Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Quando i figli si ribellano - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:29

353

Stampa

Quando i figli si ribellano

Che significato hanno i conflitti fra genitori e figli, come comportarsi quando questi ultimi manifestano i propri sentimenti e la propria personalità disobbedendo e contrapponendosi ai “grandi”? Un’altra serie di riflessioni basate anzitutto sul rispetto dei “piccoli adulti”, tratte dal libro di Daisaku Ikeda I tesori del futuro, Sogni e speranze per le gemme del domani, di prossima pubblicazione per i tipi di Esperia

Dimensione del testo AA

Di Daisaku Ikeda

• I genitori devono comprendere il carattere dei propri figli fin dalla loro prima infanzia. In questo modo non saranno sorpresi quando i figli attraversano una fase di ribellione. Anche quando i problemi dei figli non sono particolarmente evidenti, i genitori possono facilmente capire quando sta accadendo qualcosa di insolito osservando anche i più piccoli segnali nel loro modo di fare e nel tono della loro voce.

• Se i figli dovessero obbedire a tutto ciò che dicono i genitori, diventerebbero degli automi e in seguito non riuscirebbero a inserirsi attivamente nella società. Il desiderio dei genitori di plasmare i figli in base a una propria immagine ideale è estremamente egoistico. La realtà è che le cose non andranno esattamente come i genitori desiderano. I genitori non devono considerare i figli solo da una prospettiva soggettiva, ma devono mantenere la propria obiettività. Anche quando i genitori sono convinti di amare i figli, la cosa più importante è ciò che realmente sentono i figli. La soddisfazione dei genitori spesso non coincide con la soddisfazione dei figli. Se i genitori non si rendono conto del divario che esiste tra loro e i loro figli, presto o tardi avranno dei rimpianti, pensando: «Non è questo che mi aspettavo!».

• I figli non sempre obbediscono ai genitori. I genitori devono riconoscere questo dato di fatto e ampliare la loro comprensione. Il presidente Toda spesso diceva ai genitori: «Dovete espandere la vostra condizione vitale». Diceva anche: «Se litigate continuamente con i vostri figli, vuol dire che avete una condizione vitale bassa». Ci sono delle ragioni per cui i bambini piagnucolano, disobbediscono e fanno i capricci. I bambini spesso sono incapaci di articolare i loro sentimenti, e perciò cercano uno sfogo per le loro emozioni represse. Dobbiamo cercare di capire il cuore e la mente dei bambini chiedendoci: «Cosa vogliono? Cosa stanno cercando di comunicarci?».

• Dovremmo cercare di essere più sensibili e comprensivi verso i sentimenti dei bambini. Dobbiamo incoraggiare le loro speranze e aiutarli a migliorarsi. È importante credere nel loro potenziale in qualunque circostanza e pregare seriamente per la loro crescita. L’educazione in famiglia parte dalla fiducia dei genitori nei loro figli. Se ci lasciamo intrappolare da preoccupazioni superficiali come la nostra reputazione, saremo sempre insicuri, non avremo alcun fondamento e verremo costantemente sviati dai fenomeni esterni. Vivremo nell’inquietudine, non sapremo cosa fare e continueremo a girare in tondo senza andare da nessuna parte, preoccupandoci e lamentandoci incessantemente. Invece, dobbiamo restare saldi e indirizzare ogni cosa in direzione della felicità. Ciò che ci mette in grado di farlo è il potere della fede.

• È impossibile che genitori e figli si comprendano totalmente. Non solo appartengono infatti a due diverse generazioni, ma i figli stanno crescendo e cambiano di giorno in giorno. Per quanto i genitori possano desiderare che i figli rimangano gli stessi, non devono farsi deprimere da questo sentimento. I genitori talvolta si lamentano: «Una volta mio figlio non era così». Ma reazioni del genere indicano soltanto che i genitori non sono riusciti a vedere i cambiamenti nei loro figli. I genitori e gli insegnanti devono per prima cosa riconoscere le differenze tra loro e i bambini. Con questa consapevolezza come punto di partenza, possono sviluppare la comprensione reciproca.

