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Qual è il significato dei “tre giorni della Legge”? - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 07:03

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Qual è il significato dei “tre giorni della Legge”?

Risposta a cura del comitato nazionale di studio

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Nichiren Daishonin nei suoi scritti parla di Primo, Medio e Ultimo giorno della Legge. Inoltre, afferma che l’ultimo periodo è quello in cui viviamo attualmente. Qual è il significato di questi “tre giorni della Legge”?
E perché il nostro è chiamato “Ultimo giorno della Legge”?

I “Tre Giorni della Legge”, Primo, Medio e Ultimo giorno della Legge, si riferiscono a tre periodi di tempo successivi alla morte di Shakyamuni. Essi si diversificano non solo in senso temporale ma anche in base al tipo di insegnamento (tra quelli compresi nell’insieme dei sutra, precetti e trattati esposti da Shakyamuni) che veniva praticato.
Nel Gosho L’insegnamento, la capacità, il tempo e il paese Nichiren Daishonin afferma:

«Chiunque cerchi di propagare gli insegnamenti del Buddismo deve comprendere la capacità e l’indole della persona a cui si rivolge (…) chiunque spera di propagare il Buddismo deve assicurarsi di comprendere il tempo» (RSDN, 1, 42)

La parola “tempo” esprime una valutazione generale dell’epoca, della situazione sociale, delle caratteristiche del paese, delle credenze prevalenti e, soprattutto, della condizione spirituale delle persone che manifestano capacità molto diverse nel modo di recepire la Legge; nel Buddismo tener conto del tempo significa comprendere quale tra i diversi insegnamenti del Budda è in grado, in quella particolare epoca, di arrecare beneficio agli esseri umani.
Nel Gosho La pratica dell’insegnamento del Budda il Daishonin afferma:

«I due millenni del Primo e del Medio giorno della Legge richiedevano la propagazione del Buddismo hinayana e del Mahayana provvisorio, mentre i primi cinquecento anni dell’Ultimo giorno richiedono l’ampia propagazione soltanto del Sutra del Loto, il puro e perfetto insegnamento dell’unico veicolo della Buddità. Come predetto dal Budda, questa è l’epoca delle dispute e dei conflitti in cui la pura Legge è stata oscurata e perduta e gli insegnamenti veri e provvisori del Buddismo sono irrimediabilmente confusi» (RSND, 1, 349)

L’Ultimo giorno della Legge viene descritto come un periodo di incessanti conflitti sociali e di grande confusione tra i vari insegnamenti del Budda Shakyamuni; si tratta di un’epoca difficile in cui sia il Buddismo sia la società sono giunti a un punto morto, e le persone sono portate indistintamente a scontrarsi. La forza vitale degli esseri umani si indebolisce e la società stessa è inquinata da quelli che il Buddismo definisce i tre veleni (avidità, collera e stupidità). Per questi motivi era considerato, dalla maggior parte delle persone, un periodo sfortunato in cui vivere.

Tuttavia, il Daishonin ribalta questa visione negativa e afferma con convinzione che essere nati nell’Ultimo giorno è in realtà motivo di gioia, poiché questa è l’epoca propizia in cui verrà diffuso l’insegnamento corretto, l’unico che permette a ciascuno di manifestare la propria innata natura di Budda, di condurre tutte le persone alla felicità e di trasformare l’ambiente e la società nel suo complesso.
La pratica di recitare Nam-myoho-renge-kyo, l’essenza del Sutra del Loto, è stata rivelata da Nichiren nell’Ultimo giorno della Legge, per permettere a ogni essere umano di accedere alla propria natura di Budda nella propria forma presente, esattamente così com’è.
Nel Gosho “Ripagare i debiti di gratitudine” Nichiren afferma:

«Se la compassione di Nichiren è veramente grande Nam-myoho-renge-kyo si propagherà per diecimila anni e più, per tutta l’eternità. I suoi benefici disperderanno la cecità di tutto il genere umano e sbarreranno il sentiero dell’inferno dell’incessante sofferenza» (RSND, 1, 658)

L’espressione “diecimila anni e più” si riferisce a un periodo che dura fino all’infinito futuro; quindi comprende anche l’epoca che stiamo vivendo oggi.
Nell’Ultimo giorno della Legge, il Buddismo di Nichiren Daishonin, basato sul cuore del Sutra del Loto, è la pratica corretta che ha il potere di trasformare quest’epoca tumultuosa in un’epoca dove la filosofia dell’umanesimo buddista viene diffusa, su larga scala, grazie al cambiamento della condizione vitale delle persone che l’abbracciano, come ben spiega Ikeda Sensei:

«In altre parole, l’unico modo per realizzare felicità e pace per tutti nell’Ultimo giorno è sviluppare il nostro grande potenziale umano. Non può esistere una vera soluzione dei problemi sociali che prescinda dal miglioramento del nostro stato vitale. A un’analisi approfondita l’idea di alleviare la sofferenza delle persone, esposta nel Sutra del Loto, appare pervasa di genuino umanesimo e il Daishonin, che aveva una lucida visione della vera natura dell’Ultimo giorno della Legge, nel proprio insegnamento mise in luce questo aspetto umanistico» (Il mondo del Gosho, Esperia, pag. 5)

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