Masut Fatkulin e agli altri suoi colleghi protesse in prima persona gli artisti e la cultura. Tributiamo loro un caloroso applauso in segno di gratitudine e rispetto per il loro coraggio e la loro dedizione.
Anche il giovane Pushkin prese coraggiosamente posizione a difesa della libertà e della dignità umana, proprio come i membri della Soka Gakkai e della SGI, e come effetto si trovò tempestato di insulti e attacchi da ogni parte. Temo che sia un’immutabile legge della storia. Ma Pushkin ardeva di un inestinguibile spirito battagliero ed era convinto che sarebbe stato da codardi non reagire a ogni attacco nei suoi confronti. Insieme ad altri amici che ne condividevano le idee, pubblicò una rivista letteraria sulle cui pagine ingaggiò una decisa battaglia verbale refutando accanitamente le bugie e gli insulti di gentaglia priva di scrupoli. Un giornale dedicato alla verità e alla giustizia è la più potente arma di pace che esista. Per noi qui in Giappone è il Seikyo Shimbun.
In uno dei suoi poemi intitolato Ruslan e Ljudmila egli descrive il pietoso destino del traditore:

Cade in ginocchio senza sentimento:
il castigo s’attende al tradimento.
(A.S. Pushkin, Lirica, Sansoni, 1968)

La bambinaia di Pushkin esercitò un’influenza importante sullo sviluppo della sua ricca fantasia letteraria, incoraggiandolo quando era bambino, e facendogli conoscere, quando era giovinetto, le commoventi leggende popolari della tradizione folcloristica russa. I bambini e i giovani possono realizzare immensi cambiamenti grazie al potere dell’incoraggiamento e dell’educazione.
Nella nobile devozione della buona bambinaia di Pushkin rivedo l’immagine dei membri della Divisione donne che si dedicano a far crescere giovani capaci che assumeranno su di sé la responsabilità del futuro. La Soka Gakkai ha sempre apprezzato il prezioso contributo di queste donne e per questo ha conseguito il grande sviluppo odierno. Non dobbiamo mai dimenticarlo.
La Divisione donne lavora più duramente di qualsiasi altra Divisione, per la Soka Gakkai e per kosen-rufu. Vorrei ringraziare ognuna di loro per i propri instancabili sforzi.

Una vita splendente come il sole

Sidorov è un famoso pittore e scrittore. Nel suo romanzo autobiografico, uno dei personaggi raffigurati è la sua splendida nonna. La società giapponese sta rapidamente invecchiando e la chiave per tutelarne la salute e la prosperità future consiste nel rispettare e proteggere gli anziani. In una scena del romanzo il sole sta tramontando, i bimbi cantano la canzoncina Splendi, splendi luminosamente e non svanire mai e la nonna, illuminata dai bagliori rossi del sole al tramonto, dice ai nipotini: «Sapete, “splendi, splendi luminosamente” vuol dire la stessa cosa di “vivi, vivi luminosamente”».
Il Buddismo insegna che le illusioni e i desideri conducono all’Illuminazione. Anche se nella vita incontreremo problemi, grazie al potere della Legge mistica possiamo usarli per alimentare il “fuoco della saggezza” e trasformare le nostre sofferenze in Illuminazione. Questo è un insegnamento fondamentale nel Buddismo. Fintanto che viviamo sulla base della Legge mistica non finiremo mai infelici, ma saremo senza alcun dubbio capaci di marciare sul sentiero della felicità e della verità. Più profonda è l’oscurità più essenziale è riuscire a far risplendere le nostre vite come il sole per illuminare il buio circostante.
Questo è il modo di vivere di Soka e del Buddismo, così si vive una vita di autentico valore e realizzazione. Le persone grandi sono sempre bersaglio di attacchi, chi ha nobili principi viene sempre invidiato e perseguitato. Se si scende a compromessi con le proprie convinzioni si possono evitare le critiche e le offese, ma si rinuncia a qualsiasi pretesa di vera grandezza umana.
Vorrei far conoscere alla Divisione giovani la strofa di una poesia che Pushkin scrisse in mezzo a una tempesta di attacchi e di calunnie, in cui sottolinea che un poeta non deve farsi sviare dalle critiche e dallo scherno degli sciocchi:

Resta tranquillo e fiero.
Sei un re: vivi solo. Dove sorge l’altare
Di libertà va’ libero nella tua mente e altero
E perfeziona i frutti delle tue idee più care,
senza chieder compenso pel nobile pensiero.
(A.S. Pushkin, Al poeta, in Lirica)

Le parole di Pushkin hanno molto in comune con lo spirito della Gakkai e del Buddismo e questa poesia mi è stata particolarmente cara sin dalla gioventù. Vorrei leggervi anche alcune parole di incoraggiamento che Puskin indirizzò a un giovane artista, Ivan Ajvazovskij, che dipinse La nona onda, un’opera che è stata esposta al museo Fuji di Tokyo. «Lavora, lavora, giovane uomo! È questa la cosa più importante!». Anche questa frase è in sintonia con gli ideali della Gakkai. Vorrei esortare i membri della Divisione giovani a lavorare sodo e a dare sempre il massimo.
Un ultimo brano di Pushkin:

È un’illusione ed egli senza
Speranza alcuna alfine torna via.
Maledice la sua nuova follia
E il mondo rinnega. Il silenzioso
Studio l’accoglie, e torna alla sua mente
Quel tempo in cui lo spleen ferocemente
Lo assaliva nel mondo rumoroso,
lo stringeva alla gola e soffocava
e in un angolo oscuro lo cacciava.
(A.S. Pushkin, Eugene Onegin, in Lirica)

Pushkin agiva sempre con prontezza per denunciare l’arroganza e le critiche infondate e si batté senza sosta contro gli individui divorati dalla gelosia. Componiamo anche noi un grande poema epico di vittoria, per il bene delle nostre famiglie e dei nostri cari, per i nostri amici, in nome del rispetto e della giustizia sociale, per un mondo di nonviolenza e di pace duratura!
Vi prego di prendervi cura della vostra salute e di continuare a perseverare con passione ed entusiasmo, un giorno dopo l’altro, pieni di speranza e di coraggio. Veramente felice è colui che può ripensare a tutta la sua vita trascorsa e non avere rimpianti.

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