• Gli esseri umani non possono diventare adulti da soli. Grazie al sincero sostegno di genitori, insegnanti e amici i bambini possono svilupparsi costantemente. Fin quando sono sostenuti da persone veramente disponibili, i bambini possono sforzarsi nella loro vita con mente serena. Tale è l’importanza dei legami sinceri. Nel corso degli anni, crescendo, i bambini arriveranno ad apprezzare i diversi legami umani, come il legame tra genitore e figlio, quello tra insegnante e studente e quello tra maestro e discepolo. La profonda gioia della vita può essere trovata solo in questi legami.

• La mente umana è più delicata di quanto immaginiamo. I sottili cambiamenti nel nostro cuore spesso trasformano radicalmente ogni cosa. Perciò dobbiamo sviluppare una maggiore sensibilità per i cuori e le menti dei bambini e avere più riguardo verso di loro, guidando ognuno di essi in direzione dello sviluppo e della felicità. Possiamo manifestare la saggezza per farlo nella realtà della vita quotidiana, imparando dalla visione che il Buddismo ha dell’umanità. Tra genitore e figlio, come tra marito e moglie, è importante esprimere i propri sentimenti reciproci. Ricordarsi di dire «Grazie» o «Mi dispiace» può sembrare una piccola cosa, ma nel tempo porterà a risultati significativi. Le cose apparentemente piccole sono in realtà questioni di grande importanza. È importante anche non imporre ai figli le nostre opinioni. Con i bambini dobbiamo parlare e agire sulla base di una sincera considerazione per la loro situazione e i loro sentimenti.

• I genitori non dovrebbero essere passivi con i figli, pur evitando di controllarli o di essere iperprotettivi. La responsabilità dei genitori è di condividere i problemi dei figli nel momento del bisogno e di cercare insieme a loro una soluzione. È importante che i genitori pensino e agiscano in questo modo quotidianamente, così che i figli possano imparare a vivere correttamente. Tsunesaburo Makiguchi una volta disse: «Se vedete un bambino addormentato che nel sonno ha scalciato via la coperta, non intervenire non è un atto di bontà. Il bambino potrebbe prendere freddo e ammalarsi. In questo caso, non far nulla sarebbe altrettanto malvagio che levargli la coperta volontariamente. La conseguenza che deriva dal non fare una cosa buona è la stessa di quella prodotta dal fare una cosa cattiva». Alla luce di questo ragionamento, l’attuale tendenza all’apatia e all’indifferenza che prevale nella società è fonte di grande di preoccupazione.

• I bambini non devono essere dei santi. I genitori devono apprezzare il modo in cui i bambini vivono la loro vita. Poi, col tempo, essi cambieranno naturalmente per il meglio. Benché possa sembrare un’affermazione estrema, i genitori sono solo un mezzo per la crescita e lo sviluppo dei figli. I figli non sono di proprietà dei genitori. È un’illusione per i genitori credere che i figli diventeranno come loro. I figli si stanno ancora sviluppando. In un certo senso, è naturale che una volta ogni tanto si azzuffino e riportino qualche graffio. Le cose raramente vanno come sperano i genitori. Se i genitori si ricordano della loro infanzia, possono essere più empatici con i loro figli.

• I genitori tendono a giudicare i figli secondo i loro criteri personali, pensando per esempio: «Questo è troppo difficile perché mio figlio lo capisca». Ma il cuore e la mente dei bambini sono spesso molto più sviluppati di quanto un adulto possa immaginare. Per esempio, i bambini, specialmente quando sono piccoli, hanno una grande capacità di assorbimento e arricchiscono continuamente la loro mente espandendo il proprio potenziale. La questione di fondo è la capacità degli adulti di relazionarsi con i bambini [più che la capacità di questi ultimi di rispondere]. Gli adulti devono accettare e trattare ogni bambino come una persona. Ciò si applica anche al modo in cui ascoltiamo i bambini. Quando i bambini scoprono qualcosa di nuovo, è importante che i genitori rispondano alla loro eccitazione condividendone i sentimenti, invece di ignorarli. Questo comportamento col tempo amplierà la larghezza di vedute dei figli.

• C’è qualcosa nella vita dei bambini che lotta per crescere e svilupparsi. Talvolta abbiamo bisogno di calma per abbracciarli magnanimamente e vegliare su di loro, invece di preoccuparci troppo. Quando i bambini superano da soli una difficoltà, quell’esperienza diventerà un patrimonio prezioso della loro vita. I bambini sono naturalmente dotati della capacità di superare le difficoltà.

• Tutti i bambini sono differenti. Anche la loro crescita e il loro sviluppo sono differenti. Se i genitori sono eccessivamente apprensivi riguardo alla crescita dei figli e passano da un momento all’altro dall’euforia allo scoraggiamento, la loro insicurezza contagerà i bambini originando un circolo vizioso. È importante che i genitori rimangano calmi senza farsi sviare dagli inevitabili alti e bassi. I bambini possono crescere liberamente quando i genitori hanno un cuore grande e ricco. I genitori non devono essere impazienti. Ovviamente, se c’è qualunque dubbio sul corretto sviluppo psicofisico di un bambino, è necessario farlo visitare accuratamente da un medico. Ma anche quando lo sviluppo fisico o linguistico dei bambini presenta dei problemi, è importante mantenere una prospettiva lungimirante. Senza diventare impazienti, dobbiamo camminare insieme ai bambini al loro passo.

• Ci ritroveremo inevitabilmente a un punto morto se cerchiamo di controllare o manipolare i bambini semplicemente per evitare di sforzarci troppo. Quando guardiamo i bambini dall’alto in basso pensando che sono “solo dei marmocchi”, essi percepiranno il nostro disprezzo, anche se magari neppure noi siamo consci del nostro atteggiamento. I bambini sono sensibili e riflettono con precisione le menti degli adulti nello schermo radar della loro vita. Come dico sempre, in ogni bambino vive un adulto. Dobbiamo rispettare ogni bambino come una persona e averne cura. Detto in altro modo, i bambini risponderanno sempre al nostro affetto sincero, per quanto goffamente possa essere espresso. Proprio a causa delle difficoltà che comporta essere un genitore, i genitori possono crescere come esseri umani. Chi educa dei figli viene allo stesso tempo educato da loro.

• A seconda di come parlate ai vostri figli, essi si sentiranno incoraggiati o scoraggiati. Se ogni volta che siete con loro non fate che dirgli di studiare, saranno costantemente sulla difensiva. Se vi scagliate contro di loro trascinati dalla vostra emotività, senza ascoltare cosa hanno da dire, li farete solo sentire avviliti e appesantirete il loro cuore. Fa una grande differenza se restate calmi per tutto il tempo necessario ad ascoltarli prima di fare qualunque commento. La relazione con i vostri figli non può essere aperta e schietta se reagite in modo spropositato ogni volta che parlate con loro. Il modo in cui interagite con loro riflette la vostra saldezza interiore. La cosa più importante è preoccuparvi veramente del benessere dei vostri figli e pregare sinceramente per il loro futuro. In ogni caso, è essenziale che nell’interazione con i vostri figli rispettiate ognuno di loro come individuo. Non otterrete nulla se avete un atteggiamento sprezzante, e pensate che tanto non capiranno ciò di cui state parlando o che non è necessario star dietro alle loro faccende, che a voi sembrano insignificanti. Dentro ogni bambino c’è un adulto potenziale. Se interagite con loro su questo piano, potete permettere al loro carattere di fiorire, e sulla base di questo tipo di sforzo potrete svilupparvi anche voi.

• Il carattere e la personalità di ogni bambino sono unici. Alcuni sono riservati mentre altri sono esuberanti. A certi piace giocare da soli mentre altri amano divertirsi in compagnia e far ridere gli altri. Ma è probabile che crescendo i bambini cambino. Molte persone che da piccole erano troppo timide per parlare davanti agli altri, crescendo hanno sviluppato la capacità di aggregare le persone. Credo che la cosa migliore che i genitori possano fare è accettare con amore i loro figli per come sono, senza essere eccessivamente ansiosi al riguardo. Inoltre, è importante insegnare ai bambini a mettersi nei panni degli altri. Se i bambini sviluppano un cuore magnanimo, saranno circondati da molti amici.

• • •

Da leggere insieme ai bambini

Il regno di Leonida

di Manuela Mangini

Dovete raccogliere il coraggio di un leone e non soccombere di fronte a nessuna minaccia. Il leone non teme nessun altro animale e così neppure i suoi cuccioli. I calunniatori sono come sciacalli ululanti, ma i seguaci di Nichiren sono come leoni ruggenti. (Le persecuzioni che colpiscono il Budda, SND, 4, 188)

Nella città di Leonida erano nati tre cuccioli stupendi e il re, insieme a sua moglie, fece organizzare una grande festa. Gli uccelli canterini, come gli usignoli, le allodole e i fringuelli, si erano appollaiati sui rami degli alberi, allineati perfettamente, per iniziare i loro canti, mentre i pappagalli facevano la presentazione degli invitati. Gli elefanti, con la loro proboscide, distribuivano da bere a tutti, mentre le scimmie ballavano un rock’n ‘roll scatenato. In mezzo a tutto questo frastuono i cuccioli avevano un po’ paura, ma il padre li prese a braccetto e li portò fuori dalla tana, dove se ne stavano al calduccio.
Si chiamavano Roar, Rear e Riar ed erano diversi fra loro, solo perché la mamma leonessa li aveva pettinati in modo differente: uno aveva il ciuffo a destra, uno il ciuffo a sinistra e un altro proprio in mezzo al muso.
Dopo una giornata piena di festeggiamenti e allegria era il momento di lavorare, e lavorar sodo. Il re sapeva che non sarebbe stato tanto facile addestrare i suoi figli, ma doveva farlo. Per prima cosa insegnò loro a ruggire. Roar riuscì a fare un suono strozzato, simile a un miagolio di un gatto innamorato, Rear invece biascicò delle vocali come un neonato che cerca di parlare per la prima volta e Riar guardò perplesso il padre, scuotendo la testa. Il re si mise le zampe fra la criniera per la disperazione, e cominciò con la lezione numero due, l’attacco. Si appostò vicino a un albero e, appena avvistata una zebra, fece un primo passo silenziosamente e poi… zacchete! Le fu sopra in un battibaleno. Naturalmente non fece male alla povera zebra, che però stette qualche istante con il singhiozzo per lo spavento. I tre fratellini si guardarono attoniti e sgomenti. Mai e poi mai sarebbero riusciti a imitare il padre. Tornarono tutti e quattro a casa sconsolati e stanchi, ma la leonessa non era per niente scoraggiata; sapeva che un giorno ce l’avrebbero fatta e sarebbero diventati coraggiosi e forti. Bastava continuare, senza arrendersi. Tutte le mattine, appena giunta l’alba, il leone li portava con sé nella savana a cacciare e tutti i giorni diventavano sempre più bravi. Però, non era ancora giunto il loro grande momento.
Avevano fatto amicizia con molti animali, ma in particolare con delle piccole giraffe con cui giocavano spesso a nascondino; tanto vincevano sempre i leoncini perché il muso delle loro amiche sporgeva sempre, vista l’altezza. Un giorno, mentre si divertivano a nascondersi, una giraffa si fece male a una zampa e cadde per terra piangendo. Alcuni sciacalli si erano appostati dietro a una siepe per vedere la scena e, piano piano, si avvicinarono per mangiarsela. Rear, quando vide che la sua amichetta era in pericolo, si avventò con uno scatto felino su quel lurido animale. Non era solo uno sciacallo, ne apparvero altri e altri ancora. Rear non si arrese, continuò a combattere con tutte le sue forze e, finalmente, giunsero i ruggiti roboanti dei suoi fratelli. Gli sciacalli, a quel suono, si spaventarono a morte e, anche se erano così numerosi, se la dettero a gambe. Il re aveva visto la scena in lontananza, ma non era voluto andare a soccorrerli perché era sicuro che avrebbero vinto. Nelle loro vene pulsavano il coraggio e la forza, ma anche la lealtà e la giustizia. «Non esiste un leone codardo, e mai esisterà!» pronunciò la leonessa mentre leccava i suoi cuccioli, fiera e maestosa come mai.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata